AMARCORD di Alessandro Dondi / CARLO ANDREA BOCCHIALINI, PARMIGIANO DI NASCITA E PRODOTTO DELLA CANTERA GIALLOBLU’ CROCIATA
(Alessandro Dondi) – Queste tranquille sere d’estate, prive dell’adrenalina che solo il calcio giocato sa dare agli appassionati dell’italica pedata, hanno fatto riemergere la mia personale vocazione all’amarcord. Non si tratta di un revival casuale, bensì di una ricerca che prende spunto dall’attuale crisi del calcio italiano di cui poco fa vi ha parlato anche il Columnist di StadioTardini.it Luca Russo. A finire sul banco degli imputati in questa sorta di grande processo popolare è la mancata valorizzazione dei talenti del vivaio. Ecco, la mia ricerca parte proprio da qui, dai talenti di casa nostra. La nostra storia inizia in un oramai lontano, nell’estate del 1988 il Parma conferma alla guida della squadra il compianto Giampietro Vitali, tecnico di indubbia professionalità – l’uomo che nella stagione precedente aveva rilevato Zeman, portando la squadra a guadagnarsi con anticipo la permanenza nel campionato cadetto. L’annata che si apre è di quelle destinate a lasciare il segno: dopo Sogliano se va anche il ds Giorgio Vitali e Ceresini – dimostrando ancora una volta grande lungimiranza – ingaggia quel Giambattista Pastorello che sarà tra i principali artefici del miracolo Parma targato Tanzi degli anni ’90. Ma torniamo per un attimo alla nostra storia, è il 30 ottobre del 1988 e a Taranto si gioca il match Taranto-Parma – valevole per l’8^ giornata del torneo cadetto 1988/89 – arbitrato dal sig. Quartuccio di Torre Annunziata. In quel Taranto gioca una conoscenza del nostro calcio – quel Franco Lerda che tra le altre ha guidato, con alterne fortune, anche il Torino – ed è proprio il Taranto a passare in vantaggio al 33’ con una rete di Brunetti . E’ proprio in quella partita, che peraltro terminerà col risultato di 1-0 in favore della formazione pugliese, che al 46’ farà il suo esordio
ufficiale in maglia crociata un ragazzo che da soli 22 giorni ha compiuto 18 anni: il ragazzo è Carlo Andrea Bocchialini, mediano, parmigiano di nascita e prodotto della cantera gialloblù-crociata. Quella sarà l’unica presenza in stagione per il giovane centrocampista parmigiano, capitano della formazione primavera in gara al Torneo di Viareggio. Una curiosità, per l’occasione la ditta Abm, di cui l’attuale proprietario di Erreà – Angelo Gandolfi– era uno dei soci – confezionerà una divisa speciale, ribattezzata “da Palio” dai ragazzi della nord. Ve ne propongo una foto – uscita dal mio archivio personale – in cui ad indossarla è Sandro Melli, in azione al Torneo di Viareggio. Come tutti sanno il 1989 è l’anno della svolta, il ds Pastorello porta a Parma –
proveniente dalla Reggina, dove ha mancato per un soffio la promozione in serie A agli spareggi – un certo Nevio Scala. Si apre dunque l’anno che culminerà con una storica promozione, annata purtroppo segnata dal grave lutto per la scomparsa del patron Ernesto Ceresini e caratterizzata da un periodo assai difficile per la squadra, il caso Cascione e la sconfitta a tavolino nel match con la Reggina oltre ad una serie di inspiegabili sconfitte, che fanno scivolare gli uomini di Scala lontano dalla zona promozione. E’ proprio in una gara casalinga – un Parma-Licata terminato poi 4-1 in favore dei gialloblù – che all’
81’, sul risultato di 3-0, Nevio Scala inserisce Bocchialini al posto di Minotti. Il centrocampista parmigiano dovrà poi attendere ancora circa due mesi per timbrare ancora il cartellino delle presenze, subentrerà a Catanese al 49’ di un Parma-Como, terminato poi 0-0, del 4 febbraio 1990. Ed ecco la sorpresa: 14 giorni più tardi, con il Parma impegnato al Tardini contro il Padova, Nevio Scala lo schiera titolare, giocherà tutti i 90 minuti di una sfida
poi purtroppo terminata con la sconfitta del Parma per 0-1. Questo è comunque un periodo buono per Bocchialini, che nelle successive 6 gare colleziona 3 presenze, tutte da subentrante, per un totale di circa 70 minuti giocati. E’ un Parma che riprende la propria corsa verso la promozione, corsa alla quale purtroppo non partecipa – almeno sul campo da gioco – il nostro Carlo, la cui ultima apparizione ufficiale della stagione e della carriera in gialloblù è datata 1 aprile 1990. Quel giorno il Parma espugna il Partenio di
Avellino per 1-0, con goal di Pizzi, e all’89’ Bocchialini rileva il “Sindaco”- per quelli che saranno i suoi ultimi minuti ufficiali in maglia gialloblù. Si chiude così un esperienza fatta di 8 presenze, tutte in serie B, senza nessuna rete all’attivo ma di certo con l’emozione che solo chi veste la maglia della propria città può comprendere. Gli almanacchi non ce lo segnalano più nel novero dei portacolori gialloblù che calcheranno i campi di serie A l’anno successivo, la stagione 1990-91 lo vede in prestito al Trento in serie C1 dove collezionerà 26 presenze. Rientrerà a Parma nel 1991, ma sarà per pochi mesi appena, salvo poi partire di nuovo in prestito, destinazione Casertana. Negli anni successivi vestirà le maglie di Fano, Viareggio e Brescello, in un’altalena tra la serie C1 e la C2 che lo vedrà segnare due goal con le maglie di Brescello e Viareggio. Pochi dati, troppo scarni per quella che è la viva curiosità di noi appassionati. La ricerca sui social network ci ha condotto ad un profilo rispondente al nome di Carlo Andrea Bocchialini, al quale però non è possibile chiedere l’”amicizia” e quindi mettersi in contatto. L’auspicio è quello che Carlo possa leggere questo nostro articolo, ci farebbe piacere incontrarlo e rivivere con lui l’esperienza di prodotto della cantera gialloblù. Alessandro Dondi
BUONASERA,
CONGRATULANDOMI CON L’AUTORE DELL’ARTICOLO PER LA DOVIZIA E PRECISIONE CON CUI HA RICOSTRUITO LA MIA CARRIERA CROCIATA E SOPRATTUTTO PER LE EMOZIONI E I RICORDI CHE HA FATTO RIAFFIORARE, DESIDERO ESPRIMERE IL MIO GRANDE PIACERE AD ESSERE CONTATTATO.
CARLO ANDREA BOCCHIALINI
Grazie a Lei, ho girato il suo indirizzo e-mail all’autore Alessandro Dondi, che la contatterà quanto prima, con estremo piacere.
Cordialmente
Gmajo