“UBI MAJO” – TU COME LI VEDI? IL MAJOMETRO DEI CROCIATI PRIMA DI PARMA-INTER
(Luca Savarese) – Da Milano a Parma la strada è breve. Breve, è anche il filo al quale dopo l’energico secondo tempo contro il Toro di mercoledì, è appeso il Parma, che davanti ai nerazzurri è in cerca della sua prima vittoria interna stagionale. L’Inter tra le tante motivazioni, ne ha una in particolare, mostrare che non di soli rigori di Icardi, può vivere. Questo e molto altro ancora è Parma-Inter, che impreziosisce la già nobile notte di Ognissanti. Linea che passa quindi a Gabriele Majo, direttore distadiotardini.it
Tante sono le prodezze crociate nel teatro dell’Ennio contro quella che, soprattutto un tempo, veniva chiamata la Beneamata. Ne cito tre: il gol di Filippini l’11 gennaio del 2004, il gol di Simplicio il 26 marzo del 2006 e quello di Sansone il 26 novembre 2012. Tutti e tre determinanti per l’1 a 0 finale. Quale di queste si fa preferire in te o, nella carrellata dei gol ducali casalinghi contro l’Inter, a quali tieni particolarmente?
“Inutile andare troppo indietro con la memoria, che ormai faccio fatica, ché sono vecchio: scelgo quello di Sansone, al di là della fattura, per quello che rappresentava il sorprendente Parma di quei giorni, spinto proprio da quella scoperta di Donadoni (il gol contro il Torino alla nona giornata, dopo che il tecnico aveva pescato proprio lui, Carneade fino a quel momento, dalla neonata panchina lunghissima, azzeccando la mossa), ma poi ceduto al Sassuolo a metà della stagione successiva sacrificato sull’altare di Cassano, quando forse non si era capito che i due assieme, nel tridente appena formatosi, avrebbero potuto convivere eccome, anche se poi con Schelotto, ci saremmo lo stesso consolati per la sua partenza, nonostante nessuno ci credesse. In quella stagione il nostro Niki fu castigamatti delle grandi, e tra le prime ad assaggiare questa sua specialità ci fu proprio l’Inter, anche se poi sarebbero arrivati altri scalpi eccellenti…”.
Walter Mazzarri secondo te è un emotivo o uno scafato; cioè, il suo modo di fare iper-agitato, il suo togliersi spesso la giacca durante le gare, il suo recente non presentarsi alla stampa, perché esausto e spossato, al termine di Inter-Napoli, viene da un’emozione spesso non controllata o al contrario, da un leggere così bene il copione degli eventi e quindi dal sentirsi tranquillo ed uscire un pochino dagli schemi?
“Cosa vuoi che ti dica, cara al me ragas: già faccio fatica a capire se Pietro Leonardi, che conosco direttamente da sei anni, sia un impulsivo o un calcolatore, quando esterna a fine partita, anche se, al contrario di altri colleghi, ho sempre avuto i miei dubbi che quelle del Plenipotenziario fossero uscite alla Mourinho. Quindi cosa vuoi che ti possa dire di Mazzarri che non ho mai conosciuto direttamente: te lo saprò dire se davvero, come ipotizzato da Lazzaro Russo, ce lo ritroveremo qui l’anno prossimo al posto di Donadoni (ipotesi che potrebbe essere possibile se, ovviamente, quest’anno riusciremo nella mission impossibile di salvare la categoria)”.
Al di là dell’espressione che gli ha appioppato Ferrero, come vedi il ruolo di Erik Thoir all’interno dell’Inter? Qui a Milano, tra la gente e gli abbonati storici, si ha l’impressione che sia un grande, ma a livello di business e che la fede alla storia nerazzurra, sia un’altra cosa…
“Ci sono tanti che godono l’internazionalizzazione delle nostre squadre: io sono ancora molto sciovinista e pur con tutti i limiti e i difetti dei nostri presidenti preferisco gli italiani. Già sarebbe stato difficile per un italiano fare breccia nei cuori nerazzurri succedendo al generoso Moratti, figurarsi per un filippino (come dice Ferrero o forse indonesiano quale effettivamente è) che pare essere particolarmente attento alle spese (magari giustamente)”.
Per quanto riguarda infine le nuove leve, se noi abbiamo Cerri classe 1996 (oggi esiliato a Lanciano, dove purtroppo si è infortunato al ginocchio, sicché sarà out per un paio di mesi), loro in primavera hanno Puscas, altrettanto classe 1996, punta rumena dal gol facile e dal pregevole tasso tecnico, che assieme al compagno di reparto Bonazzoli del 1997, è stato inserito nella lista dei convocati per la vittoriosa gara infrasettimanale dell’Inter contro la Samp. Quindi in prospettiva futura, Parma ed Inter, là davanti, non sono poi messe malissimo…
“Essere inseriti nella lista dei convocati in serie A in una big per un 1996 e ancor di più per un 1997 è indubbiamente è un bel traguardo, ma è solo l’inizio. Seguiranno alti gradini altissimi come l’esordio e più ancora il confermarsi a certi livelli, cosa che non so quanto sia semplice, già in una squadra come il Parma, immaginarsi all’Inter. Se noti anche nella lista dei convocati del Parma – al di là di Josè Mauri, ormai una certezza, per dirla alla Donadoni, e un titolarissimo – per oggi ci sono, il ’94 Sarr e il ’95 Jeraldino della nostra primavera, ma non si tratta di scelta tecnica, bensì di necessità, visti i tanti infortuni che hanno falcidiato una rosa che quantitativamente era pure piuttosto ricca, si pensava anche troppo: lo stesso immagino succeda a casa Mazzarri, giacché il listone di chi è fuori non è lungo come il nostro, ma quasi, per cui diventa fisiologico pescare nel vivaio. Non avendo una conoscenza diretta di Puscas e Bonazzoli, non posso dirti quanto l’Inter sia a posto per il futuro; viceversa penso che Cerri (sebbene ci sia l’intoppo di questo infortunio al ginocchio, che si spera possa essere superato in due mesi, anche perché non ci sarebbe il temuto interessamento del crociato anteriore, bensì del posteriore, che è un po’ meno tosto come problema) assieme a Mauri possa essere un tesoretto importante più in prospettiva economica che tecnica, in quanto credo che sarà con il loro sacrificio che il Parma, se manterrà la categoria, potrà cercare di ricostruire il proprio futuro, sempre ammesso che nel frattempo non passi di mano (campa cavallo…)”.
Grazie e alla prossima. Luca Savarese
Mazzarri (che mi è antipatico come pochi) guadagna 3,2..
Andrà all estero in quanto incompreso e bistrattato..
A Parma ha sempre avuto del culo
tu come li vedi ? col binocolo
Non ha ancora cambiato nome alla rubrica????
repetita…juvant , juvant juvant vaffanculo ! 🙂
Vince l’Inter : 2 a 0 con gol di Palacio e Ranocchia su calcio d’angolo. Belfodil va a vedere il figlio quando abbiamo già una penuria estrema di attaccanti…. (sono 3 quelli disponibili, cioè Cassano, Coda e Ghezzal, Palladino sarà in stato zombie)
È l unica cosa umana che fa dall inizio del campionato..
Il nome di questa rubrica ma bene perche gioca con ubimaior latina ed il cognome del signor majo. Perche dobbiamo cambiare anche quello che è buono?