CARESSA RETTIFICA L’INFAUSTO PRESAGIO RADIOFONICO A RADIO DJ: “LA MIA ERA SOLO UNA BATTUTA, ANCHE PERCHE’ MERCOLEDI SERA IL PARMA NON MERITAVA DI PERDERE”

(gmajo) – Il nostro lettore Davide ha segnalato a stadiotardini,it che “Questa mattina Fabio Caressa a Radio Dj ha detto che secondo lui d’ora in poi il Parma perderà quasi sempre perché una volta che le serie positive finiscono si rompe il giocattolo”, concludendo: “Speriamo che le sue previsioni siano come quelle di Zazzaroni…”, il quale Zazza, come noto, era rimasto impresso all’immaginario collettivo parmigiano per aver sostanzialmente battezzato ad inizio stagione il Parma tra le possibili candidate alla retrocessione, mentre vediamo bene ora che le cose non sono andate (per fortuna) esattamente così. Pochi minuti fa stadiotardini.it ha contattato Fabio Caressa, il quale, però ha declinato il nostro invito per una intervista o a rilasciare dichiarazioni, autorizzandoci, solo, a meglio chiarire il suo pensiero mediante questa spiegazione che ci ha fornito durante la telefonata intercorsa: “Quella era una battuta, del resto in quel programma se ne fanno parecchie. Figurati se penso una cosa del genere… Mi dispiace se non è stata capita, anche perché era un paradosso per alludere al contrario, visto che mercoledì sera il Parma non meritava di perdere vista come è andata la partita”.

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

11 pensieri riguardo “CARESSA RETTIFICA L’INFAUSTO PRESAGIO RADIOFONICO A RADIO DJ: “LA MIA ERA SOLO UNA BATTUTA, ANCHE PERCHE’ MERCOLEDI SERA IL PARMA NON MERITAVA DI PERDERE”

  • 29 Marzo 2014 in 19:17
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    Sono convinto che tale commento, come peraltro quello del buon Zazzaroni, lascino il tempo che trovano. Tuttavia mi stupisco del fatto che sia uscito dalle fauci di un noto opinion-telecronista nazionale, non foss’altro per lo scarso(?) contenuto tecnico. Perdonatemi, ma definire il Parma di quest’anno un giocattolo lo trovo assurdo. Ma quale giocattolo? La squadra ha dimostrato dei contenuti tecnico-tattici e di temperamento eccezionali riuscendo in svariate occasioni, non ultima quella di mercoledì, a rimettere in sesto col temperamento e con la tattica delle partite nate male.

    • 30 Marzo 2014 in 10:16
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      Ri ciao alessandro, pur ritenendo infelice la battuta di caressa, vorrei specificarti che a mio avviso, con l’espressione “giocattolo” il famoso giornalista non intendeva esprimere un giudizio sulla stagione del parma; piuttosto mi pare che egli abbia utilizzato un classico luogo comune, appunto quello del giocattolo che si rompe alludendo al fatto che qualcosa si possa guastare nell’alchimia del parma dopo la prima battuta d’arresto dopo 17 gare. Cordialmente. Gmajo

  • 29 Marzo 2014 in 20:40
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    Aveva figurato meglio prima di “chiarire”.
    Non credevo fosse uno che declina simili inviti.

  • 29 Marzo 2014 in 21:24
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    Allora non credevo che avesse un manager 🙂

    • 30 Marzo 2014 in 08:05
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      Mister tè caldo non è uno di quei poveri cronisti pagati 5 euro lordi al pezzo, ma uma star che ha bisogno di un professionista che gli cura gli interessi… e gratis non fa nulla, se no il suo procuratore non è d’accordo… zazzaroni è alteettanto famoso, ma non mi ha mai negato una chiacchierata. Specifico per correttezza però che quella do cui sopra è una mia libera deduzione sulla scorta di esperienze di altre persone in passato. A me non ha chiesto soldi né parlato di agenti o manager. Ha solo detto che dichiarazioni non voleva rilasciarne

  • 29 Marzo 2014 in 21:47
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    comunque io questa battuta non l’ ho capita

  • 29 Marzo 2014 in 21:53
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    Pensiamo all’atalanta a -1 e al Milan a -5. Carezza che vada a fare in culo con zazzaroni…. Scusate l’espressione, ma questi personaggi sono ridicoli….

    • 30 Marzo 2014 in 07:42
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      Atalanta e milan hanno già giocato, noi non ancora. Cmq anche se ci pensiamo noi le cose non è che cambino parecchio. Speriamo ci pensino loro in campo… cordialmente. Gmajo

  • 29 Marzo 2014 in 21:59
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    Anche su Stadio Tardini facciamo tante battute sui commentatori sportivi che non ci azzeccano. CAREZZA che è evidentemente spiritoso ridera di gusto quando gli consiglieremo di scrivere gli oroscopi per Donna moderna . Magari ogni tanto ci piglia

  • 30 Marzo 2014 in 14:21
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    Per Sky lo sport e’ unicamente business e le telecronache non sono mai “coraggiose” neppure di striscio. Se l’evidenza va contro la convenienza, la convenienza diventa la verita’.

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