AZZURRIAMO CON L’ITAL-PARMA, di Luca Savarese: “PALETTA: PRIMA GRAVI ERRORI DI GRAMMATICA, POI STRENUO. PAROLO PORTA OSSIGENO. INGLESI KO GRAZIE A MARCHISIO E BALOTELLI”
(Luca Savarese) – La prima Italia di Manaus, nel profondo verde dell’Amazzonia, dopo un difficile inizio, è combattiva e sul pezzo, concentrata e cinica e ripagata da una vittoria per due reti ad una, contro l’Inghilterra, ex perfida Albione ed oggi, volenterosa, veloce, ma perdente. Dopo una lotta dura senza paura, arriva il primo premio azzurro di questo Mondiale: la vittoria, dal terno al lotto di Manaus escono i tre punti. Marchisio e Balotelli, gli stessi che hanno battuto il calcio d’inizio, quando nella mezzanotte italiana, lo stivale ha rinunciato a dormire ed ha acceso i televisori e le radio, sono stati piede (Tardelli stiyle) e testa (Pablito style) che hanno permesso a Prandelli di vincere la sua prima sfida mondiale. In avvio due sono le mosse, o meglio quelle più evidenti di altre: i maestri del football cercano di mettere in difficoltà gli azzurri per vie centrali e si affidano ai tiri dalla distanza della tremenda e sofferta coppia con la “s” Sterling and Sturridge, che tirano e sfiorano il vantaggio ed alla fine, dopo il cioccolatino di Marchisio, pareggeranno quando decidono di non tirare da lontano, ma di duettare da vicino, Rooney chiama, Sturridge risponde. Noi, che il football lo abbiamo portato a fare amare nel mondo, chiamandolo calcio, proviamo invece ad andare a destra, dove, Matteo Darmian, anch’egli alla sua prima mondiale, sembra invece essere uno che questo tipo di competizioni, le ha sempre disputate: è un motorino che spaventa gli inglesi per come, con disinvolta personalità, scende sulla sua corsia. Paletta? Dopo qualche grave errore di grammatica (per dirla alla Francesco Repice, anche lui alla sua prima mondiale da prima voce radiofonica azzurra, esordio positivo e ritmo sempre molto alto, il suo principino per etichettare l’autore del vantaggio Marchisio, è scandito con rombante dolcezza), tra cui quello capitale che stava facendo segnare gli inglesi, si rimbocca le maniche, duella e tampona, e chiude mettendoci il suo imponente fisico. Davanti in prima linea, appariamo spuntati, perché Balotelli è chiuso nella morsa che i leoni inglesi gli confezionano ad hoc. Candreva allora si finge punta e va al tiro. Intanto De Rossi gioca a fare il Cannavaro. Più un incessante corpo a corpo che un tecnico colpo su colpo. Per vedere un gioco di coppia azzurro bisogna attendere un minuto tondo e pieno: il cinquanta, Candreva, che in chiusura di primo tempo aveva colto il palo, crea, Balo mette in rete di capoccia rompendo così i lacci degli avversari e delle sue paure, che lo relegavano a comprimario. Sensazioni di gioia azzurra, simili a quelle provate lungo la schiena nelle notti polacche ed ucraine di Euro 2012. Rooney, l’ultimo ad arrendersi degli inglesi, corre, scatta e in tutti i modi cerca di lasciare il suo segno, ma decisamente non era in serata. L’Italia ha il fiato degli inglesi sul collo ed il proprio molto corto. Ha bisogno di ossigeno, altrimenti scoppia. Eccolo, è Marco Parolo che rileva Candreva. Marco fa respirare gli azzurri, li rinvigorisce perché permette loro di distendersi. E’ una specie di integratore o una porzione fondamentale di frutta fresca per gli ultimi decisivi kilometri della truppa. E queste cose il numero 18 le ha imparate nel ducato e quando giocherà nella capitale, se davvero sarà quello il destino, le saprà già. Prandelli con il uso doppio cervello (Pirlo-Verratti) batte i tosti corpi inglesi, nei quali si nota un’eccessiva sproporzione tra l’età da venerando di Hodgson e la giovanissima anagrafe dei suoi nuovi virgulti. Uscire dalla foresta amazzonica senza essere rimasti sbranati dal caldo e dagli anglosassoni, non è cosa da poco. Uscire poi con una vittoria, è una gran bella cosa. Le brutte figure alla prima, tipo le recenti ritirate di Spagna ed Uruguay, sono state evitate e, non abbiamo evitato il desiderio di essere noi stessi. Forza azzurri, il primo impegnativo compito in classe per gli allievi del maestro Prandelli, dopo un quadriennio di studi, è superato. Luca Savarese
Paletta sembrava la brutta copia di quello che giocava nel Parma fino a gennaio..ieri era l’anello debole e pareva poco lucido come ultimamente anche in campionato era capitato. Se non fosse un nostro giocatore direi che proprio non si meritava il posto da titolare!
TeoM, se dici queste cose non sei un buon tifoso del Parma, ma un cane infedele ed eretico. Ieri Paletta è stato il migliore in campo: solo che i giornalisti – cattivi – gli hanno dato 4,5 o 5 o 5,5 i più generosi, non per la qualità della sua prestazione, ma perché gioca nel Parma. Lo ha detto Leonardi…
Cordialmente
Gmajo
In effetti può essere che Paletta abbia sbagliato tutti gli interventi perché vuole screditare il Parma FC, fare un torto a Ghiradi e farsi cedere per pochi euri…diabolico!!
E la FIGC sicuramente c entra qualcosa!
Premetto che non sono solito guardare partite di calcio a certi orari e mi scuso in anticipo se la mia analisi in parte dovesse apparire poco lucida 😉
Vorrei analizzare la prestazione di Paletta, giudicata con un 4,5 dalla Gazzetta dello Sport. Paletta ieri notte ha senz’altro sofferto, ed anche parecchio, le scorribande degli inglesi facendosi saltare e risultando in ritardo, commettendo pure alcuni errori in appoggio. Niente da dire, prestazione insufficiente per lo meno nei primi 45′. Un commentatore obbiettivo dovrebbe tuttavia chiedersi le ragioni di tale prestazione, a mio modesto avviso da ricercarsi nel non ottimale assetto difensivo della squadra: Chiellini fuori ruolo, in evidente disagio sulla fascia sinistra e Darmian, ottimo in fase di spinta un po’ meno in copertura (non ha caso è esploso quando reinventato terzino da Ventura, nato centrale nella primavera del Milan).
Riassumendo sono daccordo con l’insufficienza, forse più 5 di 4.5, molto meno con le ingenerose analisi che la hanno accompagnata. Credo comunque queste ultime siano state dettate forse più dal carattere magari “grossolano” di alcuni errori mentre a sentire il direttore Leonardi su fcparma.com,beh, diciamo che il punto di vista è decisamente più aggressivo:
” Devo dire con rammarico che non mi hanno stupito alcuni giudizi pesanti sulle prestazioni dei nostri giocatori impegnati questa notte, come quello riservato a Paletta. Purtroppo per alcuni di quelli che li giudicano, ciò che conta è che sono giocatori del Parma, per cui automaticamente un intervento sbagliato di Gabriel vale come dieci passaggi sbagliati da altri… Paletta è stato negli ultimi anni uno dei migliori centrali del nostro campionato e chi ha visto le partite del Parma con continuità lo sa bene. Purtroppo tra gli addetti ai lavori presenti in Brasile non sono molti quelli che lo hanno fatto. Meno male che però c’è Prandelli che ha scelto i giocatori sulla scorta di quello che hanno dimostrato durante tutta la stagione. Una stagione che, oltretutto, ha visto i nostri ragazzi conquistare prima il sesto posto e poi la possibilità di andare Brasile. In realtà lì c’era arrivato anche Mirante, il cui rientro in Italia poi, è passato, per alcuni, guarda caso, praticamente inosservato. Dico “Forza” a Gabriel Paletta, e di non curarsi se il trattamento che riceve da alcuni organi di stampa è quello di oggi perchè non dipende dalla sua prova ma dalla maglia che ha vestito negli ultimi anni con i risultati che sappiamo. “
Grazie, Alessandro per la immediata segnalazione delle parole di Leonardi. Esternazione che per l’ennesima volta mi pare estremamente populistica e piuttosto fuori dalla realtà. Magari chiarirò meglio il mio pensiero in un successivo articolo che avrei in animo di fare nelle prossime ore, ma mi sembra veramente paradossale ritenere che i giudizi negativi giustamente espressi sulla prova imbarazzante di Paletta non possano essere messi in correlazione con la sua appartenenza (attuale) col Parma FC. Già sono state da irresponsabili le esternazioni contro i vertici della FIGC, ben sedimentate nel capo della tifoseria organizzata Manfredini che ha tenuto un “comizio” sull’inno nazionale, durante la serata al Toscanini, proprio sull’inno nazionale, ancora una volta insistendo sul concetto che non ci vogliono in Europa, e che la risposta è un maggiore numero di abbonamenti. Io, a queste tesi fantasiose e campate per aria, non presto il mio appoggio. Non offendo la mia intelligenza sostenendo complotti inesistenti o credendo che Paletta è stato mal giudicato solo perché è del Parma. Ma per piacere ! Capisco che alla vigilia stessa stampa filo-Juve (e anche ex post) ne abbia approfittato per tirare la volata a Bonucci, ma con un briciolo di obiettività (e non solo) non si può che ammettere serenamente che la prova di ieri sera di Paletta, ahinoi, è stata nettamente insufficiente. Ciò non deve certo scalfire il giudizio alla carriera, ma la prova di ieri sera è indifendibile, e Leonardi avrebbe fatto meglio a tacere, anziché tirare a mano considerazioni improbabili, che comunque attecchiscono sul popolino che queste cose le gode…
Cordialmente
Gmajo
infatti, poi che sia 5 o 4,5 cosa cambia? Ha giocato male, a me è parso il peggiore, si rifarà.
Poi avrà anche avuto delle attenuanti (tipo: alla tua sinistra c’è Chiellini che da terzino vale un quarto di quello che vale da centrale, ergo tu centrale ti trovi male con un terzino così), però quando si è trovato uomo su uomo ha sbagliato quasi sempre, quando gli passavano la palla (anche in alleggerimento) aveva paura a tenerla e quando doveva accompagnare i movimenti dei compagni era in ritardo…
Dailà che se avesse giocato così una partita di campionato con la nostra maglia Leonardi gli avrebbe fatto il c..o, altroché
Aggiungo, molto più oculata e condivisibile l’analisi delle pagelle del Corriere della Sera che qui riporto relativamente a Paletta. Molto cruda la definizione “pivello”, però in quell’occasione ha sbagliato…poco da dire:
5 PALETTA La serata è subito in salita: sbaglia un disimpegno facile davanti all’area, rischia il rigore su Welbeck, si fa saltare come un pivello dallo stesso attaccante del Manchester United. E sull’azione del primo gol inglese commette un doppio errore: tiene in gioco Rooney e perde Sturridge. Migliora un po’ nel secondo tempo.
Paletta ha giocato da 5. In passato può essere stato poco lodato ma ieri è stato il peggiore della difesa. Parolo invece mi è piaciuto
Sempre a proposito di titoli “mal confezionati”, riporto un esempio da Tuttomercatoweb del titolo dato all’estrazione di una dichiarazione fatta da Massimo Moratti a Terzo Tempo su SKY
MORATTI SICURO: “RANOCCHIA MEGLIO DI PALETTA”…
e poi leggete un po’ l’intervista …
Ieri sera, durante la trasmissione Terzo Tempo su Sky Sport, è intervenuto l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, per parlare di Mondiali. In particolare, discutendo su Italia-Inghilterra, si è sbilanciato su Paletta: “Mi sembra che Ranocchia avesse un’esperienza maggiore rispetto al difensore del Parma, che però farà certamente meglio rispetto a ieri”.
scusate, ma per l’ennesima volta ecco un esempio di come è facile distorcere la realtà con titoli pseudo sensazionalistici.
Ah, aggiungo che pure Italo Cucci pare abbia “bocciato la prova di Paletta”… non mi pare certo un nemico del Parma e men che meno uno di quelli che non ne abbiano ammirato le gesta nel recente passato!
Io non stravedo per Cucci, che, se utilizzassi termini alla Alfredo Zappavigna o alla Enrico Boni (si vede che sono quasi compaesani) potrei definire “trombone”: infatti questi, quando scrive i suoi pezzi sulla GdP è tutto un incensare il Parma salvo, poi, in un contesto nazionale, esprimesi differentemente. Mi hai preceduto, Alessandro, perché l’opinione di “Stracandido” (anni fa, ai tempi di Cannavò, avevamo ribattezzato così Italo) condensata su TMW mi aveva colpito e avrei chiosato alla prima occasione utile.
Ciò non toglie, però, che iersera Paletta abbia disputato una prestazione insufficiente. Ed è da demagoghi affermare che i giornali lo abbiano bocciato solo perché gioca nel Parma. Ma basta con questo vittimismo! Che peraltro potrà avere il negativo effetto collaterale di rendere davvero Parma antipatico. La piantassero Ghirardi (per via degli attacchi alla FIGC per la vicenda Licenza Uefa) e Leonardi di fare dei danni incalcolabili con queste dichiarazioni da irresponsabili che personalmente condanno.
Cordialmente
Gmajo
Io stimo molto la persona di Leonardi e proprio per questo so essere molto critico quando sbaglia ma sono il primo ad elogiarlo quando compie qualcosa di positivo. Nelle parole espresse oggi in riferimento alla prestazione di Paletta io non vedo vittimismo Direttore, perchè lui non dice che la sua bocciatura sia colpa del fatto che gioca nel Parma, ma ha ragione nel dire che le critiche si sono ingigantite perchè il giocatore non gioca in una big. Io sono convinto che se ci fosse stato Bonucci in campo e avesse fatto una prestazione come quella di Gabriel, i giornali gli avrebbero dato 5-5,5 senza fare duri commenti come: “Ma Bonucci è davvero più forte di Ranocchia?” Questo non è vittimismo ma realtà, perchè se Darmian avesse fatto una gara pessima i giornali avrebbero commentato con: “Ma Darmian è veramente più forte di Maggio?” oppure con “Prandelli doveva far giocare Abate, è più esperto”. Che poi anche il fatto che Ranocchia sia più esperto di Paletta ho dei dubbi, il muro crociato ha giocato più partite in Serie A del difensore dell’Inter e anche in campo internazionale il numero di presenze è simile, senza considerare che il centrale del Parma ha vinto un mondiale Under 20. Paletta ha giocato male, lo sappiamo (non aiutato da Chiellini non nel suo ruolo e non adatto come terzino a marcare i velocisti dell’Inghilterra) e la Gazzetta dello Sport dà allo Juventino un 5.5 affermando che la sua prestazione è stata macchiata dalla presenza in campo di Paletta, che l’ha fatto stressare per le sue insicurezze. Adesso scrivere che Chiellini ha giocato male per colpa di Paletta mi sembra esagerato, questo dice Leonardi, che visto che il giocatore è alle prime partite in nazionale, gioca nel Parma che non è una big e in pochi conoscono bene il suo effettivo valore allora può essere criticato più degli altri. Io non voglio difendere il nostro muro difensivo, perchè ieri non meritava la sufficienza, ma la stampa è stata troppo dura nei suoi confronti, trattandolo come nel caso l’Italia avesse perso per colpa sua (e invece l’Italia ha vinto). Trovo invece doverose le parole di Leonardi di incoraggiamento nei suoi confronti (e nei confronti di Cassano) perchè secondo me è il primo a sapere quando stiano soffrendo (il primo per la brutta prestazione e il secondo per non essere sceso in campo).
Cordialmente
Salve Gianluca,
prendo atto della sua difesa d’ufficio – posta con estremo garbo, di cui la ringrazio – della esternazione di ieri Leonardi: tuttavia rimango della mia opinione, poiché, per me, di pernicioso vittimismo si tratta. I pesanti giudizi sui giornali per la prova di Paletta contano un fico secco con la sua appartenenza al Parma F.C.: ed è anzi offensivo, per un atleta, sentirsi incoraggiare con argomentazioni così strampalate. Gabriel è il primo a ben sapere in cuor suo di non essere stato all’altezza, quindi al suo orgoglio, queste giustificazioni non possono che fare ancora più male.
Capisco che a Leonardi piaccia populisticamente impugnare lo scudo protettivo, ma con la sua condotta espone Paletta al rischio di ulteriori giudizi sferzanti da parte dei colleghi, i quali non avranno certo preso in simpatia né l’AD né il difensore italo-argentino, dopo queste parole che avrebbe potuto risparmiarsi.
Cordialmente
Gmajo
Beh, anche se non lo dice espressamente dalle varie sfumature sembra che x lui sia da 5,5/6. Ma posso aver anche male interpretato io.. A me è sembrata una difesa esasperata del capitale e del ragazzo di fronte a critiche magari eccessive e poco ingenerose sul valore assoluto di paletta ma comunque fondate, paletta sembra zavorrato
Paletta lontano ricordo del giocatore che conosciamo esce da un mezzo infortunio come Barzagli. Italia senza terzini e Chiellini fuori ruolo. Darmian più forte in attacco che in difesa. Difesa allo sbando che subisce un goal in ontropiede subito dopo il vantaggio. E IN UNA PARTITA VINTA CON LINGHILTERRA. Inghilterra e Uruguay han perso. Un girone dove la seconda passerà facile con 4 punti. E noi qui a far dei processi. Mah. Il calcio vive di sterili polemiche. Mio nonno diceva di non lamentarsi del brodo grasso. Ma allora non ci erano i veghiani.
Dear Gallo,
su StadioTardini.it non c’è stato alcun processo dopo la partita Italia-Inghilterra.
L’articolo di Luca Savarese, anzi, a parere del direttore, è stato anche troppo trionfalistico in taluni passaggi, al punto che nella titolazione, per restare fedele ai contenuti, mi sono trovato costretto a lasciare un aggettivo (strenuo) che riferito a Paletta, in questa specifica occasione, non era di certo azzeccato poiché non rispecchiava affatto il valore della prestazione specifica dello stopper crociato.
Nello spazio commenti, giustamente, i tifosi – che non sono così scemi come qualcuno crede – hanno liberamente espresso le proprie riserve a proposito della prova dell’italo-argentino.
Processi, qui, non ne abbiamo celebrati, come dicevo, e piantiamola, anche con questo luogo comune delle polemiche, perché qui di polemiche non ce ne sono state,
Certo, poi, se l’amministratore delegato della società se viene fuori con un demagogico pensiero per cui, a suo avviso, se sono fioccate le insufficienze a Paletta sui giornali, o se i giudizi dei media sono stati taglienti, è perché Paletta milita nel Parma, allora, personalmente, chioso, perché trovo da eccepire. E siccome sono nemico di questi vittimismi e combatto le demagogie, lo sottolineo, con tutte le mie forze, perché la tifoseria di Parma è sempre stata sana e non ha bisogno di essere sobillata con pensieri distorti. Specie se fanno il paio con quelli già di recente espressi a proposito della Licenza Uefa, con l’irresponsabile attacco alle istituzioni del calcio, che si traducono nel fallace pensiero che le medesime non ci hanno voluto in Europa. Due affermazioni che offendono l’intelligenza e che personalmente non lascio passare.
Cordialmente
Gmajo