ANCHE MOGGI CE L’HA CON PALETTA: “INDEGNO EREDE DI TANTI GRANDI DIFENSORI ITALIANI”. CHISSA’ SE LEONARDI GLI REPLICHERA’…
(gmajo) – Se Paletta è un indegno erede di tanti grandi difensori italiani, come ha sostenuto oggi, sulle pagine di Libero, Luciano Moggi, che dire di Chiellini? La risposta l’ex dg della Juve magari la darà dopo aver visto in azione il trio difensivo bianconero cui il cittì Cesare Prandelli potrebbe affidarsi nel match decisivo contro l’Uruguay di martedì. Se il bistratto difensore crociato è finito nel mirino di Big Lucky non penso, però, che sia perché gioca nel Parma, in quanto la sua filippica era, più in generale, contro gli oriundi o nuovi italiani. Ecco quanto scritto in proposito sul quotidiano Libero: «Se la Figc limitasse l’accesso al nostro campionato di tanti stranieri, di colore e non, ma soprattutto di scarso valore; se la Lega si prendesse cura di disciplinare questo mercato al fine di evitare simili eccessi; se, da ultime, le società calcistiche curassero di più e meglio i loro vivai guadagnerebbe la nostra immagine nel mondo, distrutta dopo il ko con la Costa Rica… Inutile adesso lamentarsi della nostra Nazionale, dove milita ad esempio un Thiago Motta che in altri tempi non avrebbe fatto nemmeno la riserva. O un Paletta, indegno erede di tanti grandi difensori italiani. Possiamo intanto spiegare che cosa sia successo prima, durante e dopo la partita con l’Inghilterra. A Manaus è arrivata una vittoria contro una banda di ragazzotti, messi in campo alla meno peggio da un ct per sua natura perdente. E proprio questo successo è stato celebrato a dismisura, con molti che hanno parlato di una delle migliori squadre in Brasile». Il nostro lettore Assioma ha chiosato: “Leonardi ha detto che guai a chi gli tocca i calciatori: bene adesso voglio che faccia una conferenza stampa per rispondere al suo mentore Moggi !”.
P.S. A Giuseppe Squarcia di Settore Crociato al quale, durante la nuova missione, piace parecchio stravolgere a suo piacimento ed uso e consumo i pensieri espressi da altri, faccio presente che il sottoscritto non aveva affatto scritto che il Parma fa parte del sistema Moggi, ma che la “società crociata” andava “verso il giudizio dell’Alta Corte col sostegno del Sistema Parma e del
Sistema Moggi”, proprio per la scelta – che all’alba di una idea lui stesso avrebbe censurato – di avvalersi della brava ed avvenente avvocato Silvia Morescanti, già compagna e difensore dell’ex arbitro De Santis (quello delle ammonizioni scientifiche di Lecce-Parma 3-3) nonché legale dello stesso Big Lucky al processo Inter-Pirelli-Telecom. Gabriele Majo
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Capiamoci si un concetto: se inItalia in un ospizio tanti poveri vecchietti che han lavorato una vita trascinano stanchi il loro declino e gli tocca una volata alla settimana un altro vecchietto che va là a romperci gli zebedei, è quasi normale che ai poveri tifosi del Parma ci tocchi , dopo un campionato non premiato dalla Uefa per motivi altri, anche un condannato per illecito sportivo che ci parla dello sport. Che poi il suddetto sia pubblicato su un giornale e che ce l’abbia con gli stranieri Italiani non migliora di certo la cosa. Ora che uno di quegli oriundi sia del Parma (non so per quanto tempo ancora) non cambia poi di molto il senso del discorso. Colui che ci spiega come farebbe funzionare lui le cose ci risparmi la manfrina: lo abbiamo già visto, come farebbe funzionare lui le cose. E a me non è piaciuto.
Anche per lui vale l obiezione di sparare al bersaglio piccolo per sostenere le proprie tesi. Magari nel merito ha ragione o magari ha sbagliato come con mirkovic o blanchard, di sicuro della generazione dei grandi difensori non c e traccia neppure tra i non oriundi
Moggi ogni tanto fa qualche sparata per far sapere che è ancora vivo nonostante tutto. Ha parlato prematuramente, ma i commenti castranti stanno bene alla fine. E se un mio vecchio professore universitario fa oggi una sparata, non è che chiamano me per commentare. Quindi Leonardi che deve dire?
C’è chi cavalca l’onda sfruttando le barche degli altri per far parlare di sé e chi la barca ce l’ha già di suo.
Moggi (che nella sua filippica si è dimenticato di Osvaldo, che guarda caso dove gioca…) dovrebbe tacere dopo quello che ha fatto. E i giornalisti che lo citano per tirare acqua al proprio mulino dovrebbero fare altrettanto… ma su questo sito ho già letto abbastanza in difesa di moggi e della Juve (che secondo Majo non ha MAI beneficiato di aiuti decisivi, tutti gli aiuti che ha ricevuto sono stati completamente ininfluenti ai fini dei risultati sportivi: queste sono le sue convinzioni)
Che bello, quel genio di Luca Ferrari mi dà del moggista, quegli altri di Settore Crociato mi dicono che accuso il Parma di far parte del Sistema Moggi: ma qualcuno che sappia leggere quello che scrivo c’è? Ma forse sono io che mi esprimo male…
Luca, va a let clè mei
Secondo me le diachiarazioni di Moggi non andrebbero nemmeno analizzate ma solo ignorate.
Qual è il motivo per cui bisogna far da megafono a questa persona che si è già rivelata estremamente pericolosa?
E’ un po’ come il riferire la notizia di chi lancia oggetti dal cavalcavia: è giusto darla nel rispetto del dovere-diritto di cronaca, o omessa per evitare emulazione? Io sono sempre per dare le notizie e non di tacerle.
In particolare: adesso che c’è la paletta-mania sarebbe stato sbagliato non riferire della sparata di Moggi (ad uso e consumo di Libero, trattandosi di sparata un po’ razzista che perfettamente si addice con la linea di detto quotidiano).
In più: visto che Squarcia di Settore Crociato aveva fatto il furbo a provocare, era giusto che gli rispondessi, rimarcando che come al solito aveva capito (perché così fa comodo a lui e ai suoi amici o a coloro che ammira) fischi per fiaschi.
Saluti
Gmajo
Chi vuol capire… capisca.
http://pietroleonardi.com/la-biografia-parole-e-musica-di-pietro-leonardi/
Nel 2000 arriva la chiamata della Juventus. La Vecchia Signora del calcio italiano si accorge di Pietro Leonardi e lo vuole con se. Leonardi occupava il di Responsabile del Settore Giovanile, ma non solo: “Facevo parte di uno staff di alto livello. Antonio Giraudo e Luciano Moggi mi facevano vivere, molto, l’ambiente della prima squadra. Tra tutte le palestre che ho frequentato, la Juventus è stata la migliore. C’era un rapporto simbiotico con tutta la dirigenza e anche nel mercato ero sempre vicino a Moggi”.
“Se ora posso fare l’Amministratore Delegato di una società importante come il Parma devo dire grazie a Giraudo e Moggi. Si parla tanto della Juventus, spesso a sproposito. La Juventus bisognerebbe viverla. Mi hanno insegnato cos’è la cultura del lavoro e come si amministra una società di calcio. Lì si lavorava veramente 24 ore su 24″.
Beh, per quello anche Moggi alla Juve è stato un indegno erede di Boniperti…visto quel che ha combinato!
fatto salvo che mi ricordo benissimo di queste ed altre dichiarazioni,quello che mi fa incazzare e’ che poi devi discutere con qualcuno che o fa finta di non ricordare o ignora;conclusione,meglio parlare di figa e’ materia piu’ opinabile