CALCIO & CALCIO PIU’ ESTATE / BONI AVVERTE DONADONI: “CRESPO FIGURA INGOMBRANTE”. IL SALTIMBANCO DESNUDO RINNEGA GHIRARDI & LEONARDI: “VIA I TATUAGGI, MI HANNO DELUSO”

(Evaristo Cipriani) – Travolgente, incontenibile, immarcabile, spregiudicato, sfacciato e provocatorio come non mai: se negli ultimi tempi Enrico Boni era apparso un po’ più contenuto del solito (eccezion fatta per la battuta etilica su Leonardi della settimana precedente, per la quale, secondo il direttore Majo non mi sarei dissociato a sufficienza nel riferirne ai lettori di StadioTardini.it) ieri sera a Calcio & Calcio Più Estate il personaggio più discusso dell’etere parmigiana si è prodotto in una prestazione super (quasi da anti-doping). In studio con lui, come sempre, il nostro direttore Gabriele Majo e l’abbonato di curva Nord Alessandro Dondi, neo firma di stadiotardini.it ed entrato a far parte anche della squadra degli opinionisti di Teleducato.

NUDO ALLA META – Enrico Boni a torso nudo in apertura della puntata di ieri sera di Calcio & Calcio Più Estate. Il popolare Saltimbanco si è presentato in nude-look (dalla cintola in su) per far vedere al popolo dell’etere di avere rimosso i tatuaggi raffiguranti i volti di Tommaso Ghirardi e di Pietro Leonardi e che un paio di anni fa si era fatto incidere sul petto. “Ho speso un sacco di soldi per un’operazione che mi consentito di ripulire il mio corpo: mi dispiace, ma i vertici della società mi stanno deludendo, a Parma si respira un brutto clima, non c’è entusiasmo e loro non stanno facendo niente per stimolare la piazza, non c’è un progetto, non c’è un’idea, non c’è chiarezza” questo lo sfogo del vulcanico opinionista (in realtà è molto più probabile che quei tatuaggi fossero temporanei, ma sta di fatto che il significato del messaggio non cambia…). I rapporti tra Boni e Leonardi in particolare non sembrano dunque essere più idilliaci come all’inizio dell’era del Plenipotenziario. Allora il Saltimbanco pareva una sorta di addetto stampa, molto sui generis, dell’Ad per il quale aveva chiesto anche la canonizzazione immediata (ricordate la t-shirt con la scritta “Santo Subito” e la foto del Leo?) e probabilmente lo stesso Boni faceva comodo quando c’era da demolire Guidolin, quando esaltava a dismisura e contro ogni evidenza Bojinov (“E’ meglio di Milito”) o Marino (“il suo è il calcio più spettacolare d’Europa”), poi quando sono arrivate le critiche a Donadoni all’inizio della passata stagione, il “Cavallo pazzo” di Sant’Ilario pare risulti decisamente più sgradito a Collecchio.

MISTERO ABBONATI – Angella ha dato il via al dibattito leggendo alcuni sms di tifosi che chiedevano informazioni sui numeri della campagna abbonamenti dopo la chiusura della prima fase, quella riservata alle semplici prelazioni per i vecchi abbonati. Il Parma non ha fornito alcun dato, gli unici numeri che circolano derivano da indiscrezioni provenienti da fonti vicine alla società gialloblu e riportati dal nostro sito: sarebbero cioè circa 3.000 gli abbonamenti finora sottoscritti. Majo ha riferito di non essere preoccupato, ma si è detto in disaccordo con la scelta di non diffondere i numeri parziali: “I tifosi ci hanno abituato a partenze lente, di solito il grosso degli abbonamenti viene fatto negli ultimi giorni disponibili, quello che non mi piace è, però, la mancanza di informazioni da parte della società: quando mi occupavo io della comunicazione del Parma avevamo una linea opposta e già prima di me la scelta del Parma era quella di aggiornare di frequente i dati sull’andamento della campagna abbonamenti”. Un parere significativo è arrivato da Alessandro Dondi, abbonato di curva nord: “Io mi sono abbonato subito, sono contento di averlo fatto, non capisco però questo silenzio della società, il Parma non ha nulla da temere, certo la situazione di incertezza societaria sta influenzando le scelte di molti”. Angella ha chiesto ai propri ospiti se temono una piccola emorragia di abbonati verso Sassuolo: “Mi spiego – ha detto il conduttore – ci sono appassionati di calcio, non tifosi del Parma che vivono nella nostra provincia e che hanno fatto l’abbonamento al Parma per seguire il campionato, per il prossimo anno potrebbero decidere di abbonarsi al rampante Sassuolo”. Majo in proposito ha replicato: “L’obiettivo del Parma secondo Leonardi  è di chiamare a raccolta i veri tifosi del Parma e di lasciare perdere chi non ha il cuore crociato, anche se così facendo non sarà facile raggiungere l’agognata quota 15mila da lui indicata come obiettivo”. Per il Saltimbanco il Parma “coccola” poco i propri abbonati: “Se fossi stato io in società appena finito lo scorso campionato avrei affidato un servizio di monitoraggio degli abbonati ad un call-center per verificare il grado di soddisfazione degli abbonati ed individuare le varie problematiche oltre che per promuovere il tesseramento alla prossima stagione!”

“ANDIAMOCELA A RIPRENDERE” – Angella ha contestato il pessimismo boniano sulle strategie del Parma sottolineando sia il fatto che la società abbia dichiarato nelle ultime ore di volere trattenere Paletta (Leonardi martedì sera a Sportitalia), sia la trattativa in essere con il Catania per Lodi, sia le affermazioni degli addetti ai lavori gialloblu rilasciate negli ultimi giorni (“Il sogno di tutti è quello di ripetere il campionato scorso” Felipe, “Sappiamo cosa abbiamo fatto l’anno scorso per conquistare quel traguardo, ripartiamo da lì consci di cosa serve per ripeterlo o meglio per cercare di riprovarci” Lucarelli, “Dobbiamo conquistare 40 punti per la salvezza, poi magari scaleremo altre posizioni raggiungendo le posizioni raggiunte quest’anno”, Leonardi). Secondo Angella insomma: “Il Parma dopo una stagione trascorsa in un hotel a 5 stelle di trasferirsi in una modesta pensioncina non ne ha alcuna intenzione”. Per Majo lo slogan leonardiano dell’ ”Andiamocela a riprendere” è molto rischioso e costituisce anche una “diminutio” dell’impresa compiuta lo scorso anno, dagli stessi protagonisti definita “un miracolo sportivo”. E i miracoli non è che si ripetano tutti gli anni, tranne quello del Sangue di San Gennaro… Caustico Boni: “Senza dubbio sono io che sono perverso, ma quando sento dire che il Parma deve andarsela a riprendere mi viene automaticamente da pensare andarsela a riprendere in quel posto... Dai su non scherziamo: siamo al punto più basso degli ultimi anni, non c’è entusiamo, si respira un clima di pessimismo, altro che…!”

MEGLIO CIGARINI DI LODI? – Se per Angella e Dondi quello di Lodi sarebbe un super colpo (viste anche le doti balistiche del centrocampista del Catania, bravo nelle punizioni e nei tiri da fuori), per Boni il Parma, qualora decidesse di investire soldi a centrocampo, dovrebbe puntare su Luca Cigarini, (“andiamocelo a riprendere!!!”) elemento cresciuto proprio nel vivaio gialloblu, ora all’Atalanta e nel mirino del Sassuolo. Quando Angella gli ha fatto notare che il “Ciga” costa più di Lodi, Boni ha replicato: “Certo, ma Cigarini è meglio ed è più giovane, inoltre Lodi è uno spacca spogliatoio, a Genova basta chiedere a Gasperini cosa ne pensa. Per me Lodi è una città tra Piacenza e Milano, stop!”.

L’OMBRA DI CRESPO – Ma gli spunti più provocatori, il travolgente Boni, ieri sera in forma smagliante come da tempo non gli capitava (clicca qui per vedere la web registrazione della puntata a cura di Alex Bocelli, con il Saltimbanco-Suarez che morde il povero Dondi-Chiellini), li ha riservati sull’argomento Crespo, presentato proprio ieri mattina al Centro Sportivo di Collecchio come nuovo tecnico della Primavera: “Crespo sta a Donadoni come Inzaghi a Seedorf – ha subito esordito Boni sul tema – Crespo sarà l’allenatore nel Parma se Donadoni dovesse andare male, ai primi risultati negativi Ghirardi impallinerà Donadoni e avrà la soluzione a costo zero in casa. Fossi in Donadoni – ha avvertito l’incontenibile opinionista – non dormirei sonni tranquilli, quella di Crespo è una figura ingombrante!”. Majo ha ricordato, dal canto suo, come non avrebbe visto male l’argentino come presidente simbolico alla Facchetti più che come tecnico. Alessandro Dondi si è detto perplesso per la “retrocessione” di Fausto Pizzi dalla Primavera agli Allievi. Evaristo Cipriani

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