PELLE’ SA SEGNARE ANCHE IN INGHILTERRA (DOPPIETTA AL NEWCASTLE IN 13’): IL PARMA E’ ABILE A SCOVARE TALENTI POI, PERO’, NON HA LA FORZA DI PORTARLI AL TOP DELLA MATURAZIONE
(Alessandro Dondi) – Come d’abitudine nel corso della stagione calcistica, oggi ho dedicato una parte del mio pomeriggio alla Premier League. All’interno del ricco menù proposto dal massimo campionato di oltremanica figurava il match Southampton-Newcastle, terminato col risultato di 4-0 in favore degli uomini di Koeman che ora si trovano al 3° posto in classifica. Marcatore al 6’ e 19’ del primo tempo Graziano Pellè. Si proprio lui, quello che “gioca con le tette”, come in vernacolo sosteneva Michelotti. Come oramai noto, il buon Graziano, in estate, si è trasferito in Inghilterra, per seguire il mister Ronald Koeman – suo mentore al Feyenord dove l’attaccante ha messo a segno 57 reti in 50 gare – approdando al Southampton per la cifra di 11 milioni di €. A livello personale, come opinionista, ma anche come tifoso del Parma, debbo ammettere che la
notizia dell’odierno exploit della punta leccese ha suscitato emozioni contrastanti. A mio avviso i successi di Pellè rappresentano la conferma evidente delle ottime capacità di talent scouting del gruppo di lavoro coordinato da Pietro Leonardi ed Antonello Preiti, capaci di portare a Parma diversi “illustri sconosciuti”, magari snobbati dal grande pubblico, salvo poi risultare fondamentali per il rendimento dei crociati ed, in alcuni casi, anche per
le casse del club grazie a ghiotte plusvalenze. In questo il succitato Pellè si trova senz’altro in buona compagnia: Borini, Sansone, Mendes, Paletta, Ceppitelli ed altri, tutti approdati a Parma da carneadi qualsiasi e poi rivelatisi pezzi pregiati in campo e nel bilancio. Il destino che accomuna ad esempio Borini e Ceppitelli è quello di aver solo calcato i terreni del centro sportivo di Collecchio, essendo entrambi partiti per altre destinazioni in anticipo sull’inizio della stagione, fruttando – Borini in particolare – ricche plusvalenze. In realtà un filo conduttore accomuna a queste anche le vicende di Sansone, Mendes e Paletta, tre giocatori arrivati da queste parti grazie alla bravura degli uomini mercato di casa gialloblù, con gli ultimi due letteralmente esplosi quando nessuno avrebbe scommesso nemmeno un soldo bucato. I vari Borini, Ceppitelli, Sansone e Mendes sono stati tuttavia anzitempo sacrificati all’insegna del “meglio l’uovo oggi, che la gallina domani”, mentre di contro Paletta è rimasto in rosa sebbene abbia oramai raggiunto la piena maturità e, crediamo noi, anche il massimo della quotazione di mercato. Un paradosso se si pensa al paradigma della sostenibilità ed all’equilibrio costi-ricavi (leggasi autogestione), entrambi sbandierati dal Presidente Ghirardi già sul Monte delle Vigne e non rinnegati ieri durante la conferenza stampa di “fine vacanza” in risposta ad una domanda di Sandro Piovani. In questo mi trovo in perfetto accordo col nostro Direttore, giacché alla luce del grande risultato conquistato il 18 maggio ed a maggior ragione degli imprevisti e drammatici sviluppi (diniego della Licenza Uefa con successive dimissioni presidenziali e messa in vendita della società) credo, a buon diritto, si sarebbe dovuto provvedere a resettare la situazione, cedendo i pezzi pregiati rimasti in cantina onde evitare di ritrovarseli in carico l’anno successivo magari deprezzati, ripartendo da un nuovo tecnico e da una rosa giovane, da costruirsi questa con i frutti della pesca a strascico dell’anno passato e facendo leva su alcuni dei prospetti citati, ad esempio Sansone, Mendes, Chibsah. La strategia attuata, invece, è stata improntata ad una logica diversa, quella del mantenimento in rosa degli elementi di maggior spessore (e valore) – Parolo a parte – andando a monetizzare nell’immediato su elementi quali Sansone, Chibsah, Ceppitelli e Benalouane, i quali avrebbero senza dubbio potuto fruttare maggiori introiti qualora si fosse deciso di trattenerli più a lungo per consentirne una completa valorizzazione. E’ chiaro che una politica di questo tipo presuppone estrema pazienza da parte del pubblico, per accompagnare i ragazzi nella propria crescita, pazienza che in alcune circostanze è parsa mancare all’esemplare pubblico parmigiano, ivi compresi illustri opinionisti, con critiche che nel caso del citato Pellè hanno senz’altro convinto la società a disfarsi di un buon giocatore per realizzare un’immediata plusvalenza di 3 milioni di €, divenuti poi 11 solo un paio di anni più tardi altrove. Peccato perché con un Pellè in più in rosa o, se preferite, con 8 milioni di più in cassa, il mercato di quest’anno sarebbe stato senz’altro più scoppiettante. Alessandro Dondi
mah, in genere sono spesso sulla sua lunghezza d’onda ma stavolta non sono molto d’accordo. Pellè a Parma è arrivato a 26 anni, e non ha convinto, ha convinto poco anche nel prestito alla Samp. A me sembra che soffra i campionati italiani, poi in Eredivisie è stato decisivo a tratti anche all’Az ben prima del Feyenoord. Mi stupisce che sia già a 3 gol in Premier, bravo, vedremo se resiste. Ma mi pare uno di quei giocatori che in Italia non riesce a incidere nonostante le qualità
Che il buon Dondi sia un estimatore di Pellè ormai è noto, ma al fine che non divenga un tormentone come Amauri (con Schianchi contro e Boni pro) gli ho suggerito – e lui ha colto al volo – di allargare l’analisi ai tanti giocatori scoperti dal Parma, ma venduti prima del top della maturazione all’insegna del “meglio un uovo oggi che la gallina domani”. Magari non ci sono solide fondamenta come là, ma la differenza con l’Udinese sta nel fatto che là hanno più pazienza (e mi riferisco non solo al club, ma soprattutto la tifoseria) con i nuovi. Cosa di cui si è accorto e spesso ne ha parlato anche l’Ad Leonardi.
Cordialmente
Gmajo
Salve Ermete,
sicuramente Pellè non ha brillato nei pochi mesi a Parma, dove è stato “sacrificato” alla presenza in rosa di Crespo – poi ritiratosi- e di Floccari, risultato a tratti determinante. Alla Samp tuttavia ha messo a segno 4 reti in 12 presenze…insomma, non avrà convinto molto però….Detto questo, io in Pellè ho sempre intravisto buone doti che potevano risultare molto utili ad una provinciale, benchè di lusso, come il Parma. Non ho alcuna intenzione di fare lo Schianchi della situazione, con tutto il rispetto, perciò non ne farò una crociata. Volevo solo rendere l’idea di come Pellè rappresenti il paradigma di una delle pecche del calcio italiano, che a Parma è evidente, la poca pazienza nell’aspettare i giovani, giacchè a sceglierli invece abbiamo molto talento grazie a Leonardi, Preiti (senza dimenticare Imborgia ed altri). Al 18 maggio i risultati hanno dato ragione a Leonardi, e gliene rendo merito convintamente. Tuttavia, a mio modesto avviso, si sarebbe dovuta tracciare una linea diversa. Dopo di che, da tifoso ed appassionato del Parma (sebbene qualcuno creda il contrario, siccome la critica spesso non viene vista per quanto di positivo rappresenta) mi auguro che i risultati questa stagione confermino la strategia societaria. Mi voglio solo sentire libero di esprimere un parere, anche in disaccordo con le linee editoriali della società, Stadiotardini me lo permette e le discussioni civili come questa con Lei arricchiscono notevolmente. Di ciò la ringrazio. Majo, lo ringrazio di persona per lo spazio che mi concede.
buona serata
eh già… sicuramente un fenomeno…. chi lo ha visto a Parma lo sta ancora rimpiangendo… mo par piaser…
Caro Raffaello
Mi permetta, ma quando mai nel mio pezzo ho affermato che siamo di fronte ad un fenomeno?
Sarebbe forse opportuno leggere nel dettaglio i pezzi, levandosi gli occhiali della “prevenzione”. Poi, visto che ho parlato più di strategie che di Pelle in quanto tale, se lei non si trova d’accordo questo é un altro paio di maniche ed è il bello del dibattito. Ma non mi si mettano in bocca parole mai pronunciate. A Parma non staranno rimpiangendo Pellè magari ma gli 11 mln ( o 8 in più se preferisce), quelli si!
Saluti
Caro Alessandro
che Pellè è un fenomeno lo scritto io quindi non ho messo in bocca a lei nessuna frase… era ovviamente una battuta non ho niente contro di lei e contro i suoi pezzi che leggo attentamente inoltre considerato la mia età ho visto molti centravanti al Tardini e per quello che ha fatto vedere Pellè al Parma se devo fare una classifica lo metto sicuramente agli ultimi posti per cui quando fu venduto a 3 milioni feci fatica a crederci e resto convinto che il suo volere sia quello
Saluti
*valore
Caro Raffaello,
tranquillo, avevo inteso la battutta…ho solo preso spunto dal suo commento precisare, a scanso di equivoci, che non sono un fan sfegatato di Pellè a tutti i costi, bensì mi limito ad una analisi dei fatti, come peraltro ha fatto lei in questo suo ultimo commento che apprezzo,pur non condividendolo del tutto. Qui non discuto che Pellè, per quello che ha fatto vedere a Parma in poco più di 11 gare, non potesse essere valutato oltre i 3 mln, su questo sono daccordo. Tuttavia, a maggior ragione, questo dimostra che forse si sarebbe potuto credere maggiormente nel ragazzo, con maggiore pazienza come hanno fatto in altre società con altri giocatori. Sul fatto che Graziano valga solo 3 milioni, mah, difficile a dirsi…a meno di non considerare dei pazzi i dirigenti del Southampton che – per accontentare Koeman (altro visionario?)- hanno investito nel ragazzo 11 milioni. A fine campionato tireremo le somme, a quel punto non ci saranno più storie della serie ” ah, ma è facile segnare in Olanda con le difese che ci sono!”
un saluto
A.
ahahahah ,figa mi e’ venuto l’esaurimento nervoso a forza di vedere i suoi stop di petto,a parma ce lo ricorderemo come PETTE’
Prego Assioma, non con il petto ma con le tette! Il buon Michelotti docet!
Un abbraccio, senza tette purtroppo per lei 😉
Alessandro
oh poi stasera gichoamo con ghezzal allora rido di meno 🙂 come dice il piu’ grande spara supercazzole del pianeta politico sarebbe “grasso che cola” avere pelle’ adesso
Pellè qui a Parma ha davvero giocato male, però come spesso è accaduto con vari giocatori, non gli è stata data una seconda possibilità ed è decisamente stato venduto troppo presto, avremmo potuto provare a tenerlo un po’ di più! e forse il talento che ha mostrato in olanda e adesso in inghilterra sarebbe saltato fuori anche qui da noi…un altro giocatore che è stato mandato via con troppa fretta è stato senza dubbio Pabon, da lui si aspettavano grandi così e nn è stato così ma se avessimo provato a valorizzarlo un po’ di più avremmo potuto poi venderlo davvero bene! se ricordo bene il valencia quando l’ha comprato ha speso parecchio. infine anche Ninis è stato mandato via senza mai avere una vera possibilità, a donadoni non è mai piaciuto così l’ha sempre tenuto in panchina e le poche volte che ha giocato non era nel proprio ruolo, tutto questo l’ha penalizzato! e quest’anno addirittura non è stato neanche venduto, ma svincolato, un peccato…
Secondo me all epoca della cessione al feyenord 3 milioni erano tanti soldi (era venuto da svincolato). Altri potrebbero averci visto più lungo ma forse avevano anche altre necessità e risorse. Non mi pare comunque sensato dire abbiam perso 8 milioni perchè qua poteva anche rimanere incompiuto. Capisco più l operazione pelle di quella Sansone, che qualcosa aveva fatto vedere e non ha portato un ricavo esagerato
Stasera hanno annullato all’udinese il gol del pareggio, per fuorigioco inesistente. Strano.
in italia da under 21 era una promessa dopo il primo passaggio in olanda(AZ)torna in patria e nn mantiene le promesse(PARMA-SAMP)dopo è storia nota torna in olanda fa sfracelli e da quest’anno sbarca in premier ed inizia a suon di gol(già 3)forse nn è adatto al campionato di serie A forse quando è tornato nn ha avuto l’impatto mentale giusto(importantissimo)forse nn ha sentito la totale fiducia intorno e se’,in tutti i casi ora facciamogli i complimenti x quello che sta facendo in un campionato (quello si)di primissima fascia d’importanza e qualità.
Riporto dall’odierna edizione della Gazzetta dello Sport, giusto per ampliare un attimo la rassegna delle opinioni ed evitare che qualcuno pensi ad un mio innamoramento per Pellé(anche se pare io sia in buona compagnia del CT Conte 😉 ):
“Sui giornali inglesi formato lenzuolo, il primo dei due gol rifilati da Graziano Pellé al Newcastle è esaltato come un capolavoro: il centravanti italiano, maglia numero 19, sovrasta di mezzo metro la difesa avversaria e piazza la botta. Il portiere olandese Krul, che non è proprio l’ultimo arrivato, è annichilito. Ronald Koeman, quello che una sera bruciò i sogni di Coppa dei Campioni della Sampdoria con una punizione assassina, è ammirato: «Una rete fenomenale».”
Quelli di Fox Sports hanno appena mandato in onda un servizio dedicato alle gesta del nostro ex Graziano. Ebbene, l’autore di questo contributo, di cui mi sfugge il nome, ci ha proposto una tesi (“sa segnare anche in Inghilterra”) simile, per non dire identica, a quella di Dondi. Delle due, l’una: o quelli di Fox Sports e Dondi non capiscono una mazza di calcio, e ne dubito fortemente; oppure è una parte dei tifosi del Parma, e specialmente quelli che frequentano certe latrine virtuali, a capirne ben poco. Propendo per la seconda ipotesi, e invito questi ultimi, nei confronti dei quali la mia stima è scesa al di sotto del livello del mare, a darsi all’ippica, sempre che ne siano all’altezza.