NAZIONALE / TRA DUE ORE IL DENTRO O FUORI CON L’URUGUAY: BALOTELLI E IMMOBILE, DUE PUNTE, ANZI DUE PENNE, PER SCRIVERE LE NOSTRE LETTERE…
(Luca Savarese) – Scriva pure Diego Lugano lettere patriottiche,piene di pathos e di convincimento nazionalpopolare; non è l’unico, molti ne hanno scritte, di storia epistolare ne è piena la storia delle persone ed anche delle nazioni e della letteratura del pallone. Un suo connazionale, proprio in Brasile, e nell’ultimo atto di un altro mondiale, quello del 1950, la quarta edizione, Obdulio Varela, scrisse con la sua persona una lettera di comportamenti e di scelte, che era tutta un programma: dopo che il Brasile andò in vantaggio con Friaça, mise in scena una commediola da vittima, chiamò un interprete per andare a parlare con l’arbitro, con l’unico motivo subdolo: creare paura, far passare quel prinicpio di tensione positiva favorevole al Brasile, in tensione negativa e tragica, capace di schiantare il Brasile. Fu una grande e ben riuscita lettera orale. Forse, anche molti tifosi italiani, in questi giorni, hanno inviato epistole ad Cesarem, chiedendo “Caro Cesare,titolare metti Ciro, se non vuoi sbagliare…” Chi scrive porta dentro un sogno, di lasciare, con le sue parole, un segno. “Chi sogna non ha regole” canta Dolce Nera, tra sognare e segnare, il legame è dolce come un assist. Nati per segnare e sognare sembrano essere Mario Balotelli e Ciro Immobile, sorti entrambi nel 1990, prima, a febbraio Ciro, e dopo, ad agosto Mario, le notti magiche di Italia 90’. Mario e Ciro, due nomi italiani comuni per gol italiani possibilmente fuori dal comune. Palermo e Sorrento, pronti ad accoglierli da bambini, le storie e le lettere del Sud dentro le loro crescite umane e sportive. “Due è meglio di uno”, diceva uno spot di un gelato. E proprio questi due dovranno ghiacciare la difesa uruguagia. Me li immagino come il Platone e l’Aristotele dell’odierna scuola d’Atene in versione azzurra trapiantata sul terreno dell’Arena das dunas di Natal. Platone-Balotelli con il dito indicante il suo iperuranio del gol, Immobile-Aristotele ben piantato sulla terra dei suoi nuovi gol e delle sue nuove teutoniche certezze. Due capoversi importanti, speriamo decisivi, di questa nuova lettera italiana, per non rimanere già senza più fogli, nel grande romanzo mondiale. Forza Ciro, coraggio Mario, a voi la penna, anzi la palla. Luca Savarese
Essendo viddime di un GOMBLODDO IDAGLIANO stasera non tiferemo IDAGLIA. Ok. Però mi chiedevo… e se il TAR domani ci desse ragione? Perchè se ci desse torto… problemi zero, aggiungeremo il TAR alla lisda. Ma se ci desse ragione? Vorrebbe dire che il GOMBLODDO non c’è mai stato o che il GOMBLODDO è stato sventato? Secondo me se fai un GOMBLODDO serio il TAR devi mettercelo dentro o tanto vale non farlo. Però se ci venisse meno la DEORIA del GOMBLODDO co fèma? Allora stasera avremmo dovuto tifare IDAGLIA? Va be se passiamo il turno potremo tifare IDAGLIA alla prossima partita. Ma se fosse l’ultima partita al Mundial?
Comunq stasir tut in via ICS ICS SETTEMBOR par veder l’Idaglia che domani il DAR ci dar ragiò. Assiom dai ven anc ti ke ti pag un limoncel. T’è mangiat i tortel di San Giovan? Staser mi mett il crocefiss tricolor e geld-en-blo. Coditwèèèè? Dai lààààà vien vien!
PS: a me dell’Italia di calcio non frega un piffero. 😛
E’ incredibile come tu riesca a parlare (si fa per dire) di leonardi anche in calce ad un articolo sulla nazionale ..
Gabriel mo coditwèèèè mi non stav parland di Leonard! Dai Gabriel invec di star a legger il sit di Maj vien con noi a tifar la nazional!!!
Anzi no! Tut in piaz da Garibald se veniam sconfitt!!! Contr la nazional di Abet. W il Parm!!!
ok marcel ci becchiem li in centr ,mi port la tort frit !
Che buon la tort fritt! Io l’ho pucciat nel limuncell!!!
W lo Urugay che ha sconfit l’Italie, Abet cos t’impar a far i complot contr il Perm!!! Anche se io ho vist che l’arbitr ci ha penalizzat! Cer sicuramente un complot anc contr l’Italie. Ce l’han con noi che dicn che siam mandarin. Mo mi son vindann che stag a Parm!!!!
Io invece sgodazzo a vedere Abete col pallone nel deretano. Spero che il presidente CONI lo cacci a pedate
Noto con dispiacere che nelle dichiarazioni del post partita aleggia quel vittimismo tanto familiare ultimamente dalle nostre parti.
Parlare di arbitraggio dopo due partite terminate con zero tiri in porta mi sembra più che mai ridicolo.
Mi vedo costretto a coniare un nuovo hashtag: #brandelliditalia
Altri hanno preferito gli hastag #cassanoparolopositivi #arbitrofafuoritalia
Vediamo se il codice etico imporrà ad abete Prandelli Albertini & c di dare le dimissioni, il progetto tecnico è naufragato clamorosamente (e abete c era pure nel 2010).
Fossi comodo andrei a tirargli le uova
Si sono già dimessi Abete e Prandelli
Almeno coerenti.
Scusate ma dopo la partita ho scelto di non proseguire oltre..
Al termine della partita mi sarei, anzi mi sono limitato e Gabriele mi è testimone, a qualche considerazione tattica sull’operato di Prandelli. Sinceramente non avrei tirato alcun uovo al cittì, che daltraparte non figurava tra gli 11 in campo…
giunti alla sala stampa però, ecco ribollire il sangue….attacco della conferenza stampa con “..ma l’arbitraggio però…”
ripeto, se non tiri in porta una volta che sia una in 180’…beh, il vittimismo non ha proprio senso…
#brandelli3-7-0
Le uova son per tutta la comitiva, a certi giocatori anche qualche pomodoro
Metaforicamente parlando…