L’OPINIONE DI MAJO / “VA BENE, ANDIAMOCELA A RIPRENDERE. RAZIONALMENTE NON CAPISCO COME, MA MI ADEGUO E SMETTO DI FARE IL GRILLO PARLANTE (SU QUESTO TEMA)”
(gmajo) – Andiamocela a riprendere. Non capisco proprio come possa esser possibile, razionalmente, ma mi adeguo. Anzi, al fine di non disturbare più con le mie riflessioni destabilizzanti, sia pure a fatica smetterò di interpretare (su questo specifico tema) il ruolo di Grillo Parlante. Tanto non serve a niente: il dado è tratto, Pietro Leonardi ha convinto tutti, da Cassano a Manfredini che ce la si può
fare. Il miracolo sportivo del 2014-15 è ripetibile, se non nel risultato finale, l’Europa sul campo (lasciamo perdere il doloroso smarrimento per robe di scrivania) almeno nelle ambizioni di poter concorrere fino in fondo per un sogno, mantenendo sempre la medesima voglia di stupire. Il progetto è indubbiamente allettante – e non nascondo che irrazionalmente piaccia pure a me – ma che questa magnifica utopia possa esser di facile attuazione, però, è tutto un altro discorso: non mi riferisco tanto al fatto che quegli eroi abbiano una primavera in più sul groppone (e già erano piuttosto stagionati dodici mesi fa) e qualche forte individualità in meno (Parolo, Gargano, Molinaro e Schelotto, sia pure sostituiti da altri elementi, per lo più pescati con la rete a strascico di un’estate fa, che in prospettiva potrebbero anche non farli rimpiangere), quanto al fatto che, non essendo ancora ufficialmente rientrati gli “spropositi”
ghirardiani, pronunziati nella drammatica conferenza stampa del 30 maggio scorso, la società è tuttora in vendita, con una proprietà, dunque, che non credo abbia l’intenzione di rilanciare ulteriormente, dopo quello che già a me era parso il classico passo più lungo della gamba di una stagione fa, quanto, piuttosto, rientrare. Inoltre non va mai dimenticato che il sesto posto era stato raggiunto, all’ultimo sospiro, non solo grazie alla propria bravura, ma anche al concomitante concorso di altre situazioni favorevoli, prima di tutto il flop di squadre dalle maggiori disponibilità, che difficilmente possono toppare per due anni di
fila. Il Plenipotenziario, visto il dilagare del suo motto “andiamocela a riprendere”, finito persino sulle t shirt estive del Centro di Coordinamento Parma Clubs, capendo che l’asticella delle aspettative si è piuttosto elevata, ha cercato di ridimensionarne la portata, confermando il proposito, ma dilatandone i tempi di attuazione fino a dieci anni, mica subito. Comodo: in questo modo l’andiamocela a riprendere
potrebbe calzare bene anche al mio fantacalcistico progetto di rivoluzione totale (fantacalcistico secondo Leonardi), visto che ipotizzavo sarebbero stati necessari tre anni di sofferenza, prima di portare un nuovo gruppo al livello di quello di un anno fa, dopo un indispensabile percorso di crescita, magari non affidato a un allenatore in scadenza di contratto, ma blindato per alcune stagioni. Se parlando con i giornalisti (per la precisione durante l’intervista che aveva
preceduto l’asta benefica di Folletto per la Pietro Leonardi Onlus) il Plenipotenziario ha reso l’ “andiamocela a riprendere” un’ambizione a lunga gittata, ascoltando Fantantonio, invece, si è avvertita la chiara e netta sensazione che la volontà sia immediata. E non potrebbe esser altrimenti se – e ribadisco: non capisco come – è vero come è vero che la squadra non è stata smantellata e anzi – Parolo a parte – ha mantenuto in organico tutti i
vari top player di proprietà (Amauri, Biabiany, Cassano, Mirante, Paletta) che io avrei sacrificato sull’altare di una auto-gestione virtuosa in cui costi e ricavi si pareggino, senza accrescere le esposizioni debitorie, limitando notevolmente il costo del lavoro, alias il monte-ingaggi, per avere la garanzia della solidità nel tempo della società (indipendentemente dai capricci
di Tommaso) che personalmente preferisco agli sporadici exploit. Pietro Leonardi – come leggerete sotto, giacché vorrei che queste sue parole, pronunziate durante la presentazione delle maglie 2014-15, restassero scolpite nel tempo, dal momento che è a seguito di quelle che intendo schiacciare il Grillo Parlante che è in me – ha smontato pezzo per pezzo le mie razionali tesi, ridimensionandole, appunto, a farneticazioni fantacalcistiche. Alégher, come direbbe, Piovani: Ghirardi si è dimesso ha messo in vendita la società? Non è un problema (tanto, come suonerebbe il Discolo, l’importante è che ci siano Leonardi e Donadoni); il Parma non ha bisogno di vendere (o
non ha bisogno di farlo più degli altri anni) e sproloquiare di rifondazione tecnica sono solo chiacchiere da Fantacalcio. Andarsela a riprendere, invece, quello no: non è Fantacalcio… E’, piuttosto, l’obiettivo che orgogliosamente sprona tutti per riparare alla schifosa ingiustizia subita. Schifosa ingiustizia subita? Vabbè così la pensano Leonardi, Cassano e Manfredini…
“A differenza di quello che si è letto nel mese precedente, che tutti quanti dovevano andar via, questa squadra è all’insegna della continuità rispetto a quella dell’anno scorso… Noi abbiamo pianificato questo da tempo, tanto è vero che è passato inosservato il fatto che è arrivato più di qualche calciatore che era già nostro di proprietà e che era a fare delle esperienze. Però fa più presa se magari arriva un calciatore nuovo, non ho idea: però qui ci sono molti nuovi. Abbiamo fatto una foto che non entrava neanche sulle pagine dei giornali per quanti erano… Perciò noi ci siamo già mossi: abbiamo fatto delle scelte e ne continueremo a fare nella continuità. Qui questo è il mio sesto anno, e io cerco di dare sempre un concetto ben preciso che è quello di uno zoccolo duro, fatto da quei calciatori che sono qui da tanti anni, che ci danno la serenità, la certezza, l’immediatezza, per poi colmare quelle che possono essere le lacune, in riferimento all’allestimento della rosa, con quei calciatori arrivati l’anno precedente attraverso quella strategia che era stata molto criticata, ma che ora, invece, ci permette di allestire la squadra senza andare a fare ulteriori investimenti e acquisizioni. Perciò questo ritengo che sia il segnale da dover mandare…
Ho letto che noi abbiamo delle necessità di dover vendere: probabilmente non sono stato chiaro negli anni. Noi non abbiamo la necessità di vendere, ho sempre detto che le cessioni dei calciatori sono figlie di tre situazioni: la volontà del Parma, la volontà della parte acquirente, la volontà del calciatore. Da questo punto di vista mi risulta facile rispondere a chi dice che c’è necessità di vendere e che c’è bisogno di modificare in blocco la squadra, che ci vogliono queste tre componenti: se no è troppo facile scrivere, o dire, o pensare che è meglio cambiare, o è meglio vendere. Poi, se non ci sono le altre due componenti, oltre a quella del Parma, diventa complicato: perciò a parole il fantacalcio lo possiamo fare tutti, poi ci sono i fatti, che sono determinati da coincidenze. Perciò non capisco da dove nasce questa necessità…
Si dice che c’è questa necessità perché non c’è il presidente per quello che ha fatto: però c’è una continuità, c’è una proprietà che dà una continuità aziendale a tutti gli effetti e noi possiamo tranquillamente dichiarare che questo è il nostro gruppo che come tutti gli anni andremo a modellare, cercando di fare qualcosa di positivo o di migliorativo rispetto agli anni precedenti
Ceppitelli fa parte di quel tipo di discorso che facevo prima per cui non possiamo rimanere più di 25, però questo non vuole dire – siccome mi si deve sempre leggere diversamente da quel che dico – che Ceppitelli sia già venduto: dico soltanto che nell’analisi delle cose c’è che dobbiamo rimanere in 25-26, considerando i quattro portieri, e perciò qualcuno, per forza di cose, deve andar via. E’ chiaro che se noi riusciamo a mandar via quei calciatori che ci fanno pure ottimizzare la cessione attraverso un percorso economico, ne siamo più contenti. Però questo fa sì che se ci sono delle richieste, nel caso specifico per Ceppitelli, questo significa che la strategia dell’anno precedente, tanto criticata, ora deve far riflettere: un calciatore che era arrivato attraverso questo percorso, ora è richiesto da squadre di serie A, che chiaramente non vogliono che glielo regaliamo. Cioè può essere imbastita una cessione: noi valuteremo con molta tranquillità, nel rispetto della volontà dei calciatori, e del calciatore nel caso specifico, se è il caso o non è il caso.
Jorquera e Ninis l’allenatore li sta valutando; secondo me sono due giocatori di qualità che possono tornarci utili, ma se rientrano nell’ordine di idee anche loro di una qualsiasi possibilità di trasferimento, non è che dico che sicuramente un giocatore che oggi è qui lo sarà anche il 30 di agosto. Siamo in 35 – che non è altro, poi, che il numero che hanno quasi tutte le società di serie A – e questo significa che è possibile che qualcuno di questi non ci sia il primo o il due di settembre”.
ARTICOLI E CONTRIBUTI MULTIMEDIALI CORRELATI
andiamocela a riprende con il grppo dell’ano scorso. parolo è andato arriverà qualcun altro, non è importante questo – parolo non era un brocco prima e non è un fenomeno ora – l’importante è che ci sta cassano
ciao Gabriele, nella storia della serie A ci sono state squadre più sorprendenti in Europa di questo prossimo Parma. Il Chievo debuttante di Del Neri, diversi campionati dell’Udinese, dovrei scorrere le classifiche della serie A. Scusami, ma vengo da una settimana di vacanza e non ho studiato le rose, a parte che sono ancora incomplete, ma il Parma è tanto più debole rispetto a maggio? Certo, altre saranno più forti.
Il principe degli opinionisti sul Parma sostiene da anni che il Parma deve pensare a salvarsi, io non sono d’accordo. Cioè, minimo una salvezza senza affanni, modello Cagliari, ecco. Sei d’accordo? Mi scuso e faccio mio il tema.
L’ambiente è notoriamente freddino. L’anno scorso la media di spettatori casalinghi nell’andata era di 12780, nel ritorno (spettacolare come risultati) 14054. In pratica circa 1300 in più. Evidentemente per avere una campagna abbonamenti decente (in mancanza, finora, di grossi colpi) si deve “strolgare” qualcosa. Il vecchio ritornello dei 38 punti quest’anno sarebbe un po’ stonato, un “tranquillo campionato di centro classifica” non entusiasma, per cui….
Andiamocelo a riprendere ma senza spudaccio. Noi il grillo non lo ascoltiamo lo ciappiamo!!!!
CREDERCI!
Io, pur non credendoci,mi allineo al claim Leonardiano e con piacere mi metto a guardare i risultati del campo…spero di vedere il fuoco nei giocatori e sugli spalti!! però serve una scadenza per tirare le somme e ripescare questo argomento…che dice direttore, possiamo fare alla Epifania?
Possiamo valutare se il giro di boa sarà a 20 punti o 29? Nel primo caso LEONARDI avrà perso definitivamente la fiducia dei tifosi (non tutti).
Esatto caro mio.
Per chi non l’avesse o non lo volesse ancora capire l’andiamocela a riprendere e’ uno slogan per coagulare l’ambiente e infondere speranze dopo la botta Uefa e l’addio del presidente.
20 punti o 29 non fanno differenza.
L’importante e’ mantenere la serie A e dell’Uefa chi se ne impippa
A me viene una domanda: se si finisce al 12 posto, come verrà giudicata la stagione? Sarà fallimentare perché siano lontani dal 6 posto o positiva perché siamo lontani dal 18 posto?
Sara’ giudicata ottima perche’ saremmo ancora in A
oh ma con 200 calciatori sul groppone cosa vuoi andare a riprenderti se poi non cambi commercialisti ?
Il problema non sono i commercialisti…
Anche quelli anche quelli.
Io da lor signori non farei nemmeno vedere il mio CUD
Vorrei sottolineare che grazie al 6° posto della passata stagione si potrebbe acciuffare L’E.L., quindi andarsela a riprendere, sfruttando il tabellone della coppa italia.
Esordire a Gennaio giocando 2 partite consecutive in casa potrebbe voler dire accesso alle semifinali e concreta possibilità di aver garantito l’accesso all’Europa… Poi l’appetito vien mangiando.
In caso di risultati positivi in C.I mi accontenterei di un piazzamento tra le prime 10 in campionato,possibilità concreta con la rosa attuale.
L’andarsela a riprendere non passa soltanto dal campionato anche se l’anno dopo i mondiali storicamente regala sempre sorprese.
Tuttavia io farei meno proclami e adotterei il basso profilo.
Troppo difficile ormai la CI. Tutte le grandi che all’epoca sono tagliate fuori dal campionato puntano alla CI come cartina di tornasole per i tifosi piu’ o meno imbufaliti
Andiamocela a riprendere o andiamo a riprendercela?
donca,il problema non e’ Ghirardi non e’ Leonardi non sono i commecialisti non sono i 200 calciatori non sono i cedolini non e’ la figc non e’ il coni non e’ il tar non e’ il consiglio di stato non sono i legali…ma allora di che minchia abbiamo scritto fiumi di parole (cit Jalisse) in questi due mesi e passa ? ,scusate il disturbo vado a scrivere graffiti nelle caverne li avro’ le mie risposte, arvedros
ragazzi è da rafforzare il centrocampo…nomi…?
credo che dopo una attenta valutazione dei varii giocatori in ritiro es. i cepitelli ristovsky ecc..ecc..ecc.. potrà iniziare il mercato del parma in modo più mirato..
Il discorso del fantacalcio è antipatico e spocchioso. Ipotizzare un rinnovamento, un progetto ambizioso a medio termine non significa disprezzare la continuità aziendale o i protagonisti dell ultima cavalcata, ma preoccuparsi di consolidare la categoria e non dover troppo dipendere dagli esborsi della proprietà.
Nessuno vuole rubare il posto a leonardi e nemmeno si può pensare di poter fare i conti meglio di lui ma l ad non può meravigliarsi se in questo momento – post licenza e dimissioni – la gente certe domande se le ponga.
Son sempre stato favorevole alla pesca e ora sono curioso, non preoccupato, sulle singole operazioni e i nomi usciti non gli obietto nulla perchè nello specifico ha diritto a prescindere di poter raccontare ciò che fa più comodo, balle comprese.
La c.italia è un discorso interessante, il percorso però credo sia solo un po’ meno arduo, ci vorrebbe comunque un impresa. Sognare è pure bello e tutti speriamo già ora di eliminare la Juve in casa, infatti è già partita la propaganda
io prima di pensare al prossimo campionato penso a questo. Penso ai tanti ricorsi, alle dichiarazioni della società, a tutte le sentenze che ci hanno dato torto spiegandoci il perchè. E penso anke al TAS, che deve ancora decidere, tenendo presente ke il Parma ci ha sempre raccontato di aver ragione:
“Ho sentito dire che bisogna trovare il colpevole. Il colpevole non esiste perché non posso imputare colpe ai miei dirigenti, alla mia contabilità, ai consulenti esterni in quanto colpe non ne hanno. Hanno fatto – ha rimarcato il Pres – quel che han sempre fatto in tutti questi anni. Voglio sottolineare che l’amministrazione del Parma è la stessa da venticinque anni e non ha mai avuto un problema di questo tipo”.
http://www.settorecrociatoparma.it/ghirardi-non-vuol-sentir-parlare-di-colpevoli-e-di-errori-del-parmanon-esistono-lamministrazione-del-nostro-club-e-la-stessa-da-venticinque-anni-e-mai-ha-avuto-questi-problemi/
perchè se poi invece risultasse che avevano TORTO….. prima di pensare a riprendercelo…. una qualche scusa la vorrei. Anche una scusa “away”… una scusa “pan bagnato”, o una scusa “zuppa”, ma sempre scusa. Credo SAREBBE dovuta.
Nessuna pancetta vale la telenovela che ci avete regalato. Grazie!!!
Magari si sentissero dei grilli parlanti, qui c’è il grillo padulo….
Saluti balneari dal fiume limaccioso, che adesso ci sono anche le alghe e le n schifo.
Io non vedo di cosa scusarsi.
Saluti dalle palme di Playa Sirena(Cayo Largo)
Alfredo, qualora ci desse torto anche il TAS, dovrebbero scusarsi per i loro errori/strategie, ad oggi puntualmente evidenziati dalla Figc, dal Coni e dal TAR, perché vorrebbe dire che a causa dei loro errori/strategie non parteciperemo all’Europa League.
Anche aver sostenuto pubblicamente di non aver fatto errori, come evidenziato da Marcello, e poi averli riconosciuti presso gli organi competenti, meriterebbe delle scuse.
qualcuno è in grado di spiegarmi della trattativa di vendere Ceppitelli al Cagliari? è un giovane difensore di prospettiva con un grande campionato di serie b alla spalle, e cosa molto importante e rara per un difensore, con il vizio del gol. considerando che Paletta non è certo rimanga a Parma io lo terrei in rosa o al limite manderei in prestito ma punterei su di lui per il futuro. non capisco proprio questa trattativa di vendita.
chiedo lumi..
La spiegazione è semplicissima: a Cagliari hanno un allenatore che di calcio e di giovani ne capisce. Eccome se ne capisce. Visto che a ‘sto giro era libero, parlo di Zeman, l’avrei contattato per proporgli un contratto pluriennale sulla base del quale far ripartire un ciclo qua a Parma, posto che prima o poi Donadoni ci saluterà…
Il nuovo ciclo si chiama Hernan, ormai e’ chiaro.
L’eventuale cessione di Ceppitelli e’ legata a strategieeramente economiche
capisco le strategie economiche ma per Ceppitelli non parliamo di plusvalenze di grande rilievo per una società di serie a.
non vorrei facessimo altri errori tipo Borini (con le giuste proporzioni), qui si tratta di un difensore dalle grandi prospettive, spero che Donadoni (per ora abbiamo lui poi credo proprio sarà il tempo di Hernan) lo valuti bene e scelga il meglio.
personamente Ceppitelli lo manterrei tesserato per il Parma.
Posto che anch’io terrei volentieri ceppitelli in organico, come possibile nuovo paletta, non reputerei la sua cessione un errore grave, cosi come non lo era stato la cessione di borini, con ricca plusvalenza. La gestione passa anche attraverso operazioni di questp tipo (vedi Sansone) se non si vuole cedere i pezzi più pregiati e stagionati. Cosa che io farei di corsa, ma che complicherebbe l’Andiamocela a riprendere…
Cordialmente gmajo
va bene …”conserviamola” ….è nelle nostre possibilità certamente per ora anche con una cessione illustre da fare ancora…..”andarcela a riprendere” è fantascienza…secondo me
sicuramente è fantascenza, ma nel calcio e nello sport bisogna almeno provarci o riprovarci; poi come scrive “Il Sensini di Ambivere” possiamo riprendercela via Coppa Italia.
basso profilo, OK, ma.. mai dire mai.
FORZA \+/ PARMA
Ciao gabriele,innanzitutto rinnovo i complimenti che ti ho già fatto quando ti ho stretto la mano in “pausa pranzo” al bar davanti sd un panino lo scorso venerdì, quando eri reduce dall’intervista di fantantonio…
Dopodichè, mi auguro davvero che arrivi entro fine mercato perlomeno un nome che che possa stuzzicare le fantasie del pubblico di Parma e dare un pò di entusiasmo…è bello sognare, ma come disse qualcuno anche di recente, “Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100″…
…e quest’anno, mi sa che hanno aumentato i prezzi….
ciao!