IL SINDACO PIZZAROTTI ‘ALLA JUVENTINA’: “VINCERE SUL CAMPO NON E’ PIU’ UN MERITO: QUESTA SENTENZA E’ UNA PUGNALATA”
“Per lo sport vincere sul campo non è più un merito”. Così il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha commentato l’esclusione del Parma dall’Europa League, aggiungendo anche che: “Questa sentenza è stata una vera pugnalata ad un’annata straordinaria e di sacrificio da parte dei crociati e della dirigenza. Siamo certi di una cosa: questo Parma l’Europa se l’è meritata sul campo. Siamo fortemente amareggiati per una decisione così penalizzante”.
A fine mandato lo metteranno nell organico o nel residuo?
Speriamo che almeno domani la GdP ci risparmi la carrellata di pareri di tutti gli altri che ci rassicuravano prima della sentenza…
A proposito: capisco il qualunquismo e populismo dell’uomo della strada, ma la cinguettata di Molossi “Pena sproporzionata, bastava una multa” è inaccettabile proposta da un giornalista per di più pluridirettore. Capisco lo sconforto, ma, come ben spiegato nella sentenza che dubito abbia letto, non si tratta di pena o sanzione, ma di mancanza di un requisito; secondo: la multa non è prevista. (E sarebbe stata una ingiustizia tipo PSG o City se l’avessero promulgata). Come dicevo a Calcio & Calcio più stasera, invece, reputo una importante apertura alle tesi del Parma la sentenza dell’ALta Corte del COni per adire al TAS, Loro non potevano far di più, ma in questa sentenza c’è un seme per un frutto che si potrebbe raccogliere a Losanna.
Cordialmentw
Gmajo
Bellissima 😀
Qui puzza di pupu-lismo, quindi andrebbe nell’organico. Però è più probabile che venga abbandonato da qualche parte.
Pizza: invece di dire banalità sul Parma per far felici tuoi possibili elettori, pensa al rudo e alle buche. Oggi ho visto una buca che ci starebbe dentro un bambino. Veda ti.
D accordissimo, se sono motivati gli estremi per andare a Losanna ci sono, è come se la corte ce lo avesse suggerito, almeno come tentativo perché si tratta sempre dell ennesimo dubbio.
Più che altro c è da augurarsi che nessuno perda la testa perché sono convinto che oltre a provare a raccogliere si è anche seminato. Un po’ di sana autocritica e si riparte. La beffa ulteriore è che i premi uefa vanno pagati
Inclusa l’Irpef 🙂
ma lei direttore cosa si aspetta dalla conferenza di domani?? c’è io fossi in lui prima di lasciare (che ovviamente non è facile trovare un acquirente, cosa che comunque non mi auguro, ghirardi deve continuare) le proverei tutte…in qualsiasi sede sia sportiva che penale tanto oramai la figc è un nostro “nemico”…e sono convinto che il motivo non sia solo questa vicenda dei 300 mila euro,ma tutto il progetto parma dai grandi trasferimenti e la squadra estera..aspettavano solo l’occasione e l’assist glie l’abbiamo dato noi..cmq forse la sentenza uno spiraglio ce lo lascia..anche se non mi voglio illudere per poi sprofondare di nuovo in una delusione come oggi
Magari approfondirò meglio in un editoriale domani, anche perché stasera sono un po’ cotto, però, come ho detto durante la puntata straordinaria di Calcio & Calcio, io penso che se Ghirardi mollasse sarebbe un tradimento nei confronti dei tifosi, gli stessi tifosi che ieri aveva usato come scudo umano, citandoli durante il suo intervento (a me non piaciuto e comunque inutile, come gentilmente fattogli subito capire da Frattini). Cioè: non puoi, da una parte, servirti dei tuoi tifosi, che peraltro sono di una fedeltà – parlo di quelli organizzati – persino commovente, e poi, a causa di una delusione nella quale loro non c’entrano niente e sono vittime tanto come lui (che pure ha qualche colpa, perché il capo è lui e non può non sapere quello che accade nella sua azienda), abbandonarli al loro destino… A parte che non è che lui possa dire “mollo tutto” e ciao, finisce così… Lui per mollare o porta i libri in tribunale (con un bel bagno di sangue) e consegna le chiavi al Sindaco, o trova un acquirente (che, peraltro, volendo ha già in casa). Per me, se non vuole tradire l’amore dei tifosi, il Ghiro deve rilanciare, con tutte le sue forze, proprio per non darla vinta a chi, secondo lui, ha commesso una ingiustizia nei suoi confronti. Cosa voglia fare davvero non so: però mi è parso che stavolta non si trattasse del solito mal di pancia capriccioso. Apposta spero che Leonardi sia stato/sarà convincente con Tom & Family.
Cordialmente
Gmajo
Le sentenze vanno accettate e poi si volta pagina e si pensa a futuro, nel caso il prossimo campionato in serie A. Prima di noi lo hanno fatto Fiorentina e Napoli quando sono retrocesse in serie C e la Juventus in serie B. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Abbiamo portato atermine un buon campionato e allora pensiamo solo a ripeterci, questo solo conta tutto il resto sono seghe mentali.
Io non ci vedo un assit al Tas, ci vedo solo dei toni diplomatici, se vogliamo guardare solo le considerazioni che vogliamo sarà così di certo, l’alta corte del coni è stata più che chiara, se guardiamo il cuore della sentenza è spietato e lascia zero spazio ad interpretazioni o clemenza, il Parma avrebbe dovuto versare l’Irpef punto a capo:
sia pure per un dedotto errore imputabile ad altri (e non rilevante, come già detto, ai fini del superamento della oggettiva violazione), i pagamenti effettuati con i cedolini di novembre e dicembre 2013 sono stati obiettivamente configurati come anticipi sui pagamenti di somme contrattualmente dovute, e non come prestiti finanziari.
Allorché la soc. Parma ha effettuato e documentato detti pagamenti, infatti, essa ha accantonato un ammontare corrispondente alla ritenuta fiscale. Ciò ha determinato, in capo alla società, l’obbligo di versare entro trenta giorni dall’accantonamento gli importi trattenuti. Il che, pacificamente, non è avvenuto.
Ed è altresì evidente che una configurazione di detti pagamenti come “prestito finanziario” avrebbe implicato il versamento ai giocatori dell’intera somma e non di un importo decurtato da un
accantonamento (il che corrisponde, invece, al sistema della ritenuta del datore di lavoro sui pagamenti contrattuali al dipendente).
Detta configurazione, pertanto, ha comportato la corretta contestazione alla soc. Parma dell’inadempimento alla prescrizione di cui al parag. 14.7 – F04 del Manuale, con le conseguenze indicate al subparag.14.7.5 seguente.
Caro Pramzan,
prima di tutto è discutibile che l’irpef fosse dovuta, poi la questione era stata valutata e ritenuta regolare a febbraio, se è vero quello che dice la società come mai quando erano stati richiesti lumi sulla questione nessuno a risposto???, la consapevolezza del mancato pagamento (sempre fosse dovuto) si è avuto solo dopo la prima bocciatura ed è stato pagato regolarmente subito dopo, la società ha anticipato gli stipendi a calciatori che ne hanno fatto richiesta e questo deve essere penalizzante???, la corte fa capire che non ha potuto dare la licenza al parma in quanto non ne ha la possibilità, a questo punto e con tutte queste considerazioni pensi che non sia giusto almeno provare a far valere i nostri diritti ???? Poi sicuramente non ce la daranno comunque, ma io credo che dalla sentenza (come dice Majo) qualcosa che non torna ci sia……….
Caro marco hai mai preso una busta paga?,
mi spieghi come si fa a dire che il l’irpef non era dovuta?
essa ha accantonato un ammontare corrispondente alla ritenuta fiscale. Ciò ha determinato, in capo alla società, l’obbligo di versare entro trenta giorni dall’accantonamento gli importi trattenuti. Il che, pacificamente, non è avvenuto.
Ed è altresì evidente che una configurazione di detti pagamenti come “prestito finanziario” avrebbe implicato il versamento ai giocatori dell’intera somma e non di un importo decurtato da un
accantonamento (il che corrisponde, invece, al sistema della ritenuta del datore di lavoro sui pagamenti contrattuali al dipendente).
Per chi non avesse chiaro il semplice concetto:
Il cedolino di cui si parla è la busta paga.
In queste buste paga è stata inserita la trattenuta dell’irpef e quindi entro 30 andava versata.
Se invece era un “prestito finanziario” non dovevano trattenere soldi ma dare ai 10 giocatori la somma intera.
Questo è quanto, se qualcuno sostiene che “prima di tutto è discutibile che l’irpef fosse dovuta” mi spieghi perchè ma non mi dica “si poteva chiudere un occhio”.
L’errore è della società non drammatizziamo ed andiamo avanti.
Voltando pagina… ma gli emolumenti per il piazzamento Uefa ora vanno al Parma o al Torino ?
Leonardi…. una bella cordata ed acquista il Parma !!! LEONARDI PRESIDENTE !!! Alla Dal Cin sperando non faccia poi la stessa fine !!!
Buongiorno, comincio subito col dire che sono un tifoso del Toro e se da un a parte mi fa piacere il ritorno alla competizioni europea, dall’altra non mi pace che ciò sia avvenuto grazie a disgrazie altrui. Noi del Toro abbiamo esperienza in proposito, basti pensare che per una fidejussione regolarmente pagata, ma poi risultata falsa (rilasciata da un intermediario a cui la precedente proprietà si era sciaguratamente affidata visto che nessun’altro istituto era disposto ad esporsi) siamo addirittura falliti e finiti in serie B. Il Parma aveva “conquistato” l’Europa sul campo mentre il Toro aveva buttato alle ortiche due grosse opportunità con Parma e Fiorentina(nonostante gli errori arbitrali patiti in campionato ma che certo non possono essere imputati al Parma e che comunque fanno parte del gioco). Detto ciò, non mi è piaciuta l’ipocrisia mostrata da giornalisti, dirigenti, politici e alcuni tifosi del Parma che gridano all’ingiustizia o peggio al complotto. Faccio volentieri i complimenti al direttore Majo per come ha rappresentato la questione: obiettività, realismo e animo tifoso sempre in perfetto equilibrio e che hanno fatto contrapposizione a chi invece, per ignoranza o irresponsabilità, ha sparso veleno cercando di intorbidire le acque per non far vedere cosa c’era davvero sul fondo. Le contraddizioni espresse nelle tesi difensive vengono però ora a galla. Tra l’altro non mi piace nemmeno il tentativo di addossare la responsabilità allo studio esterno che ha elaborato le paghe; come mai allora le ritenute erano state contabilizzate se dallo studio non erano state considerate dovute? Al sindaco invece vorrei dire di essere più cauto nelle sue dichiarazioni, non può dire che la decisione è penalizzante. La decisione è giusta, semmai sono le regole ad essere penalizzanti.
Il Presidente Ghirardi non può minacciare di lasciare il calcio lasciando quindi intendere di essere vittima di una ingiustizia. Lui sa bene come stanno le cose e cercare di far pressioni facendo passare per cattivoni chi ha solo applicato leggi severe, serve solo a seminare zizzania e rancori di cui questa Italia è già colma.
Ecco questo non mi è piaciuto, l’ipocrisia (di questo è anche campione il nostro Presidente Cairo fin dai tempi dell’acquisizione della società), l’incapacità di fare autocritica e scaricare sempre su altri le proprie responsabilità, responsabilità invece dimostrata dal direttore, che a costo di risultare impopolare verso i tifosi gialloblu, ha esposto i fatti nella loro limpida essenza col risultato aggiunto di limitare tensioni inutili, anzi dannose. Spero che giornalisti, politici, etc. prendano esempio, perché in questa Italia abbiamo bisogno di cambiare.
Essere sportivi non significa esserlo solo sul campo.
Cordialmente
Franco