L’ASSESSORE ALLO SPORT MARANI SU PARMA.REPUBBLICA: “LA TRIBUNA DISABILI HA AVUTO UN ITER SFORTUNATO…”. LE RISPOSTE DI GHIRARDI A RADIO PARMA SUL TEMA STADIO
(gmajo) – L’assessore allo sport del Comune di Parma Giovanni Marani è stato intervistato da Maria Chiara Perri di parma.repubblica.it: tra gli argomenti toccati nella conversazione ce n’è uno che sta molto a cuore di StadioTardini.it che si era fatto promotore di una
apposita campagna di sensibilizzazione, partita da una serie di appelli reiterati nel tempo, del tifoso crociato in carrozzina Fabio Giarelli, e cioè la tettoia per i disabili del Tardini lasciati esposti alle intemperie con l’attuale sistemazione. Dopo il nostro pressing, sfociato anche in alcuni servizi della stampa nazionale, il proprietario dello stadio, cioè il Comune di Parma e il concessionario, il Parma F.C., fecero una conferenza stampa congiunta il 12 ottobre 2013, con tanto di presentazione del rendering e promessa che entro Parma-Juventus (novembre 2013) sarebbe entrato in funzione. Un mese dopo, il 28 dicembre, noi di StadioTardini.it, chiosammo un un articolo dal
significativo titolo: “Tra il rendering e il fare c’è di mezzo il mare”, al quale il giorno successivo alla pubblicazione (il 29 dicembre) ci replicò il geometra Vincenzo Forleo – capo del gruppo di lavoro per la realizzazione del nuovo settore che sarebbe sorto sull’ex tribuna ospiti, da noi ribattezzata Curva Bortolon, che ci spiegò che non erano rimasti con le mani in mano, ma che erano insorte problematiche connesse all’anti-sismica. Nel frattempo il campionato è terminato, Licenza Uefa permettendo il Parma è persino in Europa, ma il nuovo settore disabili non è entrato in
funzione. Anzi, come leggerete sotto, nella risposta di Marani, siamo ancora piuttosto indietro, giacché, “i progetti sono stati consegnati all’Ufficio tecnico del Comune e sarà necessario attendere l’iter dell’approvazione”. Insomma, spero proprio che ci diano la Licenza Uefa, così, dovendo per forza mettere mano al Tardini, chissà che finalmente non si sistemi questa annosa vicenda, che una civile risposta concreta avrebbe già avuto averla da tempo. Purtroppo, però, questa tribuna, come sospira Marani, ha avuto un iter sfortunato. Ecco domanda e risposta da parma.repubblica.it
“La Uefa ha rilevato due elementi da adeguare secondo standard di comfort, e non di sicurezza: gli spogliatoi e l’altezza degli schienali della tribuna. C’è poi il caso della tribuna est, che secondo alcune perizie è provvisoria mentre per altre è fissa. Prudenzialmente, il Parma Calcio ha indicato come campo di gara anche quello di Modena, in attesa di risolvere queste problematiche. La tribuna disabili ha avuto un iter sfortunato, c’è stata un’accelerazione della progettazione lo scorso inverno poi i rilievi sull’impatto sismico hanno allungato i tempi. Ora i progetti sono stati consegnati all’Ufficio tecnico del Comune e sarà necessario attendere l’iter dell’approvazione. Il Parma F. C. è disponibile a sostenere i costi”.
Marani, dunque, non ha parlato solo del settore disabili, ma anche del resto dei problemi connessi l’agibilità dell’Ennio in ottemperanza ai dettami della UEFA, cioè gli spogliatoi (se ne era parlato anche il 12 ottobre) e l’altezza degli schienali dei seggiolini (che già ci fecero perdere la possibilità di ospitare una gara della Nazionale ufficiale, poi dirottata a Modena) e la questione della Tribuna Centrale Est che secondo il Parma è fissa e secondo la Uefa è mobile: secondo me, se avremo la Licenza, andrà a finire che si giocherà con un Tardini ridotto, cioè senza l’apertura della zona dei Distinti e superiori, a meno che non vinca il club ducale il braccio di ferro. Che venga rifatta in tempi brevi ho ragionevoli dubbi, anche perché lo stesso Ghirardi, a Radio Parma, mercoledì scorso, parlando dell’Ennio ha più volte sottolineato come la struttura sia di proprietà del Comune.
Ecco la trascrizione del dialogo con un radioascoltatore che si lamentava poiché nella parte alta della TCE
Sono Marco, sono un abbonato della Tribuna Est, volevo chiedere al presidente se sono in programma dei lavori, perché noi che siamo proprio in alto, quando piove ci bagnamo tutti, perché l’acqua viene dentro dal didietro: siccome dietro c’è aperto, c’è uno spazio di un paio di metri aperto, quando piove l’acqua viene dentro di lì. Noi siamo proprio in fondo, diciamo così, e ci bagnamo tutti, pur essendo coperta. Basterebbe un plexiglass dietro, secondo me…
“No, mi spiace per disagio e intanto la saluto. Io voglio sempre sottolineare una cosa, che lo stadio non è di proprietà del Parma Calcio, lo stadio è del Comune, perciò noi, qualsiasi tipo di attività che dobbiamo fare sullo stadio dobbiamo avere l’autorizzazione del Comune. Un’ultima opera che io avevo fatto, a mie spese, era stata la copertura proprio della Tribuna Est, che come lei saprà era in condizioni pessime, qualche anno fa, e l’abbiamo messa a posto. Prendo spunto da quello che lei mi dice, perché, ovviamente, cercheremo di risolvere questo problema e magari sarebbe importante se alcuni tifosi, come lei, o abbonati, ce lo segnalassero in maniera scritta, in modo tale che noi, prendiamo spunto da questa segnalazione per girarla al Comune per avere la possibilità di fare una protezione, un qualcosa che mi sembra di aver capito non implichi neanche un grosso lavoro. Perciò, sicuramente, me lo prenderò come impegno personale, però,appunto, avrei piacere che ci fosse qualcosa di scritto, per poterlo segnalare anche al Comune”.
Il tema prosegue con una domanda del direttore del Gruppo Gazzetta Giuliano Molossi: “Tra l’altro resta il problema anche della copertura della Curva Nord, ma quella, però, è un po’ più onerosa…”
“Sì, ma quella, ripeto, è sempre una condizione che bisogna esaminare con il Comune. Noi non siamo proprietari dello stadio e tanto meno possiamo fare delle opere strutturali sullo stadio. Io mi auguro che in futuro si riesca col Comune ad ottimizzare questa situazione che porterebbe sicuramente dei vantaggi ai nostri tifosi”.
Altra domanda di un radioascoltatore: Buongiorno presidente, innanzitutto grazie per quello che sta facendo per il Parma e per la città sportiva. La mia domanda è questa: quando si potrà vedere uno stadio con negozi, attività ricreative, ristoranti per le famiglie, in modo che la domenica sia una giornata di festa?
“Beh: questo è il nostro sogno. Io avevo due sogni, uno era realizzare un Centro Sportivo all’altezza e ci sono riuscito: devo dire che quello dipendeva esclusivamente da me e dalla mia società e ci siamo riusciti. Il secondo sogno è quello di ristrutturare il Tardini. Ripeto ancora una volta, per chi non lo avesse capito, che la mia intenzione è quella di ristrutturarlo e di lasciarlo esattamente dov’è perché per noi è una risorsa importante e anche per i nostri tifosi. E’ chiaro che bisogna trovare degli imprenditori, bisogna trovare degli accordi col Comune, e poi sicuramente ci vuole qualcuno, io auspico della parmigianità, che possa condividere con me questo progetto”.
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Questi sono i 5 stelle auguri
Importante la risposta di Maroni x il settore disabili che di fatto scagiona il Parma per il ritardo. Credo ke un assessore invece di parlare di “sfortuna” e di “iter” dovrebbe darsi da fare per SVELTIRE l’iter.
Ho capito. Per questo sono per le soluzioni semplici e non faraoniche.