DONADONI E IL 3-5-2 CONSIGLIATO DA CARBONE A CALCIO & CALCIO PIU’: “GIOCARE A SPECCHIO CON L’INTER? IO NON BADO ALLO SCHIERAMENTO AVVERSARIO…” il video della conferenza odierna
(gmajo) – Roberto Donadoni non è mai particolarmente prodigo di notizie in sede di presentazione di una partita, soprattutto quelle relative alle sue intenzioni sull’undici iniziale: e non concede certo una deroga alla vigilia di Parma-Inter, nuovo decisivo match ball con prospettiva Europa League. Dunque nessun vantaggio viene offerto a Walter Mazzarri e neppure ai poveri cronisti che per convenzione debbono azzardare la probabile formazione: il fatto gli è che stavolta – diversamente da quanto accaduto durante il periodo cruciale della stagione, vissuto come una vera e propria emergenza, per via di squalifiche assortite sommate ad infortuni, soprattutto degli elementi migliori, e magari combinate nello stesso reparto – i problemi, come sviscerato durante l’approfondimento del mercoledì sera a Calcio & Calcio Più su Teleducato, sono ora di abbondanza, soprattutto nel reparto di metà campo, dove ci sono quattro titolari per tre posti a disposizione: chi starà fuori tra Marchionni (che anche secondo Paolo Grossi della Gazzetta di Parma inizia ad avere la lingua a penzoloni), Gargano (rientrato a Bologna dopo un mese out, ed apparso ancora non al meglio) ed Acquah, che è quello sicuramente più in forma – fosse solo per questioni anagrafiche – ma che è dietro agli altri due secondo le gerarchie iniziali? Non inseriamo nella riffa il rientrante Parolo, poiché il suo posto dovrebbe essere assicurato. Rispondendo a Grossi, Donadoni ha utilizzato parole al miele nei confronti di Marchionni, ma altrettanto ha fatto poi per Acquah, rispondendo a me: “Che lui abbia fatto bene è innegabile e sono contento di quanto abbia fatto così come che siano tornati a disposizione tutti i nostri giocatori e quindi ho più scelta e domani farò valutazioni in merito a chi sarà in campo. Sicuramente di quello che mi sta facendo e di come si sta comportando Afriyie sono particolarmente soddisfatto”. Come insegna il saggio Ceci quando un allenatore parla bene di un giocatore spesse volte è perché pensa il contrario, ma questo avviene dopo la partita e non prima, soprattutto a proposito delle prestazioni, fatto sta, però, che resto della convinzione che le gerarchie pregresse, al di là della indubbia meritocrazia, potrebbero far sì che sia proprio Acquah a lasciar spazio agli altri. Gargano, poi, dicono che possa avere motivi di rivalsa affrontando la sua ex squadra, ma noi che ogni vigilia ascoltiamo Donadoni, sappiamo bene (quasi come il suo bravo imitatore esibitosi martedì sera al Toscanini…) che lui non bada a queste cose, giacché (oggi non lo ha detto, ma conosciamo perfettamente il refrain) un serio professionista deve trovare motivazioni in se stesso per dare il meglio, senza il doping del dente avvelenato. Così come un altro suo cavallo di battaglia e cioè che non bada allo schieramento avversario per decidere quello della sua squadra (amabile bugia spesse volte sbugiardata, specie la scorsa stagione, dal nostro Mister, quello di stadiotardini.it), Donadoni lo ha tirato fuori quando gli ho fatto presente che l’altra sera, al telefono con Calcio & Calcio Più, il doppio ex della partita Benny Carbone, ora allenatore molto preparato, gli aveva suggerito, o forse meglio dire aveva ipotizzato un 3-5-2 a specchio del Parma contro analogo vestito tattico dell’Inter. L’ultima volta fu a casa della Juve e ricordiamo bene come andò a finire: “Come spesso dico mi piace lavorare sulla mia di squadre e non faccio le formazioni in funzione dell’avversario. Poi dopo ci sono dei momenti in cui ci sono dei giocatori più o meno in condizione, oppure qualcuno viene a mancare, e questo mi comporta, anche in virtù di quelle che possono essere poi le sostituzioni durante la gara, a modificare qualcosa. Però tutto ci può stare: ci può stare il 3 5 2, il 4 3 3, o anche giocare con la mezza punta. Sono tutte opzioni che abbiamo e credo che questo ci dia dei vantaggi; ma il fatto che si ipotizzi rientra nella logica, poi vedremo in campo domani”. Magari la mezza punta potrebbe essere Cassano, il cui rientro per domani non è più in dubbio (al di là del panico seminato lunedì da Leonardi che telefonando in diretta a Calcio & Calcio aveva detto che FantAntonio stava male e non riusciva neppure a correre diritto). Cassano è uno di quei calciatori che, grazie al Parma, oltre ai meriti personali, ha la concreta possibilità di andare al Mondiale, così come Parolo (che alla GazSport aveva detto persino di esser disposto a fare il terzo
portiere, e loro su questa boutade oggi ci hanno titolato), o Mirante (al di là della certezza Paletta) il quale ieri sera nelle interviste post-premiazione alla Festa Gialloblù dell’Associazione Petitot (nella foto a lato di Claudio Carra sono immortalato quale presentatore a inizio serata, in attesa che arrivasse il titolare Gian Luca Zurlini), si è detto convinto che le sue chance di chiamata in azzurro possano aumentare in base al piazzamento del Parma. Concetto, ribadito anche dall’AD Leonardi, che oggi stadiotardini.it ha sottoposto anche a Donadoni: “Io credo che il Parma che gioca in un determinato modo e fa dei risultati attraverso il gioco, e quindi mette in evidenza le qualità dei singoli, possa rendere appetibile poi anche una eventuale convocazione per i mondiali. E’ chiaro che una squadra che è seconda in classifica ha un richiamo differente da chi è ottavo o decimo. Questo è pacifico. Ma il fatto che il Parma abbia avuto nell’ultimo stage quattro giocatori in Nazionale, chiamati dal Commissario Tecnico, vuol dire chiaramente che c’è grande attenzione e quello che stanno facendo è assolutamente rilevante”.
Credi dunque verosimile un 433 con le esclusioni di acquah palladino e amauri?
Io per una questione di condizione fisica escluderei Gargano ma sarebbe comunque una formazione che mi piace e reputo adatta a mettere in difficoltà l inter
Mah. Io direi che potrebbe fare questo 4 3 3 Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Molinaro; Gargano, Marchionni, Parolo; Biabiany, Cassano, Palladino. Formazione che “benedirei” a parte che metterei Acquah al posto di Gargano e al limite limite quest’ultimo al poto di Marchionni.
Se facesse il 3 5 2 direi Mirante; Felipe, Paletta, Lucarelli; Cassani, Acquah, Marchionni, Parolo, Biabiany; Amauri e Cassano.
Mi ha incuriosito, però, il passaggio circa l’utilizzo della mezza punta… Chissà cosa intendeva dire in pratica…
Cordialmente
Gmajo
Io con questa rosa il 5-3-2 eviterei, anche palladino in effetti meriterebbe una conferma come da tuo 11. Poi vabbe, per me gobbi meriterebbe di giocarla questa partita, ma non è tanto un discorso tecnico – tattico.
Sulla mezza punta mi sono interrogato anche io e francamente non so che dirti..trquartisti in senso stretto non ne abbiamo, riesco a ipotizzare solo un 4231 con parolo più alto, dubito possa essere cassano, per lo più convalescente. Donadoni comunque è sempre stato poco propenso a rischiare esperimenti e in questo caso eviterei anche io perché l assetto degli ultimi mesi (escluso Torino) si è dimostrato equilibrato e redditizio
Qui i numeri non sono importanti. Io ci avrei un legittimo dubbio sul Biabia a sx, dove rende molto meno. Potrebbe uscirne un Palladino a sx con il Biabia a dx e al centro dell’attacco uno fra Cassano ed Amauri. Con questa formazione Molinaro avanti di qualche metro ci da il 3 5 2 arretrando di poco il Biabia. Per via del centrocampo se ne giocano tre uno fra Acquah, Garagano o Marchionni sta in panca pronto al subentro. La difesa non si tocca, quelli sono e quelli restano. Fra Molinaro e Gobbi potrebbe esserci un avvicendamento. Fra Schelotto e una delle punte pure. Questi sono, comprese le tre riserve una per ruolo. Domani conta la voglia.