L’ABBAGLIO DI DI MARZIO: HA SCAMBIATO IL COLLEGIO SINDACALE PER IL CDA…

image(gmajo) – Non è stato certamente per fare uno scoop, giacché stava riportando solo un comunicato stampa diffuso a tutti i media e non una soffiata amicale come fa di solito: fatto sta che l’errore di Gianluca Di Marzio è madornale, e se lo sottolineo non è per fare il fenomeno perché, per carità, ognuno di noi può sbagliare e l’imprevisto è sempre in agguato (per cui posso caderci anch’io), ma per corretta informazione nei confronti dei tifosi crociati che si abbeverano spesso assetati alla sua fonte, giacché prodiga di primizie. Però, vivaddio, come si può contrabbandare il nuovo collegio sindacale, per il nuovo Cda: specie se lo si copia-incolla tra l’altro circa un’ora e mezzo dopo la pubblicazione del sito del Parma? E’ vero che c’è grande attesa di conoscere i sette saggi del Parma F.C. e gli altri altrettanti sette di Eventi Sportivi, però la riproduzione del comunicato ricevuto avrebbe meritato migliore attenzione sia nella titolazione che nell’incipit. Stessa cosa qualche settimana fa, imageallorché capovolse (ma lì sono convinto che la colpa fosse della musa ispiratrice…) il problema delle sanzioni contro la Russia (che potevano comportare problemi alla conclusione della cessione del Parma) come se l’embargo fosse con l’Ucraina. Insomma: il mio modesto consiglio è quello di aver meno fretta di pubblicare, e cercare di capire cosa si sta diffondendo.,,

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

59 pensieri riguardo “L’ABBAGLIO DI DI MARZIO: HA SCAMBIATO IL COLLEGIO SINDACALE PER IL CDA…

  • 29 Dicembre 2014 in 22:32
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    Rispetto per il prezioso servizio del suo collega, Majo.

  • 29 Dicembre 2014 in 22:37
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    ah quindi secondo lei Di Marzio è inutile?

    • 29 Dicembre 2014 in 22:44
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      Io ho un altro concetto di “prezioso servizio”, con questo non ho certo definito inutile Di Marzio.

      E comunque, in questo specifico caso, non mi è parso un servizio prezioso veicolare una castroneria grande come una casa, che fa il paio con l’altra citata nel servizio. E come correggo gli errori di altri in ambito locale, ai fini di una corretta informazione per il pubblico, lo stesso ho inteso fare anche stavolta circa quello di Di Marzio.

      Capita a qualsiasi giocatore di sbagliare una partita, ma non sono solito attribuire patenti di bidoni a vita.

      Saluti

      Gmajo

  • 29 Dicembre 2014 in 22:57
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    Ma Majo, si scherzava… Anzi, Di Marzio è molto approssimativo, Viene seguito perché ha dei contatti privilegiati, il che non è poco, ma per il resto…

  • 29 Dicembre 2014 in 23:03
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    Capita di sbagliare, Gabriele, a me è successo decine di volte, però mi fa piacere che lo sottolinei, che non fai sconti al grande collega di grande testata. ciao, complimenti per il coraggio abituale, ciao

  • 29 Dicembre 2014 in 23:58
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    Majo,
    Confermi che c’è stata la prima istanza di fallimento da parte di un creditore??? E l’udienza è x fine gennaio????

    • 30 Dicembre 2014 in 00:03
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      La voce di una istanza di fallimento mi era giunta proprio il giorno della conferenza di Giordano da più fonti giudiziarie. In quei giorni si parlava del solo deposito, era prematuro sapere quando è fissata udienza, men che meno chi ha presentato istanza.
      Cordialmente
      Gmajo

      • 30 Dicembre 2014 in 08:37
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        Cosa ti dissi tempo fa, da delatore senza nome? Purtroppo non credo sarà l’ultima di istanza di fallimento. Parma non ha più fiducia nella sua squadra e nella dirigenza, sono 5 anni che sopporta ritardi. Mi stupisce che i dipendenti non abbiano ancora preso misure nei confronti dei responsabili di questo scempio.
        A quanto pare il tessuto commerciale e industriale preferisce ripartire dalla D, puntando alla B, piuttosto che restare in A e attendere invano i pagamenti. 100 milioni di insoluti (se le cifre che raccontano i beninformati sono corrette) sono tanti

        • 30 Dicembre 2014 in 08:59
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          Le delazioni anonime non mi piacciono, specie se non sono suffragate da prove. È lo stesso discorso che ripeto spesso a proposito dei creditori: a disposizione per raccontare le loro vicende, purché non si nascondano e ci mettano la faccia, ma io non faccio da amplificatore di mero chiacchiericcio. La storia tep la scrissi io, in esclusiva, dopo aver convinto l’inf. Piazza ad esporsi. L’istanza di f fallimento di cui si sta parlando oggi mi era stata riferita da più fonti giorni fa, ma non dedicai articoli non avendo un i straccio di prova in mano. Penso che in Italia si esageri col garantismo, ma i principi essenziali io sono per rispettarli.
          Cordialmente
          Gmajo

        • 30 Dicembre 2014 in 10:07
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          Beh se era per il tessuto commerciale e industriale ripartivamo dalla d anche dopo il crack.
          Non so chi abbia presentato l’istanza e se la stessa sia fondata o meno su un credito già accertato, qualora fosse un fornitore dirò la mia sui fornitori

  • 30 Dicembre 2014 in 00:09
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    Se c è l istanza potrebbero anche pagare e ottenere la desistenza del creditore.

    • 30 Dicembre 2014 in 00:13
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      Si, infatti, fin che è uno… Magari conterà anche l’importo, vabbe’ che ora c’è una ricchissima e solidissima società alle spalle che onorera’ ogni impegno…

  • 30 Dicembre 2014 in 00:39
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    Dott.Majo,le ho appena inviato una mail.
    Non avevo visto che Simone B. mi ha preceduto postando il link della notizia

  • 30 Dicembre 2014 in 00:57
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    “Magari conterà anche l’importo, vabbe’ che ora c’è una ricchissima e solidissima società alle spalle che onorera’ ogni impegno…”. Non capisco questa ironia da due soldi. Vediamo come si comporterà la nuova proprietà – che non ha mai, finora, fatto promesse di grandeur, tra l’altro – o continuiamo a distribuire sorrisini di compatimento? Lei Majo sembra augurarsi che ci siano dietro dei traghettini che ci fanno fallire, così per poter dire “avevo ragione io. Erano romani. Erano gli amici di Leonardi. Erano dei banditi”. Ma aspettiamo, cavoli. Guardi che se il Parma fallisce lei poi deve cercarsi un lavoro…

    • 30 Dicembre 2014 in 01:51
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      Se è per quello dovrei cercarmerlo anche se non fallisse, visto che non mi sto certo arricchendo a fare il grillo parlante…
      Cmq non mi pare di aver infierito con gli “io l’avevo detto”, pur avendone ben donde, ma io non sono né uno che spara sulla croce rossa, né su un uomo morto.
      L’importante è comunque che ci sia questa ricchissima e solidissima società alle spalle che onorera’ ogni impegno.
      Cordialmente
      Gmajo

  • 30 Dicembre 2014 in 08:47
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    ECCO LA NOTIZIA TRATTA DA PARMA QUOTIDIANO
    Parma Fc: chiesto il fallimento. Udienza a fine gennaio
    Posted by Redazione on 29/12/2014 in Newsletter, Prima
    La partita più importante il Parma calcio la giocherà a fine gennaio prossimo. Non al Tardini, ma in piazzale Corte d’Appello: un creditore della società crociata ha infatti presentato istanza di fallimento e il Tribunale ha già fissato un’udienza per ascoltare le parti.

    Nel bilancio approvato nel 2013, il Parma Fc risultava gravato da 175.100.049 euro di debiti. La somma dei debiti nel bilancio approvato nel 2014, pochi giorni fa, e i debiti a fine anno, non sono ancora noti, ma certamente qualche conto salato da saldare la società gialloblù lo ha.

    I creditori del Parma Fc sono molti: fornitori, giocatori, altri dipendenti, il fisco, alre società sportive e una somma importante la deve avere anche la società controllante, la Eventi Sportivi spa. Uno di questi si è stancato di aspettare e – visto anche il completo caos in cui versa la società – ha chiesto l’intervento della Legge. Il giudice prenderà in considerazione l’istanza di fallimento nell’ultima settimana di gennaio 2015. Un appuntamento importante, per capire di chi è ora il Parma (chi si presenterà all’udienza?) e soprattutto se c’è davvero qualcuno con le risorse economiche per andare avanti.

    Probabilmente, il singolo creditore sarà soddisfatto prima di arrivare al giorno dell’udienza. Al Parma conviene pagare un debito, piuttosto che dover rendere contro all’improvviso di tutti quanti. Ma il giudice potrebbe comunque decidere di dare un’occhiata alle carte.

    Il Parma si è salvato dal fallimento 10 anni fa, quando poteva restare schiacciato dal crac del secolo, il crac Parmalat, tenuto miracolosamente in poedi dal commissario Enrico Bondi e dalla legge Marzano. Un modo peggiore per ricordare l’anniversario non poteva esserci.

    Intanto, da Collecchiello arriva la notizia della nomina di nuovi consigli di amministrazione e di nuovi collegi sindacali sia per il Parma Fc che per la Eventi Sportivi spa, dopo le dimissioni di alcuni revisori dei conti nelle passate settimane. I nuovi organi sono stati nominati nelle assemblee del 27 dicembre scorso, assieme ai bilanci. I nomi dai consiglieri di amministrazione, per l’ennesima volta, restano segreti. Si sa solo che sono sette persone per ogni società e che nel Parma resta Pietro Leonardi. Sono stati comunicati invece i membri dei collegi sindacali: per il Parma Fc Monica Tripi (presidente), Enrico Siciliano, Stefano Di Placido e Osvaldo Riccobene; per la Eventi Sportivi Enrico Siciliano (presidente), Melissa Antonio, Luca Foglietta e Osvaldo Riccobene. Curiosamente, sono stati comunicati quattro nomi per ogni collegio, quando di legge sono previsti tre sindaci per società, compreso il presidente.

    Il comunicato del Parma aggiunge che “Le assemblee hanno confermato l’Avv. Fabio Giordano quale soggetto incaricato di tutte le riorganizzazioni societarie”. E’ una cosa molto diversa dall’essere presidente… “Le assemblee hanno altresì ringraziato il Sig.Tommaso Ghirardi per l’opera svolta a favore delle società, unitamente a tutti gli altri membri dimissionari dei Cda e anche i dimissionari Collegi Sindacali per l’attività di controllo effettuata”.

  • 30 Dicembre 2014 in 09:10
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    Gazzetta dello Sport – Taçi esce allo scoperto: ecco i soldi, ora la poltrona

    30.12.2014 08:44 di Riccardo Zucchi Twitter: @Tsukky1990 articolo letto 103 volte

    A piccoli passi Rezart Taci sta prendendo possesso del Parma. Ormai non ci sono più dubbi che dietro la Dastraso Holdings Limited ci sia lui, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, ed è proprio l’albanese che sta manovrando i fili dell’operazione. In attesa della sua discesa in campo per ora ci sono due certezze ossia che è stato pagato il contributo Iva e sono stati saldati gli stipendi dei dipendenti, così che ora si possano mettere a posto i conti con i fornitori e i calciatori. Ieri intanto gli uomini della Dastraso hanno iniziato ad avviare i contatti per il trasferimento dei fondi da Cipro all’Italia e per completare l’operazione servirà qualche giorno.

    • 30 Dicembre 2014 in 09:48
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      Come primo passo non male!

    • 30 Dicembre 2014 in 09:58
      Permalink

      Questo lo scrive Schianchi, è solo una precisazione

  • 30 Dicembre 2014 in 10:10
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    Allarmismi inutili secondo la gazzetta dello sport risulta che e’ stata gia versata l’iva e il pagamento arretrato degli stipendi dei giocatori.
    non penso che caccino i soldi per poi fallire per un creditore penso vengano saldate le pendenze anche verso collaboratori e creditori vari.
    Se non avessero pagato allora si che si potrebbe pensare a un fallimento pilotato non ci voglio neanche pensare.

    forza parma forza taci

  • 30 Dicembre 2014 in 10:12
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    Buongiorno,
    scusate se intervengo ma non ne posso più. Sono albanese, sono in italia dal 1993, a Parma dal 1994 e sono un grande tifoso del Parma da allora, oltre che abbonato dal 1996 (appena ho potuto permettermi di andare allo stadio). Mi sono fatto in 4 per mangiare appena arrivato e dopo 20 anni sono titolare di una piccola attività.Mi sento italiano ma sono anche orgoglioso delle mie radici e del mio popolo. Non capisco perchè dovete sempre usare dell’ironia quando si parla di Taci o di chiunque altro in quanto albanese. Taci o Doca non vengono definiti imprenditore il primo o gieielliere o negoziante il secondo ma sempre l’albanese, il petroliere albanese il primo o il gioielliere albanese il secondo, come a voler evidenziare con questo in difetto, una mancanza sicura di soldi o l’intento di truffare. Se fossero austriaci direste o scrivereste con la stessa sottile ironia?No credetemi. Se pensate che un albanese che acquista il Parma sia una disgrazia o come leggo tanti pensano che sarebbe meglio fallire che avere un albanese truffaldino prego, falliamo pure. Dove sono però gli imprenditori parmigiani?????Ve lo dico io dove sono, a chiedere soldi alle banche e a fare concordati come la Parmacotto. Se veramente non volete albanesi che gli imprenditori parmigiani si facciano avanti..ma non vedo la fila…e poi quel politico tale dall’ Oglio. Che si vergogni, fa il democratico e solo perchè si parla di albanesi ecco che è meglio fallire che essere in mano ad albanesi.
    Vergogna.

    • 30 Dicembre 2014 in 10:44
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      Buongiorno Alket e benvenuto su StadioTardini.it, quotidiano on line non razzista dove ognuno può dire la sua, sia che sia italiano, sia che sia albanese.

      Non so a chi intendesse urlare “vergogna”, ma come Lei trova spazio per esprimere le sue opinioni (opinabili come quelle di tutti noi, italiano o albanese che sia), così ci sono altri lettori che esprimono le proprie, altrettanto opinabili.

      L’accusa di razzismo generalizzata a cui lei intende accomunare l’intera community di StadioTardini.it, però, non sta in piedi, e, quale responsabile di questa community Le intendo replicare.

      Se da parte mia c’è stata sovente la specifica “albanese” allorché si parlava di Taci, non era per sottendere, come lei ha erroneamente (e in modo un po’ piagnone) inteso, a sinonimo di truffaldino o di “trido” (se è qui da 20 anni sa cosa significa), ma perché ci era stato riferito dall’illustre avvocato Giordano che la supposta cordata componente la Dastraso era russo-cipriota. Dal momento che personalmente non ho mai creduto ci fosse la componente “russa”, e considerando la medesima società di diritto cipriota solo perché ha sede là, e sostenendo, invece, che, a mio avviso, la cordata sia molto romana e un po’ albanese, ecco che lo specifico, senza alcun secondo fine.

      Per quanto concerne Dall’Olio, (senza la g), è parimenti fuori pista, dal momento che la sua preoccupazione non è rivolta a Taci, poiché albanese (e non credo neppure che sappia che ci possa esser dietro Taci), quanto alla assoluta mancanza di trasparenza della supposta cordata russo-cipriota, ipotizzando che dietro lo schermo ci possano essere capitali di provenienza non lecita, capitali che a Cipro potrebbero essere arrivati da diverse località, al di là di quelle indicate. Quindi anche l’intervento di Dall’Olio non può essere tacciato di razzismo, in particolare contro l’Albania.

      Quindi suggerirei meno vittimismo e coda di paglia,

      cordialmente

      Gmajo

  • 30 Dicembre 2014 in 10:26
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    Aggiungo che ho letto la Gazzetta dello sport e si dice che sono stati paagti i dipendenti e l’iva, che secondo me erano le cose più importanti. I dipendenti che non hanno magari da parte i soldi come i calciatori. Adesso si dirà che non è vero perchè un albanese non fa queste cose, però se qualcuno ragiona con la testa forse capisce che pagare i dipendenti era più importante che prendere Cristiano Ronaldo se uno è una persona seria.
    Vi aggiungo anche una cosa. Non sono un avvocato o un commercialista però vi posso garantire che anche per imprenditori albanesi usare cipro è normale per poter fare investimenti o mettere dei soldi in europa perchè cipro fa parte dell’UE, invece fare partire i soldi direttamente dall’Albania è molto più complicato e richiede molto tempo. Questo per dirvi che la pratica usata qui è normale, ma non solo per Albanesei, ma anche per chi vuole fare investimenti in Aeuropa da Montengro, Macedonia, etc. E se Taci aveva bisogno di un legale rappresentante da nominare per la società che avrebbe fatto da veicolo la scelta di Doka non la vedo così strana, ha preso una persona magari che conosce visto che di fatto sarebbe stato rappresentante per pochissimo tempo

    • 30 Dicembre 2014 in 10:49
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      Come specificherò in un articolo che sto per comporre, non mi risulta affatto che i dipendenti siano stati pagati dalla nuova proprietà (e che ci sia dietro Taci alla nuova proprietà è solo una supposizione, dal momento che non ci sono certezze), visto che lo stipendio di novembre è stato l’ultimo atto dell’era Ghirardi; circa l’Iva ho altre informazioni rispetto a quelle spacciate dall’ineffabile Schianchi, ma che non posso rivelare non avendo pezze giustificative e non avendo visto le ricevute (lui immagino di sì, lui vede sempre tutto…). Specie quando si scrive su un quotidiano così diffuso bisognerebbe avere maggiori riscontri su quello che si afferma: personalmente alla mia credibilità tengo parecchio, altri la mettano pure sotto i piedi…

      Sul discorso dei prestanomi, non capisco perché farli apparire, anziché mostrarsi direttamente. Comunque sia erano entrambe scelte sbagliate, ma non certo per la nazionalità…

      Cordialmente

      Gmajo

  • 30 Dicembre 2014 in 10:45
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    In effetti Alket non ha tutti i torti. Non ricordo lo stesso iniziale accanimento nei confronti di Sanz, Valenza e Ghirardi ai tempi del crack Parmalat. Si rimase in attesa fiduciosa degli eventi senza millantare costantemente. Dopo aver letto l’articolo di Schianchi (uno dei più fermi contestatori in fase di conferenza stampa) sono più fiducioso. Non tanto perchè lo scriva lui, ma piuttosto perchè spero che la Gazzetta dello Sport abbia qualche autorevole fonte da cui attingere, visto il peso della testata. Con l’acquisto di una prima punta competitiva ed il recupero pieno di Paletta e Cassani possiamo giocarcela ancora.

    • 30 Dicembre 2014 in 10:51
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      Infatti la cosa grave è proprio lo scrivere basandosi su univoche fonti orali.

      Se hai fiducia dopo aver letto l’articolo di Schianchi, buon per te. Strano che Schianchi abbia scritto che siano arrivati soldi: la sua stessa fonte, parlando con me, aveva detto che si era sempre in attesa… O forse è arrivato dopo il pacco?

  • 30 Dicembre 2014 in 10:52
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    Da un tifoso crociato nato a parma…BRAVO Alket… Ottima analisi…

  • 30 Dicembre 2014 in 11:00
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    Allora Majo, qualcosa piu concreto no?visto la stessa fonte.

  • 30 Dicembre 2014 in 11:00
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    Direttore,la critica di Alket credo sia in riferimento al sentore di Parma nella sua completezza,non certo a stadio tardini.it, anzi colgo l’occasione: mezzo che permette a tutti, in qualsiasi momento di sapere tutto sul Parma,e di esprimere le proprie opinioni..Un grazie.

  • 30 Dicembre 2014 in 11:08
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    Se il pacco che intendi è quello natalizio che di norma si regala ai clienti importanti delle aziende, spero vivamente tu non abbia ragione. Se fosse come hai poc’anzi scritto tu, sarebbe gravissimo naturalmente. Io provo ad essere ottimista ed a fidarmi, ripeto, non tanto del giornalista ma dell’azienda che sta dietro di lui. Scripta manent.

  • 30 Dicembre 2014 in 11:21
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    visto che ora siamo sotto la lente d’ingrandimento penso che se ci sia qualcosa di poco chiaro, enti come la covisoc o chicchesia avrebbero gia bloccato il passaggio dal ghiro a taci…no? quindi un po di fiducia su!

    • 30 Dicembre 2014 in 11:39
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      Che do bali con la fiducia…

      Io, poi, fiducia nei tempi della Covisoc non ce l’ho…

      A me le cose piacciono chiare e trasparenti: se non lo sono non è certo per colpa mia. E il cervello, mi dispiace, non lo metto in stand by

      • 30 Dicembre 2014 in 11:54
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        ma mi scusi..il famoso bari chi l’acquistato? chi c’è dietro paparesta?? non si è mai saputo..eppure non mi sembra che il bari abbia avuto problemi!!!

        • 30 Dicembre 2014 in 12:05
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          Del Bari me ne impipo. Saranno problemi loro. Io ne ho anche troppo di pensare al Parma. E comunque qui c’è una fumosa holding cipriota rappresentata dall’avvocato Giordano che di lavoro fa il liquidatore più che il restauratore d’aziende; Paparesta, almeno, è una persona fisica e i soldi risultano intestati a lui. Poi chi glieli abbia dati non saprei… Sono i suoi onesti risparmi da arbitro…

  • 30 Dicembre 2014 in 11:28
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    Scusi majo, ma quindi i suoi informatori sono piu’ seri di quelli di schianchi?? Dovremmo credere a lei o a schianchi?? Non capisco come mai su ogni notizia positiva sul parma ci siano sempre dei dubbi……

    • 30 Dicembre 2014 in 11:38
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      I suoi informatori sono gli stessi che ho io: quello che cambia è il separare il grano dal loglio

  • 30 Dicembre 2014 in 11:37
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    Salve signor Majo chiarendo dal principio che la domanda che vorrei porre non ha intenti ironici ma da tifoso chiedo per curiosità, siccome lei fa sempre più riferimento alla cordata romana dietro Taçi, se oltre a Becchetti che tra l’altro ha da poco acquistato il Leyton Orient abbia altri nomi, perché non credo che la sua insistenza sulla cordata romana si fondi su un solo nome.
    In attesa di risposta e augurandole buon anno anche se in anticipo,
    Cordialmente
    Tommaso Pinto

    • 30 Dicembre 2014 in 11:42
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      Io credo che l’avvocato Giordano possa esser uomo di riferimento di molteplici espressioni della capitale. Quali? Proprio non saprei… Ma ormai mi pare chiaro che la composizione 60% cipriota 40% russa non sia veritiera…

  • 30 Dicembre 2014 in 11:46
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    Quindi majo visto che lei e schianchi avete gli stessi informatori, sarebbe interessante capire come mai uno scrive che l’iva è stata pagata e l’altro invece dice che non è ancora arrivato il bonifico. Credo che questo tipo di giornalismo non porti benefici ai lettori, comunque vedremo………..

    • 30 Dicembre 2014 in 11:48
      Permalink

      Lo dica a Schianchi. Io quello di cui scrivo ho certezze. Se sono mie ipotesi vi dico che sono mie ipotesi. Ma io non certifico l’avvenuto pagamento dell’Iva se non vedo la ricevuta e se non capisco a cosa si riferisca. E per i dipendenti il pagamento è avvenuto il 9 dicembre, in era Ghirardi.

      Saluti

      Gmajo

      • 30 Dicembre 2014 in 11:53
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        ma scusi allora perchè non si fa una bella chiacchierata con schianchi e ci faccia sapere!! (non so in che rapporti siate voi 2)

        • 30 Dicembre 2014 in 12:03
          Permalink

          Stupendi. Ci siamo quasi abbracciati prima della conferenza di Giordano. Ciò non toglie che, pur partendo dallo stesso punto, si arrivi alle stesse conclusioni. Si legga il mio articolo dove motivo le mie opinioni.

          Saluti

          Gmajo

  • 30 Dicembre 2014 in 12:08
    Permalink

    Alket quotato al 100%,anche se da come scrive mi rimangono
    alcuni dubbi sul fatto che sia straniero.
    Direttore per quanto tempo continuera’ a sostenere che “dietro la
    nuova propieta’ ci sia Taci,sono solo supposizioni..??”
    Capisco che ufficialmente non sia stato confermato, e che Lei
    non è abituato a vendere fumo e pertanto fino a quando non si avrà
    ….ecc.,ecc., pero’ Lei da ottimo gionalista quale è, non puo’solo riportare i comunicati ufficiali della societa’,e non dovrebbe,
    trascosi ormai due mesi, continuare a dire che gli indizi forse portano
    a Taci ma sono solo supposizioni..Si esponga Direttore,tenere aperte
    tutte le opzioni ,le puo’ consentire di azzeccarci in un modo o
    nell’altro, ma non è da Lei.

    • 30 Dicembre 2014 in 12:39
      Permalink

      Guardi, Vittoria, se c’è uno che non ha difficoltà ad esporsi quello è il sottoscritto, e quando lo fa cerca sempre di motivare il perché delle sue affermazioni.

      Se continuo a sostenere che sia una supposizione che dietro la nuova proprietà ci sia Taci è perché non ho le prove provate e quindi non posso affermarlo con certezza. Certo, tutti gli indizi conducono lì, tanto è vero che dieci giorni fa, quando tutti – dai satellitari in giù – si perdevano dietro alla fantasiosa ipotesi Kerimov (qualcuno con le variabili Abramovic e Lukoil) io spingevo per la pista “albanese”, sommando al solito Taci (che non poteva essere estraneo visto la mole degli indizi) anche Becchetti, giacché avevo la certezza che ci fosse dietro uno con una tv (dimenticando che lo stesso Taci ne possiede una).

      Però, il fatto che ci siano tante tracce che portano a Taci potrebbe essere solo un espediente, per mostrare alle folle che dietro all’operazione, appunto, c’è un imprenditore conosciuto e certo. Appunto se Taci ci metterà la faccia direttamente (al di là degli altri prestanome secondo me non proprio azzeccati) potrà essere importante ed è il motivo per cui io stesso, come altri, mi sono prestato a tirarlo per la giacchetta.

      Io non è che stia tenendo aperte tutte le opzioni: vi dico solo quello che mi passa per la testa. Sul fatto di dire che non c’erano i Kerimov, Abramovic e compagnia cantante mi sono esposto chiaramente perché mi risultava chiaro che non fosse così (al punto da autoinfliggermi la punizione, qualora mi sbagliassi, di inginocchiarmi sui ceci), ma la mano sul fuoco che ci sia dietro Taci, nonostante i molteplici indizi, non ce la metto perché c’è ancora qualcosa che mi sfugge.

      E comportarmi come mi sto comportando “è da me”…

      Cordialmente

      Gmajo

      • 30 Dicembre 2014 in 13:00
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        Vada tranquillo direttore, come ho scritto ormai 2 mesi
        fa, quando Lei a postato in risposta”nuova propieta’ mi sono
        perso qualche cosa?” il Parma lo ha preso Taci.
        E ora Le dico insista su Becchetti………… indaghi
        da buon segugio ,segua questa pista, e non aspetti i comunicati,

        • 30 Dicembre 2014 in 13:05
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          Becchetti lo avevo riesumato dieci giorni fa quando gli altri inseguivano i Kerimov vari: però non so se sia stata una intuizione felice o un errore.

          Cordialmente

          Gmajo

          • 30 Dicembre 2014 in 15:28
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            Sono già in affari insieme,ed entrambi volevano entrare nel calcio italiano ……..

          • 30 Dicembre 2014 in 15:30
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            Sì, ma sono sempre e solo indizi. Non prove…

  • 30 Dicembre 2014 in 12:39
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    signor Majo io non ho capito che coda di paglia avrei visto che sono un semplice tifoso e lettore del suo blog che apprezzo e mi scuso anche per il non perfetto modo di scrivere. Non capisco questa accusa gratuita ma va bene. E l’accusa di avere dei pregiudizi non era per lei o il suo sito, bensì in generale. E nessuno può negare che l’aggettivo albanese in questa vicenda viene continuamente usato (non da lei probailmente) ma da altri si come sinonimo di non affidabilità. Se anzichè albanesi di fossero di mezzo svizzeri, austriaci, tedeschi o svedesi si direbbe altro mi creda, la riservatezza in quel caso sarebbe sinonimo di altro. e dall’Oglio se ha trovato il modo per farsi vedere credo abbia pestato cmq. se ha lui imprenditori parmigiani che li porti..ma sa dove vanno gli imprenditori parmigiani o almeno quei pochi che sono ancora tali?ad aprire fabbriche in Albania

    • 30 Dicembre 2014 in 13:27
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      Coda di paglia è quella di leggere un presunto razzismo di qualcuno nell’espressione “albanese”, aggettivo, a suo dire, utilizzato in modo spregiativo.

      Cordialmente

      Gmajo

    • 30 Dicembre 2014 in 17:22
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      Che noia. Essendo io napoletano, lei mi ricorda qualcuno…….

  • 30 Dicembre 2014 in 12:53
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    Sorvolo sul fatto che Di Marzio non abbia ancora modificato la notizia, grazie Majo per il prezioso lavoro giornalistico. Ormai leggo solo questo sito per notizie sul Parma.

    • 30 Dicembre 2014 in 13:03
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      Debbo confessare che il mio comportamento non è stato molto signorile nei confronti di Di Marzio, tanto è vero che ieri sera, mentre componevo, una parte di me mi suggeriva di sorvolare, poi ha prevalso l’altra, quella a cui danno fastidio le cialtronate perché finiscono per rovinare agli occhi della gente la reputazione collettiva dei giornalisti e non solo quella individuale di chi commette la corbelleria.

      E che non abbia corretto, in effetti, è piuttosto inquietante.

      Grazie per i complimenti: fin che ci riesco cerco di portare avanti quest’opera con spirito di servizio e dedizione nel rispetto di una professione che amo (nonostante sia decaduta) e dei lettori che nutro fiducia in me.

      Cordialmente

      Gmajo

  • 30 Dicembre 2014 in 22:49
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    Alket nessuno sottovaluta gli albanesi anzi i tifosi del parma sono fieri di avere un presidente come taci sperando di ritornare grandi e di vivere le gioie e i trofei vinti che mancano da anni

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