LEONARDI E L’EUROPA LEAGUE: “ABBIAMO L’OBBLIGO DI PROVARCI FINO IN FONDO”. ALL’AD IL 15° PETITOT D’ORO: IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE E LA FOTOGALLERY AMATORIALE
(gmajo) – L’amministratore delegato del Parma F.C. Pietro Leonardi ha ricevuto il 15° Petitot d’Oro, ambito riconoscimento annualmente consegnato dalla Associazione Parma Club Petitot durante la Festa Gialloblù svoltasi ieri sera al Ristorante Romanini a Parola di Fidenza. All’inizio della cena il Parma Club Cral Cariparma Credit Agricole aveva premiato anche il
portiere Antonio Mirante. Presenti anche per la società gialloblù il calciatore Jose Mauri, il team manager Sandro Melli, il responsabile delle Relazioni Esterne Mirco Levati, la Responsabile della Comunicazione Maria Luisa Rancati e Massimo Carpino Dg di Parma Brand, con la segretaria Veronica Cantarelli e Fabrizio Leonardi,
figlio del dirigente premiato dal Petitot, rappresentato dal presidente Cesare Giganti, il vice Ivo Dallabona. il “mitico” Giuliano Baroni. Più tardi stadiotardini.it pubblicherà la trascrizione dell’interessante intervento di Pietro Leonardi (che ha parlato della sfida con l’Inter, della Europa League e di Cassano) al microfono del presentatore della serata Gian Luca Zurlini.
IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE DI PIETRO LEONARDI E LE SUE DICHIARAZIONI
LA TRASCRIZIONE DELLE DICHIARAZIONI SALIENTI DI PIETRO LEONARDI, AL MICROFONO DI GIAN LUCA ZURLINI DELLA GAZZETTA DI PARMA, DURANTE LA PREMIAZIONE
BATTERE L’INTER PER IL 5° POSTO – “Deve riempirci d’orgoglio pensare che a cinque partite dalla fine possiamo addirittura giocarci uno o due posti a disposizione per l’Europa League, e soprattutto ci deve riempire d’orgoglio il fatto che se abbiamo la forza per vincere la partita sabato, addirittura andiamo sopra l’Inter. Perciò noi dobbiamo guardare, come io ho sempre detto, avanti: sento tutti che ci dicono che dobbiamo guardarci dal Milan o dagli altri, semmai sarà il Milan, o tutti gli altri, a dover guardare noi. Io ho l’orgoglio e la voglia di voler superare l’Inter, poi gli altri guardino altro…”
IN EUROPA NON PER SOLDI, MA PER SPORT – “Per noi sarebbe già molto importante arrivare nella sesta posizione: poi io non faccio mai delle scommesse… O meglio, di scommesse ne faccio molte, soprattutto con i calciatori, però non faccio mai qualche promessa in riferimento all’ottenimento di un risultato, pagando una penitenza. Perciò, se proprio devo dirla, in questo momento io a tutto sto pensando, così come gli altri, fuor che all’aspetto economico, che non conta niente. In questo momento baratterei molto volentieri l’Europa League, lasciando pure i soldi agli altri, perché per noi è motivo di orgoglio, ma soprattutto è il coronamento di cinque anni di tanti sacrifici e di sofferenza, per cui per noi sarebbe molto importante dare soprattutto ai nostri ragazzi e ai nostri tifosi questa grande gioia. Perciò da oggi in poi, fino alla fine…”
PROVARCI, FINO ALL’ULTIMO RESPIRO – “Avevo spiegato i motivi, soprattutto di natura economica, a chi aveva dei dubbi se al Parma conveniva o no andare in Europa League… Io avevo usato una parola forte dopo una sconfitta, e cioè pretendo l’Europa League, ma per dare un messaggio forte, perché poi pretendere è una parola forte, ma abbiamo l’obbligo di provarci fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo minuto, con la fiducia e la consapevolezza che poche squadre ci hanno messo sotto. Questo significa che non dobbiamo avere timori e dobbiamo andare a prenderli in alto”.
IL PARMA IMPORTANTE PER CASSANO E VICEVERSA – “A Cassano siamo arrivati attraverso un percorso nella cessione di Belfodil: c’erano molti dubbi da parte dell’Inter che noi potessimo convincere Cassano, invece è stato più semplice di quanto si potesse immaginare, ma alla fin fine io ritengo che Cassano sia stato importantissimo per il Parma, perché poi in tutte le serate si parla sempre di Cassano, però ritengo anche, siccome sono convinto che Cassano parteciperà ai Mondiali, prima, magari, deve darci l’ultimo aiuto per arrivare in Europa League, anche il Parma è stato molto importante per Cassano, perciò è stata una cosa importante per tutti e due le componenti. Perciò dico che ci auguriamo di raggiungere questo obiettivo che all’inizio non era nemmeno ipotizzabile, perché noi volevamo migliorare i campionati passati, ma con la consapevolezza di avere a che fare con delle potenze che in questo momento ci sono dietro. Il coronamento sarebbe arrivare lì ed avere quanti più giocatori possibile al Mondiale, perché c’è la speranza che ci vadano tutti e quattro gli italiani, con la certezza ulteriore che ci va Gargano, e forse pure qualche altra sorpresa di qualche altra nazione”.
MANDATECI IN EUROPA LEAGUE… – “E’ la legge dello sport: io non ho mai visto nessuno che vuole arrivare indietro. Nessuno che dica non voglio arrivare lì… Allora: faccio tanta fatica per arrivarci e poi non me la gioco… Io ritengo che questo qui sia uno di quei luoghi comuni sempre più sbagliati che ci sono nel calcio in Italia, perché serve per giustificare i mancati risultati o in campionato o in Europa League. Allora: in tutte le altre parti del mondo se la giocano. Io ho avuto l’opportunità di fare queste competizioni come direttore generale a Udine, dove ho avuto la fortuna di fare la Champions League, e arrivare ai gironi, e siamo usciti, addirittura, per lo scontro diretto con il Werder Brema, facendo pure diversi punti; abbiamo fatto l’Europa League e siamo arrivati ai quarti di finale, uscendo in una maniera rocambolesca, perché lì, veramente, avevamo l’opportunità di arrivare in fondo e vincerla, e lì tutto il calcio italiano ci diceva: andate avanti se no il ranking scende, e allora io ridico provocatoriamente, mandateci in Europa League e noi facciamo giocare quelli che si meritano di giocare…”
FATTORE TARDINI – “I nostri tifosi, soprattutto da dopo la partita di Reggio Emilia con il Sassuolo, hanno mandato un messaggio importante e lo stanno continuando a dare partita dopo partita perché in casa veramente si fanno sentire. Adesso dobbiamo fare lo sforzo tutti quanti insieme: l’unico rischio, magari, è che qualcuno ci sta ipotizzando qualcosa di negativo: ho sentito di tutto e di più… E’ chiaro che potremmo avere delle difficoltà in confronto agli altri per non farci venire il braccino del tennista, e nel caso specifico se c’è l’aiuto della nostra gente e dei nostri tifosi, soprattutto nei momenti di difficoltà in queste cinque partite, la speranza cresce sempre di più. Perciò il mio appello è quello di dire ai nostri tifosi che questi ragazzi vanno ringraziati a prescindere per il campionato che hanno fatto e magari incitarli in un momento di difficoltà potrebbe essere la chiave decisiva per arrivare all’obiettivo. Perciò venite numerosi e sosteneteli, sostenete loro, meno me, che non posso fare di più di quello che già s’è fatto, e poi di ringraziarli e festeggiarli, ci auguriamo, tutti quanti insieme”.
PETITOT D’ORO CONDIVISO – “Con l’occasione, oltre a ringraziare per il premio, lo condivido, come le altre attestazioni di stima, con la proprietà che ha avuto l’intuizione di venirmi a scegliere, con il mister e con i ragazzi, ma soprattutto con tutti i miei collaboratori”.
(video registrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.it)
Speriamo ci provino meglio che a BOLOGNA………….
Ho una brutta sensazione, ma considerando che PALACIO e ICARDI ci purgano spesso………