INTERESSANTI RETROSCENA E DETTAGLI INEDITI SULL’UDIENZA ALL’ALTA CORTE CANTATI A TORO.IT DALL’AVVOCATO MASSIMO RANIERI

imageValentino Della Casa (da Toro.it) – Ha lasciato, per il clamore che ha suscitato, adito a molte discussioni la mancata assegnazione della Licenza Uefa al Parma da parte dell’Alta Corte del Coni, provvedimento che, come noto, ha escluso definitivamente la società emiliana dalla prossima Europa League, lasciando il posto al Torino. Proprio i granata sono stati parte attiva di fronte al terzo e ultimo grado di giudizio. Per approfondire il ruolo del club di Cairo, Toro.it ha contattato in esclusiva l’avvocato Massimo Ranieri che, insieme con il segretario granata Pantaleo Longo, ha studiato le controdeduzioni presentate davanti alla Commissione presieduta da Franco Frattini.

Avvocato, buona sera. Quale strategia è stata elaborata per motivare le vostre ragioni davanti all’Alta Corte?
Ci siamo mossi su diversi piani. In prima battuta, abbiamo illustrato la legittimazione a partecipare a questo dibattimento. Il codice infatti prevede l’intervento al giudizio da parte dei controinteressati: il Torino non solo ha ottenuto la Licenza, ma con il settimo posto in classifica entrava di diritto nella competizione europea, proprio a scapito del Parma. E su questo infatti non c’è stata alcuna contestazione: era un fatto pacifico. Poi abbiamo deciso di affiancare la Federcalcio e quindi le valutazioni delle due commissioni che avevano lavorato con grande scrupolo: abbiamo verificato e dimostrato che in effetti le decisioni delle due Commissoni si difendevano da sole.
Ecco, a tal proposito, può aiutarci a fare ulteriore chiarezza sui problemi legati al Parma?
Certamente. Le Commissioni avevano individuato una quantità di elementi documentali, forniti doverosamente anche dal Parma stesso nel corso delle prime verifiche, in cui era venuto meno la componente economico-finanziaria. Il problema era legato alle ormai celeberrime dieci posizioni dei calciatori: nove di queste riguardavano l’incentivo all’esodo, una era invece sul caso di Okaka, che avrebbe ricevuto un’integrazione di stipendio alla prima partita giocata. L’irregolarità risiede nel fatto che il Parma aveva concluso diverse scritture private, le prime partivano già dall’estate del 2013, poi erano state rinnovate tutte al 30 ottobre: in queste si prevedeva un pagamento come incentivo (o come appunto integrazione) entro il 20 novembre 2013. I bonifici sono stati effettivamente effettuati tutti, o quasi tutti, il giorno 14 di novembre. Ma non erano acconti, erano vere e proprie rate di debito in corso.
E di questo si ha certezza?
Sì, perché la causale dei bonifici recitava esplicitamente: “Rata incentivo all’esodo”, o qualcosa di simile. Inoltre, quando è stato realizzato il bilancio semestrale al 31 dicembre, era stato inserito il debito maturato nella voce delle passività, riportando la voce al netto delle somme già impostate. Addirittura erano state emesse delle buste paga in coincidenza con questi pagamenti. In effetti, di questi cedolini paga si parlava anche nelle scritture private (che avrebbero dovute essere depositate, ma in realtà non lo si è mai fatto), e in queste si parlava anche di un saldo postergato a giugno, a volte anche per intero. Ma erano tutte successive, di marzo 2014 e per altro prive di data certa. Insomma, la posizione del Parma era parecchio in salita, anche dopo il secondo grado di giudizio.
Ma quindi l’intervento del Toro è stato effettivamente influente?
Se lo chiedete per l’esito, forse al Parma la richiesta sarebbe stata negata ugualmente. Diciamo che l’intervento del club, oltre a essere assolutamente legittimo, è servito a rafforzare quanto presentato dalla Federcalcio, la cui memoria difensiva era inevitabilmente più istituzionale, tecnica, affermando di fatto che quanto motivato in precedenza non lasciava adito a molte interpretazioni. Noi abbiamo detto la nostra, siamo andati un po’ oltre. Abbiamo posto una barriera su altre tesi alternative difensive che non ci sembravano potessero reggere, vale a dire quella dell’errore scusabile o della buona fede. Per il primo, non è francamente possibile: la norma è chiara, e tutt’altro che incerta; per la seconda, non capivamo da cosa si desumesse. Il fatto è che poco significa aver pagato già 13 milioni di euro, e quindi i 300mila mancanti sarebbero stati corrisposti subito, facendo così pensare a una svista. Noi abbiamo dato il nostro contributo: e l’Alta Corte questo l’ha rimarcato. Abbiamo paragonato questo tipo di procedura ad una di gara a numero chiuso. Praticamente come una gara d’appalto. I casi sono molto simili al nostro: in una gara d’appalto, infatti, se per un vizio di forma la prima scelta viene esclusa, si passa alla seconda e così via. E bisogna specificare che il Parma non è caduta in una sanzione, ma semplicemente non ha ottenuto la Licenza per una sua omissione. Non è stata una pena la decisione presa nei tre gradi di giudizio. Ma appunto si è trattato di un’esclusione, cosa prevista per altro in tutti i concorsi anche extrasportivi: se manca anche una sola firma, allora chi partecipa è automaticamente escluso. Lo stesso dicasi per l’entità della cifra: non si discuteva della gravità o meno della passività, ma semplicemente dell’omissione. Purtroppo per il Parma, è bastato che ci fosse la mancanza, non si poteva graduare una sanzione che effettivamente sanzione non era.
Sono in molti, da Parma, a dire che il Toro abbia avuto un atteggiamento antisportivo, partecipando.
Ritengo che non sia così. Nei processi amministrativi, addirittura, il controinteressato deve esserci. Non vedo per quale ragione, se non per una sorta difair play piuttosto appuntabile, non si debba partecipare al giudizio pur avendo un interesse uguale o contrario a quello del ricorrente. È stata difesa un’aspettativa già concreta: il Toro era già in Europa League. E non è stato fatto alcun ricorso dal Torino, che aveva già in principio il diritto di partecipare. Sarebbe stato come non tutelare i propri diritti.
Ritiene, infine, che il codice di concessione delle Licenze Uefa vada rivisto?
No, penso che sia tutto piuttosto chiaro. Riprendo l’esempio degli appalti: è intervenuta recentemente una norma per mettere un freno all’eccesso di zelo dei bandi di gara che a volte avanzano una quantità di pretese oggettivamente assurde: chiedendo per esempio a più riprese, ma in forma diversa, la stessa dichiarazione. A me non sembra che il Manuale incorra nell’eccesso di zelo o rigore o vada pretendendo a adempimenti impossibili. Si può migliorare la comunicazione, certamente. Per esempio è emerso nel corso dell’udienza che tra i moduli che si trovano sulla piattaforma ce n’era uno che si prestava a qualche dubbio interpretativo. Ma non ritengo che vada modificato chissà cosa. Il problema per il Parma è stato che il ricorso viene accolto se supportato da motivazioni particolarmente fondate. Il ricorso del club emiliano è da subito apparso, per quanto presentato davvero con estrema bravura dal collega Longari e da tutto il suo pool di legali, manifestamente infondato. La strada, dicevo in precedenza, era davvero in salita. Difficilmente la Licenza Uefa si sarebbe ottenuta. Valentino Della Casa (da Toro.it)

StadioTardini.it ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla ripresa integrale per la pubblicazione sul nostro quotidiano on line della sua intervista esclusiva – Ogni diritto riservato

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

74 pensieri riguardo “INTERESSANTI RETROSCENA E DETTAGLI INEDITI SULL’UDIENZA ALL’ALTA CORTE CANTATI A TORO.IT DALL’AVVOCATO MASSIMO RANIERI

  • 31 Maggio 2014 in 23:23
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    Perché questo trattamento non è stato uguale a barcellona city e psg per debiti ben maggiori dei nostri non bastava una sanzione
    Due pesi e due misure

    • 1 Giugno 2014 in 00:03
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      sono due casi diversi
      http://www.lettera43.it/fatti/calcio-fair-play-finanziario-come-aggirare-le-norme-uefa_43675128419.htm

      Al Parma è stato imputato di nn aver rispettato dei criteri fondamentali del Manuale UEFA x avere la licenza UEFA, ciò comporta una sola cosa, il NON rilascio della licenza. La multa x ki nn rispetta i criteri “A” nn è contemplata. E’ scritto kiaro anke nella sentenza.

      Ti faccio un esempio, tutti vorremmo solo una multa quando ci ritirano la patente, ma dipende cosa ci viene contestato. Giusto o sbagliato il codice stradale è quello ke è.

      Cmq attendiamo fiduciosi il ricorso al TAS. Speriamo però non si tratti di un complotto europeo, altrimenti potremmo avere problemi anke li.

  • 1 Giugno 2014 in 00:05
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    A proposito di retroscena e frasi al momento incomprensibili ma che col tempo….Donadoni che afferma che darà’ una risposta al Parma tra un mese,come abbiamo già’ commentato un lasso di tempo inaccettabile.Apparentemente frase priva di buon senso che contrasta con il profilo del tecnico lombardo.A meno che…

  • 1 Giugno 2014 in 00:14
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    Maramaldeggiare stile primi della classe deve essere il nuovo stile Toro….

      • 1 Giugno 2014 in 01:02
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        Nel senso che e’ di pessimo gusto il comportamento tenuto dal Torino. Il Parma ha toppato sul piano contabile/ragioneristico , questo e’ ormai evidente . Ma al di la’ dei formalismi all’erario non e’ stato arrecato alcun danno visto che le ritenute sono state saldate dopo che la Covisoc ha segnalato la mancanza. La stessa sentenza del Coni in pratica dice che la sanzione non e’ proporzionata rispetto all’infrazione commessa e che il Parma non e’ stato messo nelle condizioni di tutelarsi tempestivamente. Percio’ troverei piu’ elegante evitare chiosature alla Perry Mason. Si puo’ benissimo trarre vantaggio dalle disgrazie altrui senza stappare lo champagne in pubblico …

        • 1 Giugno 2014 in 01:40
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          Ciao Siberian,

          è corretto fare qualche precisazione. Perry Mason è stato intervistato da un bravo collega di Torino, il quale ha cercato di scavare (merce rara dalle nostre parti) consentendo anche a noi da Parma di sapere interessanti dettagli che ci sarebbero stati altrimenti preclusi. Non è stato, quindi, Massimo Ranieri ad andare a cercar gloria, bensì bravo Valentino Della Casa di Toro.it ha chiedergli l’esclusiva che poi ci ha concesso di riprodurre su StadioTardini.it. Dunque non è giusto affermare che questi (l’avvocato), o il club che lo ha ingaggiato (il Toro) abbiano stappato lo champagne in pubblico, dopo aver tratto vantaggio dalle disgrazie altrui (che sarebbero le nostre).

          Io, fossi stato nell’avvocato, proprio al fine di evitare questo pernicioso clima anti-Toro, non sarei stato qui a rimarcare il peso decisivo della mia opera per il successo ottenuto, anche se, con una certa onestà, ha anche ammesso che il Parma, comunque non era messo bene, dal punto di vista tecnico-giuridico. Però penso che sia umano che uno esalti il proprio lavoro: anche al fine di non deprezzarlo agli occhi del committente. Committente, Cairo, che ripeto ancora una volta ha esercitato un proprio diritto affiancandosi, come terza parte interessata, alla FIGC, che era l’avversario del Parma nel terzo definitivo atto dinnanzi all’Alta Corte: ma io, questo diritto, non lo avrei esercitato per puro spirito di fair play e sportività. Non è mai bello guadagnare un successo da ripescati, se poi si muovono anche le carte per riuscirci…

          Al di là della eleganza o meno, però, l’avvocato Massimo Ranieri ci ha riferito particolari interessanti e fino a questo punto inediti, come il discorso delle scritture private che va a sbugiardare la tesi del famoso prestito accordato ai giocatori bisognosi, che ai miei occhi faceva acqua da tutte le parti, anche per via delle date (ottobre, novembre: non scordiamoci mai l’avvertimento ghirardiano del giorno 20 del penultimo mese dell’anno, allorché ci suggerì di goderci l’annata del Centenario perché non sapeva cosa poteva accadere dopo… ) in cui sarebbero stati erogati.

          Il fatto che all’erario non sia stato arrecato alcun danno, poiché le ritenute sono state saldate dopo che la Commissione aveva segnalato la mancanza, indica in modo chiaro ed inequivocabile che il Parma FC all’atto della partecipazione al concorso non aveva esaudito tutti i requisiti. Ed è per questo che non ha la Licenza Uefa. Bisogna che tutti si mettano in testa un concetto esatto e non certe fanfaluche purtroppo veicolate anche dalla stampa cittadina (pessimo servizio ai lettori e ai tifosi! ai quali avrebbero il dovere di fornire notizie reali): la mancata assegnazione della Licenza Uefa non è una punizione, o una sanzione, bensì l’attestazione della mancanza di un requisito tassativo richiesto entro un termine perentorio. E non poteva essere convertito in multa, giacché non è previsto. Appunto è come un concorso, o come dicevo io, in modo colorito è come per una donna o è incinta o non la è, tertium non datur. Quindi è altamente diseducativo continuare a scrivere che la pena non è commisurata al reato, e che bastava una multa. Come perfettamente rispecchiato nella sentenza – che riporta le regole del gioco – le multe non sono previste in questo caso. Così come sarebbe ora di piantarla lì di fare i paragoni che non sussistono con PSG e City, che l’avranno anche fatta più grossa, ma in un’altra materia diversa dalla Licenza Uefa, erogata a tutte e 12 le richiedenti (incluso il retrocesso Catania) ma negata al Parma per quei famosi 300.000 euro…
          Dunque, anche se la Licenza Uefa è comunemente ritenuta come una sorta di attestato di buona gestione economica, non conta niente il fatto che il Parma non abbia arrecato danni all’Erario (cosa, però, che dovrebbero tener presente i tanti frequentatori dei forum torinisti, i quali trattano il Ghiro come fosse un evasore): semplicemente alla data x non aveva i requisiti corretti. Non è quindi una questione di formalismi, ma di rispetto di regole. Poi che siano inique, incongruenti ed ingiuste come sancito dall’impotente Alta Corte, è un altro discorso, ma non influisce sul dato principe, oggetto della prima parte della sentenza, e cioè che il Parma non aveva i requisiti richiesti. E questo, appunto, perché ha toppato di suo sul piano contabile/ragionieristico. Inutile, dunque, credere o far credere ai complotti. Io, per lo meno, non ci credo e non mi presto. Non voglio mettere in gioco la mia credibilità.
          Cordialmente
          Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 01:58
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    Ci sono alcune date e passaggi che non riesco a capire.

    – Partiamo dal termine per la UEFA, che doveva essere il 31 marzo ma poteva essere il 30 aprile secondo altre interpretazioni. Questa data puo’ essere importante in base a quanto segue.

    – Ghirardi si lamenta di essere stato avvisato troppo tardi dell’inadempienza del Parma, a poche ore dalla scadenza del trenta aprile. Un suo virgolettato sulla Gazzetta recita “Abbiamo lavorato tutta la notte del 30 aprile per sanarlo [l’errore dei mancati pagamenti, nota mia] seguendo i dettami di persone che lavorano in Lega e Figc”.
    L’immagine, dunque, e’ di persone avvisate all’ultimo momento che si dannano per risolvere la situazione… ma non fanno in tempo.

    – Pero’ la sentenza dell’alta corte dice che il Parma e’ stato avvisato informalmente il 15 aprile, e in via formale il 30. Ma allora, invece di lavorare tutta la notte del 30, non potevano pagare il debito, che so, il 20 aprile?
    Hanno provveduto al pagamento, invece, il 16 maggio (credo, sto andando a memoria su questo; correggete se sbaglio).
    Come mai? Cosa hanno fatto in quelle due settimane? Non pensavano piu’ di raggiungere la UEFA e hanno pagato solo quando la classifica e’ ritornata positiva? Sembra un po’ troppo assurdo per essere vero… o forse no.
    Magari la scadenza definitiva sarebbe stata interpretata comunque al 31 marzo e non sarebbe cambiato niente, ma la sensazione e’, ancora una volta, che il Parma non stia raccontando tutta la verita’.

    – Altro problema. Il Parma dice (oggi) che i pagamenti di novembre erano “prestiti”. Leonardi dice che ci sono contratti firmati che provano che i pagamenti erano dovuti a giugno 2014. Dei veri benefattori a pagare anticipatamente… o no?
    Secondo l’avvocato del Torino l’udienza ha chiarito che 1) non erano prestiti (irpef trattenuto e poi non versato allo stato) e che 2) i contratti privati sono apparsi, ma o non hanno data chiara oppure sono di marzo 2014 (ben dopo il problema dei pagamenti). Qualcuno mente. Chi?

    – Il Parma diceva che la mancata licenza non era un vero problema.
    Leonardi aveva detto esattamente le stesse cose nel 2008, quando all’Udinese era stata la licenza UEFA per problemi non resi pubblici ma apparentemente legati al sostegno che deve essere dato ai vivai dei (tanti) giocatori acquistati dall’Udinese. Licenza poi concessa in appello. Responsabile all’epoca? Leonardi.
    http://www.tuttomercatoweb.com/fiorentina/?action=read&idnet=ZmlyZW56ZXZpb2xhLml0LTIzMzI5

    Potremo mai sapere cosa e’ successo davvero e perche’? E soprattutto, possiamo stare tranquilli per il futuro del Parma, senza temere che problemi economici abbiano conseguenze ben piu’ gravi della mancata licenza?

    • 1 Giugno 2014 in 10:26
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      Complimenti per l’intervento e per le incongruenze che ha evidenziato. Quando il sottoscritto si ostina nel non voler credere alle favole non è, come qualche stolto pensa, per accanimento contro chi mi considera un nemico (mi considera lui, il Ghiro, non certo io) o per la stupida calunnia che c’ho il dente avvelenato col Parma, quanto perché, comunque la si rigiri, questa storia puzza. E quel che mi duole è che la gran parte dei tifosi, vittime della situazione, nella loro fede incrollabile, continuano a prestar fede a tesi lacunose e strampalate per cui il Parma sarebbe vittima del sistema. Il Ghiro, a mio parere, ha colto la palla al balzo per mollare baracca e burattini e uscire di scena da eroe. E dire che c’è perfino chi vorrebbe dargli la cittadinanza onoraria! Ma come si fa!
      Cordialmente
      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 10:05
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    Salve Majo, da quello che ho capito lei crede che non sia da escludere la scalata della energy! Non ha modo di contattare in maniera diretta o indiretta gaetano tedeschi? Diciamo anche a microfoni spenti, almeno per cercare di capire qualcosa! Inoltre se da un lato condivido e comprendo la decisione di ghirardi, ho lasensazione che avrebbe mollato lo stesso o diciamo cercato di vendere nel giro di un paio d’anni, nel senso che , ascoltando in pratica tutte le sue interviste, mi ha sempre dato l’idea di voler lasciare una volta toccato l’apice delle sue ambizioni! Cosa ne pensa? Cio’ nonostante, rispetto la sua decisione ma se vuole davvero ricambiare il nostro affetto per lui, dovrebbe garantirci buoni livelli mentre cerca compratori! Cosa ne pensa?

    • 1 Giugno 2014 in 11:17
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      Salve Valdanito,

      la sensazione che la Energy T.I. Group potesse scalare il pacchetto azionario del Parma l’avevo avvertita già in sede di presentazione e non lo avevo nascosto ai lettori di stadiotardini.it

      Io non credo che la loro programmazione di investimenti possa essere altrettanto umorale e “di pancia” come quella (per lo meno apparentemente) di Ghirardi: se sono entrati direttamente nel mondo del calcio – acquistando il 10% delle quote di un club di serie A – è perché evidentemente avevano trovato interesse a farlo (e non certo per fare i mecenati, beninteso). Quali fatti nuovi ci sono da allora ad oggi tali per cui possano aver cambiato idea? Beh: il Parma, allora, aveva qualche timida speranza di entrare in Europa (ma quando vennero presentati si era all’indomani della partita di Cagliari, ove sembrava avessimo buttato via sul campo l’opportunità, poi effettivamente persa per una buccia di banana di scrivania), mentre adesso è fuori, ma questo credo che poco gli cambi, in quanto l’Europa sarebbe stato un surplus, mentre quello che gli interessa è fare business direttamente su questo territorio: non solo le piccole utenze – derivanti dai tifosi invogliati a cambiare gestore sia per questioni di tifo, sia per le facilitazioni offerte in sede di abbonamento – ma soprattutto le sontuose forniture alle aziende del territorio, che così facendo, sia pure indirettamente, senza sporcarsi troppo le mani, avrebbero potuto dare una mano al Parma. Questo tipo di progetto potrebbe andare avanti ancora, nonostante si siano raffreddati gli entusiasmi per questa doccia gelata che nostro e loro malgrado ci è piovuta addosso. Siccome, però, la gente (e i giocatori stessi) crede che il Parma sia vittima di una ingiustizia non penso che farà mancare il sostegno, soprattutto nel momento del bisogno. Il nuovo scenario, dipinto molto bene dalla Gazzetta di Parma, e cioè il ridimensionamento delle ambizioni del Parma, conclamato con l’uscita di scena del proprietario che ha messo in vendita il pacchetto azionario, fa decisamente a botte, però, con quelle che erano le idilliache situazioni iniziali. per cui potrebbe anche esserci un “tana libera tutti”, offerto dalla sciagurata, a mio modo di vedere, decisione ghirardiana di uscire di scena assieme a tutti i suoi soci. Cioè: non mi stupirei se alla Energy T.I. ne approfittassero per pensare veniamocene fuori ora prima che sia troppo tardi. Non penso, infatti, che Ghirardi, pur con tutte le giustificazioni che può avere avuto (anche se chi l’ha fatta grossa ce l’aveva in casa e non certo nelle istituzioni del calcio come crede per lo meno apparentemente, e come vorrebbe farci credere), ci faccia una bella figura con il socio appena arrivato a mollare tutto, no?
      Parimenti, però, combatte in me l’altra sensazione e cioè che questo melodramma andato in scena venerdì non fosse che l’epilogo migliore per concedere a Tommaso la migliore uscita di scena, da vincitore (a suo dire) e da vittima del sistema, pur essendo già deciso che prima o poi si sarebbe fatto da parte, appunto per un ingresso più sostanziale del nuovo socio, peraltro trovato dal regista Pietro Leonardi, nuovo socio che era stato determinante per risolvere, almeno in parte, le annose problematiche di liquidità. Ecco perché, sempre più spesso, negli ultimi commenti che ho postato, propendo per la tesi della “palla presa al balzo”.
      Al di là delle faraoniche promesse di sino a pochi giorni fa era assai improbabile, infatti, che il Parma potesse proseguire con la grandeur ostentata in questa stagione, frutto, più che della potenza economica reale della proprietà, della abilità di Pietro Leonardi sul mercato: insomma, il ridimensionamento era nell’aria. Quale occasione migliore per poter fare una squadra di piccolo/medio cabotaggio, sì da sistemare i conti anche concretamente e non solo sulla carta, utilizzando le plusvalenze ricavate dal mercato per mettere a posto il fondo cassa e non per questo continuare a reinvestire per render la squadra sempre più competitiva sul piano sportivo? Consci che il sesto posto non solo non era migliorabile, ma men che meno eguagliabile, ecco che si sfrutta abilmente la situazione, tanto nessuno avrà mai da obiettare qualcosa nel minuto in cui il pacchetta di proprietà è in vendita e se la proprietà è in vendita è logico che non rilancia.
      Orbene: questo ridimensionamento non solo è virtuoso (lo scorso anno venni con tracotanza sbugiardato dopo che, da Grillo Parlante, sottolineavo come lo squadrone allestito in controtendenza rispetto alle precedenti annate non era nelle nostre reali possibilità e che si era fatto il passo più lungo della gamba) ma è necessario: però lo si sarebbe potuto tranquillamente spiegare a quei tifosi così civili da farsene scudo davanti all’Alta Corte.
      Come vede, sono un po’ combattuto tra un mix di indizi e considerazioni che forse non sono tutte valide del tutto, e che forse si possono combinare, ma sono ragionamenti “a voce alta” che faccio volentieri con lei che me lo ha chiesto e con gli altri lettori di stadiotardini.it, pur specificando, ancora una volta, che queste sono ipotesi, scenari, e non certezze.
      Lei, Valdanito, mi suggeriva di sentire Tedeschi anche informalmente (e la stessa cosa, nei giorni scorsi me l’aveva chiesto un altro lettore, ma poi non ero riuscito a rispondergli per tempo e me ne scuso) se non proprio ufficialmente: nel primo caso non sarebbe corretto nei confronti del presidente di Energy T.I. Group se lo rivelassi; nel secondo caso, invece, ovviamente non potrebbe che rispondermi con un classico no comment, perfettamente capibile in questo delicato momento. E non è neppure il caso di forzare la mano, giacché – e non è una esagerazione – in ballo c’è il futuro del Parma, ma non tanto del prossimo campionato, quanto di una certa continuità. Per cui è lecita la curiosità dei tifosi, derivante dalla preoccupazione, però è bene restare al nostro posto per non guastare il puzzle che spero stiano costruendo. Ovviamente questo non significa che il sottoscritto se ne freghi e stia solo qui a guardare o a vigilare: non è certo nella mia natura, ma anche per la mia esperienza diretta al club nel difficile periodo dell’Amministrazione Straordinaria di Bondi so quanto sia determinante la riservatezza per far sì che le cose possano esser sistemate al meglio, anche con i maggiori vantaggi per i tifosi.
      Cordialmente
      Gmajo

      • 1 Giugno 2014 in 13:13
        Permalink

        Quindi mi sembra di capire dalle sue parole che ci troviamo in una situazione di 50 e 50, in riferimentoall’ entrata della energy! Secondo me, chi ha voglia di calcio come tedeschi ha mostrato anche in passato, non si lascerebbe scappare l’ occasione di prendersi la società , passare per i salvatori della patria, ed avere un patrimonio nonchè veicolo pubblicitario sul territorio molto importante…non a caso giuli parlò dell’apertura di una nuova sede sul territorio! Se così non fosse, vorrebbe dire che per loro il calcio vale meno di zero e quindi, anche con ghirardi, non avrebbero mai scalato la società! Come valuta la mia
        analisi?

        • 1 Giugno 2014 in 13:29
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          Lasciando perdere il gioco delle percentuali, direi perfetta.
          Preciso che Giuli rispose ad una mia domanda, a proposito dell’apertura di una nuova sede sul territorio: non so se, altrimenti, avrebbe tirato fuori l’argomento, ma mi ricordo bene come poi lo stesso Leonardi mi fece i complimenti per quel quesito e soprattutto per quell’altro, riguardante, l’entrata direttamente nel capitale del Parma F.C. dei nuovi arrivati, anziché, come al solito, nella società controllante Eventi Sportivi. La cosa è spiegabile, secondo me, così: i nuovi soci potrebbero aver corrisposto denaro liquido consistente (per testimonianza diretta di una parte interessata, riferita informalmente, la somma potrebbe essere di circa 2,5 milioni di euro), in cambio dei quali, però, pretendendo di entrare direttamente nel capitale del club, anche come forma, diciamo così, di garanzia.

          L’altro giorno, quando Ghirardi in conferenza ha affermato che è in vendita l’intero pacchetta azionario del Parma, ha sostenuto di parlare in nome di sé stesso e di tutti i suoi soci. Ma si riferiva a Eventi Sportivi o a tutto il Parma FC. L’ho chiesto, in una telefonata privata a Pietro Leonardi, subito dopo, e l’AD mi ha risposto “tutti”.

          E’ chiaro che mi devo attenere a quel tipo di risposta, ma l’intuito mi porta a considerare che il Ghiro parlasse più di Eventi Sportivi, ma in questo momento, fin quando Leonardi non farà chiarezza (il Plenipotenziario, ricordo, gode della massima fiducia anche dei vertici di Energy T.I.) forse non conviene accendere troppo i riflettori su Energy, anche se a mio avviso potrebbero, appunto, passare per i salvatori della patria.

          Stiamo sempre parlando di teoremi, per correttezza lo desidero sottolineare ancora una volta. Teoremi costruiti su indizi e ragionamenti, non certo su prove…

          Io credo che Energy T.I. non si lasci scappare questa situazione.

          Cordialmente

          Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 10:09
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    I problemi economici potranno sorgere se non si adeguerà’ il monte ingaggi alle reali possibilità’ della proprietà’,qualunque essa sia.Sono capaci tutti di fare gli sboroni e poi non pagare o pagare a babbo morto.Il monte ingaggi puo’-deve dimagrire di un buon 10-20%.Niente di drammatico,società’ a noi assimilabili e vicine geograficamente si sono piazzate “a sinistra” o comunque senza patemi di retrocessione avendo 5 o 6 milioni in meno di costo del personale.Di gestione virtuosa non bisogna solo parlarne ma occorrono fatti concreti.

    • 1 Giugno 2014 in 12:55
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      Ciao Lupus,

      credo che tu abbia centrato il problema: la gestione virtuosa del club – al di là di isolati exploit, ma per garantire una certa continuità aziendale – prevede un certo equilibrio tra entrate ed uscite, senza il continuo ricorso alle trasfusioni della proprietà. Il Ghiro, in attesa di qualcuno che gli compri il Parma, ha dato a Leonardi l’input per questa “autogestione”, che, teoricamente dovrebbe essere normale, anche se non è certo così nel mondo del pallone, laddove si fa spesso ricorso ai capitali del padrone.

      A dire la verità, al di là dell’ultima annata, spesso il Leo si è dovuto dannar l’anima per fare le nozze coi fichi secchi, facendo quadrare le ambizioni sportive con i conti economici. Privilegiando, magari, le prime. Ora dovrà privilegiare le seconde, perché ben difficilmente potrà ringraziare il Cda per i sacrifici, così come aveva significativamente fatto poco prima del principio della passata stagione, allorquando non cedette Sansone, sebbene fosse già stato tutto pronto.

      E’ chiaro che questa gestione sparagnina – sotto Bondi e Angiolini finimmo persino in E.L., ripescati grazie a Calciopoli, ma con i conti a postissimo – fa un po’ a pugni con quei proclami fatti all’atto della presentazione del nuovo socio Energy T.I. Group, allorché si promise alla gente di Parma una continuità di stagioni come l’attuale. Promessa che, allo status quo, viene decisamente meno.

      Cordialmente

      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 10:22
    Permalink

    Offro lauta ricompensa a chi mi porta documenti testimonianti la solidità’ economica di questa giovane società’ di trading energetico.Chi c’è dietro?Le figure che abbiamo visto intorno a Ghirardi sono dipendenti,gente a libro paga.Mah,sperema ben…

    • 1 Giugno 2014 in 12:22
      Permalink

      Un paio di distinguo, Lupus.

      Che la Energy T.I. Group possa scalare la società è uno scenario, a mio avviso molto probabile (sia pure smentito dal club), ma appunto rimane uno scenario. Magari approfittano pure loro per abbandonare baracca e burattini e in quel caso

      Di Energy T.I. Group avevamo scritto, poco tempo fa, che si tratta di una multinazionale al 100% controllata da una società anonima lussemburghese. Era stato, quella volta, Michele Angella di Teleducato ad indossare i panni del Parry Mason di turno. Ecco il link http://www.stadiotardini.it/2014/05/angella-dal-tg-di-teleducato-energy-ti-group-risulta-controllata-al-100-dalla-societa-anonima-lussemburghese-iniziative-immobiliari-sa.html

      Non è semplice, dunque, vedere cosa ci sta dietro, ma al momento sapere che ci potrebbe essere già in casa chi potenzialmente potrebbe subentrare, ragionando almeno sul breve è di conforto. A lungo termine sarebbe diverso, ma di questi tempi già riuscire a tirare innanz è già qualcosa.

      Tutto ruota attorno al reale interesse della multinazionale di trading energetico ad investire su questo territorio: se la pulsione fosse così forte, per loro potrebbe essere di grande immagine apparire come i salvatori della patria. E in questo senso potrebbe favorirli la (a mio avviso) uscita di scena teatrale di Ghirardi, con tutti gli onori, come magari era già previsto da prima, e in più con il ruolo di vittima del sistema.

      Scenari, ipotesi, ragionamenti a voce alta, ripeto, che potrebbero esser smentiti dai fatti, ma questa è la lettura più probabile che al momento mi sento di fare.

      Lupus accenna a chi aveva affiancato Ghirardi nella famosa conferenza stampa di presentazione (che già a quei tempi a me sembrava di un vero e proprio passaggio di proprietà) definendolo dipendente: il manager in questione (beh qualcosa in più che un semplice dipendente, ma non mi pare un proprietario) era l’AD Roberto Giuli. Mentre, all’ombra dei riflettori, sia pure seduto in prima fila, c’era il presidente del gruppo, l’ingegner Gaetano Tedeschi, del quale Angella ed io rivelammo i trascorsi nel mondo del calcio (presidente Avellino, tentativi di scalata a Cremonese e Vicenza, nonché – e lo aggiunse proprio lui durante la presentazione del libro di Savarese – al timone del Napoli per le banche quando si studiava se fondere il famoso Parma vincente di Calisto e l’allora gloriosa, ma decaduta, società partenopea) e parmigiani (direttore generale della Bonatti).

      Cordialmente

      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 10:52
    Permalink

    leggendo Perry Mason, mi torna in mente una cosa che a ben guardare davvero rende chiario quanto i formalismi siano decisivi, cioè che se uno si presenta alla partita senza documenti di riconoscimento validi (tessera Figc, carta d’identità), ufficialmente non può essere messo a referto dall’arbitro. Anche se sei Cassano, per dire, e dimentichi i documenti, non ci vai, anche se sei riconoscibilissimo e si tratta di una dimenticanza scusabile. Girano e girano tanto, però è così

    • 1 Giugno 2014 in 11:32
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      Salve Ermete,

      dalla lettura di Perry Mason (già quello si chiama Massimo Ranieri, mo’ gli abbiamo affibbiato sto nomignolo…) io non sono rimasto colpito, come lei, dal discorso dei formalismi: anche perché questa vulgata del cavillo che avrebbe impedito al Parma di andare in Europa (vulgata così diffusa e che tanto piace, anche perché fa da foglia di fico delle proprie vergogne) la trovo fuorviante.

      Piuttosto trovo decisamente più interessanti le incongruenze così ben evidenziate dal nostro lettore Luca, che direi squarciano in un modo inequivocabile il diffuso vittimismo.

      Vorrei qui sotto copia-incollare alcuni commenti di tifosi torinisti postati sotto l’ottima intervista di Valentino Della Casa su Toro.it. In cui in sintesi dicono ai tifosi crociati di spagliarsi. E non credo abbiano torto…

      Turbotonino 01/06/2014 – 10:30 @toroxever: e sarebbe stato anche giusto! io fossi un tifoso del Parma sarei incazzatissimo (spero che la redazione mi faccia passare il termine) con ghirardi

      ga 01/06/2014 – 07:44 – Concordo con voi toroxever e Lapalisse, questo sforzo estremo a dover sempre passare per signori anche quando si stanno palesemente prendendo per i fondelli con giustificazioni che non stanno in piedi! La signorilità non deve sconfinare in coglionaggine..

      toroxever 01/06/2014 – 00:27 @Lapalisse se fosse capitato al Toro si organizzavano pullman alla volta della Cairo Communication altro che giustificarlo…poi noi dobbiamo essere sempre, continuamente, ostinatamente ed ostentatamente signorili ed il + delle volte lo prendiamo dietro noi come quest’anno con gli arbitri…..

      Lapalisse 31/05/2014 – 23:56 Io mi domando come faccia a dire Ghirardi di essere stato raggirato dalle istituzioni pallonare e come qualcuno possa difenderlo: e’ questa una delle vicende più chiare e limpide che esistano, in cui è’ impossibile prendere una decisione diversa rispetto a quella presa. Mi spiace per i tifosi del Parma, unici incolpevoli, ma davvero il Parma società non ha nessuna giustificazione e possibilità di aggrapparsi a qualsivoglia scusante. Chissà se fosse capitato al Toro cosa direbbero contro Cairo quelli che anche tra noi fino a ieri giustificavano ghirardi?

      santolozio85 31/05/2014 – 23:11 – Dalle parole dell’avvocato comprendo l’ignobile malafede dei giornalisti italiani che hanno fatto credere Per settimane il Povero parma in buonafede e ora scopriamo che le cose erano un po’ più gravi

      E così via…

      Cordialmente

      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 11:27
    Permalink

    Ormai credo che sia ora di piantarla con le palle. Se partecipi ad un concorso dove ti richiedono di sottoscrivere 10 documenti, e tu ne sottoscrivi 9, non ti ammettono. E non è’ che ti danno una multa.Poi basta con PSG e Barcellona , con i potenti di turno che sono oggetto di trattamenti diversi, sono casi completamente diversi dal nostro, e soggetti ad altra normativa.Chiederei al sig. Majo il suo parere sul pagamento ai giocatori del premio UEFA .Ho paura che dopo il danno dell’esclusione dalla UEFA , la beffa delle dimissioni del presidente, ci sarà’ per la società’ il danno di dover pagare i premi ai giocatori. Chi è’ causa del suo mal…………….

    • 1 Giugno 2014 in 12:38
      Permalink

      Buongiorno Vittoria,

      per risponderle in maniera compiuta ho chiesto un parere qualificato all’avvocato Paolo Malvisi, giuslavorista, ma soprattutto membro dell’AIAS (Associazione Italiana Avvocati dello Sport), il quale, pur da sotto l’ombrellone di Santa Margherita Ligure (e lo ringrazio di cuore per non avermi mandato a quel paese) mi ha spiegato: “Sul campo il risultato sportivo è stato raggiunto, dunque i premi sono assolutamente dovuti, anche perché il mancato raggiungimento della Licenza è imputabile a un errore della società di cui i giocatori non sono assolutamente responsabili, giacché loro, sul campo, hanno raggiunto l’obiettivo e se erano stati stabiliti dei premi UEFA quelli glieli debbono assolutamente riconoscere. Qualora non accadesse i giocatori potrebbero rivalersi, con tutte le conseguenze del caso, poiché i premi, a tutti gli effetti, sono emolumenti concordati e se non vengono pagati sono alla stessa stregua degli stipendi non pagati, dunque con penalizzazione di punti in classifica”.

      Cordialmente

      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 12:15
    Permalink

    E il silenzio del sig abete come me lo spiega majo

    • 1 Giugno 2014 in 12:30
      Permalink

      Con i sacrosanti deferimenti (Ghirardi, a tutti gli effetti, quando ha parlato non era “un uomo libero” ma presidente del Parma: le sue dimissioni, infatti sono state solo annunziate al pubblico, ma non c’erano i termini per le opportune formalizzazioni dinnanzi agli organi sociali – cda ed assemblea – per convocare i quali servono dei tempi tecnici; e, aggravante, consigliere di Lega) che penso proprio arriveranno.
      Cordialmente
      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 12:29
    Permalink

    Ieri intendevo dire che è questa la pagina da bollino rosso. Ringraziandolo per il resoconto con dovizia di particolari e date avrei gradito, solo per completezza d informazione e par condicio, che fosse stato altrettanto eloquente in ordine alla condotta tenuta dalla figc, censurata al punto 5 della sentenza dell alta corte (che signori che sono stati).
    Negli eventuali ricorsi al TAR e al tas eliminerei la tesi del prestito..

    • 1 Giugno 2014 in 12:45
      Permalink

      La censura del punto 5, a mio modo di vedere è stato quel contentino voluto concedere da Frattini al commosso Ghirardi, quando gli aveva preannunciato che avrebbe sentenziato nel rispetto della legge, ma applicandola nel modo più equo. Posto che un conto è la verità reale, un conto quella processuale (magari ricostruita nel modo migliore per pezzarla) io credo che la doverosa revisione del Manuale per le ingiustizie ed incongruenze sottolineate dall’Alta Corte, non pesi più di tanto sul merito della questione per la pacifica (come direbbero loro) mancanza dei requisiti inderogabili alla data x.

      Cordialmente
      Gmajo

      • 1 Giugno 2014 in 14:10
        Permalink

        Può essere, ci sta benissimo. Io mi riferivo al discorso del mancato controllo della covisoc (se ho capito bene). Non è una segnalazione di piacere, lo devono fare e dare pure penalizzazioni. Errore in buona fede tanto come il nostro

        • 1 Giugno 2014 in 15:29
          Permalink

          Gabriele, nn sono molto ferrato sul regolamento della Figc x il Covisoc, cmq da quello ke so (se dico cazzate correggimi/correggetemi… quando competente/i) il Covisoc opera solo x garantire il regolare svolgimento dei campionati figc, nn per darti modo di essere pronto x avere la licenza uefa.
          lamentarsi perkè il Covisoc non ti ha controllato adeguatamente o troppo tardivamente (x l’uefa) a me suona un pò strano. Un po’ cmq se delle ditte si lamentassero perkè hanno subito poke o tardive verifiche da USL o Agenzia delle Entrate.
          Cmq da quello ke so x la Figc sono le società ke devono tenere la contabilità secondo le norme, quindi la responsabilità mi pare sia sempre innanzitutto loro, e non dell’organismo controllore.
          Secondo me sarebbe cm lamentarsi ke ti ha beccato l’autovelox in tange xkè non c’era prima un Vopo a tirar su la paletta e a dirti: rallenta.
          Non so se la Covisoc fosse obbligata a controllarti i mancati versamenti prima del 31 marzo e a comunicartelo entro una certa data. Io ne dubito… ma tutto è possibile. Le norme sono online ma gvol na smana par lesorija tutti….
          Ad ogni modo questa eventualmente potrebbe essere materia per chiedere un risarcimento in sede civile (violando credo la clausola compromissoria), mica per l’Alta corta o per il TAS, perchè andando oltre i tempi fissati dalla Uefa sappiamo ke non danno la licenza, quindi quella non ce la può dare neanche la madonna.

          • 1 Giugno 2014 in 21:06
            Permalink

            Ti ringrazio, ma non vorrei essere equivocato: l errore del Parma c e e nessuno lo discute.
            Sulla figc non condivido i paragoni, nel nostro caso se la pula avesse detto rallenta potevamo ancora rallentare. Ma, ripeto, non so se ho compreso bene quel passaggio

  • 1 Giugno 2014 in 12:37
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    Nn ha ris alla mia domanda il sig abete nn parla????

    • 1 Giugno 2014 in 12:42
      Permalink

      Le ho risposto: secondo me parlerà coi fatti (il deferimento), non credo a parole. Però io non sono Abete e non posso sapere che intenzioni abbia il presidente federale. Io dico solo che se fossi in lui non replicherei; ma se fossi stato in Ghirardi avrei evitato questo “suicidio”. Al di là del deferimento (del quale potrebbe non fregargliene niente, vista la sua volontà di uscire dal mondo del calcio, volontà più forte dell’amore commovente dei suoi tifosi e dei suoi giocatori), infatti, le sue parole rischiano di mettere in piedi un pernicioso meccanismo, dal fuggi fuggi di giocatori, al sempre più pressante pressing dei calciatori.

      Cordialmente
      Gmajo

  • 1 Giugno 2014 in 14:19
    Permalink

    State sempre a spalare m**** sul Parma,ogni pretesto è cosa buona e giusta.Ma perchè non lo compra lei il Parma e ci mostra cosa sarebbe capace di fare?
    A parole siamo tutti bravi,nei fatti un po meno.
    Lei forse non si contraddistingue neanche nelle prime.

    • 1 Giugno 2014 in 15:53
      Permalink

      Simo Majo non spala, racconta i fatti. Lui fa il giornalista e in questo consiste il suo lavoro.

      • 1 Giugno 2014 in 16:28
        Permalink

        Marcello se questo è fare giornalismo Beppe Grillo è il miglior politico della storia,suvvia !

  • 1 Giugno 2014 in 14:39
    Permalink

    A me piacerebbe capire cosa serve a fare il ricorso al alta corte del coni se poi nella senrenza dicono che pur essebdo una punizione troppo penalizzante nn posso cambiare regolamento uefa…allora appello a che serve?

  • 1 Giugno 2014 in 14:39
    Permalink

    Buongiorno, sono un tifoso del Toro. Ho letto con attenzione gli interventi di questo e altri messaggi, legati alla vicenda della licenza uefa che ha interessato indirettamente anche i granata.
    Sono stupito positivamente dai toni usati , molto maturi e riflessivi, e per la libertà e serietà della discussione.
    Riguardo al comportamento tenuto dalla società Torino mi trovo in disaccordo sulla considerazione, fatta da alcuni, che sarebbe stato più corretto non presenziare al Coni.
    Credo che Cairo avesse un diritto , sancito dalle regole, e dal fatto di essere parte interessata, ma soprattutto un dovere nei confronti dei tifosi torinisti. Forse , presi giustamente da questo piccolo dramma sportivo, che sta vivendo il Parma, e che sta avendo ripercussioni a livello dirigenziale, alcuni non si sono messi ” dall’altra parte” e non hanno considerato che in ballo ci sono interessi economici e sportivi non irrilevanti, delle quali la dirigenza del Toro non poteva in alcun modo tenere conto. Tutto sommato mi sembra che Cairo abbia tenuto un comportamento corretto, con attestai di stima e dispiacere nei confronti di Ghirardi e del Parma, che però, lo rimarco , non potevano realisticamente seguire atti diversi da quelli che sono stati perpetuati. Consideriamo anche che , a seguito della mancata licenza del Parma, ai preliminari di E. L. va in automatico la società che la segue in classifica, e se non fosse il Toro sarebbe il Milan.
    Un ‘ultima domanda : che cosa gli fa ritenere, in contrasto con i 3 giudizi avversi, e tutti i precedenti , che al Tas questa decisione potrebbe essere modificata?
    La ringrazia per l’attenzione e l’ospitalità e non posso che , sportivamente, augurare ogni bene al Parma per il futuro.
    Alessio F.

    • 1 Giugno 2014 in 16:15
      Permalink

      Ciao Alessio, domanda interessante quella sul TAS visto che il finale nn può ke essero lo stesso. Tu però chiedi cosa ci fa ritenere, cm tifoseria, che il giudizio potrebbe essere diverso. Io credo x le parole del nostro attuale presidente dimissionario, che pubblicamente ha dichiarato che il Parma non ha colpe.

      http://www.settorecrociatoparma.it/ghirardi-non-vuol-sentir-parlare-di-colpevoli-e-di-errori-del-parmanon-esistono-lamministrazione-del-nostro-club-e-la-stessa-da-venticinque-anni-e-mai-ha-avuto-questi-problemi/
      ……Ho sentito dire che bisogna trovare il colpevole. Il colpevole non esiste perché non posso imputare colpe ai miei dirigenti, alla mia contabilità, ai consulenti esterni in quanto colpe non ne hanno…..

      Se ci si sente veramente privi di colpe (anche se nella sentenza dell’Alta corte risulta che lo studio di consulenza di cui si avvale il Parma abbia ammesso x iscritto un proprio “errore”) non resta che continuare a chiedere giustizia, anche al TAS.

      Il calcio è pieno di ipocrisia, in ogni squadra, società, città. Così… sportivamente ti aguro un gran bene, se però finirete fuori al primo turno mi sentirò in dovere, il diritto me lo concede, di sturare una boccia di malvasia 😀
      Saluti!

  • 1 Giugno 2014 in 14:40
    Permalink

    Majo le faccio una domanda leonardi ha sempre ddtto di aver scelto ghirardi e no parma secondo lei con abbandono di ghirardi con o senza na nuova propieta. Leonardi restrera?grazie

  • 1 Giugno 2014 in 16:51
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    Caro Alessio, continui pure a venire in questo blog, dove i tifosi del Torino, anzi direi di tutte le squadre che siano in competizione con il Parma, sono i benvenuti. Qui troverà conforto ogni volta che gli interessi dei granata o di qualsisi altra squadra saranno in conflitto con quelli del Parma; qui le tesi del Parma calcio e i suoi meriti saranno sistematicamente messi in dubbio, contestati e non riconosciuti mentre le motivazioni – anche le più incredibili – degli avversari, saranno esaltate. Vedrà quanta “riflessione e maturità” potrà trovare qui, grazie al lavoro indefesso del padrone di casa, che, lei non lo può sapere, tutta Parma ha già capito da che parte sta e perché.

  • 1 Giugno 2014 in 16:56
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    alessio…vat la tor in tal cul e questo e’ il mio commento pacato alla parmigiana

  • 1 Giugno 2014 in 17:35
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    Gentile Marcello, Gustavo, grazie delle risposte. Capisco l’amarezza e non lo dico superficialmente. Credo che su questo ci si possa sentire d’accordo : il Parma ha meritato sul campo , avendo fatto un punto in più, e i loro tifosi sono vittime innocenti.
    Sul tifare contro il Toro in europa lo capisco perchè deriva da un’amarezza, ma oggettivamente il Toro non è responsabile di ciò che è accaduto. Semplicemente è arrivato subito dietro al Parma in classifica. Non credo sia giusto considerarci degli usurpatori (anche se finisce in …tori!).
    Personalmente ho letto quasi tutti i commenti su questa vicenda e una idea chiara non sono riuscito a farmela , se non che , evidentemente , il Parma non ha rispettato un criterio UEFA indispensabile per ottenere la licenza.
    Sembra anche a me, in linea di principio , il danno spropositato rispetto alla colpa, ma le motivazioni spiegano bene che , per quanto duro da accettare, la proporzionalità non è un criterio utilizzabile.
    Sul Tas è un vostro diritto andare, ma tutti i precedenti similari sono stati vani. Vedremo nel caso.
    Sul fatto del andare contro gli interessi del Parma dal di dentro, io ho sempre reputato e pensato che il confronto schietto e sincero, scevro da considerazioni opportunistiche, sia utile e indispensabile , e evita, o almeno diminuisce, rischi maggiori. Tanto se qualcuno dice delle inesattezze viene smascherato, mentre se si dice il vero esso contribuisce a una cresita e consapevolezza comune che non può che portare vantaggi a tutti, anche se non sembra.
    Saluti. Alessio F.

  • 1 Giugno 2014 in 17:54
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    Cominciate a trovare il sostituto di immobile che noi ci arrangiamo come possiamo.
    Comunque non si discuteva della presenza del Torino ma della presenza con tanto di filippica. Opinioni.
    E si contestava che qualche suo collega fosse venuto qui, il giorno delle dimissioni del presidente, a rompere le scatole su Fiorentina Torino.

  • 1 Giugno 2014 in 18:56
    Permalink

    Alessii e come la mettiamo che il parma e stato avvisato ultimo giorno…LA MAFIA DEL SISTEMA…

    • 1 Giugno 2014 in 19:46
      Permalink

      Ciao. Non me lo spiego. Ho sentito anche io questa voce, ma non so cosa rispondere. Se vera è strana, ma non necessariamente vuol dire voluta: abbiamo a che fare tutti i giorni con le stranezze e insensibilità della burocrazia: potrebbe essere anche questo un caso. Una volta avevo letto di uno che doveva pagare una cifra ridicola 60 anni fa (tipo poche lire) , poi la pratica è stata persa e una volta ritrovata si è visto notificare una cifra astronomica!
      Comunque sia il Parma ha tutti i diritti di approffondire la questione.
      Sul fatto che il sistema calcio sia malato, qualche sospetto ce l’ho avuto anche io, ma in questo caso mi sembra si sia svolto tutto abbastanza limpidamente e i giudizi di Figc e Coni sono stati inevitabili.
      Saluti. Alessio.

  • 1 Giugno 2014 in 19:03
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    Salve Gabriele. La “filippica” , come la chiama lei, non era altro che difendere i propri interessi e i propri tifosi.
    Credo che in tutta onestà qualsiasi società avrebbe agito allo stesso modo.
    L’ultimo punto non l’ho capito, non so a cosa si riferisce.
    Per Immobile sarà difficile sostituirlo, spero non vada via Cerci e spero che, più che Immobile fortissimo, sia proprio Alessio che con i suoi spunti e cross renda prolifici gli attaccanti. Ma con ciò credo si esca dalla discussione.
    Saluti, Alessio

  • 1 Giugno 2014 in 20:09
    Permalink

    no ma pensi che mi sia dimenticato gli ultimi 20 minuti di fiorentina torino ? no eh,e il tuo sportivissimo presidente di stoca…no eh ?
    farabutti,e continuate anche a scassare la minchia ma a dar via il culo la par piaser

    • 1 Giugno 2014 in 20:49
      Permalink

      Guardi, non so cosa risponderle se non che , comunque siano andate le cose, in campo non ci sono andato io di certo !
      Io ero comodamente (si fa per dire perchè faceva caldo in tutti i sensi) seduto nel settore ospiti. I viola hanno rischiato 2 volte di fare il 3-1, di cui un nostro salvataggio sulla linea…
      In ogni caso ,e basta rileggere i miei post, sono entrato nel post al fine di dialogare e con garbo e quindi mi sembrano totalmente fuori luogo le sue due ultime righe, anche se capisco l’amarezza per il momento. Saluti. Alessio

  • 1 Giugno 2014 in 20:13
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    Non volevo essere scortese, lei è molto educato.
    Dicevo opinioni perchè, come può confermarle qualsiasi legale, ci si può costituire tutelando un proprio diritto limitandosi a condividere le tesi della parte già costituita.
    Nel caso specifico, a mio parere, il Torino avrebbe ben potuto limitarsi a riportarsi alle tesi svolte dalla figc, che erano peraltro state giudicate fondate in primo e secondo grado.
    Viceversa l impressione mia è stata quella di una difesa talmente accanita da apparire più come opera di sciacallaggio che come tutela della propria posizione.
    Su fiorentina Torino lasciamo perdere, non era “colpa” sua

    • 1 Giugno 2014 in 20:54
      Permalink

      Ho compreso il suo punto di vista , e dalla parte del Parma è comprensibile. Il calcio però non è amicizia , ma smuove interessi enormi e Cairo doveva tutelare una tifoseria.
      Non aveva scelta. Ha agito come qualsiasi società avrebbe fatto. Non lo avesse fatto gli si sarebbe rivoltata contro tutta la Torino granata!

    • 1 Giugno 2014 in 21:06
      Permalink

      La ringrazio per l’educato. A me piace dialogare e cerco di mettermi nei panni altrui. Nel caso in questione mi pare azzeccato questo paragone: ammettiamo che il Parma stia giocando una partita e sta perdendo 3 a zero. All’ultimo minuto l’altra squadra commette una svista madornale (nel paragone simile a quella della società Parma a mio avviso) e effettua una quarta sostituzione che non potrebbe fare. A quel punto non fareste reclamo per avere la partita vinta, facendo valere i vostri diritti e le vostre ragioni, ben sapendo che comunque la partita sarebbe stata persa sul campo?
      Saluti cordiali, Alessio

  • 1 Giugno 2014 in 21:23
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    L educato era dovuto e la mia prima replica era più adatta per altri commenti che ho letto su toro.it. Sulla linea difensiva del toro non ci siamo convinti a vicenda..ci può stare credo. Tengo a precisare che sulla partecipazione in sè scrissi in altro spazio di questo sito (l unica merda che vedo è quella in cui sono tutti i tifosi del Parma) che mi pareva comprensibile proprio per i tifosi

    • 1 Giugno 2014 in 21:39
      Permalink

      La situazione non è rosea , soprattutto per l’incertezza dirigenziale. Ricordo ancora quando fallimmo (e per fortuna non è questo il caso) . Un giorno eravamo promossi in A e il giorno dopo eravamo spariti dal calcio. Una squadra glorioso , che ha visto il Grande Torino, Meroni, una storia centenaria senza un futuro, semplicemente svanita. Furono giorni e settimane terribili, anche perchè per noi il Toro è una fede.
      Ovviamente quello che è successo al Parma è infinitamente meno grave, ma le sensazioni immagino e leggo che sono altrettanto forti. Sportivamente non posso che essere dispiaciuto.

  • 2 Giugno 2014 in 01:31
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    Carissimo Alessio,sei il centesimo tifoso torinese che becco,tutti che ogni volta fate le vittime di torti,errori o altro.La realtà dice che per un errore veniale dello studio contabile del parma e per colpa della Figc che ha dato indicazioni sbagliate alla società Parma avete estorto la nostra licenza,per cui evita di fare il compassionevole e mostrati per quello che siete realmente,peggio degli avvoltoi.
    La vostra ipocrisia mi disgusta

    • 2 Giugno 2014 in 12:30
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      Ho parlato di torti ? Dove scusa ? Avete estorto ? Mi pare che il Toro non abbia estorto niente, e siano stati 2 organi dello sport italiano a valutare che l’esclusione del Parma dalle liste Uefa era corretta. Non ti seguo nel ragionamento.
      Saluti, Alessio.

      • 2 Giugno 2014 in 12:36
        Permalink

        Ciao Alessio,

        scusa se non lo avevo ancora fatto, ma da padrone di casa di questo spazio virtuale ti do il benvenuto, ringraziandoti, come altri utenti coscienziosi hanno fatto, per il tuo equilibrio. Mi scuso se qualche intemperanza di qualcuno non è stata censurata: qui viene lasciata molta libertà di espressione, purtroppo c’è qualcuno che se ne approfitta perché abituato a comporre su altri lavandini/latrine piene zeppe di odio nei confronti non solo degli avversari, ma anche del sottoscritto. L’unica cosa da fare è ignorarli. Io sono per il dialogo: ma con chi lo rifiuta trincerandosi dietro stupidi preconcetti ed ideologie è meglio lasciar perdere e andare avanti facendo finta di niente.
        E SimonePr è un abituale frequentatore di quel forum cui accennavo. Quindi non ti curar di lui…
        Ciao
        Gmajo

        • 2 Giugno 2014 in 12:47
          Permalink

          Grazie! Come ho spiegato sono entrato come è giusto che faccia un ospite: con cortesia e in punta di piedi. Non è ipocrisia, ma come vivo io lo sport e il dialogo.
          Anche nei forum del Toro ce ne sono tanti che non capiscono che non è una guerra , che si può e si deve accettare ospiti di altre squadre, perchè altrimenti ce la si canta e mena da soli, mentre credo che una reale crescita reciproca passa attraverso un continuo confronto.
          Le chiedo una cosa : secondo lei il Parma andrà al Tas e-o al Tar ?
          Ho letto che ritiene possibile che al Tas Ghirardi abbia delle possibilità. Io , visti i precedenti e il fatto che il regolamento Uefa stabilisce inequivocabilmente che un criterio non è stato rispettato, la vedo dura. Che cosa gli fa ritenere che invece ci siano margini di successo ?
          Al Tar mi sembrerebbe un boomerang: una società piccola come il Parma (brutto da dire ma varrebbe anche per il Toro) potrebbe avere poi delle forti ripercussioni a violare la clausola compromissoria che vieta di andare fuori dalla giustizia sportiva.
          La juventus mi pare lo abbia fatto per calciopoli, ma ha 10 miliomi di tifosi e mi pare che ci vadano più con i piedi di piombo. Grazie mille.
          Saluti, Alessio.

          • 2 Giugno 2014 in 14:25
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            Ri-Ciao Alessio:

            il confronto tra diversi arricchisce il dialogo, ed è per questo che in questo spazio virtuale, di cui sono “il proprietario”, sono benvenuti anche i tifosi avversari e non certo per i motivi calunniosi cui accennava ieri Gustavo (che usufruisce gratis di uno spazio che io pago ed alimento, e che se non gli piace ha tutto il diritto anziché di infangare, di prendersi su e andare). Lo stesso Gustavo, che era stato a lungo bannato, era stato riaccolto a braccia aperte, proprio per lo stesso principio: mi piace il confronto dei diversi punti di vista, perché solo così ci si accresce vicendevolmente. Va da sé che se si rimane ancorati nella propria ideologia e pervicaci convinzioni non si va da nessuna parte: per cui anziché venire qui ad infestare questo spazio, se ne stiano pure altrove. Viceversa sono i benvenuti se hanno voglia sul serio di dialogare.
            Voglia di dialogare e di approfondire, senza restare ancorati alle proprie convinzioni, ma avendo il coraggio di metterle in gioco.
            Io, ad esempio, non mi trovo d’accordo con le tue opinioni a proposito della discesa in campo, quale parte attiva, del Torino nel procedimento all’Alta Corte, ma non pretendo che tu sottoscriva la mia. Capisco il punto di vista del Toro, e con molta onestà ammetto che il Parma, a mio modo di vedere, a parti invertite, avrebbe fatto la stessa identica cosa: però, da ultimo dei poeti, da inguaribile romantico, dico, che Cairo ci avrebbe fatto una figura migliore se se ne fosse rimasto alla finestra ad aspettare, che tanto era piuttosto evidente che il Toro lo ripescassero, per via della mancanza di requisiti del Parma alla data di presentazione della pratica Licenza Uefa. Ho, tuttavia, precisato come fosse un sacrosanto diritto del presidente granata tutelare i propri diritti, percorrendo ogni strada concessa. Io non lo avrei fatto per “sportività” e “fair play” e avrei detto la stessa identica cosa se al posto di Cairo ci fosse stato Ghirardi.
            Il discorso, invece, relativo alla mia supposta fiducia nel ricorso al TAS, fiducia che avevo esposto soprattutto “a caldo” durante la diretta televisiva di Calcio & Calcio Più, edizione straordinaria di giovedì, era perché, essendomi sbilanciato parecchio in precedenza sulla tesi della buccia di banana, vedere che nel dispositivo dell’Alta corte era scritto chiaramente che il Manuale è ingiusto e incongruo, mi era parso un significato di decisa apertura alle tesi del Parma: da un lato manifestavano la loro impotenza (non era nel potere dei giudici del Coni cambiare le regole, ma applicarle), ma dall’altro sembrava che suggerissero di procedere, io ho interpretati appunto al TAS (ricordiamoci che la FIGC ha tradotto il Manuale e valutato se i requisiti richiesti fossero o meno rispettati), ma anche alla giustizia ordinaria (TAR). Tra l’altro ci sono alcune interpretazioni di esperti di diritto sportivo per cui il Parma avrebbe diritto di ricorrere al Tar e non sarebbe una violazione della clausola compromissioria, rientrando la materia tra quelle previste. Il Parma, però, procedendo ulteriormente nella propria battaglia, potrebbe magari concorrere a far sì che venga migliorato il Manuale e magari vedersi riconosciuto qualche soldino, ma nella sostanza io penso che se l’errore c’era (e diciamo che c’era ed è stato pure ammesso) ben difficilmente qualcuno gli potrà dare ragione in pieno (la stessa Alta Corte, con una sentenza a mio modo di vedere equa, e comunque attenta alle istanze crociate, non ha potuto erogare la Licenza Uefa al Parma).
            Comunque ne sapremo di più dopo la conferenza di Leonardi, ma io credo che il ricorso sarà al TAS come Parma FC e al TAR personalmente di Ghirardi, quale “cittadino libero”.
            Cordialmente
            Gmajo

  • 2 Giugno 2014 in 01:32
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    Ovviamente spero che il Tas o il Tar qualora vi dovessimo ricorrere ci diano ragione,così vi farete una bella preparazione estiva a vuoto ! Da tifoso

  • 2 Giugno 2014 in 07:21
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    A me fanno ridere quelli che ancora straparlano di Fiorentina-Torino. E del relativo biscotto…….che NON C’È STATO. Perché a conti fatti il 2-2 del Franchi non ha favorito il Torino né il Milan né il Verona né la Lazio, ma, appunto, il nostro Parma, che, mettiamola così, in casa contro il Livorno (e due settimane prima contro la Sampdoria) ha avuto “vita facile” tanto quanto il Torino in quel di Firenze. E che proprio in virtù del suo successo casalingo e del pari tra granata e viola si è qualificato all’Europa League. Diritto poi perso per un errore compiuto non da chi scende in campo, ma da chi siede dietro una scrivania. Che Toro e Fiorentina avessero intenzione di biscottare il loro match, potrei pure prenderla per valida come ipotesi (anche se sarebbe buona cosa offrire delle prove in grado di sorreggere accuse del genere)…ma l’intenzione è evidentemente rimasta tale, visto che dal 2-2 di Firenze il Torino non ha tratto che un discreto ma insignificante settimo posto (al netto di Irpef non pagata o saldata in ritardo), cedendo al Parma la piazza utile per qualificarsi alle coppe. E mi pare che la classifica venga stilata dai fatti, dai risultati finali, mica dalle intenzioni. Se poi bisogna passare al setaccio o processare anche le intenzioni, beh…allora buonanotte! Se ognuno di noi dovesse essere giudicato, valutato o processato in relazione alle sue intenzioni, anche quando restano tali senza tramutarsi in fatti o azioni concrete, temo che le strade sarebbero vuote e le galere gremite all’inverosimile. Detto questo, nel calcio nessuno può lagnarsi del biscotto altrui…ma proprio nessuno. Nemmeno noi tifosi del Parma…che dovremmo tenere bene a mente un Parma-Verona del 2001 o un Parma-Empoli ai tempi di Ranieri (se non vado errato). Forse così eviteremmo di fare la morale a chi peraltro il biscotto manco l’ha fatto. O ci ha provato…e non gli è riuscito.

    • 2 Giugno 2014 in 09:44
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      Meglio” o ci ha provato… E non gli è riuscito” basta guardare le immagini al momento del rigore di Cerci, non ci sono giocatori del Torino al limite dell’area per una eventuale ribattuta del portiere.Erano tutti pronti per la festa UEFA a centrocampo.

      • 2 Giugno 2014 in 12:27
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        Ciao. Effettivamente da alcune immagini sembrerebbe così, ma ampliando la visuale, si evince come 3 o 4 giocatori , sulla sx dell’area di rigore, ci fossero. Saluti.

  • 2 Giugno 2014 in 09:14
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    dai continuate a farvi prendere per ilculo da sto pseudo tifoso del bovino,per te russo se ti fanno ridere certe cose vuol dire che hai l’umorismo di un ameba e scantot

    • 2 Giugno 2014 in 17:57
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      Ciao Assioma (devi essere un po’ stressato, poiché anziché firmarti ASSIOMA ti firmi ASSIONA), però, comunque, ti invito a rispettare i tifosi di altre squadre che si presentano educatamente su questo forum con voglia di dialogare e senza offendere nessuno. Appunto il dialogo anche con chi è diverso è una delle caratteristiche di questa comunità virtuale. Per cui l’ospitalità viene prima di tutto, anche della delusione per la vicenda di questi giorni che ci sta tutti turbando, ma che non ha come colpevoli i tifosi di una squadra avversaria che vengono qui senza prenderci per i fondelli o offenderci.
      Grazie
      Ciao
      Gmajo

  • 2 Giugno 2014 in 11:48
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    Continuate a discutere di aria fritta, di ipotesi, di congetture, di complotti…io mi limito a guardare i fatti e la classifica finale della Serie A: il Parma, sul campo, si è guadagnato la qualificazione alle coppe – segno dunque che il biscotto al Franchi non c’è stato (ci hanno provato? E perché mai ridursi all’ultimo minuto di recupero e non sbrigare la pratica molto tempo e molte azioni prima…suvvia, azionate ‘sta benedetta testa, ché non serve solo a tenere separate le orecchie) – e l’ha persa per una svista di carattere amministrativo. Da una parte, una congettura…dall’altra, un fatto realmente accaduto. E voi, da buoni (o pessimi) italiani quali siete (e quale, purtroppo, sono anche io), date importanza alla prima e sorvolate sulla seconda. Perché, come al solito, è più importante occuparsi della pagliuzza nell’occhio degli altri che della trave che abbiamo nel nostro. Complimenti. A te, Assioma, dico che è meglio avere l’umorismo di un’ameba che l’apertura mentale di un’ameba.

    Diceva bene il Maestro: la servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.

  • 2 Giugno 2014 in 12:26
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    Io non tratto i tifosi del Parma come un unicum , e credo sia corretto ricevere lo stesso trattamento. Altrimenti facciamo delle generalizzazioni inutili. Sono entrato in questo blog perchè mi sembrava ci fosse la voglia di ragionare senza pre concetti, soprattutto da parte del direttore , e di alcuni forumisti , ho colto questa apertura mentale. Ho chiesto delle cose, ribattute ad altre, argomentando. Altro non saprei cosa dire. Ipocrita perchè? Sinceramente non capisco. I giocatori al limite dell’area c’erano, ma da un ‘inquadratura poteva sembrare il contrario effettivamente. Mi sembrate , alcuni, con una sindrome di accerchiamento assurda, e questo blocca sul nascere la conversazione. Però se entrate in un blog non è per dialogare? Invece (sempre alcuni non tutti) saltate subito addosso senza neanche leggere bene cosa dicono gli altri.
    saluti , Alessio.
    Saluti , Alessio.

  • 2 Giugno 2014 in 14:31
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    Senza presunzione caro direttore ma hai perso l’ennesima occasione per fare un salto in avanti,restando sulla tua posizione di ipercritico nei confronti non solo della società Parma ma del Mondo Parma.Ti invito ogni tanto a fare un salto sul forum puttosto di additarlo come una latrina o uno spazio per violenti.
    Non mi sorprende affatto se ,causa la tua posizione di ostracismo, in questo blog trovano spazio più amici del torino che tifosi crociati.
    Che la partita Fiorentina-Torino fosse un biscottone quanto una casa lo capirebbe anche un bambino,suvvia

    • 2 Giugno 2014 in 15:02
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      Simone, senza presunzione, l’occasione per fare un salto in avanti l’hai persa tu (come continua a perderla il luogo da cui provieni che non mi interessa frequentare perché non si prefigge gli stessi obiettivi che ho io): se iniziassi a cambiare il punto di partenza nell’approccio, e cioè riconoscendo la mia onestà intellettuale e non rimarcando il preconcetto che sarei ipercritico nei confronti del Parma, forse potremmo anche dialogare. Ma se tu vieni qui a fare il furbino provocando e calunniando non credo ci sia molto spazio per un proficuo confronto che riesco ad avere con chi, pur di altre tifoserie, è accomunato dagli stessi miei ideali.

      Io non sto facendo alcun ostracismo, e forse, se tu e i tuoi amichetti vi toglieste finalmente di dosso le fette di prosciutto, capireste che sto soltanto cercando di fare i vostri/nostri interessi. Ché, mentre venite qui (o ve ne state là) a fare sterili polemiche con Majo, la società sta vivendo il momento più delicato della sua storia recente, e non certo perché ci sono i cattivi che non ci vogliono in Europa.

      Sulla partita Fiorentina-Torino non mi sono mai espresso più di tanto in prima persona, dal momento che, fosse o non fosse un biscottone, l’esito sportivo del campionato ha visto comunque il Parma chiudere davanti al Torino. L’irresponsabile e populista interrogazione di Pagliari serve solo ad alzare gli animi tra le opposte tifoserie, già piuttosto alterati di loro, per questa incredibile coda. Anche squalificassero per illecito Fiorentina e Torino il Parma non recupererebbe la sua Licenza Uefa, non assegnata non per punizione, come vi vogliono far credere coloro che han vergogne da nascondere con questa foglia di fico, bensì per mancanza di requisiti, come sancito da tre livelli della giustizia sportiva (non uno!).
      Detto questo: per me tu, come chiunque altro, qui sei il benvenuto, ma vorrei che si dialogasse, ragionasse, ma senza perniciosi muro contro mura o mancanza di riconoscenza di onestà intellettuale.
      Cordialmente
      Gmajo

  • 2 Giugno 2014 in 18:38
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    Gentile direttore la ringrazio per la risposta alle mie domande. Effettivamente la battaglia del Parma risulterà assai utile se porterà alla modifica di un regolamento Uefa che risulta eccessivamente rigido e limita, di fatto, le possibilità di rimediare a possibili errori. Ovviamente detta modifica non potrà in alcun modo essere retroattiva, a mio parere, perchè a quel punto si crerebbe un ‘altra anomalia su una mancanza originaria. Comunque parrebbe proprio che ci sarà il ricorso al Tas e vedremo cosa decideranno a Losanna.
    Sul Tar non sapevo che si potesse far ricorso senza violare la clausola compromissoria. Sarebbe un peccato, diversamente, che i tifosi e la città di Parma dovessero venire penalizzati nei campionati a venire .

    La ringrazio e la saluto.
    Alessio.

  • 2 Giugno 2014 in 19:39
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    Scusate ma il presidente non aveva detto che non ci sarebbe stato nessun ricorso al tas? Ora leggo che lo faranno.se fosse vero chi lo ha deciso contro il parere di Ghirardi, il nuovo proprietario.?

    • 2 Giugno 2014 in 20:24
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      Ciao Vittoria,

      questa la spiegazione data dallo stesso Ghirardi stamani a Radio Rai sul ricorso al TAS: “Leonardi ha incontrato i nostri avvocati per valutare questa ipotesi. Per quel che mi riguarda io non ci voglio più pensare. ma lui crede di dover andare avanti per rispetto dei tifosi e della città.”

      Cordialmente

      Gmajo

  • 2 Giugno 2014 in 22:03
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    Parlate tutti di avvocati regole e licenze come esperti, mentre la vera unica domanda a cui rispondere è se per come è avvenuta l’esclusione del Parma dalla Uefa sia giusta o no? E per chi ama lo sport dovrebbe essere semplice rispondere,qualunque siano i colori della sua maglia.
    Le accuse rivolte a Ghirardi le trovo piuttosto fuori luogo, ma da bravi italioti, nei momenti bui si fa sempre presto a puntare il dito ed immaginare complotti….

    • 2 Giugno 2014 in 22:16
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      veramente i complotti li ha visti l’ex presidente del Parma a proposito della esclusione della squadra di cui era presidente
      Saluti
      Gmajo

  • 2 Giugno 2014 in 22:32
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    Veramente in sintesi ha detto, i casi sono due, errore umano o malafede, dovrebbe ricordarlo bene, essendo mi sembra fosse anche lei presente alla conferenza stampa.
    Comunque non ha risposto alla mia domanda, e apprezzerei molto una sua sincera risposta.
    Ringrazio per la pronta risposta

    • 2 Giugno 2014 in 22:54
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      Per me, per quello che ho potuto leggere, credo che l’esclusione, sia giusta. A causa di un errore umano non c’erano i requisiti richiesta alla data x. Che poi il manuale sia incongruente e ingiusto è un altro discorso.
      Cordialmente
      Gmajo

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