IL FANTANTONIO SHOW / CASSANO DIFENDE PRANDELLI E PALETTA E GIURA FEDELTA’ AL PARMA: “RIMASTO PER LEONARDI E DONADONI. CI HANNO FATTO UNA COSA SCHIFOSA TOGLIENDOCI L’E.L.” video

image(gmajo) – E’ chiaro che il FantAntonio Show, per poterlo apprezzare appieno, bisogna viverlo dal vivo, o per lo meno accontentarsi di seguirlo video-registrato. Il racconto, sia pure romanzato in un qualche punto per renderlo gradevole, non rendere giustizia allo spettacolo, nonostante la buona volontà dell’autore di farvi divertire… A un certo punto della genuina rappresentazione – quel che Cassano ha di buono è di non esser artefatto e di esser spontaneo sebbene fedele al copione stagionale all’insegna dell’Andiamocela a riprendere, o della schifosa ingiustizia subita con quella Licenza Uefa che non è stata assegnata, nonostante la conquista sul campo – l’avvenente collega di Sky – le colleghe di Sky hanno sempre qualcosa di “ente” – gli ha chiesto se potevano chiamarlo “Cassano il Saggio”. Il Discolo, che un po’ deve esser sordo, ma un po’ ci sente benissimo (più o meno come il Saltimbanco Boni che ci è e che ci fa con percentuali variabili di volta in volta), ha capito, o ha fatto finta di capire, Cassano il Sarto? E magari si chiedeva cosa potessero c’entrarci le stoffe e i tessuti… Ma anche saggio, forse, è un po’ eccessivo, come del resto, onestamente, ha riconosciuto l’interessato, nonostante rispetto agli exploit di gioventù sia indubbiamente più parco e moderato. Parco e moderato per come può esserlo uno come Cassano, of course… Un Cassano, però, che ha avuto sprazzi, in effetti di saggezza, allorquando si è trovato a disquisire di nazionale, sia pure con qualche licenziosità di troppo a livello verbale: ma gli ha fatto indubbiamente onore difendere l’antico “nemico” Buffon – nemico, logicamente, per quelle che erano le voci di stampa, post ultimo Europeo, con tanto di “vade retro” del gruppo dei senatori azzurri che poi sarebbe rientrato appena prima della spedizione di Brasile 2014 – col quale assicura di aver legato e di esser stato quello col quale ha passato maggior tempo in ritiro, e dunque di non aver litigato, né tanto meno rotto dei bicchieri, così come da racconto del gestore dell’hotel che aveva ospitato i prandelliani, dal momento che una volta in vita sua non aveva fatto casino. Ma, evidentemente, la sua fama, e il suo personaggio avranno acuito la fantasia di chi era in cerca di visibilità e notorietà (almeno questa è la sua interpretazione e che è tutta una fandonia)… Del portierone – a proposito dei famosi rilievi da questi mossi verso i più giovani – dice che è uno che parla sempre in faccia e che non le manda a dire attraverso i giornali, dove non ha mai sputtanato nessuno facendo dei nomi. Ha difeso Prandelli, non tanto per il risultato sportivo, per il quale ammette che sia giusto che venga criticato, ma non da solo, non come capro espiatorio, bensì tutti quanti, giacché la spedizione è stata fallimentare, ma non sul piano umano, poiché, a suo modo di vedere l’ex cittì sarebbe appunto stato demolito soprattutto da questo punto di vista. Proprio io gli ho chiesto di Paletta, che pur subissato dalle critiche per la gara contro l’Inghilterra, era comunque l’unico (con Sirigu) rimasto imbattuto: e anche qui, verso la stampa una scarica di accuse, poiché il suo compagno, che non ha bisogno di essere consolato da lui, è stato massacrato poiché è uno che si fa i cavoli suoi e non fa il paraculo con i giornalisti. Secondo FantAntonio il roccioso baluardo difensivo – che lui auspica possa rimanere nel Parma, anche se ha piena fiducia in Leonardi, il quale, di riffa o di raffa, riesce sempre a costruire formazioni all’altezza – contro gli inglesi aveva giocato una partita normale e non aveva fatto così male. Vabbè: lui, che come noi, lo ha visto giocare nel Parma, sa che di solito Palettone è autore di prestazioni super… Secondo Piovanone (la chicca è verso il 25° minuto della conferenza, cioè al fotofinish) il Singolare (Cassano) avrebbe pranzato assieme al Plurale (Cassani): Il Discolo ha accusato Levati di esser stato lui a raccontarlo al popolare giornalista, ma da come ne ha parlato in più passaggi della conferenza odierna, si capisce perfettamente come gli farebbe piacere potesse tornare al Parma, dove, assieme a Capitan Lucarelli, potrebbe interpretare il ruolo di leader, ruolo che il sarto Cassano non vede tagliato su misura per sé. Già ho riferito dell’assoluto allineamento al copione stagionale dello sceneggiatore-regista Pietro Leonardi di FantAntonio: io, da eretico, non condivido, ma dal momento che mi sono ripromesso di smetterla di fare – su questo specifico punto – il Grillo Parlante, tralascerò di chiosare: insomma, anche secondo il numero 99 il Parma sarebbe vittima di una schifosa ingiustizia, e ce l’hanno fatta talmente grande che lo stimolo è proprio quello di andarsela a riprendere, stimolo che secondo il barese, sarebbe addirittura superiore a quello della passata stagione per la Nazionale. Insomma, la magnifica utopia di Leonardi sta facendo breccia nel cuore di tutti i giocatori – inclusa la ciliegina – .stimolati a fare ancor meglio di prima per riprendersi quello che era stato conquistato sul campo. Cassano, poi, ha fatto il capopopolo allorché ha chiesto al popolo dell’Ennio di farsi sentire ancor più di prima per rendere la vita ancor più dura a qualsiasi avversario entri al Tardini. Il Discolo che ha giurato amore sempiterno al Parma (accantonando il vecchio amore Sampdoria e non lasciandosi attrarre dagli eldorado) dove sostiene voglia rimanere fino a fine carriera (che non sarà tra i 38 e i 40 anni perché non vorrà farsi compatire, e dunque intenderà smettere ben prima): però, attenzione bene, se rimane volentieri è perché qui ci sono due componenti entrambe necessarie e determinanti, appunto il Plenipotenziario (per il quale ha riciclato, per l’ennesima volta, la solita battuta della Casa Bianca) e Roberto Donadoni. Cassano, infatti, non ha nascosto che se uno dei due fosse venuto a mancare, allora le cose avrebbero potuto cambiare. Il tecnico perché lo sopporta e il Leo per le garanzie già ricordate prima a proposito del suo saper allestire formazioni competitive (che magari possano andarsela a riprendere, ma che non possono venir meno al principio di provarci, come l’anno passato, fino alla fine e non vivacchiare nella mediocrità). E Ghirardi? Beh, il suo nome è venuto fuori piuttosto tardi, e su esplicita domanda del collega della GdS Andrea Tosi. Sì, la risposta è stata di circostanza e anche carina (come tutti spera che torni), ma la sensazione trasmessa è che gli basta che ci sia il Leo che tutto va bene. E sarà indubbiamente anche così, ma io sarei più tranquillo se la posizione del proprietario venisse chiarita personalmente da lui, per cancellare tutte le precedenti inquietanti esternazioni.

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

11 pensieri riguardo “IL FANTANTONIO SHOW / CASSANO DIFENDE PRANDELLI E PALETTA E GIURA FEDELTA’ AL PARMA: “RIMASTO PER LEONARDI E DONADONI. CI HANNO FATTO UNA COSA SCHIFOSA TOGLIENDOCI L’E.L.” video

  • 25 Luglio 2014 in 15:19
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    la cosa schifosa ve l’hanno fatto a vostri dirigenti… non capisco se siete così ostinati o proprio non vi piace la verità

    • 25 Luglio 2014 in 15:50
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      E secondo Lei lo dice Cassano? Magari pure in conferenza stampa nazionale ..

  • 25 Luglio 2014 in 15:43
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    Cassano mi è sempre piaciuto molto come giocatore. Anche quando lo insultavamo xchè romanista.
    Però ascoltare le sue interviste e i suoi discorsi….. no be dai a tutto c’è un limite….

  • 25 Luglio 2014 in 15:49
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    Singolare la posizione di Cassano in relazione alla non concessione della licenza UEFA al Parma. Mi sarei aspettato qualcosa di diverso da lui…da lui che non molto tempo fa ha dichiarato che per giocare alla Juventus bisogna essere dei soldatini e che ora, con una giravolta degna del migliore (o peggiore) Capezzone, proprio come un bravo ed obbediente soldatino si fa dettare la linea difensiva (oppure offensiva?) dai suoi datori di lavoro. Che Leonardi (e di riflesso Ghirardi) avesse tale capacità di persuasione, già lo sapevo, ma che un irriducibile non allineato come Cassano (che in questo mi ricorda il Tito dei bei tempi andati) diventasse improvvisamente uno del “gregge”, non l’avrei mai e poi mai detto.

    • 25 Luglio 2014 in 16:27
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      Che io ricordi, pensando anche ai giocatori che non vestono più la maglia del parma, l’unico che ha parlato male di Leonardi è stato Marques. Alcuni poi sono persino venuti qui anche perchè avevano già lavorato con lui .. Evidentemente sa instaurare un bel rapporto con i tesserati, sicuramente migliore di quello con l’esterno.
      Al di là delle motivazioni addotte nel discorso di oggi (è nauseante tornare sugli argomenti) speriamo sia davvero motivato perchè per noi è una variabile non da poco e io sul cassano post mondiale ho sempre avuto perplessità. La battuta Ferrero Nutella induce a pensare che per lui un ritorno alla samp sia improbabile se non impossibile

  • 25 Luglio 2014 in 16:18
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    – Cassano è simpaticissimo, però il vittimismo sulla licenza Uefa è inaccettabile e lui che non è un soldatino dovrebbe evitare di recitare il copione leonardiano appositamente preparato per gettare fumo negli occhi ai tifosi

    – Cassano resta a Parma perchè le grandi squadre non lo vogliono e perchè per le medio-piccole costa troppo (beati noi che ce lo possiamo permettere)

    – quando Cassano dice di essere rimasto per Leonardi e per Donadoni significa che del Ghiro non gliene frega un cazzo?

  • 25 Luglio 2014 in 16:28
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    Ha parlato Cassano o un Gobbi qualsiasi? Ripete a memoria la lezioncina del maestro Leonardi, difende Prandelli, lecca il culo a Buffon e Barzagli…..

  • 25 Luglio 2014 in 16:58
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    Quanto malanimo… Se anche la società ha fatto un errore – peraltro così minimale che persino il Coni lo ha riconosciuto – l’ingiustizia c’è stata, se non altro perché quel che è stato applicato al Parma mai sarebbe stato applicato a un Milan o a un Inter. Al granata (o tifoso delle strisciate) giuseppe: io voglio bene al presidente e al bravissimo ad che ci consentono campionati di alto livello, e questa stima e questa riconoscenza non vengono certo meno per una svista contabile, anche se dalle conseguenze gravi. Se pensi che me la prenda con Ghirardi invece che con gente come te, pronta a gufare ed accusare per una pagliuzza quando ha la trave davanti agli occhi, ti sbagli di grosso. Vero che questo sito è l’humus ideale per chi non ama il Parma. Ma, vedi, qualche volta qui capita anche qualche tifoso gialloblu autentico. Io sto con Cassano: se anche errore c’è stato, Ghirardi e Leonardi meritano appoggio per tutto quello che hanno fatto. E chi non vede quanto hanno fatto a Parma forse dovrebbe andare a fare un giro a Piacenza, Reggio, Mantova, Cremona, solo per stare in zona.

    • 25 Luglio 2014 in 18:30
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      ‘sto sito è l’ideale per chi non ama il Parma? Io lo frequento da lettore/collaboratore da almeno due anni, tre settimane fa mi sono (ri)abbonato, settore Curva Nord: sono uno che non ama il Parma? Io credo di rendere un buon servizio alla squadra per cui faccio il tifo nel minuto in cui le faccio notare i suoi difetti, limiti e le pagliuzze che ha nell’occhio…chi fa il contrario, sostenendo sistematicamente che va tutto bene, non dico che non gliene voglia, ma gliene vuole nel modo sbagliato, a mio modestissimo avviso. E, comunque, se non abbiam fatto la fine che han fatto a Modena, Piacenza e Reggio, è soprattutto per merito di Bondi e Angiolini, che han consegnato a Ghirardi una chilometro zero che chiedeva soltanto di essere messa in moto. Questo sito, e lo dico senza temere accuse di parzialità, non risponde ad ordini di scuderia, ma solo alla voglia dei lettori di poter beneficiare di un’informazione, nella fattispecie sportiva, libera e indipendente.

  • 25 Luglio 2014 in 17:00
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    Un uomo di una cultura infinita che esprime concetti alti e profondi

  • 25 Luglio 2014 in 17:15
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    tra le mete propongo anche un giretto a Padova Robert… ci siamo capiti 😉

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