HABEMUS TAVECCHIO. ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FIGC, ESPRESSIONE DELLE LEGHE, SOSTENUTO ANCHE DAL PARMA RIMASTOGLI SEMPRE FEDELE

310x0_1407768105460_medium_140811_122801_figc1(Alessandro Dondi) – Habemus Papam! E’ proprio il caso di dirlo, tra il sacro ed il profano, dopo l’elezione di Papa Francesco e un po’ come nell’omonimo film di Nanni Moretti – speriamo con un epilogo differente –ecco che anche la Federazione Italia Giuoco Calcio ha eletto il suo nuovo presidente. Come da pronostico alla massima carica federale è stato eletto il contestatissimo Carlo Tavecchio, forte di oltre il 63% dei consensi.Un’elezione avvenuta all’insegna del rispetto dei patti, perché determinante è stato “l’aver firmato tutti e 18 un programma in sede di assemblea di Lega” – come ha ricordato l’A.D. crociato Pietro Leonardi prima di esprimere il voto – sebbene nelle ultime settimane abbia prevalso “una voglia di parlare successiva”. Ed il Parma in questo si è dimostrata società fedele alla parola data perché, ci tiene a sottolineare sempre il Plenipotenziario “le parole singole dette fuori da questi appuntamenti, come quelle che sto dicendo io a voi, per me contano poco”. Un Parma dunque che ha visto prevalere il proprio candidato, espressione delle quattro Leghe, ossia dell’apparato che governa i più importanti campionati calcistici d’Italia. Che dire? Semplicemente constatare che la società crociata, peraltro ad appena poco più di due mesi di distanza, ha appoggiato il candidato di quello stesso apparato cui il Presidente Ghirardi ha ammesso di essersi rivolto per ottenere indicazioni circa il rilascio della Licenza Uefa, indicazioni che per sua stessa ammissione – vedi conferenza stampa del 30 maggio – hanno contribuito a determinare la situazione che tutti ben conosciamo. Non dimenticando il duro messaggio che Ghirardi stesso aveva in quella sede rivolto al mondo dello sport, di cui la FIGC è assieme alla Lega massima espressione per il pianeta calcistico : “Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport, siete riusciti a farmi abbandonare la mia più grande passione, e dovete vergognarvi tutti. Io con il calcio ho chiuso, con lo sport ho chiuso. Me ne torno al mio paesello. Ma voi vergognatevi di quello che avete fatto.”

Orbene, è piuttosto strano che le cose siano cambiate così radicalmente nel giro di sessanta giorni, tuttavia così è…se vi pare, direbbe qualcuno! Fanno riflettere in questo senso le indiscrezioni riportate dalla Gazzetta dello Sport e che si riferirebbero a Lugaresi, presidente del Cesena – società che pochi giorni orsono aveva firmato un documento in cui invitava i candidati ad un passo indietro, salvo poi oggi accodarsi al gruppo Tavecchio – il quale ammette che “pur avendo le budella attorcigliate, da fuori le stanze dei bottoni non hai voce in capitolo”. Eccoci al dunque, forse anche il Parma ha ritenuto di sostenere la candidatura di Tavecchio proprio per lo stesso motivo? Al di là della nota vicenda delle dichiarazioni sul “mangiar banane”, sulla quale si sono espressi fin troppe persone e che a mia volta censuro, non è razionalmente comprensibile la motivazione che ha addotto la società del Presidente Tommaso Ghirardi a schierarsi a favore di questo candidato. Le motivazioni sono quelle sopra esposte e pertanto non ci resta che pensare che si sia voluti restare agganciati al treno dei pretendenti alla stanza dei bottoni, quasi a rivendicare il proprio diritto a scrivere parti della futura riforma del calcio italiano. E proprio qui, direbbe qualcuno, casca l’asino: nessuno sa con esattezza quale sia il programma di riforme del Tavecchio. Parliamo di squadre B? di nuovo format dei campionati? Di serie A a 18 squadre? Di riforma della Coppa Italia? Di una salary cap che rende maggiormente equilibrato il tasso tecnico delle rose, diminuendo il divario con le big? Tutti interrogativi che esigono una risposta, fermo restando che non è facile comprendere come in questo possano essere conciliabili le posizioni ad esempio di Milan e Inter con quelle, peraltro ragionevoli ed interessanti, di Pietro Leonardi? Ai posteri, speriamo non troppo in là nel tempo, l’ardua sentenza. Alessandro Dondi

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

5 pensieri riguardo “HABEMUS TAVECCHIO. ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FIGC, ESPRESSIONE DELLE LEGHE, SOSTENUTO ANCHE DAL PARMA RIMASTOGLI SEMPRE FEDELE

  • 11 Agosto 2014 in 23:30
    Permalink

    Leonardi ha fatto riferimento alla condivisione delle riforme tra le varie leghe. Io come ho già detto non ho mai compreso le sostanziali differenze tra i programmi dei candidati, vedremo

    • 11 Agosto 2014 in 23:38
      Permalink

      Comunque trovo assai contraddittoria questa fedeltà alle Leghe da parte di chi ha accusato le istituzioni di avergli fatto perdere la passione per il calcio…

  • 12 Agosto 2014 in 00:45
    Permalink

    In effetti non capisco la motivazione che ha dato Leonardi per il sostegno a Tavecchio. Se qualche votante avesse cambiato idea all’ultimo momento, legittimamente, nonostante il documento firmato da tutti cosa sarebbe successo? Mi domando se a quel punto, da parte di Leonardi, ” le parole singole dette fuori da questi appuntamenti ” avrebbero davvero contato poco?
    Mi dispiace, ma lo si poteva intuire, che sia Albertini a dover tornare al paesello.

    Christian

  • 12 Agosto 2014 in 10:05
    Permalink

    Non ho capito perchè Ghirardi ha detto che sarebbe tornato al suo paesello per rimanere puro ed ora ha votato Tavecchio?
    Qualcuno me lo sa spiegare? Sono io che sono lento oppure è un po’ una presa in giro?

  • 12 Agosto 2014 in 10:06
    Permalink

    per seguire ancora sta roba qui chiamata calcio devi avere un alto grado di disadattabilita’ sociale

I commenti sono chiusi.