UN UOMO IN DUE MAGLIE / PAOLO VANOLI TRA PARMA E FIORENTINA

(Luca Savarese) – La filmografia sul pallone potrebbe benissimo ospitarlo per un intensa pellicola su di lui,il titolo suonerebbe più o meno così: "Da mestierante a campione d’Europa". Già perché Paolo Vanoli, varesino nato il 12 agosto del 1972, era un giocatore come tanti e poi ad un certo punto è diventato campione d’Europa. Come dire andare a letto ed essere una macchina utilitaria ed alzarsi e scoprirsi un treno veloce. Si mette in luce nel Corsico (frazione di Milano), va successivamente a Venezia e a Verona dove si era bravo, ma niente di più. Nel 1998 passa al Parma e qui subisce il fascino del nuovo corso malesaniano e, come un ragazzo del film l’Attimo Fuggente rimane estasiato dalle lezioni del professor Keating (alias Robin Williams, in tv o al cinema, alias Alberto Malesani in panchina). Vanoli nel suo primo anno crociato si esalta ed esalta: scorribande sulle fasce ma non solo, porta la croce ma canta anche e le sue canzoni, non finiscono in finale di Sanremo, ma in finale di Coppa Italia e di Coppa Uefa: prima a Firenze segna di testa il gol del 2 a 2 che permette ai ducali di alzare al cielo fiorentino la seconda coppa nazionale della loro storia, poi sette giorni dopo,doppietta più unica che rara,chicca che in pochi possono vantare,si ripete perché Vanoli non è Paganini: lo scenario non è però nazionale, ma internazionale, non più Firenze, ma Mosca, non più Fiorentina, ma Marsiglia, ultimo atto secco, dove Vanoli, re di coppa, timbra ancora il cartellino:segna Crespo, lui raddoppia, Chiesa chiude, si vede che mettere dentro la palla che porta la sua squadra su due gol gli piaceva moltissimo. Non c’era solo Lilian Thuram con il 21, ma Paolo Vanoli con il numero 24, che è entrato nella storia crociata, uno che ha contribuito e non in maniera ordinaria, alla conquista di due coppe.  Il rapporto con il Parma per Paolo Vanoli è all’insegna del numero 2: 2 gol decisivi, due anni e poi il congedo. Il difensore-jolly, va a Firenze, interessante grimaldello nel nuovo corso targato Terim (al quale subentrerà poi Mancini). Cambia aria e maglia ma non perde il vizio di essere un giustiziere di coppa: quando la Coppa Italia arriva all’ultimo atto, lui risponde presentissimo e va a piazzare, fedifrago impertinente, la rete nella gara d’andata (non era prevista ancora la soluzione unica in campo romano) nella porta degli ex compagni del Parma. Vanoli al ritorno solleverà così la sua seconda Coppa Italia e da attore principale,nel giro di due anni. I colori viola al termine del 2002 però passano tristissimi attimi e falliscono. Paolo continua il suo giro, nel Bologna, ultima stazione prima di prendere il treno per l’estero, dove lo attendono gli scozzesi protestanti del Glasgow Rangers. Un solo anno, grinta data combattività ricevuta e si fa quindi ritorno in penisola,questa volta in quel di Vicenza. Appende gli scarpini al chiodo,dopo una parentesi anche ellenica con i colori dell’Akratikos. Oggi ha messo tutto questo sulla panchina dell’under-16,della quale è allenatore dopo essere stato il vice di Daniele Zoratto nell’Under 17. Un uomo in due maglie. O in due coppe? Sicuramente un giocatore ordinario che ha saputo e voluto ritagliarsi momenti straordinari. Luca Savarese

LE PRECEDENTI PUNTATE DI “UN UOMO IN DUE MAGLIE”, STAGIONE 2013-14

1. ALBERTO PALOSCHI TRA PARMA E CHIEVO (24.08.2013)

2. NESTOR SENSINI TRA UDINESE E PARMA (31.08.2013)

3. DIEGO FUSER E ABEL BALBO TRA PARMA E ROMA (15.09.2013)

4. JOHAN WALEM TRA CATANIA E PARMA (21.09.2013)

5. DAMIANO ZENONI TRA PARMA E ATALANTA (25.09.2013)

6. SEBASTIEN FREY TRA FIORENTINA E PARMA (29.09.2013)

7. TANTE STELLE IN DUE MAGLIE, GIALLOBLU’ E CROCIATA (12.10.2013)

8. ADRIAN MUTU TRA VERONA E PARMA (18.10.2013)

9. ROBERTO MUSSI TRA PARMA E MILAN (25.10.2013)

10. GIANLUCA SIGNORINI TRA GENOA E PARMA (30.10.2013)

11. LILIAN THURAM TRA PARMA E JUVENTUS (02.11.2013)

12. JUAN SEBASTIAN VERON TRA PARMA E LAZIO (08.11.2013)

13. FABIO CANNAVARO TRA NAPOLI E PARMA (23.11.2013)

14. ADAILTON TRA PARMA E BOLOGNA (29.11.2013)

15. NICOLA BERTI TRA INTER E PARMA (07.12.2013)

16. PATRICK MBOMA TRA PARMA E CAGLIARI (14.12.2013)

17. ENRICO CHIESA TRA SAMPDORIA E PARMA (20.12.2013)

18. ANDREA GASBARRONI TRA PARMA E TORINO (04.01.2014)

19. EMANUELE FILIPPINI TRA LIVORNO E PARMA (10.01.2014)

20. BERNARDO CORRADI TRA CHIEVO E PARMA (17.01.2014)

21. DAMIANO FERRONETTI TRA PARMA E UDINESE (24.01.2014)

22. HIDETOSHI NAKATA TRA ROMA E PARMA (01.02.2014)

23. ALESSANDRO POTENZA TRA PARMA E CATANIA (07.02.2014)

24. MAURIZIO GANZ TRA ATALANTA E PARMA (14.02.2014)

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

8 pensieri riguardo “UN UOMO IN DUE MAGLIE / PAOLO VANOLI TRA PARMA E FIORENTINA

  • 23 Febbraio 2014 in 14:56
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    Stavolta niente sogni. Ma in un pronostico mi ci lancio ugualmente: vince la Fiorentina, per 3-2, e il primo gol sarà messo a segno da Roncaglia (se gioca). Per il Parma segneranno Gobbi e Gargano.

    Mi sembra superfluo sottolinearlo: spero di sbagliare il pronostico. O quantomeno spero che esca il 3-2, ma in nostro favore.

  • 23 Febbraio 2014 in 16:23
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    Messaggio ai tifosi di Verona, Parma e Torino: rassegnatevi, il Milan DEVE arrivare sesto. Fatevene (e, dunque, facciamocene) una ragione.

    • 23 Febbraio 2014 in 19:50
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      Mah, Luca, a me queste dietrologie non piacciono. E non devono essere alibi. Così come mi “tocco” per il pronostico infausto, ancor di più al lume che ultimamente ci azzecchi come Mostradamus…

      • 24 Febbraio 2014 in 08:35
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        Classifica finale.

        Juventus deve finire prima.
        Napoli e Roma devono finire seconda e terza.
        La Fiorentina difficilmente si farà fregare il quarto posto.
        E le milanesi si divideranno quinta e sesta piazza. Vedrai.

        • 24 Febbraio 2014 in 08:54
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          Inter e milan hanno palesato enormi limiti per cui se non miglioreranno potranno esser sopravanzate da chi sapra’ far meglio di loro. E il parma ha il dovere di provarci fino in fondo e i suoi tifosi, tu incluso, di crederci senza alibi o dietrologie di sorta. Anche se stasera, stranamente, dirigera’ il famigerato gervasoni…

          • 24 Febbraio 2014 in 10:15
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            Ammesso che si tratti di alibi, beh…c’è una vagonata di scontrini e riprese di telecamere a circuito chiuso grazie ai quali i nostri alibi reggono. E anche bene. Comunque staremo a vedere. A partire da stasera: non scordiamoci che sette giorni fa la Fiorentina è stata cucinata dall’arbitro più che dall’Inter. La compensazione è sempre in agguato.

  • 24 Febbraio 2014 in 09:55
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    Diciamo che fa ancora più ridere ripensare a quando hanno misurato la distanza sulla punizione di Parolo.. ieri a Genova furto con scasso, film girato a più riprese anche l’anno scorso. A noi comunque non deve cambiare nulla

    • 24 Febbraio 2014 in 10:16
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      E invece per noi le cose cambiano. Già siamo meno attrezzati rispetto a certe squadre che ci precedono o seguono…se ci si mettono anche gli arbitri, siamo a posto…

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