CALCIO & CALCIO PIU’ / FOSCHI: “BELFODIL LO VEDREI PIU’ VICINO ALLA PORTA. RISTOVSKI NON VA GIUDICATO PER POCHI EPISODI”. LONGO E DONDI CRITICI SULLA GESTIONE DEL CASO BIABIANY
(Evaristo Cipriani) – Assenti il nostro direttore Gabriele Majo (in missione a Villa Castellina per documentare la Gran Festa del Parma Club Fidenza con la consegna del Premio “Amore per il Parma” a mister Donadoni) ed Enrico Boni (ai box, causa problemi di salute, a proposito in bocca al lupo e speriamo di rivederlo in studio già da lunedì), ieri sera a Calcio & Calcio Più (clicca qui per vedere la web registrazione, a cura di Alex Bocelli), ospiti di Michele Angella c’erano l’allenatore professionista Luciano Foschi (ex vice di Di Carlo al Chievo e al Livorno, ieri mattina a Veronello per seguire dal vivo l’allenamento della squadra di Corini), il cronista Calcionews24.com Daniele Longo e il nostro Alessandro Dondi (che nella versione di Calcio & Calcio del lunedì siede al desk insieme a Lorenzo Fava, a supportare il conduttore).
DONDI E LONGO CRITICANO LA GESTIONE DEL CASO BIABIANY – Apertura di puntata dedicata al caso Biabiany. Il conduttore Michele Angella ha tenuto a precisare: “La nostra redazione era venuta a conoscenza da subito, grazie ad una fonte attendibile, del problema cardiaco di Biabiany, tuttavia per una questione deontologica, di rispetto della privacy e di sensibilità verso il ragazzo, abbiamo deciso di non diffondere nulla. Altri colleghi di testate nazionali non hanno invece usato i guanti bianchi e non hanno avuto questa sensibilità e la cosa è venuta fuori (ma non erano terroristi a Teleducato…? nda), certo è legittimo chiedersi a questo punto se il Parma non avrebbe fatto meglio a dire le cose come stavano da subito evitando poi di dover rincorrere le
notizie di stampa e di smentire le notizie diffuse in precedenza sul proprio sito ufficiale”. Secondo Alessandro Dondi “uomini navigati come Leonardi e i dirigenti della società avrebbero dovuto prevedere che la verità sarebbe venuta a galla, essendo coinvolta una realtà metropolitana come Milano, dato che il giocatore era stato già ceduto al Milan. Diciamo che era
meglio muoversi con trasparenza prima per evitare di metterci la cosiddetta pezza dopo”. Critico anche Daniele Longo: “Dire che il problema di Biabiany non ha inciso sullo scambio con il Milan mi sembra inaccettabile: sappiamo benissimo che più che il mancato accordo con Zaccardo, a far andare all’aria l’affare sono stati gli esiti della visita medica supplementare fatta sostenere in un centro clinico di Como dal Milan al ragazzo”. Secondo l’addetto ai lavori Luciano Foschi “a livello di spogliatoio quando si devono fare i conti con assenze importanti come quelle di Biabiany, Cassani e Paletta, si può creare una maggiore coesione e una maggiore responsabilizzazione”.
FOSCHI “SALVA” RISTOVSKI E BONI CHIAMA – Enrico Boni era a letto con 39 di febbre, ma era comunque vigile davanti alla tv e ad un certo punto non ha potuto fare a meno di chiamare il centralino di Teleducato e di intervenire in diretta come un normale telespettatore. Motivo dell’infuocata intrusione del Saltimbanco la difesa da parte di Luciano Foschi di Stefan Ristovski, autore in realtà di alcuni madornali errori contro il Milan. Questa l’analisi di Foschi: “Al posto di Cassani va data fiducia al giocatore macedone, contro il Milan ha
compiuto alcuni errori, ma al di là di quelli è stato tra i più positivi, certo i giornali gli hanno affibbiato dei votacci, ma non si giudica un giocatori solo da alcuni episodi”. Parole che hanno fatto infuriare Boni: “Non si può sentire dire che Ristovski ha giocato bene, perché ha fatto una prestazione da 4 e non deve più giocare e mi stupisco che in studio nessuno abbia contraddetto Foschi, qui mi fate alzare la febbre, Ristovski deve stare in panchina punto e basta!”. Peccato che il popolare opinionista, alla domanda di Angella su chi farebbe giocare al posto del giovane ex Latina, abbia risposto: “Non lo so!”.
FOCUS BELFODIL – La presenza in studio di Luciano Foschi si è rivelata molto azzeccata non solo per l’analisi del Chievo, avversario di domenica, ma anche per un focus su Belfodil, dato che il tecnico vice di Mimmo Di Carlo lo ha avuto a disposizione lo scorso campionato da gennaio a maggio a Livorno: “Devo dire che a Livorno alcune delle partite migliori le fece – ha svelato Foschi – quando lo avevamo impiegato sulla fascia, però credo che debba giocare più vicino alla porta e più vicino a Cassano. Belfodil – ha aggiunto – ha grandi potenzialità, può fare la differenza, ma deve essere motivato e deve sentirsi psicologicamente al meglio, non posso dire che sia un tipo indolente, certo è che deve sempre impegnarsi al massimo”.
IL PUNTO DEBOLE DEL CHIEVO – Lo stesso Foschi, che in mattinata aveva seguito a Veronello l’allenamento della squadra di Corini avversaria domenica del Parma, ha analizzato l’organico dei clivensi: “E’ una rosa importante, molto migliorata rispetto allo scorso anno, credo che sia un delitto non far giocare Paloschi titolare, loro sono rognosi a centrocampo, ma hanno un punto debole al centro della difesa dove la coppia Cesar-Dainelli potrebbe concedere qualche spazio di troppo al Parma”. Evaristo Cipriani
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