AMARCORD STRAORDINARIO (E A RICHIESTA): A PROPOSITO DI ARLIA, ECCO A VOI MARLIA…
(Alessandro Dondi) – A proposito di arlia (in questi giorni, complice l’arrivo di Costa si è riaccesa quella tra Parma e Reggiana), giocando un po’ con le parole – come ci ha suggerito il nostro lettore Assioma – si può arrivare ad ottenere Marlia. Ed ecco l’idea per una nuova storia, d’annata come una bottiglia di vino… Siamo nell’estate del 1980, il Parma è appena tornato in serie B grazie alla vittoria nello spareggio contro la Triestina e si appresta ad iniziare la nuova stagione sotto la guida di un confermatissimo Cesare Maldini. E’ l’estate del passaggio di Carlo Ancelotti alla Roma per la cifra di un miliardo e 700 milioni di lire, un grande affare per quei tempi salvo che il Parma si vede offrire, a parziale decurtazione della cifra in denaro, diversi giocatori,
operazione che purtroppo si rivelerà tecnicamente mediocre. Lo stesso Ernesto Ceresini, più tardi, affermerà : “Quando ti accorgi di avere in mano un elemento valido, occorre farsi pagare con denaro contante. I cambi sono spesso dei rischi e degli insuccessi”. Ma torniamo a quell’estate, il calciomercato fa registrare numerosi arrivi in casa Parma tra cui il portiere Zaninelli e i difensori Matteoni, Zuccheri e Parlanti. All’interno di questo nutrito gruppo di arrivi ecco anche un libero, Marino Marlia,
viareggino classe 1951, proveniente dalla Reggiana. Il ragazzo, non più di primo pelo, giunge dalla vicina Città del Tricolore accreditato di essere un libero assai solido, specializzato nei calci piazzati e nei rigori. Per lui 65 presenze ed 11 goal segnati nelle due stagioni in granata, grazie anche a 4 calci di rigore segnati oltre ad una autorete. La stagione del Parma vede un positivo esordio in campionato – vittoria per 2-1 sul Brescia al Tardini con goal di Scarpa e del salsese Italo Toscani – lasciando presagire un cammino tranquillo. Ma le cose si complicano fin dalla domenica successiva con la
sconfitta per 3-1 a Lecce, seguita dallo scivolone in casa con la Sampdoria – rete del fontanellatese Sartori – e da quello di Vicenza. Il Parma di Maldini stenta e rimane inchiodato nei bassifondi della classifica, con uno spogliatoio sempre più apertamente schierato contro il tecnico reo, a detta degli atleti, di avere completamente sbagliato la preparazione. Alla fine del girone di andata il Parma è in penultima posizione, avendo collezionato la miseria di 15 punti. Marlia disputa come titolare tutte le prime quattro partite del campionato, salvo sparire dalle scene fino alla sfida col Genoa del 6 gennaio 1980, terminata 1-0 con goal di Bonci. Nella successiva trasferta di Cesena, come ricordato nell’articolo L’ANTIPASTO, di Alessandro Dondi: CESENA-
PARMA, Marino Marlia segna su rigore il goal del pareggio crociato in terra romagnola. Il giocatore viareggino ritorna quindi stabilmente tra i titolari in un contesto non comunque favorevole, giacché Cesare Maldini non riesce a sanare il malcontento e viene esonerato all’indomani della sconfitta casalinga per 1-2 col Lecce. Un disperato tentativo da parte di Ceresini per invertire la classifica e riportare serenità nell’ambiente. A subentrare a Maldini è il verace Tom Rosati, marchigiano classe 1929 con un passato sulle panchine di Cesena, Pescara, Avellino,
Teramo e Casertana. Per la cronaca Tom Rosati sarà protagonista alcuni anni dopo – durante un Pescara-Como della stagione 1983/84 – di un episodio curioso, che per certi versi richiama quello tra Delio Rossi e Ljajic, mollando uno schiaffone al suo attaccante Vittorio Cozzella. Vedere per credere: https://www.youtube.com/watch?v=_r4AW_pnsJ0. Il primo impegno per il Parma targato Rosati è la partita casalinga con la Sampdoria, in occasione della quale Ceresini mette a disposizione un premio partita di 15 milioni di lire in caso di vittoria. Nel primo tempo il Parma colpisce una clamorosa traversa con Marlia su calcio di punizione. Nella ripresa i crociati, però, crollano: la Samp si porta sul 2-0. Poco dopo
però l’arbitro concede un calcio di rigore al Parma, sul dischetto va proprio Marlia, che si fa parare la conclusione dal portiere blucerchiato Garella. Un esordio tremendo per il povero Rosati, che conquisterà 11 punti nelle successive 16 gare, nella quali Marlia viene impiegato stabilmente tra i titolari. Una sola soddisfazione per l’undici crociato, la vittoria per 1-2 sul campo del Como capolista. Il 30 marzo del 1980 il Parma batte i lariani al goal goal di Marlia su calcio di rigore ed a una autorete di Cavagnetto. In quel Como militano Pietro Vierchowod e Silvano Fontolan, fratello maggiore di Davide, calciatore del Parma nella stagione 1986/87. Al termine del campionato, dopo un solo anno di cadetteria, il Parma retrocede in serie C. Una botta tremenda per Ernesto Ceresini, che vede vanificarsi gli innumerevoli sforzi
economici profusi. Ma da tenace imprenditore e da uomo di sport profondamente innamorato del suo Parma, il buon Ernesto non demorde e nonostante l’addio del direttore sportivo Borea, si rende protagonista di un calciomercato molto movimentato per i crociati. Se ne vanno Torresani, Boranga, Bonci, Caneo, Scaroa e Mongardi. Arrivano Biagini, Alessandrelli, Leali e Cesati, in aggiunta ai giovani Murelli, Farsoni e Aselli.
Della vecchia guardia rimangono Italo Toscani, Matteoni, Zuccheri, Borzoni e Marlia. La stagione mette in evidenza i limiti del gioco impostato da Tom Rosati, che non porta soddisfazioni di classifica e costringe Ceresini ad un nuovo esonero: sulla panchina del Parma torna Giorgio Sereni. Marlia in quella stagione disputa 17 partite di campionato, oltre a due gare di Coppa Italia, in entrambi i casi senza goal all’attivo. Al termine di quella stagione il calciatore toscano ex Reggiana lascia il Parma, per lui 47 presenze e 2 goal con la maglia crociata. Alessandro Dondi
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L’ANTIPASTO, di Alessandro Dondi: CESENA-PARMA
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Se non sbaglio marlia sbaglio un rigore al tardini contro la reggiana se non ricordo male
no quello li era cesati al novantesimo sullo 0-0
Buondì
Dalle cronache storiche Marlia sbaglio il penalty contro la Samp, nel derby del 1980 fu Robertp Cesati a sbagliare un rigore sul finire del match (terminato 0-0)… Se non sbaglio….
alcune cose non le ricordavo ed era il 1980 ,degli ultimi 5 anni ricordo …nulla
dondi beccati sto altro amarcord di cesati poi basta che non voglio aiutarti troppo
Straordinario, Alessandro e Gabriele, è esattamente il giornalismo che piace a me. Ero bambino quando questo Marlia giocava nella Reggiana. Cognome e anche foto indimenticabile. Questo per me è il bello del giornalismo, dello sport, a prescindere da chi lo scriva. Ma qui vedo passione vera, saluti da Reggio…