EMANUELE DOTTO GIOCA D’ANTICIPO PARMA-FIORENTINA PER STADIOTARDINI.IT: “SONO CURIOSO DI VEDERE SE TRA I CROCIATI TORNERA’ AMAURI: MI AVEVA SORPRESO LA SUA ESCLUSIONE A BERGAMO”
(gmajo) – Emanuele Dotto, apprezzato radiocronista di Radio Rai, una delle voci più conosciute di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, è atterrato pochi istanti fa all’aeroporto di Firenze-Peretola, dopo il volo diretto da Esbjerg, amena, ma un po’ gelida, località danese, in cui la Fiorentina, prossima avversaria del Parma (lunedì 24 febbraio 2014, ore 19 stadio Tardini), in 37’ ha regolato la formazione padrona di casa (1-3, grazie alle reti di Matri, Ilicic ed Aquilani su calcio di
rigore) nell’impegno del giovedì sera di Europa League. Match che Emanuele Dotto, che nel frattempo ha ritrovato la voce – ricorderete che domenica scorsa, a Bergamo, dovette ricorrere al doping di un medicinale per poter far la radiocronaca di Atalanta-Parma – ha avuto modo di raccontare in diretta per i radioascoltatori del Canale Nazionale. Insomma, il giornalista Rai, ha avuto modo di soppesare Parma e Fiorentina, a pochi giorni dal monday-match, che stadiotardini.it gli ha chiesto di giocare in anticipo…
Allora, Emanuele, hai ritrovato la voce…
“Sì, grazie, adesso sto bene, la voce nel frattempo è rientrata e così non ho avuto difficoltà a raccontare Esbjerg-Fiorentina”.
Lunedì sera si affrontano Parma e Fiorentina, che hai avuto modo di valutare proprio negli ultimi due tuoi radioservizi…
“Sono due buone squadre in salute. Il Parma, domenica, ha capitalizzato al massimo gli errori dell’Atalanta, mentre ieri sera la Fiorentina si è dimostrata nettamente superiore ai danesi. A me piace la squadra viola che è forte di centrocampisti di qualità come Mati Fernandez, Aquilani o Ambrosini e Borja Valero e forti attaccanti come Matri, Ilicic e il ritrovato Gomez, che ieri sera ha giocato più di mezzora nel finale. Ogni tanto, tuttavia, la Fiorentina accusa qualche passaggio a vuoto, come è stato, ad esempio, con Cagliari ed Inter: questo potrebbe significare, dunque, che non sempre è tutto oro quello che luccica. Per me la Fiorentina è una delle squadre che gioca meglio a calcio in Italia, ma il Parma, che ha infilato ben 12 risultati utili consecutivi, può metterla in difficoltà. Dalla sua, però, Montella ha che può anche giocare per due risultati su tre, perché credo che un pari gli possa anche andar bene, dovendo far rifiatare la squadra anche in vista della finale di Coppa Italia con la Juventus. Il Parma è una squadra concreta, che ha dimostrato di avere ambizioni in campionato”.
Ma sta meglio la Fiorentina o il Parma?
“Sono state due partite diverse, anche per il valore degli avversari: del Parma, domenica, mi è piaciuta la concretezza; della Fiorentina, iersera, l’organizzazione di gioco. Secondo me la la Fiorentina è superiore al Parma, potendo vantare questo grande centrocampo di cui ti dicevo, ma il Parma è squadra molto quadrata, che può metterla in difficoltà”.
Che partita ti aspetti?
“Secondo me sarà una partita aperta, e dunque bella; magari, però, uscirà poi fuori uno squallido 0-0. Non puoi ipotizzare l’andamento di una partita come davanti ad una scacchiera, ma ci sono tutti i presupposti per un match interessante”.
L’attacco viola è temibile, ma la difesa del Parma è piuttosto sicura…
“La difesa del Parma è la lieta sorpresa del campionato; sta facendo bene e concede poco; poi ha anche il supporto di quelli che rientrano, per cui quando gioca a tre, in realtà è a cinque, per la bravura degli esterni che retrocedono. Ma, in generale, è una squadra che sta facendo bene in ogni settore del campo se può permettersi un lusso come Cassano. Il Parma è squadra in salute, che corre, ma la Fiorentina è ben assortita, in mezzo al campo ha dei trascinatori, in attacco gente che segna con facilità, compreso l’estroso Ilicic, ha Matri, ieri sera autore di un gran gol e sta ritrovando Gomez. In più non credo che ieri abbiano speso molte energie, dal momento che, freddo a parte, tutto è finito dopo 37’.”
Paletta dovrebbe essere convocato in Nazionale per l’amichevole con la Spagna…
“Non sarebbe una sorpresa perché in Nazionale a noi mancano difensori. C’è una penuria pazzesca di difensori e di portieri. Dietro a Buffon intravvedo Perin. Sì, certo, c’è anche Mirante, che è un classe 1983. I difensori latitano. In attacco abbiamo uno in bacino di carenaggio e un altro che ha le sue mattane. Secondo me Prandelli fa bene a provare Paletta perché i difensori latitano e lui sta bene. Anche la retroguardia della Juve ha sbandato paurosamente e Ogbonna, con tutto il rispetto, è un difensore da Torino, non da grande club, ed eppure anche lui è Nazionale. A parte Chiellini e gli altri che conosciamo non vedo grandissimi giocatori in giro”.
Di Biagio, CT dell’under 21, ha chiamato il minorenne del Parma Alberto Cerri, che lo scorso anno debuttò in A, a sedici anni…
“Ne ho sentito parlare, ma non l’ho mai visto. Secondo me le società italiane farebbero bene a puntare sui propri vivai anziché andare a pescare giocatori in Slovenia o Montenegro. Andrebbe meglio sfruttata la merce che si ha in casa. Ad esempio, domenica, abbiamo visto nell’Atalanta quanto sia bravo il giovane centrocampista Baselli. Giocatori così vanno considerati e tenuti sotto pressione. Se leggi i nomi degli Under 21 fai fatica a conoscerli e saper dove giocano: Verratti è all’estero a giocare in un campionato clandestino, di A ce ne sono pochi. Mi pare che i presidenti, sempre alle prese con i bilanci e con gli incassi dei diritti tv, non attuino grandi programmazioni. Di vivai in Italia, a parte quello dell’Atalanta, non mi pare ce ne siano molti che sfornano giocatori. Bravo anche il Parma con Cerri e Mauri, ma, ad esempio, la Primavera del’Inter è infarcita di stranieri, che forse sono più facili da comperare. Non dico che ci debba esser autarchia, e chiunque può giocare in Nazionale, ma se non hai alla base un movimento non puoi andare a fare la guerra…”
Vuoi aggiungere qualcosa che non ti ho chiesto?
“Sì, grazie, una considerazione. Sono curioso di vedere se domenica giocherà Amauri. A me ha particolarmente sorpreso la sua inaspettata esclusione domenica, perché non è mai semplice rinunciare a un giocatore come Amauri. Ma Donadoni si vede che ha bene in mano questa squadra e riesce ad amministrarne le forze, anche con il turn over, E’ una brava persona: mi è piaciuto come si è posto a Bergamo, nella sua città, sapendo tenere a mente i suoi ricordi. E’ un tipo con la testa sul collo…”
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