“ANDIAMOCELA A RIPRENDERE”: IL MOTTO LEONARDIANO PIACE ANCHE A FELIPE… – Le riflessioni del ‘Grillo Parlante’ Gabriele Majo
(gmajo) – In principio fu Leonardi, poi, a cascata, si sono aggiunti diversi altri oratori i quali, senza troppe remore, hanno sposato la linea dell’ “andiamocela a riprendere” che razionalmente a me pare piuttosto in contrasto con i buoni propositi di gestione virtuosa necessari ad una società che, a tutt’oggi, è ancora in vendita, con un presidente che, sia pure solo a parole, ma non formalmente, ha rassegnato le proprie dimissioni. Evidentemente il Plenipotenziario, il quale ha il difficile compito di agire come se ci si trovasse in uno stato di normalità, ha espanso ottimismo a piene mani, cercando di convincere i superstiti tra gli eroi della cavalcata trionfale della stagione del Centenario che la medesima si può replicare. In effetti, ad oggi, le operazioni concluse sembrano più andare incontro a questo tipo di obiettivo – che
indubbiamente non può che raccogliere il placet dei tifosi – che non a quel ridimensionamento che gli specialisti del settore indicano come unica strada percorribile per chi si trova senza una proprietà. O meglio: senza una proprietà economicamente attiva, cioè che non lesini ad intervenire in caso di necessità (cioè come è stato fino ad oggi, ma come difficilmente sarà domani), per lo
meno a livello di garanzie. Va ricordato, infatti, che in tutti gli ultimi esercizi, nero su bianco sulle note a bilancio, dietro richiesta dei revisori, è sempre stata appuntata la nota significativa che la proprietà si impegnava direttamente a far fronte alle eventuali obbligazioni in caso di possibili tensioni di liquidità. L’exploit sportivo della passata stagione aveva, come dire, un po’ distratto anche la proprietà da quelle che erano le impellenze: ricorderete, infatti, che a novembre Tommaso Ghirardi ci aveva invitato a goderci la stagione del Centenario, poiché quella successiva non si sa come sarebbe stata, ricetta poi meglio spiegata sul Monte delle Vigne, allorché pronunciò il principio – tornato ora di moda – della autogestione, cioè che il club avrebbe dovuto andare avanti da solo, con le proprie gambe, senza ulteriori iniezioni di
capitali (o magari semplicemente di garanzie) da parte dei soci. Principio che piace anche a Gaetano Tedeschi di Energy T.I. Group, il quale, una decina di giorni fa durante Calcio & Calcio Più Estate, rispondendo ad una mia domanda, aveva rimarcato come la multinazionale di cui è a capo non si farebbe problemi ad aumentare la propria partecipazione societaria (in caso, ovviamente, di disimpegno dell’attuale socio di maggioranza, e in pieno accordo con lui), se appunto la gestione fosse ossequiosa dei principi del financial fair play. Tanto guadagno, tanto spendo. Per ora, però,
prosegue la fiera dei sogni: Felipe, ad esempio, sulla Gazzetta di Parma di oggi, strilla: “Ripeterci? Ci proveremo”. Sì, d’accordo, provarci non costa nulla. O meglio: provarci sul serio – dacché come giustamente ha sottolineato Roberto Donadoni per ottenere determinati risultati servono determinati giocatori – credo che possa costare parecchio. Non sono l’agente delle tasse e non mi permetto di fare i conti in casa d’altri
(casa, peraltro, della comunità): però se ci è sempre stato spiegato che la gestione virtuosa di una società della taglia del Parma non possa prescindere dal player trading (ovverosia la vendita di calciatori, opportunamente valorizzati, ricavandone plusvalenze), non capisco come la stessa, ancor di più con una proprietà che ha annunciato la propria volontà di voler disinvestire dal calcio, possa andare avanti due stagioni in stecca vendendo relativamente poco e rilanciando ambizioni di grandeur sul piano dei risultati sportivi. Ma se già quello della stagione del Secolo era stato definito dagli stessi protagonisti “un miracolo sportivo”, (per ottenere il quale il Parma aveva cambiato la propria strategia di lancio dei giovani da valorizzare – per poi rivenderli guadagnandoci – andando, invece, a prendere calciatori già pronti all’uso, maturi per vincere e pure piuttosto costosi; e si era rivelato fondamentale il concorso del flop di altri club dalle possibilità decisamente maggiori), come nello stesso tempo possono sperare che si replichi dodici mesi dopo? Gabriele Majo
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L’OPINIONE DI MAJO DOPO L’AVVIO UFFICIALE DELLA STAGIONE 2014-15: “IL PESO DEL FATTORE GHIRO”
A ‘sto punto mi auguro fortemente che il Parma abbia effettivamente le risorse per andare a riprendersela. Se così non fosse, nessuno, e mi riferisco in modo particolare allo stesso Leonardi, si stupisca se la piazza, a fronte di risultati sportivi non all’altezza dei proclami di questi giorni, decidesse di contestare squadra e società. In linea di massima, per me è sempre meglio essere realisti e dichiarare apertamente quali sono gli obiettivi (pur poco prestigiosi che siano) alla nostra portata, piuttosto che alzare l’asticella, illudere e poi deludere. Ma, ripeto, se una parte del Parma, e cioè una parte della dirigenza e qualche tesserato, pensa che sia possibile andare a riprendersela, evidentemente i mezzi per perseguire una strategia del genere ci sono…
Io non vorrei influenzare l’uditorio, ma per me, razionalmente, è difficile potersela andare a riprendere. Specie se nel frattempo il Ghiro non ritorna ad essere una componente attiva.
Mi fa piacere che tu abbia fatto tuo il mio motto: non illudere per non deludere…
L’unica cosa che non mi piace, del tuo intervento, o Luca, è il riferimento alle contestazioni.
Ciao
Gmajo
Quando parlo di contestazioni, mi riferisco a rimostranze espresse nel modo più civile tra quelli possibili. E se il riferimento è quello, è perché a Parma, nei confronti della squadra, credo che raramente, forse mai, ci si sia spinti oltre…
Beh, la mancata licenza uefa ha persino comportato striscioni di sostegno e vicinanza…
Che il tifo organizzato e un po’ meno organizzato decida di adottare questa linea, mi importa fino ad un certo punto…il guaio è che anche il tifoso medio si è convinto che il Parma sia stato vittima di un complotto allestito dai poteri forti, e non c’è verso di fargli capire che hanno torto. Io resto dell’idea che sia un bene che siano andare così le cose: il giorno in cui saranno gli altri a inciampare in un errore del genere, e il Parma a trovarsi nelle vesti del Torino di quest’anno, nessuno potrà venire a dirci che però quella volta per noi han chiuso un occhio.
Alla fine del mercato, al di là degli attuali proclami, sarà chiaro se la squadra avrà le possibilità di andare a riprendersela o meno, per cui se la rosa non sarà competitiva ci sarà poco da illudersi, anche se Leonardi continuerà ad affermare il contrario.
Vorrei sommessamente sottolineare che sia il DG che l’allenatore in questi giorni hanno parlato confermando che il primo obiettivo sono i 40 punti e poi si vedra’. Quindi questi discorsi mi paiono parole al vento
Per soddisfare una mia cuirosità ho fatto visita al sito dell’Atalanta e mi sono accorto che loro, a differenza del Parma Calcio, anche per le curve hanno stabilito un prezzo ridotto per gli Over 65.
https://www.atalanta.it/site/stadio/abbonamenti/settori-e-prezzi.html
TARIFFA PRELAZIONE ABBONATI dal 15.06 al 27.07
Intero € 144
Ridotto Donna € 96
Ridotto Over 65 € 96
Ridotto Under 18 € 50
Ridotto Under 10 € 15
Ridotto Invalidi € 96
Family € 60 € 80
Interessante anche la formula “Family”. L’Atalanta, per certi versi, è esemplare: il Parma può essere lodato per il “Porta un crociato” di emanazione leonardiana, anche se mi pare una soluzione un po’ troppo macchinosa. Semplicemente per riavvicinare i tanti, tantissimi parmigiani che almeno una volta si sono abbonati al Parma, basterebbe proporre la “sanatoria” già da anni da me suggerita: cioè quella di un prezzo ridotto per tutti i vecchi abbonati (che possano dimostrarlo mostrando una tessera) e non solo quelli dell’ultimo anno.
TRA L’ALTRO VA RICORDATO COME “PORTA UN AMICO”, CESSI ASSIEME ALLA PRELAZIONE, DUNQUE PREZZI SCONTATI SOLO FINO AL 15 LUGLIO (due ancora solo due giorni, e non 10, come si legge nel copia-incolla di Settore Crociato, ANCHE SE LA STESSA FONTE (CHE NE SA BENE DI COSE, ESSENDO CHE SQUARCIA E’ IL RESPONSABILE DEI RAPPORTI TRA IL PARMA FC E LA TIFOSERA) RIVELA CHE POTREBBE ESSERCI UNA PROROGA, MOTIVATA DAI PROBLEMI TECNICI, ORA RISOLTI, DI LOTTOMATICA E CEN DI NAPOLI, PER IL PASSAGGIO DALLA AWAY ALLA TRADITIONAL
Si sono risolti i problemi tecnici insorti tra Lottomatica e il Centro Elettronico Nazionale (Cen) della Polizia di Napoli.
E’ ora possibile, per chi volesse abbonarsi ed è titolare della tessera Away-Parma100, che vale solo per acquistare i biglietti per le trasferte, passare alla Tessera del Tifoso YBlu, su cui si carica l’abbonamento.
Per legge non si può essere titolari contemporaneamente della Away e della TdT. E’ probabile che il Parma Calcio nelle prossime ore annunci, considerate le difficoltà insorte, il prolungamento del periodo della Campagna Abbonamenti per chi è interessato a questo passaggio e proroghi l’iniziativa ‘Porta un Crociato’.
Cordialmente
Gmajo
se lo dice felipe ne sono certo,bisogna capire pero’ che cosa
Secondo me, più che all’Europa League, qualcuno si riferisce alla licenza UEFA…:D…
Per completare il marketing orobico
“Ed ecco il giubbotto in regalo per tutti gli abbonati atalantini
http://www.bergamonews.it › Sport
14/giu/2014 – Ha un valore commerciale di 99 euro e non sarà mai messo in vendita: gli unici possessore del giubbotto dell’Atalanta saranno dunque i tifosi abbonati”.
Col giubbotto persuaderanno un sacco di gente
Anche noi, grazie alla moglie di Medeghini, offrimmo l’interessante kit del “Cotto di Parma”…
Valeva la stessa obiezione.. Se diamo per scontata la passione di farlo l unica cosa che interessa è il costo secondo me
come avevo detto la campagna abbonamenti sara’ il frutto della loro programmazione
conclusione andatevela a riprendervela …..se vi piace, mai motto fu cosi’ attinente
Io penso che il grido leonardiano “andiamocela a riprendere” sia un modo per attirare abbonati e ricreare entusiasmo tra i tifosi delusi. Ritenendolo una persona intelligente sono certo che sia lui il primo a rendersi conto che quest’anno occorrerà lottare fino alla fine per i 36 punti che dovrebbero garantire la salvezza. E’ anche probabile che stia tenendo duro con le cessioni di Bibiany e Paletta (gli unici che hanno mercato) nel tentativo di far lievitare la valutazione. Rispetto alla gestione virtuosa non dimentichiamo che da quest’anno non vi saranno più gli stipendi di Cassani, Gargano, Parolo, Rosi, Molinaro e quasi certamente i suddetti Biabiany e Paletta a gravare sul conto economico della società. A questo punto, dati alla mano, non resta che pagare l’IRPEF per l’intero ammontare dovuto.
Cordialmente
pagate subito anche questi:
I Debiti tributari al 30 giugno 2013 ammontano a € 12.036.857, di cui € 5.409.515 per ERARIO C/Ritenute Reddito Lavoro Dipendente ed € 5.653.115 per IRAP.
Chi è che deve pagarli? I lettori di stadiotardini.it? I tifosi del Parma?
Caro Giuseppe, l’accoglienza, qui è sacra, ma commenti di questo tipo non sono graditi.
Anziché scrivere “Pagate subito anche questi”, farebbe bene a spiegare di cosa si tratta e quale è la fonte.
Saluti
Gmajo
bilancio del parma fc
ovviamente la società parma calcio
embe’ ? li avranno pagati,cosa sei di equitalia ?
Sempre per soddisfare la mia curiosità ho fatto visita al sito del Chievo Verona e mi sono accorto che anche loro come l’Atalanta, a differenza del Parma Calcio, per le curve hanno stabilito un prezzo ridotto per gli Over 60. (l’Atalanta over 65)
http://www.chievoverona.it/it/news/svelata-la-nuova-campagna-abbonamenti-201415
Curva Sud Intero € 160
Ridotto Donna € 90
Ridotto Over 60 € 90
Ridotto Under 15 € 30
Ridotto Under 26 € 70
Famiglia con figlio under 15 € 180
Deduco, Enzo, che inizi ad essere un Over 60…
Over 65, per la precisione… 🙂
Posso mandare a quel paese il sig. Giuseppe? Come minimo un gobbo o un reggiano
Del Toro, per la precisione…
chissà se accoglievano i ricorsi..
Buongiorno, avevo una domanda da farle totalmente fuori argomento. erreà quanto versa nelle casse del Parma? e saranno ancora loro il nostro sponsor tecnico nelle prossime stagioni?
Replicare l’ultima stagione? speriamo non quella di Felipe e dei suoi goal merluzzi