CARMINA PRIMAVERA / AL VIAREGGIO SBOCCIANO I BOCIA CROCIATI, CON SUPER CERRI CHE BUSSA TRE VOLTE E MATA IL TORO-MONSTER. E DOMANI, NEI QUARTI, SOTTO CON LA FIORENTINA
(Luca Savarese) – Il calcio di oggi fagocita tutto e tutti, con un carnet pregno di manifestazioni quotidiane, gli avvenimenti pallonari che si susseguono a velocità supersonica, rischiano di venir annotati sul taccuino e magari non analizzati nel dettaglio perché scalpitanti, incombono le gare successive. Questo calcio del ventunesimo secolo, vero e proprio fastfoot, per usare una felice espressione del giornalista Gigi Garanzini, sembra fare come la natura per lo scienziato svedese del settecento Carlo Linneo, che non facit saltus, on fermandosi mai (motivo anche per il quale stadiotardini.it entra ora in medias res nel
cuore delle emozioni del Torneo di Viareggio). Ci sono però ogni tanto delle partite straordinarie, davanti alle quali anche l’ossessiva celerità della sfera globalizzata, si ferma, incantata per contemplare, grata,per prender spunto. Parma che batte il Torino per quattro reti ad una con tripletta di Cerri, è sicuramente una di queste, un incontro che esce dall’attualità, quindi dal contesto della Coppa Carnevale e va, prode e reale, nella galleria delle partite più significative di sempre della storia di quello che già il filosofo Niccolo Cusano, forse immaginandoselo alcuni secoli prima, ribattezzò De ludo globi, il gioco della palla. Un plauso anche all’ispiratore di bomber Alberto, l’italobrasiliano classe 1994, il centrocampista Dias Consulin, che mette col telecomando due palloni sulla testa dell’attaccante autoctono. E sono due. Dal dischetto Aramu accorcia, è poi il turno della prodezza di Mazzocco che infiamma Paganico, in provincia di Grosseto, dove è andata in scena questa epica tenzone. Cerri oltre ad esser alfa vuole essere anche omega e chiude i conti, bravo a chiudere in rete una grande azione corale Cerri, Cerri, Aramu, Mazzocco, Cerri. Questo lo score finale, un referto da spedire dritto dritto alla prima squadra sonnecchiante contro il Catania domenica pomeriggio all’Ennio, per dire, come si fa a stupire. Stupore che nasce dall’aver battuto il Torino, avversario storicamente molto arduo ed ancora imbattuto in campionato. Stupore che cresce dalla tripletta del bravissimo Alberto Cerri, che se il suo compagno di nazionale Scuffet gioca in prima squadra difendendo la porta dell’Udinese da alcune gare (anche ieri sera nella decisiva semifinale del Franchi poi persa dai friulani contro la Fiorentina) non si capisce perché lui non ancora, ma forse la gradualità è il compagno di reparto che più lo aiuterà quando bucherà le reti della serie A. Un altro gol il bomber classe 1996 lo realizza anche ai microfoni di fcparma.com dove dice "Sono contento della mia prestazione personale, è una grande soddisfazione ma non non guardo mai ai miei gol, non sapevo nemmeno di essere in testa alla classifica dei cannonieri. Per me conta solo la vittoria del gruppo". Umile forse non è soltanto mister riserva di lusso Nicola Pozzi. Stupore che viene infine confermato dal buon lavoro del tecnico Fausto Pizzi, che dopo l’ottimo Torneo di Viareggio dello scorso anno, (Parma eliminato in semifinale dal Milan di Bryan Cristante) sta ripetendo un’opera che speriamo ora, possa arrivare ancora più in fondo. Parma-Torino 4 a 1 ci riporta nel 2014 al calcio delle origini, dove la palla scorreva tra fango ed erba, tra spalti alla buona e calzari simili ai coturni degli Achei, quel pallone che era preda assetata per i centravanti, bisonti belli dell’area di rigore. Immaginiamoci allora Alberto Cerri nelle vesti di Silvio Piola, la cui freschezza potente delle biografie ricorda il giovane e pimpante Silvio, con quella gentilezza da gigante buono, abito che da John Charles cuciamo addosso al nostro Cerri. Infine nell’anno del Centenario, Parma-Torino quattro a uno, richiama alla mente certe imprese di Coppa del Parma di Scala, tipo Parma-Bayer Leverkusen, 3 a 0 con un’altra tripletta, di un certo Faustino Asprilla, o alcuni assoli del Parma di Malesani, vedi Parma-Bordeaux 6 a 0. Quindi avanti così, intanto noi questa sfida la togliamo dal Viareggio e la mettiamo nella storia. Vola alta parola proclamava il poeta Mario Luzi, vola alto Parma primavera, proclamiamo noi, ora che l’appetito, visto l’appuntamento di domani contro la Fiorentina, vien mangiando. Luca Savarese
PARMA-TORINO 4-1 / IL TABELLINO (da fcparma.com)
RETI: Cerri (P) al 12′ e 16’pt, 41’st; Aramu (T) su rigore al 10’st, Mazzocco (P) al 30’st
PARMA: Coric, Diedhiou, Equizi, Zagnoni, Pipoli; Dias Consulin (37’st Nyantakyi), Mauri (43’st Corso), Mazzocco; Lombardi (25’st Silipo), Cerri 843’st Boscolo), Rovelli (43’st Attili). A disposizione: Esposito, Santagiuliana, Rossetto, Canino, Jankovic, Martinez, De Lucia. Allenatore: Pizzi.
TORINO: Gilardi; Ignico, Benedini, Ientile (1’st Bertinetti), Barreca; Moreo, Graziano, Barale (1’st Colombi); Aramu (37’st Pardini), Gyasi, Rosso (32’st Morra). A disposizione: Vimercati, Sordi, Fissore, Pautassi, D’Orazio, Mazzariol. Allenatore: Rana (Longo squalificato).
ARBITRO: Bichisecchi di Livorno
Note: ammoniti Dias Consulin, Mauri, Benedini, Gyasi, Ientile
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penso che sia propio questo il cosiddetto “progetto Parma”…spero che presto possano diventare punti fermi della prima squadra o almeno giocatori su cui contare.
Una vera vittoria sarebbe lanciare questi giovani nel grande calcio.
se continua cosi’ non lo vediamo neanche pitturato
speriamo di poter vedere cerri almeno per un paio d anni con la maglia della nostra prima squadra…..spero che verso la fine di questo campionato possa trovare un pò di spazio per metersi in mostra con “i grandi”….anche perchè bisognerà capire se..potremo affidarci a lui prima o pii e se potrà essere la nostra “gallina dalle uova d oro” quando sarà il momento di lasciarlo andare
Beh alla scadenza del contratto di Amauri sicuramente giocherà lui