IL PARMA SI VENDICA DELL’HELLAS, DOPPIANDOLO NELLA VOLATA PER L’EUROPA – La cronaca di Orazio Vasta

slide commento orazio vasta dopo parma verona(Orazio Vasta) – Dopo i veleni della sfida di un girone fa, il Parma si vendica sull’Hellas e ingrana la marcia giusta per la rincorsa ad un posto europeo. In un Tardini gremito, tonante da curva a curva, sotto un sole primaverile Parma e Verona si sfidano per la conquista dell’ultimo posto disponibile per la qualificazione alla prossima Europa League.

La matricola terribile giunge in Emilia con gli stessi punti dei crociati, che al contrario degli avversari hanno però una partita in meno. Un campionato strepitoso quello dei ragazzi di Mandorlini, che hanno battuto ogni previsione e godono di una posizione di classifica impensabile. Di contro un Parma finalmente “formato Europeo”, una formazione che tutti ci aspettavamo di vedere e che ha latitato a palesarsi.

Un avvio di campionato balbettante. Grandi prove e molti scivoloni. Punti persi per strada per demeriti propri, piuttosto che per meriti degli avversari, o manifesta superiorità.

Un Parma che ha sempre fatto intravedere un potenziale pronto ad esplodere, ma che faticava a trovare la strada giusta da percorrere. Poi il ritorno in campo di Paletta, l’inizio di una serie di risultati impressionanti e la classifica che rispecchia il vero valore di questa società.

Il Parma ha iniziato a prendere il volo, riuscendo a mantenere un ruolino di marcia da grande squadra, secondo solo alla Juventus dei record in questo 2014. Una serie di 15 turni senza conoscere la sconfitta e finalmente delle prove da grande squadra. Anche quando Lucarelli e compagni non sembrano molto in giornata riescono a trovare il guizzo giusto e portare a casa punti preziosi. E’ cambiata la mentalità!

Oggi, di fronte c’era un’avversaria decisamente in palla, che ha provato a mettere in difficoltà i crociati con le proprie ripartenze, ma senza riuscire mai a spaventare Mirante. Il merito va certamente al tecnico Donadoni, che ha studiato in maniera diligente il match e messo in atto delle manovre che hanno dato i loro frutti.

Anzitutto la gestione dei calci da fermo. Inutile gettare la palla in mezzo all’area, tra i lunghi avversari, così il Parma ha provato ad impostare dalle retrovie e proprio da questo schema è arrivato il gol fortunoso di Biabiany. Tiro cross di Gobbi dal limite, palla nel mucchio e tocco dell’esterno francese ad anticipare tutti e a beffare difesa gialloblu e Rafael.

Perfetta anche la gestione della partita. Nella prima metà di gioco il Parma ha controllato il match, dominando gli avversari e mettendo in campo una grandissima prova difensiva. Il reparto arretrato, ancora una volta, ha dato prova di grande forma, con il neo azzurro Paletta e il redivivo Lucarelli letteralmente impenetrabili, quando però il Verona riusciva a trovare il giusto varco ecco arrivare la chiusura perfetta di Mattia Cassani che, su Marquinho, salva il risultato deviando in corner con una diagonale difensiva da 10 e lode in pagella.

Il secondo tempo è iniziato con lo stesso piglio, ma con un Verona ben più ordinato e messo meglio in campo. Il Parma ha provato a tenere in mano le redini del match, ma ha un po’ subito il ritorno degli avversari, senza però rischiare più di tanto.

Forse nella seconda frazione di gioco i calciatori crociati sono scesi in campo con la convinzione di aver vinto, o di poter chiudere la pratica facilmente. Qualche giocata un po’ troppo superficiale da parte di qualcuno e qualche appoggio sbagliato di troppo ha permesso al Verona di osare e a Donadoni di chiedere più concentrazione ai suoi uomini.

Infine, L’ultima considerazione, che vorrei lasciare all’asso nella manica di questa squadra, a colui che è stato preso per far sognare i tifosi e fare grande il Parma: Antonio Cassano.

Quando Cassano arrivò (e con lui gli altri grandi giocatori che compongono questa rosa) si parlò immediatamente di salvezza. Con un giocatore così, e altri elementi di grande spessore parlare solo di salvezza è un’eresia. Il Parma doveva pensare a traguardi ben più alti, quelli per cui sta lottando, con merito, adesso.

Il talento di Bari Vecchia è sempre stato la ciliegina sulla torta. La prima donna della compagnia donadoniana. Anche oggi ha dimostrato di poter essere importante fino all’ultimo secondo della partita, di poter lottare su ogni pallone fino al triplice fischio dell’arbitro.

Da un suo pressing sul portiere al minuto novantadue è arrivata la magia che poi ha portato al raddoppio di Schelotto, una parabola che finisce prima sul palo e poi sulla testa dell’ex del Sassuolo, al suo secondo gol con la maglia crociata.

FantAntonio dimostra di dare ragione a chi lo vorrebbe in campo fino alla fine dell’incontro, che sia influenzato, con una gamba, stanco… ma in campo fino al triplice fischio finale, perché è lui il campione di questa squadra e può in qualsiasi momento regalare qualcosa di prezioso a questo Parma che non ha più intenzione di fermarsi. Oggi sembra sempre più a suo agio in questa “nuova” realtà.

Intanto, la classifica sorride ai crociati: sesto posto in solitaria; un’Inter quinta a solo un punto di distacco; una Fiorentina quarta a soli due punti e una partita ancora da recuperare. Sognare il quarto posto è troppo per una piazza come quella crociata?

Può darsi, ma la classifica e il rendimento della squadra non vietano di farlo, ma ciò che però si evince è che l’Europa, domenica dopo domenica, sembra sempre meno un sogno e sempre più una solida e squisita certezza da gustare il prossimo anno.

Il Tardini suona a festa e questo Parma merita ancora di più! Orazio Vasta

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.