PARMA DOVE VAI SE LA LICENZA UEFA NON CE L’HAI? LA GAZZETTA DELLO SPORT SVELA: “NEGATA IN PRIMO GRADO PER RITENUTA IRPEF PAGATA IN RITARDO. IL CLUB FARA’ RICORSO”

(gmajo) – Parma dove vai se la licenza Uefa non ce l’hai? Scusate la riproposizione in salsa crociata del motivetto di quel vecchio film di fine anni settanta (“Dove vai se il vizietto non ce l’hai?”), tipico della commedia all’italiana, il fatto gli è che ha iniziato a risuonarmi nella mente dopo esser sobbalzato stamani, mentre facevo colazione, nel leggere questo titolo della Gazzetta dello Sport, con il caffè che mi è andato di traverso: “Il Parma in lizza per l’Europa ma non ha ancora la licenza Uefa”. Sapevamo di qualche rischio connesso ai problemi infrastrutturali del Tardini (i famosissimi seggiolini e la tribuna est in tubolare che l’organismo internazionale considera mobile, e che per la società, invece, è fissa, visto che è lì da 20 anni e nessuno l’ha mai smontata e rimontata, al punto che Leonardi, in una mini-video-intervista che ci concesse il 12 aprile scorso, dichiarò di essere sicuro che in caso di imageEuropa League il Parma giocherà al Tardini), ma, benché avvertito dai soliti talponi, mai più pensavo che lo stop (in primo grado, vedremo al secondo) fosse da correlarsi a motivazioni di carattere economico. Gli esaminatori, infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano rosa, hanno contestato “il pagamento in ritardo di una ritenuta Irpef. il club riteneva che, in seguito a delle modifiche contrattuali, quella quietanza non fosse dovuta. Poi ha saldato il dovuto (circa 300 mila euro) ma fuori tempo massimo. Ora, i criteri dell’Uefa sono severi e stringenti e non è contemplato il ravvedimento operoso, tuttavia pare che in GAZZETTA DELLO SPORT 14 05 2014appello il Parma abbia non poche possibilità di spuntarla, contando sulla buona fede e sulla esiguità della cifra contestata”. In vista della discussione d’appello, prevista per la prossima settimana, a campionato concluso, io non sono altrettanto ottimista come gli autori dell’articolo, Filippo Di Chiara (quello che in ottobre prese su del coglione da Giorgio Orlandini a Bar Sport, dopo Verona-Parma dei sette ammoniti a zero), e Marco Iaria (l’esperto economico), in quanto in Europa non ragionano come in Italia, sono un attimino più fiscali, mentre l’esiguità della cifra conta nulla, perché se provi a rubare una mela all’ortolano è più facile che finisci in gaglioffa di chi evade milioni. Insomma: è comunque una topica che si sarebbe dovuto evitare, magari proprio per l’esiguità del dovuto, indipendentemente da interpretazioni a rischio che si trasformano in imagepericolosissime bucce di banana, che al momento – fino all’appello – vanificano gli sforzi profusi sul campo e prima ancora profusi dalla stessa società per allestire uno “squadrone” pronto a vincere con tanto di ciliegina sulla torta del Centenario Cassano. Sempre la Gazzetta dello Sport sottolinea, invece, come Torino, Milan e Verona non abbiano avuto alcun problema e ottenuto la licenza Uefa in prima istanza. Una brutta tegola per la società crociata in vista della partita incrociata di domenica con il Torino, impegnato a casa della gemellata Fiorentina, mentre i nostri eroi dovrebbero passeggiare (almeno, così sarebbe lecito aspettarsi) sulle macerie del declassato Livorno.

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

24 pensieri riguardo “PARMA DOVE VAI SE LA LICENZA UEFA NON CE L’HAI? LA GAZZETTA DELLO SPORT SVELA: “NEGATA IN PRIMO GRADO PER RITENUTA IRPEF PAGATA IN RITARDO. IL CLUB FARA’ RICORSO”

  • 14 Maggio 2014 in 11:02
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    Se al Parma venisse negata la licenza Uefa per aver pagato in ritardo 300 mila euro di ritenuta irpef, allora psg , city e qualche altra non dovrebbero partecipare alle coppe, senza se e senza ma, dato la totale inosservanza del fpf! ma non credo proprio che la uefa faccia fuori quelle squadre..

    • 14 Maggio 2014 in 11:10
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      Io faccio un esempio di carattere sportivo: per evitare che un arbitro fiscale ti fischi contro un rigore, devi cercare di non commettere fallo (o qualcosa che gli somigli) in area. Delle altre squadre, sinceramente, me ne impipo: ma vorrei che la mia squadra non si trovasse in situazioni di questo tipo, sia pure, come asserito dal giornale, in buona fede o per un equivoco. Anche i dettagli sono importanti!
      Cordialmente
      Gmajo

  • 14 Maggio 2014 in 11:39
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    Condivido quello che dice lei, non a caso se fosse negata la licenza , sarebbero doverose le dimissioni del responsabile contabile! Ciò nonostante, credo anche che sarebbe allucinante pensare ad un’esclusione per questi motivi e permettere a squadre come Monaco di partecipare alle coppe,dato che non credo che una squadra risalita dalla b francese abbia in un anno introiti in grado di coprire i costi sostenuti per il mercato che l’ ha portata in champions.. è palese che siano tutti soldi dell’azionista russo! Diciamo che ho in parte fiducia, ma se per caso ,per una serie di risultati,l’esclusione del parma liberasse il posto al milan, allora le speranze sarebbero pari a zero! avrebbero trovato il modo di far partecipare chi li finanzia per trasmettere le partite… sarebbe sconveniente organizzare una festa e non invitare chi porta da bere…!!

    • 14 Maggio 2014 in 15:19
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      Io non so che tipo di potere decisionale abbia il responsabile contabile e se possa essere considerato l’autore morale o materiale dell’eventuale errore commesso. La speranza è che il Parma possa superare a pieno titolo il secondo esame, ma sarebbe stato meglio limitarsi al primo, evitando così patemi e distrazioni.
      Cordialmente
      Gmajo

  • 14 Maggio 2014 in 11:52
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    Ma basta con le dietrologie cazzo! Ci sono dei regolamenti e vanno rispettati. Stop. Se poi il ricorso verrà accettato tanto meglio. Ma i casi della licenza uefa con quelli del fair paly finanziario sono completamente diversi.

    • 14 Maggio 2014 in 12:47
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      Il diavolo ha ragione. in effetti si tratta di due fattispecie diverse, sicché non va mischiato il fair play finanziario con la mancata concessione (in primo grado) della Licenza Uefa al Parma.
      Gmajo

  • 14 Maggio 2014 in 13:46
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    La rosea e’ molto brava a lanciare la volata al Toro. Tutto si risolvera’ in una bolla di sapone e se il Parma raggiungera’ x meriti sportivi la EL la giochera’. Il resto son fanfaluche

    • 14 Maggio 2014 in 14:40
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      Non mi pare il caso che un luminare della scienza come lei, sebbene innamorato di Leonardi, venga ad offendere la sua intelligenza qui, postando un commento così populistico e dietrologico: già faccio fatica ad accettarlo dall’inclita, figurarsi dal colto.
      Intanto mi piacerebbe sapere per quale arcano motivo la GdS avrebbe motivo a lanciare la volata al Toro (manco fosse il Milan…): e poi l’articolo in questione non mi pare affatto contro il Parma, anzi, per dirla tutta, mi pare piuttosto benevolo, o per lo meno neutrale. Ospita, inoltre, quelle che potrebbero essere le tesi difensive del Parma, che immagino abbiano sentito prima di mettere in circolo la notizia, e non tirano affatto la volata al Toro. Che il Parma sia in corsa per la Europa League lo lasciano chiaro ed evidente nel titolo, per cui non c’è alcun maneggio della rosea pro qualcuno.
      Che poi tutto si possa risolvere in una bolla di sapone lo sapremo dopo l’esito dell’esame di secondo grado: al momento il primo sancisce che il Parma non ha la licenza. Mentre le altre sì. E che non abbia la Licenza non è colpa né del Palazzo, né della GdS, né tanto meno dell’Uefa. Se le cose fossero state fatte a regola d’arte non si sarebbe a questo punto. Inclusa le pessima figura a livello nazionale e continentale che ci stiamo facendo. Vale l’esempio del rigore che facevo a un lettore stamani: magari trovi un arbitro fiscale sul tuo cammino, ma se non commetti fallo, o se non dai l’impressione di commetterlo, non te lo fischieranno mai contro. E per posticipare un pagamento di 300.000 euro di Irpef ora si rischia di mandare a monte il frutto sportivo dell’annata del Centenario (al di là dell’esito del campo che deve ancora venire fuori, of course).
      Quindi non si tratta di fanfaluche, caro Alfredo. Fanfaluca, semmai, sarà asserire che la Rosea è brava a tirare la volata al Toro. Dailà, non scherziamo, eh?
      Cordialmente
      Gmajo

      • 14 Maggio 2014 in 19:54
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        Quando avranno dato diciamo in aappello l’ok per la licenza Uefa di ttutte queste ciarle restera’ la polvere spazzata dal vento.
        Piu’ che altro non so se si riuscira’ a raggiungere il 6* posto. Da buon dietrologo vedo un fumante buscotti. Va beh in fin dei conti un po’ di responsabilita’ ce l’ha pure la nostra squadra

  • 14 Maggio 2014 in 13:49
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    E gia’ che parliamo di Torino sara’ bene ricordare a Cairo che sarebbe ora di pagare puntualmente operai e tecnici de La7

    • 14 Maggio 2014 in 14:26
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      Il ritardo dei pagamenti di Cairo nei confronti delle maestranze di La 7 non è un argomento di nostra pertinenza, e non mi pare il caso di tirarlo a mano qui, giacché la stessa società Parma F.C., non molto tempo fa, aveva ammesso ritardi di pagamenti nei confronti dei propri fornitori, e soprattutto oggi, in cui, appunto per un ritardo di pagamento nei confronti dell’Irpef – stando a quanto scritto stamani dalla Gazzetta dello Sport – siamo incappati in questa disavventura, sperando si possa pezzarla dopo l’appello (anche se, come scrivevo nell’articolo, in Europa sono un po’ meno italiani di noi italiani, che pensiamo sempre di poterla sfangare in un qualche modo).

      Cordialmente
      Gmajo

      • 14 Maggio 2014 in 21:16
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        Caro Direttore,
        Dopo la risposta delresponsabile Uefa del Parma sono sempre piu’ convinto che il tamtam mediatico della rosea serve solo a sponsorizzare il toro che non e’ di Milano ma e’ molto vicino (Cairo docet).
        Vere e proprie fanfaluche, pinzillacchere o meglio fango dai soliti ipernoti

  • 14 Maggio 2014 in 15:59
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    Curiosità: nel 2008, con Leonardi dirigente, fu negata in primo grado la licenza all’Udinese, che successivamente presentò ricorso ed ottenne il pass.
    La questione però era diversa, rapporto giovanili – prima squadra, speriamo che l’epilogo sia lo stesso.
    Spesso la gds ignora il parma o esprime giudizi poco benevoli, oggi credo sia stata parecchio benevola, la figura di cacca è stata notevole e non voglio pensare neppure un secondo che il verdetto rimanga quello.
    Concludo dicendo che sono stanco di leggere comunicati come quello odierno. Di fronte a un fatto del genere, anche solo per rispetto dei tifosi, tre righe di banalità sono una ulteriore figura di cacca

    • 14 Maggio 2014 in 16:07
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      Concordo che possano essere fastidiose, ma da tecnico posso pensare che sia un modo per non “svelare” la strategia legale in sede di ricorso, appunto per evitare di emtrare nel merito anche se non ne capirei il motivo, giacché non stiamo parlando di una causa. Indubbiamente, comunque, Torino, Milan e Verona sono spettatori mooooolto interessati alla vicenda. Nei confronti dei propri tifosi, a mio avviso, sarebbe doverosa una certa glasnost nella comunicazione, ma non mi pare che capiti spesso…
      Cordialmente Gmajo

      • 14 Maggio 2014 in 16:21
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        Potrebbe esserci stasera qualche “chiarimento televisivo”?

  • 14 Maggio 2014 in 16:32
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    @Pasquale: ma cosa c’entra il responsabile amministrativo (o “contabile” come lo chiama lei? come diceva il compianto Boskov, “partita finisce quando arbitro fischia”, allo stesso modo si potrebbe affermare che “contabile paga quando i soldi ci sono”….

    • 14 Maggio 2014 in 19:58
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      Ma che centra? Il Malaga non aveva pagato il fisco, non aveva saldato nessun pagamento ad altre squadre.
      Non ciacoliamo dai

  • 14 Maggio 2014 in 18:08
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    ma lo sa l’UEFA ..che non ce ne frega GNIENTE dell’europa league ? !

    giriam l’italia noi siamo dell’emilia ce ne sbattiamo di equitalia a noi piace cosi’

  • 14 Maggio 2014 in 21:11
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    Come cosa c’entra, riesci a leggere l’italiano ?

    Il Mlaga non è che non avesse pagato, ma era stato escluso per ritardi nei pagamenti ad altre società ed alle autorità fiscali spagnole.

    I ritardi del pagamento Irpef cosa ti sembrano ?

    Febbredacalcio

    • 14 Maggio 2014 in 22:27
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      Allora sappi che anche tu ti seu bevuto la bufala della rosea. Leggila anche domani. Io ho smesso da anni.
      Se leggi bene l’aerticolo e non solo le prime righe sul Malaga capirai che la situazione e’ completamente diversa ( debiti scaduti da anni).
      Il Parma non ha niente di scaduto non pagato.

  • 15 Maggio 2014 in 00:38
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    Ma ben ben ben, mo stai poi a vedere che se il Parma non si qualifica domenica in fondo è meglio così. Concetto fatto passare già alcune volte, come la volpe e l’uva, come il diavolo e l’acqua santa, come il cavolo a merenda. Torniamo a noi: domenica per vincere a Firenze il Toro deve fare una grande partita oppure la Fiorentina una piccola. Noi vinciamo col Livorno e poi vediamo. Se lo sport ha ancora un briciolo di dignità.

    • 15 Maggio 2014 in 00:43
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      Grazie, Gallo, per questa edizione straordinaria delle previsioni del pollaio…

      • 15 Maggio 2014 in 01:02
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        beh, non penserai di scamparla così, e … Non ci provare, sai. Per intanto ti annuncio che domenica e non giovedì gnocchi. Ganassino coi piselli e tanto buon umore. Che è meglio festeggiare in anticipo, dopo non si sa mai ….

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