LAUDISA A PALLA IN TRIBUNA: “PAZZINI AL PARMA? DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E DELL’ENTUSIASMO SAREBBE L’OPERAZIONE MIGLIORE, MA CI SONO DIFFICOLTA’ DI NATURA ECONOMICA CHE IMPONGONO CAUTELA”
(gmajo) – Un Palla in Tribuna sempre molto interessante con Marco Balestrazzi in conduzione sui 102 e 104 megacicli di Radio Parma: ieri non vi avevamo riferito, ma tra gli ospiti c’era stato – ideale trait d’union tra le due gare contro Inter e Juventus – il grande Roberto Boninsegna, che ricordiamo presente a Sala Baganza allorché il locale campo da calcio venne intitolato al giornalista della Gazzetta di Parma Marco Federici, uomo simbolo di quella squadra, prematuramente scomparso un anno prima in un drammatico incidente stradale. Boninsegna, tra le altre cose, ha ricordato come sia interista anche il vescovo di Parma mons. Enrico Solmi, che a suo avviso sarebbe persino preoccupato per la retrocessione dei nerazzurri, così tartassati dal Parma. Boninsegna aveva anche rivelato di non essere voluto venire al Tardini, ospite della società come l’anno prima, apposta perché temeva che il biscione rivitalizzasse il Parma, preferendo seguire la
partita sul piccolo schermo, con i ducali che, a suo dire, sembravano il Real Madrid… Ma veniamo alla trasmissione di oggi: il bravo Marco Balestrazzi, visto che l’argomento del giorno è l’ipotetico scambio di mercato Pazzini-Paletta, ipotizzato ieri da Sport Mediaset e oggi rilanciata dalla Gazzetta di Parma, ha contatto in apertura l’esperto di mercato della Gazzetta dello Sport, Carlo Laudisa, facendo una chiacchierata ad ampio raggio sulle prospettive di mercato che si potranno aprire nella finestra invernale.
“Ricordiamo – ha detto Laudisa – che il mercato riaprirà solo a Gennaio, con l’anno nuovo e in due mesi di calcio possono cambiare tantissime cose. Ci sono altri club che saranno chiamati a fare investimenti e correzioni di tiro con obiettivi tecnici conclamati: per il Parma il discorso è differente: la situazione di classifica attuale è poco felice, però non è detto che da qui a fine dicembre, specie dopo lo scatto che c’è stato contro l’Inter, non si volti pagina. Il campionato, fino ad ora da detto poco e la classifica è bugiarda nel bene e nel male. Non so a gennaio cosa potrà fare il Parma di cui ricordo che la situazione societaria, riferita alle finanze, non è brillantissima. Chiaramente il presidente Ghirardi e l’Ad Leonardi dovranno essere molto attenti nello spendere, prerogativa che non va mai dimenticata se si fanno previsioni per il mercato”.
Balestrazzi ha chiesto a Laudisa se ha pesato sul mercato del Parma la vacanza presidenziale di tre mesi, i cui effetti si riflettono su un sostanziale indebolimento della rosa: il giornalista della Gazzetta dello Sport, però, ha offerto una differente chiave di lettura.
“No, assolutamente, le dimissioni di Ghirardi non hanno pesato, perché Leonardi ha condotto le vicende con esperienza come in passato: io non sottovaluterei, piuttosto, un altro aspetto, e cioè che il Parma, negli anni scorsi, aveva fatto investimenti creando un parco giocatori enorme intorno ai 100 tesserati. Quella di quest’estate è stata una cura dimagrante molto positiva per quel che riguarda il contenimento dei costi, e quindi non ha potuto dedicarsi alle entrate per la rosa della prima squadra con la tessa potenza economica del passato. Un male necessario, non dico calcolato, ma imposto da una situazione economica difficile che credo tutti conoscano e conoscessero già quest’estate”.
Cassano, dopo le turbolenze estive, sembra essersi calato perfettamente nel Parma, prendendoselo sulle spalle…
“Sì: per fortuna i temporali estivi che ci sono stati e che non sono state fantasie, sono superati. Cassano è così: in quei giorni aveva da dire delle cose e le ha dette in maniera sbagliata, ma poi l’intelligenza di tutti ha fatto superare la crisi e adesso Cassano fa il Cassano in senso tecnico e questo è buono per il Parma. Poi a fine anno si trarranno le conclusioni, ma le linee sono tracciate”.
Mauri è uno dei giocatori più in vista sul mercato…
“Più di una voce circola su di lui: è uno dei giovani più impressionanti in questo avvio di stagione, ma non si muoverà sul mercato di gennaio. Tutti hanno voglia di prenderlo, il suo nome è gettonatissimo, ma sarà un affare che si potrà concludere dopo l’estate. Adesso tutti i grandi club lo stanno visionando, come è giusto che sia, ma sono tutti in corsa, non ce n’è uno avvantaggiato su altri”.
Un altro nome caldo è quello di Mirante: c’è chi sostiene che possa andare al Genoa qualora partisse Perin appetito da qualche grande…
“Vale lo stesso discorso fatto per Mauri, anche se in termini differenti: io non credo che vada via a gennaio Perin, ma resta una traccia per l’estate quando Perin, che è un uomo tra i più gettonati in uscita, avrà lasciato il Genoa”.
C’è l’ipotesi di questo fanta-scambio di prestiti Pazzini-Paletta, magari possibile perché in maglia crociata giocano Cassano e si potrebbe ricomporre la coppia che così bene aveva fatto alla Sampdoria…
“lo, sullo scambio di prestiti sarei scettico. E’ notorio che Pazzini si stia guardando attorno, il suo contratto è in scadenza e lui percepisce 2.600.000 euro netti a stagione, che sono tantissimi per i discorsi fatti prima. Indubbiamente è suggestivo che si pensi di ricostruire la coppia con Cassano che ha fatto tanto bene alla Sampdoria: i due, poi, si sono divisi, e le loro storie si sono incrociate, perché Cassano era arrivato al Milan e Pazzini all’Inter. E’ una situazione che dal punto di vista tecnico e dell’entusiasmo sarebbe la migliore per il Parma, ma queste difficoltà di natura economica impongono cautela. E poi Pazzini ha ricevuto offerte dagli Usa: si sta guardando attorno, però per il mercato di gennaio occorre aspettare per vede la loro direzione”.
Il Parma, a causa dell’infortunio di Coda e con Pozzi ancora non al meglio si ritrova senza centravanti, mentre ci sono degli ex come Pellè e Okaka che stanno facendo bene e quest’ultimo non perde occasione per lanciare frecciate al Parma sul suo impiego quando era qui…
“Evidentemente, allora, c’erano Amauri e altre situazioni tecniche consolidate e Okaka arrivava da una stagione non proprio eccezionale, ma secondo me il ragazzo ha ragione a lamentarsi: lui, comunque, ci aveva messo impegno già ai tempi di Parma, peccato per gli emiliani aver perso questa opportunità, ma va dato atto a Mihailovic di aver lavorato bene sulla psicologia del giocatore che ora sta giocando a livelli mai visti. Gli manca il gol, ma è utile per la squadra e si sta esprimendo anche con una padronanza tecnica di grande livello. A fine stagione sarà tra i grandi protagonisti del mercato”.
Il prossimo impegno vede i ducali andare a far visita alla Juventus, che sarà senza Vidal, ma ad Allegri non mancano le alternative: dopo l’impegno con l’Olimpiacos di ieri accuseranno una flessione fisica, come già è successo dopo i precedenti impegni di Champions League?
“Si è già successo: devo dire, però, che come è avvenuta la rimonta ieri, con cambio di modulo, tutti gli ingredienti fanno pensare che sia stata la partita della svolta per la Juventus. Quindi, dal punto di vista emotivo, lascia adrenalina positiva, e questo è un pericolo in più per il Parma, ma c’è anche l’altra faccia della medaglia e cioè che il Parma, che fa ha fatto una grandissima partita con l’Inter e quindi ha capito di non esser tagliato fuori dalla partita salvezza, è un avversario altrettanto temibile per la Juve. Insomma: ci sono condizioni e presupposti per una partita temibile per entrambe: anche la Juve deve prestare attenzione al Parma, perché poteva trovare avversari meno insidiosi”.
Laudisa si è accomiato augurandosi di poter ritrovare un “Parma rivitalizzato in tutti i sensi…”
Alla Luisa avrei kiesto se sPazzini, qualora lo mandassero a Parma, ci verrebbe cn gli okki della Tigre? xkè x noi sarebbe fondamentale.
Vorrei fare presente che sPezzatini ha un figlio ke si kiama Tommaso e questo è molto bello ke lo abbia kiamato come il nostro presidente. Ke è anche il mio nome preferito. Non vorrei però questo potesse creare confusione.
Secondo me è meglio se rimaniamo con i piedi x terra. Etor kè. Se vogliamo degli sPazzini ci abbiamo già quelli della Sirio.