AMARCORD di Alessandro Dondi / QUANDO COSTACURTA AZZOPPO’ IMPALLOMENI…
(Alessandro Dondi) – Il 24 Ottobre del 1967 nasce a Roma, quartiere di Trastevere, Stefano Impallomeni. Il ragazzo ha talento, compie tutta la trafila della giovanili nella Roma e a 16 anni e sei mesi fa il suo esordio con la maglia della magica. E’ il 22 febbraio 1984, la Roma è impegnata – guarda un po’ il caso – al Mirabello di Reggio Emilia, dove affronta la Reggiana in un match valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Stefano subentra all’80’, sul risultato di 0-1 in favore dei giallorossi. La Roma quell’anno, fresca vincitrice del suo secondo tricolore, conquista la Coppa Italia ed arriva in finale di Coppa dei Campioni. Il ragazzo inizia dunque a familiarizzare con l’ambiente della
prima squadra, trovando un discreto spazio grazie alla fiducia dell’allenatore Sven Goran Eriksson. Nella stagione 1985/86 la Roma vince di nuovo la Coppa Italia, con Impallomeni che parte titolare nella gara d’andata contro la Sampdoria di Bersellini e in occasione del ritorno all’Olimpico entra in campo all’83’ al posto di Pruzzo, facendo letteralmente impazzire la retroguardia doriana. Si tratta di un’ala capace di partire in dribbling e di seminare gli avversari, si parla di lui come del possibile erede di Bruno Conti.
Al termine della stagione 1986/87 la Roma decide di mandare il ragazzo in prestito per fare esperienza, e come destinazione viene scelta Parma, realtà da diversi anni consacratasi alla ribalta nazionale come isola felice in cui far sbocciare giovani talenti. Il 23 Agosto 1987 al Tardini si gioca Parma-Monza – gara valevole per il 1° turno del girone 2 di Coppa Italia – il giovane Impallomeni debutta come titolare nel 4-3-3 di Zeman, il match terminerà 4-2 in favore del Parma. Tre giorni più tardi si gioca la seconda giornata del girone di Coppa Italia ed il Parma batte il Barletta per 1-0, proprio grazie alla rete di Impallomeni al 46’. Il ragazzo mette in mostra ottime doti tecniche ed atletiche, andando a segno anche nella giornata successiva quando il Parma sconfigge per 1-2 il Como. Il ragazzo è titolare anche nelle successive due sfide di Coppa Italia, a San Siro contro il Milan ed al Tardini contro il Bari, dove mette a segno il primo rigore della sequenza che porterà il Parma a prevalere sui galletti. L’avventura nella Coppa Italia 1987/88 per Impallomeni si chiude col positivo bilancio di 5 presenze e 3 reti, tutte decisive. In campionato le cose vanno un po’ diversamente, il talento trasteverino fatica maggiormente a trovare spazio, collezionando solo 3 presenze di cui due da
titolare contro Cremonese e Brescia – peraltro in entrambe le circostanze sostituito anzitempo da Osio – ed una da subentrante a Di Nicola in Parma-Genoa 0-0. Al mercato novembrino il ragazzo viene spedito in prestito a Cesena, dove cose andranno ancora peggio, per lui solo 11 presenze tutte in panchina. All’origine delle difficoltà di ambientamento pare vi siano motivi caratteriali, si dice che il giocatore abbia un carattere abbastanza spigoloso. Indiscrezioni mormorano che anni prima, nel corso di una partita con la primavera giallorossa, abbia apostrofato l’arbitro con considerazioni poco gratificanti circa il suo stato di forma, guadagnandosi il cartellino rosso.
La stagione seguente Stefano fa ritorno a Parma, dove la società ed il tecnico Giampietro Vitali fanno affidamento sulle sue qualità per la nuova stagione alle porte. Ma, come si sa, la sfortuna – al contrario della sua collega – ci vede benissimo e riserva al talentuoso attaccante romano un destino crudele: il 3 Agosto 1988 al Tardini si gioca la gara amichevole Parma-Milan – che terminerà poi sull’ 1-1 grazie alle reti di Baresi e Turrini – ed Impallomeni, subentrato al 46’ a Verga, nel finale di gara viene toccato duro da Costacurta e deve uscire in barella tra i fischi di un Tardini inviperito nei confronti del difensore milanista. Il responso è però assai negativo: frattura di tibia e perone, con una prognosi di parecchi mesi di stop. Parecchi anni in un intervista al Corriere della Sera, Billy Costacurta, all’atto d’addio al
calcio, ammetterà la propria responsabilità per quell’intervento – certamente involontario, ma altrettanto duro – dichiarando di dovere senz’altro le proprie sincere scuse al malcapitato collega. Lo stop per infortunio dura esattamente sei mesi, è infatti
il 5 febbraio 1989 quando Impallomeni rientra in campo, sostituendo Verga al 76’ di un Parma-Bari che termina 0-0. La domenica successiva prende parte alla trasferta di Padova, partendo titolare per poi essere sostituito da Faccini ad inizio secondo tempo. Nelle giornate successive collezione alcuni scampoli di partita, intervallati da una presenza come titolare nella sfida casalinga con l’Empoli, anche qui sostituito ad inizio ripresa. Si deve attendere l’ultima di campionato, la trasferta sul campo di Piacenza, per rivedere Stefano schierato come titolare. In
quell’occasione segna una doppietta con la quale contribuisce al 3-1 finale degli uomini di Vitali sui biancorossi. La sua stagione in gialloblù termina con il bilancio di di 10 presenze e 2 reti. In seguito rientra alla Roma per fine prestito e tra le fila della squadra giallorossa colleziona la miseria di 5 presenze in serie A. Purtroppo, la sua carriera ha ormai intrapreso la strada di un triste declino. Alcune partite, per lo più condite da prestazioni anonime che non lasciano traccia, una tenuta fisica visibilmente condizionata dal grave infortunio subito. Nemmeno il successivo trasferimento al Pescara – stagione 1990-91 – è in grado di rigenerarlo, in riva all’Adriatico colleziona appena 21
presenze in due anni e senza reti all’attivo. Gli anni successivi sono un’altalena, prima la Casertana in serie C1 poi di nuovo Pescara in serie B e poi Modena sempre tra i cadetti: per un totale di appena 23 presenze, senza nemmeno un goal. Al termine della stagione 1994/95, a 28 anni ancora da compiere, Stefano decide di appendere le scarpette al chiodo. Termina così la carriera agonistica di uno dei più interessanti prospetti sfornati dalle giovanili giallorosse negli anni ’80, l’erede designato di Bruno Conti si è visto stroncare la carriera da un rude contrasto di gioco. Attualmente Stefano Impallomeni lavora a Sky, come conduttore della pagina sportiva all’interno di Sky TG24 Mattina. Alessandro Dondi
LE PRECEDENTI PUNTATE DI AMARCORD DI ALESSANDRO DONDI
2. I TORTI DI CASA NOSTRA: PARMA-BARI 3-0, LA NEBBIA E L’ARBITRO PEZZELLA… (11.07.2014)
3. L’INDIGESTO BISCOTTO DI PARMA-VERONA 1974/75 (18.07.2014)
5. GISO TOSCANI, UNA VITA DI SACRIFICIO E DEDIZIONE FORGIATA DALLA GUERRA (01.08.2014)