I METEORismi di Lorenzo Fava / IBRAHIMA SORY CAMARA, “IL ROBERTO CARLOS DELLA LIGUE 1” CHE A PARMA FU UN COMPRIMARIO

(Lorenzo Fava) – Riavvolgiamo il nastro di una decina d’anni e torniamo ai fasti della stagione 2003-2004. Il Parma, allenato all’epoca dall’attuale CT dell’Italia impegnata ai Mondiali in Brasile, Cesare Prandelli, era una delle cosiddette “sette sorelle” del campionato italiano e gli obiettivi erano più che nobili. Ma la forte crisi – dovuta al crack Parmalat – era alle porte e la società di via Partigiani d’Italia sarebbe stata costretta nel giro di pochi mesi a un forte ridimensionamento: via i pezzi pregiati, largo ai giovani. Uno di questi, “esploso” nella stagione 2004-2005 (quella storica che culminò con il vittorioso spareggio contro il Bologna), fu un tale Ibrahima Sory Camara, terzino sinistro, classe 1985.

imageLa storia del calciatore originario della Guinea inizia qualche anno prima, quando egli arriva al Parma all’età di sedici anni, dopo un provino andato male con il Lecce: il responsabile del settore giovanile, Davide Ballardini, lo considera una giovane promessa per il futuro e decide di dargli una chance. Enrico Cannata, mister degli Allievi Nazionali lo plasma calcisticamente. Per Ibrahima arrivano presto le prime convocazioni con il Parma di Prandelli, che lo fa debuttare in Coppa Italia il 3 dicembre 2003 in un Venezia-Parma (terminata 0-2) – gara valevole per i quarti di finale – e in Coppa UEFA, pochi mesi dopo, nel febbraio 2004 contro il Gençlerbirliği, con la partita che terminerà 1-0 in favore della formazione turca.

Poi, nella stagione successiva, considerati gli addii di molti “big”, soprattutto nel suo ruolo (Junior e Benarrivo) e il ridimensionamento societario, per Ibrahima Sory Camara si aprono le porte della prima squadra in pianta stabile. E il debutto nella massima serie è datato 19 settembre 2004: al 31′ del primo tempo Silvio Baldini (successore di Prandelli sulla panchina crociata, e già protagonista nella nostra rubrica di “METEORismi”) punta sul giovane difensore africano per sostituire Jorge Bolaño. Quella partita, Parma-Udinese, che segnò la bella pagina di un esordio in Serie A di un giovane atleta, finì in goleada: 4-0. Per l’Udinese. Il Parma uscì a testa bassa dal Friuli, mortificato dalle reti di Di Natale, Jankulovski, Di Michele e Fava; Silvio Baldini rassegnò le dimissioni (che furono subito respinte dalla società) già dopo la seconda giornata; Camara, invece, poteva gioire dentro di sé per l’esordio da sempre atteso.

La stagione per i Crociati sarà assai travagliata: i risultati tardano ad arrivare, la posizione di classifica è deficitaria, urga un cambiamento. Baldini viene silurato, al suo posto il “mitico” Carmignani. Con il nuovo tecnico il nostro personaggio trova ogni tanto il suo spazio: al termine del campionato il diciannovenne difensore guineano avrà collezionato 9 presenze nel massimo campionato italiano. Addirittura avrà maggiore spazio – insieme ad altri coetanei (Dessena, Savi, Ruopolo, ecc) nel percorso in Coppa UEFA della squadra emiliana, che si fermerà solo nel gelo di Mosca, in semifinale, contro il CSKA (che s’imporrà 3-0): dopo una cavalcata trionfale – che aveva visto superare formazioni del calibro di Steaua Bucaresti, Besiktas, Stoccarda e Siviglia – il “Parma dei ragazzini” esce a testa alta dall’Europa con onore.

Le prime convincenti apparizioni inducono la Nazionale della Guinea a convocare il calciatore crociato, che debutta il 5 giugno 2005 con la selezione del suo Paese d’origine nelle qualificazioni alla Coppa d’Africa, contro il Kenya.

Contemporaneamente il Parma, arrivato al 17^ posto a pari punti con il Bologna, è costretto a disputare lo spareggio contro i cugini per non abbandonare la Serie A. Considerate le numerose assenze di cui doveva farsi carico il club ducale e la sconfitta subita tra le mura amiche nella gara d’andata (0-1), il Parma, chiamato all’impresa, decide di far rientrare il calciatore dalla Tunisia, dove era impegnato con la sua Nazionale: nonostante un problema al ginocchio, Camara scende in campo nella ripresa di Bologna-Parma, che grazie alle reti di Cardone e Gilardino consegnerà la salvezza nelle mani della squadra allenata da Carmignani. Anche lo stesso Camara sarà ricordato, a modo suo, uno dei protagonisti di quella trionfale stagione.

La stagione 2005-2006, dopo un avvio non facile, risulterà essere più tranquilla per gli animi dei tifosi gialloblù, che potranno gioire al termine della stessa per il 7^ posto finale (anche grazie agli effetti di Calciopoli) che significa il ritorno in Europa. Con mister Mario Beretta, però, Camara trova spazio appena in 3 occasioni nell’arco di un’intera stagione, anche a causa di alcun problemi di natura contrattuale per un rinnovo che tardava ad arrivare: il Torino contatta il calciatore, che sembra ormai in regime di svincolo, e trova un accordo (tenuto nascosto alla società di appartenenza) per portarlo sotto la Mole, ma proprio sul più bello il guineano allunga il proprio rapporto con il Parma, e viene reintegrato in rosa, dopo esserne stato ai margini per un’intera annata.

Nonostante il difensore dichiari di voler restare fortemente in Emilia, il divorzio è inevitabile: il 5 giugno 2006 Camara passa in prestito (con diritto di riscatto) ai francesi del Le Mans. Non tornerà mai più a Parma. Il debutto in Ligue 1 arriva a novembre nel match finito 1-1 contro il Nantes; al termine della stagione 2006-2007 Camara vanta 19 apparizioni su 38 nel massimo campionato francese e, così, il club transalpino decide di esercitare l’opzione del riscatto l’estate successiva, facendogli sottoscrivere un contratto di quattro anni.

Sabato 15 dicembre 2007 il quotidiano sportivo francese “L’Equipe” titolava così: “Camara, le Roberto Carlos du Mans”. L’ex terzino del Parma non solo è stato accostato da Guy Roger, autore del pezzo, al suo più grande idolo di sempre, il basiliano Roberto Carlos, ma è stato anche al centro di un piacevole riconoscimento, che il giornalista ha anticipato di qualche giorno: Camara, infatti, risulterà presente anche nella classifica “Top onze” de “L’Equipe” come miglior terzino sinistro dall’inizio del Campionato francese 2007-2008. Dopo 98 presenze, condite pure da 8 gol, nel 2010, complice la retrocessione del suo club, saluta i giallorossi per approdare al Nantes. Qui non trova molta fortuna (gioca appena 7 partite) e nel 2010-2011 è un tesserato del club belga del KAS Eupen (che in quegli anni aveva avuto uno stretto rapporto di collaborazione proprio con il Parma).

Anche qui la parentesi è deludente: Ibrahima abbandona la Jupiter League dopo appena una stagione e 9 partite disputate ed emigra nel campionato marocchino, dove lo attende la formazione del CODM Meknès, club nel quale milita dal 2011. Anche se da allora non si sono sapute notizie più precise sul suo conto. Il sito internet transfermarkt.it addirittura segnala che nel 2012 il calciatore abbia fatto ritorno in patria nell’AS Kaloum Stars. Lorenzo Fava

LE PRECEDENTI PUNTATE DE “I METEORISMI DI LORENZO FAVA” 2014

1. ARTEAGA (01.06.2014)

2. PERNA (08.06.2014)

3. SICIGNANO (15.06.2014)

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

3 pensieri riguardo “I METEORismi di Lorenzo Fava / IBRAHIMA SORY CAMARA, “IL ROBERTO CARLOS DELLA LIGUE 1” CHE A PARMA FU UN COMPRIMARIO

  • 22 Giugno 2014 in 20:09
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    Bravo, inizialmente pareva un ragazzo interessante.
    Dopo Udine baldini era on fire 🙂

  • 24 Giugno 2014 in 13:54
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    ragazzi a furia di cercare queste meteore,ribadisco ti darei il titolo di archeologo ad onorem!!bravo!

  • 26 Giugno 2014 in 21:34
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    Ci sto! Così mi ritroverei con la licenza di archeologo, pur continuando il mio percorso: road to laurea in filosofia!
    Grazie Rockett70, un fedelissimo.
    Sempre a disposizione per eventuali richieste da parte vostra.
    Saluti.
    Lorenzo Fava

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