AMARCORD di Alessandro Dondi / HARRY BARBIERI: LA DURA VITA DA “TIFOSO STRAJE” NEGLI ANNI 60 E QUEL LAZIO-PARMA 0-1 CON GOL DELL’INFORTUNATO CORRADI SU RILANCIO DEL PORTIERE RECCHIA
(Alessandro Dondi) – Incontro l’amico Harry Barbieri, pensionato, per tanti anni alle dipendenze di una grossa azienda multinazionale di Parma e collega del presidentissimo Angelo Manfredini. Non si tratta di una persona che ha appeso le scarpe al chiodo, ma di un uomo molto impegnato specie sul fronte del sociale, avendo per anni fatto parte dei consigli direttivi di diverse associazioni di volontariato del territorio. Seduti sul divano del suo salotto inizia a raccontarmi una delle sue tante storie, le vicende di una vita che si incrociano con la storia sportiva dei crociati
“Siamo negli anni ’60 ed io, ragazzino di 12 anni, con la mia famiglia mi sono trasferito a Roma. Già ai tempi ero un grande appassionato di calcio, tuttavia il clima della capitale non riuscì a spingermi tra le braccia della magica Roma e nemmeno della Lazio, il mio cuore batteva per il Parma”.
Immagino che a così grande distanza da Parma non fosse affatto facile seguire le gesta dei crociati…
“Esattamente: gli anni ’60 erano ben lontani dal computer, da internet e Sky, e non tutte le famiglie possedevano un televisore. Per un appassionato era assolutamente impossibile seguire in tempo reale una partita di calcio e, men che meno, di una squadra che non fosse in serie A (e il Parma di allora navigava nelle serie inferiori).
Sono curioso: nemmeno alla radio era possibile avere qualche informazione?
“La domenica pomeriggio veniva la radiocronaca del secondo tempo della partita più importante della giornata calcistica e solo al termine, dopo diversi minuti, venivano trasmessi i risultati finali anche degli altri incontri (sempre e solo di serie A)”.
Il Parma, comunque, in quegli anni disputava il campionato cadetto …
“Fino al 1963/’64 il Parma era in serie B ed a quei tempi per sapere come era andata aspettavo trepidante che la radio alle 19.30 della domenica (tutte le partite infatti si giocavano la domenica pomeriggio) trasmettesse Radiosera (così allora si chiamava il notiziario radio a quell’ora) durante il quale, tra le notizie sportive, venivano letti velocemente anche i risultati della serie cadetta”.
Se ricordo bene, alcuni anni dopo la formazione crociata iniziò un lenta ma inesorabile discesa…
“I problemi per il Parma, e per me, cominciarono l’anno successivo ed aumentarono quello dopo ancora perché nel ’64/’65 la squadra retrocesse in serie C e nel ’65/’66 addirittura in 4^ serie (due retrocessioni retrocessioni in fila). Ovviamente nessuna trasmissione dava i risultati della 4^ serie emiliana”.
Da allora in poi immagino che avrai avuto le tue belle difficoltà per continuare a seguire la tua passione …
“Visto che, come dicevo, nessuna trasmissione dava i risultati della 4^ serie emiliana, ecco allora che ogni domenica sera facevo una veloce telefonata alla redazione sportiva di Roma del Corriere dello Sport per conoscere il risultato del Parma nell’anno della serie C. Mentre l’anno successivo la telefonata iniziai a farla di nascosto dai miei genitori – perchè più costosa essendo in teleselezione – alla redazione sportiva della Gazzetta di Parma per avere il risultato e strappare all’interlocutore, che ormai mi conosceva e pur non avendo molto tempo in quanto in piena attività per la preparazione degli articoli da pubblicare sul giornale che stava andando in stampa, qualche notizia in più oltre al risultato finale. Erano gli anni del Parma e poi della Parmense.
Grazie ai miei buoni risultati scolastici riuscii ad avere in regalo dai miei genitori l’abbonamento alla sola edizione del lunedì della Gazzetta di Parma che, pur arrivandomi a Roma praticamente a metà settimana, mi dava tutte le informazioni relative alla partita della domenica; a quel punto come appassionato di calcio ero molto soddisfatto perché, pur lontano, riuscivo ad essere partecipe delle vicende calcistiche ducali”.
Sono curioso di sapere: hai mai avuto occasione di assistere, da spettatore, a qualche partita dagli spalti dell’Olimpico?
“A volte avevo il permesso di recarmi allo stadio Olimpico o al Flaminio e seguivo più volentieri le partite di Roma e Lazio con squadre emiliane (Bologna, Modena) o di zone limitrofe (Mantova, Brescia, Atalanta).
Il giorno più bello per un tifoso del Parma, “strajè” come ero io, senz’altro domenica 14 aprile 1963, giorno di Pasqua; all’Olimpico, per il campionato di serie B, era in programma Lazio – Parma, una di quelle partite con il pronostico tutto da una parte, con la Lazio in lotta per la promozione in serie A che avrebbe dovuto fare un sol boccone del povero Parma”.
Raccontaci qualcosa di quel match …
“Eroe della giornata fu il portiere crociato Alberto Recchia (romano di nascita) che con parate strepitose fermò ogni iniziativa della Lazio. Nel Parma giocava una giovane ala salsese, Corrado Corradi, che in una partita giocata quasi esclusivamente nell’area del Parma, aveva avuto poche occasioni per mettersi in mostra. Sfortuna volle che nel secondo tempo, sul risultato di 0-0, Corradi si infortunò e nonostante gli sforzi dei sanitari non si riprese. Allora non erano previste sostituzioni e Corradi stoicamente decise di rimanere ugualmente sul terreno di gioco, confinato sull’esterno del campo perché gli infortunati, per abitudine, allora si posizionavano sempre nel ruolo di ala sinistra, lontano dal fulcro del gioco. Ebbene, su un lungo rilancio di Recchia, con la Lazio tutta sbilanciata in avanti alla ricerca del gol della vittoria
negli ultimi minuti della partita, Corradi, trascurato dai difensori laziali, si trascinò praticamente su una gamba sola fino davanti alla porta laziale e con un tiro imparabile portò in vantaggio il Parma. Nonostante l’assedio della Lazio, la partita terminò con una clamorosa vittoria del Parma. Che giornata per me, non dimenticherò mai le sensazioni provate quel pomeriggio e la gioia per un successo assolutamente imprevisto ed impreventivabile”.
Per la cronaca, anche a seguito di quella straordinaria partita Recchia fu poi acquistato dalla Lazio e nel campionato 1963/64 ebbe l’onore di esordire in serie A difendendo la porta biancazzurra.
IL TABELLINO DELLA GARA
LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Governato, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Bernasconi, Morrone, Moschino. All. Lovati . D.T. Lorenzo.
PARMA: Recchia, Versolatto, Polli, Balbi, Neri, Zurlini , Zanetti V., Sassi, Uzzecchini, Vicino, Corradi. All. Canforini.
Arbitro: Sig. Barolo (Cuneo).
Marcatori: 49′ s.t. Corradi.
LE PRECEDENTI PUNTATE DI AMARCORD DI ALESSANDRO DONDI
2. I TORTI DI CASA NOSTRA: PARMA-BARI 3-0, LA NEBBIA E L’ARBITRO PEZZELLA… (11.07.2014)
3. L’INDIGESTO BISCOTTO DI PARMA-VERONA 1974/75 (18.07.2014)
Io, salsese, avevo assistito ad una storica vittoria del Parma all’Olimpico di Roma contro la Lazio in corsa per la serie A con un goal di un salsese!!!!! No, non era possibile, era un sogno o era vero ? !!!
Grazie di cuore per averci partecipato le sue emozioni di allora.
Cordialmente
Gmajo