L’EX VICEPRESIDENTE CROCIATO PENOCCHIO POTREBBE LASCIARE IL PADOVA: NELLA LUMINOSA GALASSIA PARMA IL BUIO COSMICO DEL CLUB VENETO

(Evaristo Cipriani) – Da 10 il Latina di Capitan Stefano Morrone (con lode e con bacio accademico, come suggerisce il Saltimbanco Boni, nel caso venerdì sera, nell’ultimo turno della regoular season, di B riuscisse ad ottenere la promozione diretta). Ottimo il Crotone (arrivato sorprendentemente in zona play off per la A). Da applausi il Nova Gorica che ha conquistato la Coppa di Slovenia e l’accesso ai preliminari di Europa League. La stagione d’oro del Parma (Licenza Uefa permettendo) è tale anche per i risultati delle squadre della propria galassia : ossia di quei club con cui il Parma, la scorsa estate, aveva stretto rapporti di collaborazione tecnica e manageriale. Meno bene sono andate le cose a Gubbio: annata difficile nella Prima Divisione di Lega Pro, culminata con l’esonero del tecnico Bucchi (la partnership con il Parma potrebbe essere ridimensionata o addirittura annullata, stando ad indiscrezioni riportate dalla stampa umbra, riprese anche da noi di StadioTardini.it). Un fallimento, invece, quello verificatosi a Padova, dove la gloriosa società biacoscudata è retrocessa, con una giornata di anticipo, nell’inferno Lega Pro. A dire il vero il rapporto con il Padova non è mai stato riconosciuto ufficialmente dal Parma, ma è indubbio che con la realtà veneta la scorsa estate si fosse instaurata una certa sinergia e che il Parma avesse dato una mano all’ex socio nonché vice-presidente rimasto insostituito (la carica, da allora, è vacante) Diego Penocchio. Si perché c’è molto Parma nel Padova: non solo l’azionista di maggioranza Penocchio (imprenditore bresciano amico di Ghirardi che lasciò l’Emilia per mettersi calcisticamente in proprio, magari pensando di avere maggiori soddisfazioni e maggiore visibilità), ma anche l’Ad Andrea Valentini (che era presidente della STS, la società ghirardiana – è socia di maggioranza la madre di Tommaso, Gabriella Pasotti –che si occupava di tutta l’impiantistica del Parma e della relativa sicurezza, anche se, nel campionato passato, è iniziato il procedimento di chiusura della ditta, tanto è vero che gli steward al Tardini, nelle ultime gare, erano forniti da un’altra azienda che aveva rilevato gran parte del personale) al quale si sarebbe poi unito il figlio Marco, direttore sportivo, che aveva preso il posto di Alessio Secco. In rosa, poi, con il marchio gialloblù c’erano i vari Santacroce, Modesto, Musacci, Ampuero (a gennaio passato alla Salernitana e l’anno precedente Nwanko, poi passato al Cluji, Rispoli, poi andato alla Ternana, Feltscher e De Vitis). Tutti arrivati a vario titolo dal Parma, dove non avevano trovato più posto e dove erano stati convinti a cercarsi un’altra sistemazione (chissà che tra loro non ci sia anche tra loro qualche “incentivato all’esodo”, operazione all’origine della buccia di banana della Licenza Uefa, per via di quell’Irpef pari a circa 300.000 euro, versata oltre la data prevista dal Manuale, per quello che il Parma ritiene un prestito, una elargizione in anticipo a calciatori bisognosi e che invece, per ben due commissioni della FIGC, si tratterebbe di emolumenti, giacché lo avrebbero trovato scritto come causale sulle buste paga). In un editoriale sul quotidiano “Il Mattino di Padova” del 3 agosto scorso, dal titolo “Più satelliti che autonomi”, il giornalista Stefano Edel scrisse che “Pietro Leonardi e il suo consulente di mercato Antonino Imborgia in una cena con alcuni procuratori si sarebbero lasciati scappare che a Padova non si muove più foglia che loro non vogliano”. Purtroppo nella città patavina (nonostante il sorprendentemente fervoroso appoggio mediatico del giornalista Michele Criscitiello che sia attraverso Sportitalia, sia attraverso tuttomercatoweb.com, ha sempre difeso a spada tratta la proprietà Penocchio), le cose non sono andate bene: stagione disastrosa, girandola di allenatori (Marcolin, Mutti e Serena), contestazione accesa da parte della tifoseria, con il povero Penocchio che per un periodo è stato addirittura scortato dalle forze dell’ordine dopo che in città erano comparse scritte minacciose nei suoi confronti e dopo che i gruppi ultras più volte lo avevano attaccato pesantemente allo stadio. Ora Penocchio potrebbe lasciare, anche perché la situazione ambientale nella città di Sant’Antonio è infuocata. Anche se le colpe non sono tutte sue: non essendo un esperto in fatto di gestione di società di calcio poteva e doveva essere meglio consigliato e aiutato. Difficile a questo punto che torni a bussare alla porta dell’amico Ghirardi… Evaristo Cipriani

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

3 pensieri riguardo “L’EX VICEPRESIDENTE CROCIATO PENOCCHIO POTREBBE LASCIARE IL PADOVA: NELLA LUMINOSA GALASSIA PARMA IL BUIO COSMICO DEL CLUB VENETO

  • 28 Maggio 2014 in 00:04
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    Mi congratulo con Evaristo Cipriani, poiché il suo pezzo su Penocchio ha avuto un incredibile numero di visite nel corso delle ultime ore. Immagino che diverse provenissero anche dalla tifoseria veneta (ringrazio Padova Goal che ci ha rilanciato), anche se la cosa ha attecchito anche tra i ducali. Solo una piccola precisazione: a stadiotardini.it risulta che i rapporti tra Padova e Parma si siano bruscamente interrotti e non siano più ripresi dopo che sul mercato di gennaio il club patavino ha deciso di arrangiarsi da solo nel fare operazioni, specie dei calciatori provenienti dall’Emilia, anziché far procedere al Parma come in un primo tempo stabilito. Come sottolineato da Cipriani, il Parma non ha mai riconosciuto tra i suoi satelliti il Padova, nel quale, peraltro, giocavano più ex ducali l’anno precedente, quando Penocchio doveva ancora fare “l’affare” con Cestaro. I legami, dunque, non erano così stretti come quelli con altri club riconosciuti come affiliati, dove gli scambi sono stati sia in entrata che in uscita. Pare che alcuni calciatori girati dal Parma al Padova fossero da intendere come una sorta di “buonuscita” in natura e non in denari a Penocchio, una volta che questi ha lasciato la società… Certo, vista come è andata a finire, non è stato un gran affare…
    Cordialmente
    Gmajo

  • 28 Maggio 2014 in 11:01
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    Rispetto per Padova: queste persone (Valentini Junior e Senior e Penocchio) non l’hanno mai avuta, facendo proclami ad inizio anno e scaricando di volta in volta il barile durante la stagione senza mai metterci la faccia…
    Critiche al “background” – cit. Penocchio – patavino e alla piazza, critiche a Secco, di fatto deposto dal suo originario incarico, critiche alla tifoseria presente in tutta Italia a sostenere i colori e la maglia…
    Si facciano un bell’esame di coscienza questi signori!!!

    Via i mercanti dal Tempio, Via Penocchio e i Valentini da Padova

    • 28 Maggio 2014 in 11:06
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      Salve Riccardo,

      forse dal tempio potrete cacciare i Valentini (e mi pare che non sia difficile che succeda), ma per Penocchio la vedo un po’ più dura a meno che non salti fuori un compratore. O che torni Cestaro, ma la vedo fantascienza…

      Saluti

      Gmajo

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