LEONARDI E QUELLA FOTO DI PALLADINO: “MOGGI ABITA A 500 METRI DA QUELL’HOTEL”. BERTELLI SVELA: “BALBO, VENT’ANNI FA, FU IL PRIMO EX A LANCIARE LA MODA DI NON ESULTARE DOPO IL GOL”
(gmajo) – Qualche tempo fa qualcuno ebbe la bontà di dirmi che tra i pezzi che faccio che si godono di più sono i dietro le quinte delle conferenze stampa. E non credo che sia solo per il gusto di sbirciare dietro il buco della serratura. E’ chiaro che questi fuori onda – che non ledono la privacy di alcuno – possono essere simpatici o, come nel caso di oggi, anche piuttosto interessanti. Poco prima che Roberto Donadoni raggiungesse la scrivania della sala media del Direzionale di Collecchio per la conferenza, si è affacciato all’uscio Pietro Leonardi. Dopo aver constatato che, come al solito, c’era il pubblico delle grandi occasioni (a parte il personale dell’ufficio stampa, c’erano Sandro Piovani della Gazzetta di Parma, che con sana autoironia ha detto: “io più di occupare due posti non posso fare di più…”, il free lance Daniele Longo, Giuseppe Squarcia di Settore Crociato e il sottoscritto), complimentandosi con i presenti, l’AD ha toccato il discusso caso di Raffaele Palladino, finito nell’occhio del ciclone per aver postato su Twitter la sua foto con Moggi, poi rimossa il giorno dopo. Il Leo ha spiegato che Big Luciano abita a 500 metri dall’albergo che ospita la squadra e che se uno ti cambia la vita (come è stato nel caso del dirigente radiato per il numero 17 crociato) ti fa piacere incontralo e salutarlo. La riconoscenza è senza dubbio un bel sentimento, anche se alle volte prudenza vorrebbe che si fosse un po’ più continente, specie nell’utilizzo dei social network. Insomma, il buon Raffaele ha fatto bene a virare sul sole di Piazza Garibaldi, che ha quasi suscitato l’invidia dei napoletani… Il Plenipotenziario, dopo avermi visto, ha specificato che lui è riconoscente a tutti, non solo a Moggi: infatti, giustamente, io ieri avevo specificato che aveva ringraziato pure Giraudo. Ma, per completezza di informazione, debbo anche ricordare come anni fa, in quella lezione che tenne dinnanzi ai masterizzandi dello sport, sostenne che il suo vero maestro non è Moggi, come pensano tutti, bensì Allodi. A proposito di memoria: complimenti a quella di ferro di Luca Bertelli, the voice, e non solo, di Parma Channel. Egli, infatti, ha sancito che il primo a lanciare la moda di non esultare dopo aver segnato alla sua ex squadra fu una ventina di anni fa Abel Balbo, scritturato dalla Roma dopo lunghi anni all’Udinese. I friulani erano in lotta per non retrocedere col Brescia e lui, dopo il gol, non esultò. Prima di comporre ho cercato di ricostruire l’anno preciso, ma ho trovato qualche incongruenza: per motivi di tempo non ho approfondito oltre l’analisi: se ci fosse qualche maniaco desideroso di completare l’amarcord può scriverci nello spazio commenti. In argomento c’eravamo andati dopo che avevo provocato il buon Sandrone Piovani dicendogli che aveva copiato il suo compaesano, nonché autore del libro ufficiale del Centenario Giuseppe Squarcia. Ieri mattina, infatti, il suo pezzo sulla Gazzetta di Parma si apriva con un elogio di Molinaro, il primo ex che esulta, senza continenza, dopo aver segnato a una sua ex squadra (addentellato non di poco conto, la Juve). Il fatto è che era stato preceduto proprio da Squarcia che il giorno prima aveva avuto la stessa suggestione, messa nero su bianco su Settore Crociato. “Siamo entrambi tifosi, abbiamo gli stessi pensieri, naturale che sia andata così”, ha spiegato Beppe, al quale era sfuggito l’articolo di ieri di “Drino”, peraltro titolato sui due gol di Leonardi al mercato invernale alias lo stesso Molinaro e Schelotto. In effetti molte perplessità c’erano state su queste due operazioni, ora che sembrano funzionare è giusto rendere omaggio alla lungimiranza del Plenipotenziario. Terminata la serie aurea delle 17 partite senza sconfitta, tutte scandite alla vigilia con l’abbrivio in conferenza con le domande del giovane Guglielmo Trupo, benché gli scienziati sostengano che Eupalla non esiste, tutti quanti i presenti, con rammarico, hanno notato che stamani il giovanotto non c’era. E così lo ius della prima quaestio se lo è preso Piovani. Ove dovesse esserci un risultato positivo con la Lazio immaginiamo che continuerà ad essere lui il primo a prender la parola. Per la cronaca Trupo si sarebbe palesato solo a conclusione del question time: “Prima avevo da fare, sono passato a salutarvi”. Beata gioventù…
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Ho visto Piovanone 5 minuti fa, il mondo è piccolo, e lui ne occupa più di altri. Il Leo ci ha di ragione, ma per i tifosi nell’immediato post partita coi Gobbi le riconoscenze personali possono restare tali, onde non diventare provocatorie alimentando la stizza per il mancato risultato positivo. Che vuò fa, così è la vita, soprattutto dei personaggi sotto i riflettori.