DUE PRIMI EX AEQUO ALLA DISFIDA DEL SALAME 2014 DEL PARMA CLUB FIDENZA “AMORE PER IL PARMA”, MA SONO ENTRAMBI PIACENTINI – Il video delle premiazioni alla Trattoria Cavallo e la fotogallery

DSCF4255(gmajo) – Il salame più buono? Ancora una volta è piacentino e i parmigiani sono addirittura fuori dal podio (il primo portacolori ducale, Pierangelo Marusi di Noceto, è al quinto posto con 70 punti ex aequo con Nadia Ammese, però classificatasi quarta per la… classifica avulsa) della 20^ Disfida del Salame organizzata dal Parma Club  Amore per il Parma  di Fidenza del mitico fondatore Giuliano Baroni (il quale, ieri sera, al contrario della precedente edizione, è riuscito a reggere fino al termine della kermesse a tarda ora) conclusasi, per la prima volta, con due vincitori, arrivati esattamente pari in tutti i punteggi, dunque con la impossibilità di stabilire quale dei due fosse il migliore. Piuttosto che affidarsi, come subdolamente avevo suggerito io, al qualificato giudizio del DSC07677“past winner” Fabio Caminati (dopo aver sbancato per l’intero ultimo decennio, a seguito delle polemiche dell’anno scorso ha deciso di lasciare campo libero agli altri partecipanti senza iscriversi alla manifestazione, seguita da semplice spettatore), l’assemblea ha deliberato che ci fossero due vincitori, la giovane Annalisa Rossi (figlia del terzo piazzato Luigione, abbonato alla medaglia di bronzo) di Alseno e Francesco Pagani di Bacedasco. L’organizzazione provvederà a sostituire la coppa del secondo posto, con una uguale a quella del primo, o per lo DSC07675meno alla targhetta. Scorrendo la lista dei dieci migliori salami, si nota come la presenza gialloblù sia piuttosto risicata (al sesto posto Fabrizio Cavalli di Frescarolo, con 69) e come un sostanziale equilibrio abbia caratterizzato la classifica con appena cinque punti di differenza tra il quarto e il decimo. Stagione livellata verso il basso come la serie A italiana? Beh, l’inverno non ha certo favorito la preparazione del celebre insaccato: ma al di là del discorso qualitativo c’è stata una notevole flessione dal punto di vista quantitativo, giacché anziché il centinaio abbondante di iscritti del 2013, non sono DSC07667stati giudicati neppure 70 salami. Tra gli assaggiatori in giuria anche Lucia Brianti e Stefania Fieni, prenotatesi fin dallo scorso anno quando avevano additato alla truffa, vedendo il perdurare del dominio biancorosso e in particolare di Caminiti: ma neppure la loro presenza – e l’uscita di scena, per lo meno ufficiale, dell’ultimo vincitore – è riuscita a sovvertire il verdetto finale, al punto che hanno lasciato la sala accettando sportivamente il verdetto senza rimostranza alcuna. E’ soddisfatto Maurizio Marchinetti, uno degli organizzatori del Parma Club Fidenza Amore per il Parma, e presentatore della prima parte della serata (come di consueto per la proclamazione ci si è avvalsi della amichevole collaborazione dello specialista Gian Luca Zurlini): “Il DSCF4083fatto che il risultato sia sostanzialmente analogo a quello degli anni passati, nonostante tutte le novità che abbiamo introdotto, tra cui quella della giuria popolare (i vincitori della riffa, con biglietti venduti dall’infaticabile Marchinetti e dalla preziosa Elisabetta “Betty” Moschini, nda), che ha sancito il giudizio finale dopo la prima scrematura con la scelta dei migliori tredici affidata al giudizio degli esperti (tra questi anche il cantante fresco 50enne Mauro Terzoni il Tarson degli Stiron River, nda), è la dimostrazione più evidente che non ci sono stati dei  mascabani DSC07669nelle edizione passate e che i salami risultati vincenti erano davvero i più buoni e avevano vinto con pieno merito. E spero che questa dimostrazione sia servita a placare le accese polemiche del passato: tutti quanti, vincitori e vinti, dovrebbero rendersi conto che questa è una festa e un gioco e non vanno rovinati”. tra i presenti, il più lontano era un ragazzo arrivato da Udine, mentre il salame prodotto più da lontano, al quale è andato un premio di Baroni, proveniva da Gropparello. Tra gli assenti, come ci ha maliziosamente fatto notare quel diavolo di un Caminati (che alla fine ha affettato per la gioia mia, di Gian Luca Zurlini e degli ultimi rimasti un suo prelibato salame “fuori concorso”, che, onestamente, al palato non risultava inferiore ai due primi classificati, pure da noi DSCF4054tastati per opportuna verifica…) lo sponsor bresciano che negli anni passati contribuiva ad impreziosire il montepremi, l’highlander Wainer Pellegrini, giornalista di lungo corso, e il capo giuria Adriano Viglioli, che però aveva predisposto il tutto per il miglior funzionamento del “tribunale” e in particolare degli scrutatori. Del cambiamento del regolamento hanno beneficiato soprattutto i giurati esperti: negli anni scorsi, infatti, costoro (e io lo so bene avendo rivestito il ruolo per alcuni anni) non potevano toccare altro cibo, fuorché il salame (e l’ottimo pane del panificio Cavallo) sino al termine della DSCF4079serata, allorché venivano serviti i tanto anelati cappelletti; stavolta, invece, con l’istituzione della giuria popolare, una volta assolto il compito, hanno potuto degustare come gli altri commensali tutte le portate amorevolmente preparate dalla cucina del “Cavallo”. Piuttosto: i “giurati popolari”, al di là della preparazione teoricamente “meno certificata” rispetto a quella dei membri della giuria degli esperti, saranno stati nelle DSCF4199condizioni ideali per giudicare dopo aver mangiato il bis di primi e il secondo? Sicuramene la novità introdotta (sebbene bocciata dal solito Caminati) è stata utile per coinvolgere nell’evento e responsabilizzare tutti i partecipanti. Ma, alla fine della fiera, nonostante tutte le novità (e il fatto che la disputa, come un po’ polemicamente sottolineato da La Libertà, si tenga in territorio, parmigiano, Scipione Ponte, e non più piacentino, come nelle prime edizioni) il risultato non cambia: cari parmigiani rendiamocene conto, il miglior salame è il piacentino, facciamocene una ragione…

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.