SETTORE CROCIATO ‘SVELA’ I TRASCORSI FEDERALI DEL SEGRETARIO DEL TORINO, MA IL VERO SCOOP SAREBBE SE MOSTRASSE LE CARTE DEL PARMA…
(gmajo) – Ieri, più o meno a quest’ora, StadioTardini.it, riprendendo la primizia di Toro.it, informava la Comunità Crociata che a difendere gli interessi del Parma F.C. dinnanzi all’Alta Corte sarà l’avvocato Silvia Morescanti, del foro di Napoli, già compagna dell’ex arbitro Massimo De Santis, nonché sua legale, del resto come di Luciano Moggi nel processo Pirelli-Telecom-Inter.
Stasera, invece, quasi ottemperando alla par condicio, riprendiamo quella che è la risposta parmigiana all’anticipazione torinista di ieri, e cioè la radiografia che Settore Crociato ha dedicato al segretario generale del Torino, colui il quale, da solo, fronteggerà mercoledì il pool di legali, di cui fa parte Morescanti, ingaggiati dal club di Tommaso Ghirardi per la partita più difficile. A parte che è bene ricordare che la partita in questione non è Parma-Torino, come erroneamente crede qualcuno, giacché la società di Cairo
sarà presente solo come terza interessata, ma la battaglia di merito sarà solo ed esclusivamente con la FIGC avverso la quale il Parma si è mosso al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento di diniego in primo e secondo grado della concessione della Licenza Uefa. Gli Sherlock Holmes di Settore Crociato sono riusciti a scoprire che Pantaleo (sì, come Corvino!) Longo, avvocato 37enne, “prima di approdare nel 2010 al Toro ha svolto per due anni l’incarico di coordinatore della segreteria generale nella Lazio di Claudio Lotito”, ha avuto una formazione “federale”. “Specializzato in diritto sportivo internazionale, Pantaleo Longo ha cominciato a muoversi nell’ambiente calcistico che conta come consulente della Federcalcio, dove sicuramente avrà conosciuto e scambiato opinioni con l’avvocato Marco Stagliano, ex capo della Procura e dell’Ufficio Indagini della Figc, uno dei tanti esperti che in questi giorni, interpellato da organi di informazione torinisti, hanno espresso il loro parere sul caso licenza Uefa-Parma Calcio senza averne in mano gli atti”. Giusta osservazione, nessuno ha in mano gli atti, ma perché Settore Crociato, anziché alimentare a propria volta il “limaccioso fiume in piena di pareri espressi in superficie senza conoscere l’essenza”, non si fa passare in camera caritatis gli atti e ce li sbatte sotto il naso zittendoci tutti? Settore Crociato, poi, sibillinamente aggiunge che “Longo è sicuramente la persona più indicata per supportare, per conto del Torino, davanti all’Alta Corte del Coni l’interpretazione delle commissioni federali sulla patente Uefa del Parma”: giova ricordare, però, che stavolta chi è chiamato a decidere
non è personale FIGC ma del CONI, tra cui l’ex Ministro Frattini, che a Parma è talmente ben introdotto da aver ricevuto una importante onorificenza dal potentissimo Ordine Costantiniano (e certo non vorrà beccarsi una scomunica trattando male i poveri crociati!). Comunque, per CV, sicuramente Longo, come insinua Settore Crociato, è adattissimo a rappresentare le “controdeduzioni granata” , del resto è proprio lui che ha curato la task force della società subalpina che l’ha ottenuta in prima istanza (si vede che Cairo non è altrettanto di cuore generoso come Tommaso Ghirardi che ai suoi poveri calciatori esodati in club minori ha concesso dei prestiti), senza bisogno di dover arrivare al terzo grado di giudizio. Come ricordavo prima le parti che si fronteggeranno mercoledì sono il Parma F.C. e la FIGC (che, su incarico della UEFA, passa al setaccio la documentazione delle pratiche per la Licenza decidendo, in base al manuale, se assegnarla o meno): mi domando, dunque, come possa aver scritto la Gazzetta di Parma questo commento (nell’edizione di giovedì 22 maggio 2014) a conclusione della notizia in cui riferivano che il presidente federale Giancarlo Abate aveva definito comprensibile l’amarezza di Ghirardi: “In ogni caso era lecito attendersi una presa di posizione più forte, soprattutto da parte di chi, invece del politichese, dovrebbe usare le parole dello sport”. Ma lo sanno o no che è la FIGC la controparte del Parma all’Alta Corte? Ma lo sanno o no che Abete è il presidente della FIGC e che come tale è presidente di una federazione cui fanno parte sia Parma che Torino? Settore Crociato scrive di fiume limaccioso con informazioni superficiali: bene, allora oltre a pubblicare i documenti che attestano la veridicità della tesi del Parma (anche se sarebbe meglio che il club lo facesse
direttamente e non attraverso il portavoce amico) perché non fa un mea culpa per aver dato credito al D.O. del Parma F.C. Corrado Di Taranto, il quale aveva dato dei bufalari a giornalisti della Gazzetta dello Sport, parlando di notizia sconclusionata, quando, invece, la notizia data coincideva perfettamente con quella che sarebbe stata la realtà dei fatti? Può anche darsi che le due commissioni abbiano preso un abbaglio e che il Parma possa avere ragione in terzo grado, ma i giornali che hanno riferito che il Parma non aveva la Licenza non hanno scritto imprecisioni o bufale. Settore Crociato, invece, aveva preannunciato che la Gazzetta dello Sport sarebbe stata costretta a rimangiarsi una notizia ufficiosa e non veritiera, ma che invece è stata confermata e ribadita nei fatti anche da un secondo grado di giudizio. Gabriele Majo
Se in primo e secondo grado ci è stata negata la licenza, è presumibilmente perchè abbiamo commesso una di quelle infrazioni che a regolamento ne impediscono il rilascio. Se le cose stessero effettivamente così (ed è molto probabile) il Parma potrebbe ottenere la licenza solo se il regolamento venisse messo in secondo piano. Un’ipotesi che il Torino sicuramente contesterebbe e a ragione.
Sono sempre più pessimista.
Sul Parma leggo tutto ma, in generale, non amo gli articoli non firmati, chi fa comunicazione a mio avviso dovrebbe esporsi in tal senso
Comunicazione è una cosa informazione è un’altra. Gli articoli di settore crociato sono tutti attribuibili a giuseppe squarcia
Io sto cercando l’idea che c’era all’alba, perchè è andata persa. Dove l’avrà logata?
Metamorfosi crociata. Dalla lotta al calcio moderno alla Luce.
Hai ragione, mi sono espresso impropriamente. L autore citato è un professionista?
Il problema non sei tu, Gabriele, ad esserti esposto impropriamente, è chi impropriamente esercita la professione facendo comunicazione quando dovrebbe informare. Io trovo un po’ troppa commistione tra la comunicazione ufficiale e quella para-ufficiale, e sarebbe ora che il Parma Calcio si degnasse di fare chiarezza al riguardo.
Comunque il responsabile del sito Settore Crociato è il giornalista professionista Giuseppe Squarcia.
Cordialmente
Gmajo
Va beh, Gabriele, non vedo nulla di male. Anzi, se vuoi, vorrei una tua valutazione sulla vicinanza fra le squadre e i quotidiani di riferimento, di ogni città. Un bello studio nazionale, Gabriele. La Gazzetta di Parma non è meno acritica nei confronti del Parma di altre testate locali di riferimento per le proprie squadre. Il massimo della pressione, invece, secondo me è a Bologna
Se hai tempo e voglia di fare questo tipo di ricerca te lo ospito volentieri, ma io non ne ho né il tempo, né la voglia.
Colgo l’occasione per rimarcare come non da oggi, bensì da circa 25 anni, il sottoscritto si è sempre dichiarato contro ogni tipo di complicità tra squadra e giornalisti, finendo per essere discriminato anche in Epoca Tanzi, con interventi diretti (del club, ma anche, cosa ancor più grave, di giornalisti locali) che mi hanno fatto saltare collaborazioni importanti o assunzioni. Nonostante questo non ho mai mollato, e, con tutti gli sforzi del caso, sono ancora qui a cercare di portare avanti un esempio di giornalismo “non condizionato e non condizionabile” da alcuno, e senza complicità.
Agendo in questo modo, con la spina dorsale bella diritta, non mi sono certo fatto il conto in banca, mi sono fatto antipatie, ma alla mattina mi posso specchiare vedendo quanto sono bello (dentro, non fuori, of course). E sono anche convinto, così facendo, di fare il bene del Parma, squadra alla quale ho dedicato la mia intera vita, sacrificando anche relazioni personali e privato. Perché anche in questa situazione, con la possibilità di partecipazione alla Coppa sospesa per motivi di scrivania, non mi presto a un gioco che ritengo controproducente oltre che non corretto. Viceversa stare qui come fa la GdP a “rassicurare” a tutti i costi (provate a leggere il resoconto dell’intervista al Ghiro e le domande di Molossi tese a rassicurare) mi pare un esercizio inutile, specie dopo che le precedenti rassicurazioni dirette del club (Di Taranto a Calcio & Calcio per capirci) sono completamente naufragate nel giudizio di secondo grado. Ci sono troppi giornalisti tifosi: io sono tifoso del giornalismo. I Bolognesi peccano, a mio modo di vedere, di eccessiva “tifosità” a propria volta, ma la esprimono in modo diametralmente opposto a quello delle nostre latitudini, ma è parimenti censurabile. Vedesi la faccenda Segafredo-Baraldi.
Cordialmente
Gmajo
fa rima con giornalismo sdraiato
@Gabriele
complimenti sinceri da un tifoso del Toro. Anche io ho ascoltato l’intervista a Ghirardi e i commenti su GdP… e si può dire tutto fuorché che quello della GdP sia giornalismo corretto e rispettoso dei propri lettori. Ciò che mi è più piaciuto del suo articolo è stato il riferimento alle carte che il Parma potrebbe rendere pubbliche e che invece si guardano bene dal fare. Chissà quali magheggi hanno fatto i due per ridurre il passivo di bilancio…
Tendo a sottolineare la grande sportività del Torino quando Cairo disse allora che il Parma meritava l’Europa League ora ci ritroviamo rappresentanti del Toro all’Alta Corte non gli è bastato aver creato già grossi problemi al Parma all’ultima giornata con il biscotto bruciato al 92, cercheranno ancora di farci soffrire quei fifoni… Hanno una squadra che tolto Immobile e Cerci è da serie B ancora bene che son rimasti in serie A!