CARMINA PARMA / DUE CAMBI PREZIOSI, LA PICCOLA RIVOLUZIONE COPERNICANA E QUEL FULMEN IN CODA…

image(Luca Savarese) – Nella terra dei Mussi volanti, forse il Parma ha iniziato il suo volo. Alla fine le sorprese positive risultano superiori ai dubbi, agli interrogativi, ai mugugni dell’inizio, di quello scriteriato inizio in cui, dopo soli quattro minuti, era arrivata la doccia fredda di giornata: il gol di Mariano Izco, addirittura prima, cronologicamente, di quanto Jack Bonaventura avesse timbrato il cartellino sette giorni fa. La partita contro il Milan però, non poteva essere dimenticata così facilmente: perché al cospetto degli inzaghiani, i ducali avevano fatto vedere di avere ancora il cuore, di non essere finiti e da mettere nell’armadio assieme alla naftalina. No, quell’atteggiamento di riaprire i giochi, maturato nella gara contro i rossoneri, non doveva essere un unicum. Ed allora, ecco ancora una volta due registi diversi per due tempi diversi: il primo affidato ad un giallista, dopo un primo tempo da strapazzo e da collasso, ed il secondo ad un romantico ed alla fine, per la prima volta in questa stagione, arrivano i tre punti, medicina migliore per presentarsi nell’infrasettimanale al cospetto della Roma. Le scene della prima frazione, sono davvero inquietanti, come i dati: Belfodil non segna dal 27 maggio 2013, gol nella vittoria emiliana in quel di Palermo nell’ultima giornata del torneo 2012-2013, Lucarelli che, vedendo l’imbarazzo delle punte, prova ad andar lui a segnare, ma di mano, per non parlare delle palle perse, quattordici. Sembra di assistere alla solidità clivense opposta al pressapochismo crociato. Sembra, perché a volte la realtà, per venire a galla in tutta la sua interezza, ha bisogno di pazienza e di alcune mosse, di una presa di posizione in un mezzogiorno che altrimenti, va alle cronache come uno di gran grigiore. Quando Donadoni vede Mendes inserirsi bene in area sulla fascia, dopo un’azione in cui il difensore, si ricorda di avere la medesima nazionalità di CR7, decide che non è possibile che le uniche occasioni le creiamo con i difensori. I primi sospiratissimi e desideratissimi tre punti, che non arrivavano nel ducato dal 18 maggio, hanno una sorgente: Roberto Donadoni, che come un segugio, fiuta, che più di qualcosa non va, che soprattutto due uomini, non stanno andando: Lodi, lento e scialacquatore di palloni e Ghezzal, impacciato e senza nessun tipo di spunto. Donadoni, va un attimo a lezione da Copernico e vara una doppia mossa, fatale per i veneti, benedetta per i crociati, una sterzata senza fronzoli: dentro Galloppa e Coda. E la paura non è più, come la terra per Copernico, al centro, dove invece, spunta il sole. Basta pochissimo e si vedono subito gli effetti di questo cambio di rotta: Coda riceve palla, non la perde, come aveva fatto più volte Ghezzal, ma la serve quasi con umiltà ed in punta di piedi a Cassano che la scaraventa in rete alla sua maniera, di bellezza pungente, un fioretto dal sapor di spada. Pareggio. Forse davvero sta cambiando qualcosa. Il numero 88, accostato da Majo al Sansone parmense degli anni scorsi (nel senso di sorpresa), ma con un fisico più importante e con maggiore spirito d’abnegazione, quasi non si capacita di giocare affianco ad un fenomeno come Cassano, che quando giocava nel Real, lui stava inziando a sputare sudore sui campetti di provincia, e fa di tutto per duettare bene, per far vedere che lì, accanto al 99, lui, 88 di nascita e di maglia, ci può giocare alla grande. Sono momenti in cui il Parma cambia passo, e crea un’altra partita. E così con Coda, che si candida a sostituire Biabiany, il Parma esce dalla coda della classifica. Non solo assist ma anche gol: Galloppa serve, lui conclude da bomber consumato, stop e tiro di sinistro. Chievo sorpassato, Parma forse ritrovato. A volte basta poco per ritornare in vita. Prima che Botta entri per loro, un botta di vita, che sul campo non si apprezzava da illo tempore, per noi. Galloppa, che si candida invece a giocare affianco a Jorquera al posto di Lodi, crossa, Coda appoggia di petto e Cassano scaraventa (cum clava) di nuovo in rete e via a festeggiare. Un momento mica è finita, sembra dir il solito Paloschi al vetriolo, ma poi si, dopo un po’ di tensione finale, giusto per non farci mancare mai niente, è finita. Con la parte bassa della classifica, quella colorata di giallo dalla Gazza, che si riempie dei primi tre punti. Ed oggi prima dei titoli di Coda, sulla partita si è abbattuto un fulmen in cauda, anzi in Coda, che in sodalizio con il suo nome, ha dato il Massimo. Finalmente, dopo essere stato Sisifo in cento ottanta minuti, il Parma, nella città di Giulietta e Romeo, più che attingere dal repertorio amoroso, decide d’un tratto di essere per alcuni minuti Ercole e polverizza i mussi poco volanti oggi, che settimana scorsa avevano battuto il Napoli senza ricevere gol alcuno. Il menù del lunch match oggi prevedeva questo. Cassano (con Icardi, aspettando stasera Palermo-Inter, in testa alla classifica dei cannonieri, a quota 3), vera anima della squadra e non solo corpo estraneo come sovente è accaduto; poi quella doppia modifica del Don, via due carte un pochino bollite e dentro due jolly che assieme all’asso col numero 99, nobilitano il mazzo ducale di giornata. Sta iniziando l’autunno, che a Parma sia iniziata una stagione più serena? Luca Savarese

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

10 pensieri riguardo “CARMINA PARMA / DUE CAMBI PREZIOSI, LA PICCOLA RIVOLUZIONE COPERNICANA E QUEL FULMEN IN CODA…

  • 21 Settembre 2014 in 18:07
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    forse comincia (tatticamente) a scantarsi ed e’ gia’ un bel segno visto che pensavo lo facesse da meta’ ottobre,diamogli per una volta merito quando ce l’ha ,non mi scordo pero’ il costa a destra invece di mendes (ci e’ COSTAto il primo gol) poi guarda caso li ha cambiati di posizione,e questa ostinazione a giocare con lodi iorquera (o uno o l’altro) per quanto riguarda i vari rispoli galloppa e coda li avevo inseriti nella mia formazione,che non e’ che ci voglia un genio a mettere un attaccante vero al posto di …….nessuno

  • 21 Settembre 2014 in 18:43
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    “io l’avevo detto” rimane la frase preferita dell’antiparmigiano assioma

    • 22 Settembre 2014 in 14:27
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      piu’ che altro lo avevo scritto,ma se vuoi ti faccio uno schizzo sulla lavagna…..:-)

  • 21 Settembre 2014 in 19:30
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    io dico che assioma ha ragione e penso comunque che non ci voglia un genio a fare questi spostamenti tattici……..li dovrebbe vedere prima un allenatore di categoria……e comunque assioma non è antiparmigiano al massimo è antibresciano

    • 22 Settembre 2014 in 14:28
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      eh Monti mi sa che ci hai beccato 😉 prima di dunadun come al solito

  • 21 Settembre 2014 in 19:30
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    ma insomma ma uno potrà dire quel che ne ha voglia o no??,…..poi parliamo del parma dai!!!…..invece di tacagnare tra noi che non porta a nulla…..ottimi i tre punti di oggi grande cuore,e spirito finalmente giusto, quell animo pugnace che da qui alla fine dev essere la principale dote della squadra …quella che ci permetterà di fare i punti necessari poi,ci saranno tante variabili che ci diranno chi dovrà abbandonare la massima serie o restare in a…..poi adesso bisognerà lavorare sui difetti visti oggi che più che altro riguardano alcuni singoli belfodil e ghezzal su tutti….e la convivenza jorquera lodi quest ultimo…corpo estraneo alla squadra …anch io sono dell avviso che o uno o laltro e poi…..complici le assenze pesanti in difesa ,( e non è cosa da poco ma…..sarà così per un po’ ..quindi occorre fare di necessità virtù)occorre maggior attenzione e concentrazione in tutto il reparto arretrato…in 2 partite troppi svarioni e veramente distrazioni imbarazzanti …..il gol subito oggi è la dimostrazione che la partita con il milan ha insegnato poco,insomma veramente tropp gol subitii per una squadra che deve lottare su ogni palla come se fosse l ultima,andare sotto sempre non è consigliabile …a volte ..anzi spesso le doti “nervose” non bastano per risalire la china ..e visto che la qualità è poca….a buon intenditor……..
    PS. Donadoni dice che coda potrebbe trovare sapzio in futuro….MA….SE UNO CHE ENTRA Fa UN GOL E 2 ASSIST NON DIVENTA TITOLARE LA DOMENICA DOPO ….COSA DEVE FARE PER GIOCARE??

  • 22 Settembre 2014 in 11:15
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    Siccome dopo le vittorie, i commenti sono sempre scarsi, voglio dare il mio contributino.Odio la frase “io l’avevo detto”..ma quando ci vuole..ci vuole. Donadoni con il doppioregista ripete gli errori di quando faceva giocare insieme Valdes e Marchionni. Con Lodi (questo Lodi) e Jorquera manca completamente la copertura alla retroguardia e l’interdizione in quanto anche Acquah è un’incursore efficace ma troppo irruento e scomposto per la fase difensiva, l’innesto di un centrocampista di copertura e di sagacia tattica appare indispensabile mi auguro che Galloppa sia tornato ai suoi livelli magari con aumento graduale del “minutaggio” ma in tutti i casi vanno individuati due centrocampisti di quelle caratteristiche da affiancare ad uno dei due tra Jorquera e Lodi,la difesa ha problemi di difensori laterali (come spesso è successo) quindi tanto vale passare alla difesa a tre. In attacco un finalizzatore centrale appare indispensabile credo che Coda meriti il posto non solo per l’eccezionale exploi di Verona, ma anche e soprattutto per la sua attitudine al goal dimostrata in una carriera lontana dalle luci della ribalta, come accadde in passato ad Hubner, a Penzo, a Umile, a Enzo,(scusate le citazioni remote…ma non è sfoggio di cultura calcistica ma solo effetto collaterale di carattere anagrafico)

    • 22 Settembre 2014 in 11:34
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      Ti quoto direi al 100% (e mi pare un record, anche se ricordo che qualche anno fa c’era qualche malfidente che pensava che io e te fossimo la stessa persona…) infatti troverai gran parte di queste considerazioni nell’Opinione che sto cucinando…

      Sul fatto di Lodi-Jorquera come Marchionni-Valdes ricordo che è stato lo stesso Donadoni a fare l’analogia: ma come era sbagliato, a mio avviso allora, lo è pure oggi. Donadoni diabolico…

      Sul fatto che dopo una vittoria latitino i commenti direi che sia fisiologico nel minuto in cui stadiotardini.it viene considerato un sito di opposizione al governo – luogo comune che trovo riduttivo – il cui forum spesso si trasforma in lavandino dopo le sconfitte. Debbo però confessare che ieri sera, dopo aver visto la piega che si stava prendendo, ho censurato alcuni commenti, bannando l’utente che li ha postati (era recidivo con diffida: a un certo punto anche la pazienza di Giobbe Majo ha un limite). Ricordo che lo spazio che metto a disposizione dovrebbe servire per un costruttivo dibattito e non per stucchevoli diatribe tra tifosi nostri o di altre squadre.

      Cordialmente
      Gmajo

  • 22 Settembre 2014 in 11:42
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    Mi fa piacere che tu riconosca la mia “indipendenza”, e spero te ne ricorderai se in futuro dovessimo essere in dissenso. Aprofitto per ricordare a chi riteneva il Parma da serie B, dissi a suo tempo che a parte il Verona tutte le nostre concorrenti non le vedevo rinforzate…a partire dal Torino, ma è un po’ troppo presto per tracciare bilanci attendibili se ne parla a fine novembre (dopo il November Porc)…..

  • 22 Settembre 2014 in 12:59
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    Acquah quest’anno me l’aspettavo meglio. Corre, si danna l’anima ed è generoso ma sinceramente l’anno scorso avevo visto grossi miglioramenti sia dal punto di vista dell’ordine in campo che nelle conclusioni a rete.
    Mi sembra che anche a lui stia mancando una figura di comando a centrocampo ( intendo nella zona centrale) e un suo omologo a sinistra.
    Io insisto a dire che non si possono mettere tutti i trequartisti a fare i registi, a maggior se in squadra hai un vero regista ( Mauri).
    E’ giovane ma meriterebbe una chance

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