AMARCORD di Alessandro Dondi / I DIFFICILI ANNI ’60: QUEI DERBY COL SAN SECONDO, LA PARMENSE E LA VITTORIA DI VAREDO…
(Alessandro Dondi) – Il 20 giugno 1965 il Parma ospita il Napoli per quella che non è solo l’ultima gara del campionato cadetto 1964/65, ma anche l’ultima apparizione dei crociati in serie B dopo ben undici stagioni consecutive, crociati che retrocederanno in serie C in virtù dell’ultimo posto in classifica. Per la cronaca la partita terminerà 1-3 in favore dei partenopei. La stagione successiva vede i crociati confrontarsi con la dura realtà della serie C, inseriti in un girone che tra le altre vede gareggiare Udinese, Como, Piacenza, Triestina, Treviso ed Entella Chiavari, quest’ultima fresca di promozione nella serie B 2014/2015, prima nella sua storia.
E’ un Parma che schiera Magnanini, Polli, Silvagna, Rizzi, Rivellino, Fontana, Tassi, Ferrarini, Zurlini, Rancati e Vernizzi. Una formazione che deve vedersela anche con l’uscita di scena del presidente Agnetti, oltre che con un campionato ostico che la vede lottare per non retrocedere. Il peggior attacco del girone, con la miseria di 15 reti in 34 partite, è un dato emblematico. Nonostante mille difficoltà si arriva all’ultima giornata con la possibilità di giocarsi le residue chance di permanenza in serie C magari agguantando uno spareggio con la Mestrina. E’ il 22 maggio 1966, avversario il Piacenza, si gioca in trasferta ed alla fine del primo tempo il Parma è in vantaggio per 0-1 grazie alla rete di Capelli al 14’. L’illusione dura poco, nel secondo
tempo i biancorossi, prima pareggiano con Brasi al 74’ e poi vanno in vantaggio all’81’ con Tasso, aggiudicandosi il match per 2-1. Una sconfitta che per i crociati significa retrocessione in serie D. Gli avversari del campionato 1966/67 saranno Carpi, Riccione, Città di Castello, Cervia, Moglia, Guastalla e…pensate un po’, San Secondo Parmense. Ebbene sì, la gloriosa squadra crociata si trova a giocare pure il derby con il San Secondo, doppio confronto che termina 3-0 nell’andata al Tardini grazie ad una doppietta del fidentino Francesco Ferrarini ed al ritorno con un pareggio per
1-1 sul campo dei sansecondini. La stagione, tutt’altro che esaltante, vedrà il Parma classificarsi al 6° posto e ben lontano dalla zona promozione. L’anno successivo i crociati, allenati da Giancarlo Vitali, si piazzano di nuovo al 6° posto ed ancora una volta sono costretti al pareggio, stavolta per 0-0, sul campo del San Secondo. Al termine della stagione 1967/68 il Parma Associazione Sportiva viene messo in liquidazione ed al suo posto nasce il Parma
Football Club, per quello che è un ultimo e disperato tentativo di evitare il fallimento. La stagione successiva, 1968/69, i crociati si classificano al 14° posto con 29 punti, preceduti addirittura dai cugini del San Secondo, vittoriosi di misura al Tardini per 0-1 nello scontro del 15 dicembre 1968. Una curiosità, quel Parma fu allenato per poche giornate da un ex gloria interista, Benito Lorenzi detto Veleno. E’ proprio sul finire di questa stagione che anche il Parma FC viene messo in
liquidazione e cessa la propria attività, in quello che per Parma sembra essere l’epilogo del calcio che conta. Nel frattempo, però, c’è un uomo che lavora sottotraccia per dare un futuro solido al calcio parmigiano, quest’uomo è Ermes Foglia che decide infatti di dare vita ad una nuova società calcistica, rilevando il titolo sportivo della Salvarani Golese, team dilettantistico. Nasce così l’Associazione Calcio Parmense che, allenata da Giancarlo Vitali, partecipa al campionato di 1^
Categoria Emilia Romagna girone B, classificandosi al 1° posto e sfiorando la vittoria della Coppa Italia Dilettanti, sconfitta di misura in finale dall’Almas Roma. La Parmense assorbe quindi parte del parco giocatori del defunto Parma FC. Inizia così la stagione 1969/70, sui campi della serie D girone B maturata grazie al primo posto dell’anno precedente. E’ nel corso di questa stagione che, grazie all’azione di Giorgio Orlandini, la Parmense raccoglie l’eredità del Parma: infatti il 1° gennaio 1970 la FIGC autorizza ufficialmente il cambio di denominazione, nasce il Parma Associazione Calcio e si torna a vestire la maglia crociata. E’ una stagione esaltante, che si chiude con il primo posto solitario a 52 punti, primo posto che vuol dire serie C. Decisiva è la vittoria all’ultima giornata sul campo di Varedo, dove i
crociati allenati da Stefano Angeleri si impongono per 0-1, grazie alla rete di Mario Casini al 3’ del primo tempo. Protagonista assoluto quell’anno è Orazio Rancati, capocannoniere con 14 reti. Non va dimenticato, comunque, che quella stagione segna il ritorno a Parma di Bruno Mora, ex nazionale ed ala del Milan, costretto a dire addio ai grandi palcoscenici per colpa di un grave infortunio e che per amore della propria città accetta il declassamento fino alla serie D. Si chiudono così gli anni sessanta, un periodo estremamente buio per i portacolori della Parma calcistica e si aprono i favolosi anni settanta, che riporteranno la gioia nel cuore dei tifosi crociati: tre promozioni, condite da due fantastici spareggi …ma questa, è un’altra storia. Alessandro Dondi
LE PRECEDENTI PUNTATE DI AMARCORD DI ALESSANDRO DONDI
2. I TORTI DI CASA NOSTRA: PARMA-BARI 3-0, LA NEBBIA E L’ARBITRO PEZZELLA… (11.07.2014)
3. L’INDIGESTO BISCOTTO DI PARMA-VERONA 1974/75 (18.07.2014)
5. GISO TOSCANI, UNA VITA DI SACRIFICIO E DEDIZIONE FORGIATA DALLA GUERRA (01.08.2014)
Io c’ero
Cme tsi vec