RUSSA SERENITA’ A COLLECCHIO / LA SANTA LUCIA DI PAOLO CONTI A CAPITAN LUCARELLI, CON LA GRAPPA NATALIZIA “SOLO PER GLI AMICI”. E PER IL BAROMETRO CASSANO IO SONO “MANLIO”…
(gmajo) – Durante la conferenza stampa di Roberto Donadoni ho provato a sfruculiarlo un po’ – come in seguito vi racconterà Alessandro Dondi, e come potete ascoltare seguendo il video già disponibile (clicca qui) e caricato grazie ai potenti mezzi di COMeSER, sponsor tecnico di StadioTardini.it – sul tema passaggio di proprietà, in virtù delle rassicurazioni ricevute ieri negli spogliatoi da Pietro Leonardi, portavoce, dunque, dei buoni propositi della nuova proprietà che ha rinnovato al Plenipotenziario piena (o quasi) fiducia (del resto sempre di più mi sto convincendo, salvo sorprese, che dietro la macchina da presa della telenovela ci sia sempre stato lui), il mister, però, come noto è uno riservato, e come potete immaginare non si è
sbottonato più di tanto, anzi, direi che ha manifestato un certo fastidio perché le cose di casa Parma, di riffa o di raffa, finiscono sempre sui giornali, senza che ci sia uno straccio di riservatezza, anche se le info che ci giungono sono parziali, di qui la ridda di ipotesi che si possono costruire. Un inaspettato barometro, per indicare che tempo fa a Collecchio, ce lo ha offerto oggi il supertifoso Paolo Conti, il quale, desiderando che venisse foto-documentata la consegna – oggi è Santa Lucia… – da parte sua a Capitan Lucarelli di un esemplare della pregiatissima grappa
“Solo per gli amici”, che ogni anno, in occasione delle feste natalizie, dona agli amici (immeritatamente figuro anch’io, che da 4 o 5 anni sono nella sua ambita lista, che da quest’anno vede aggiungersi, new entry, “quel delinquente di Dondi”, al quale mi ha pregato di consegnarla): in attesa che il capitano arrivasse correndo – sciupando così, ahinoi, alla sua veneranda età un po’ di energie – ma sia pure un po’ in ritardo, nella hall del direzionale (che secondo una recente stima del Credito Sportivo pare abbia fatto raggiungere la quotazione record di 35 milioni all’intero complesso, dai 15 che ne poteva valere prima, risultando così determinante per il prossimo passaggio di proprietà, segnale della lungimiranza di Pietro Leonardi, che secondo quanto ci aveva riferito la scorsa settimana Andrea Valentini era stato colui che più aveva spinto per questa “patrimonializzazione”) si è consumata una inaspettata piece teatrale, con ruolo di primo attore Antonio Cassano, e sua improbabile spalla il sottoscritto, prima che arrivasse – proprio mentre stavamo parlando di lui (parlando, non sparlando, of course) il Plenipotenziario in persona. Per FantAntonio io sono “Manlio”, e sono onorato di esserlo, anche se, prima di lui, così mi aveva
ribattezzato l’ottimo Riccardo Schiroli, quando facevo il collaboratore occulto per Onda Emilia (nel frattempo avevo cambiato bandiera, ma una mano ai vecchi amici la davo sempre e si sa come i vecchi amici sono sempre importanti, specie nel momento del bisogno, come ci insegnano le vicende di questi giorni). Insomma: se Cassano era così di buon umore verrebbe da pensare che i nuvoloni sopra Collecchio sono spariti, grazie alla perturbazione (strano a dirsi) in arrivo dalla Russia. Lui e Leonardi, sotto i miei occhi, si sono abbracciati più volte con affettuosità: e hanno anche scherzato sulle voci di mercato di stamani: “Ogni giorno mi fanno cambiare squadra”, ha chiosato il Discolo di Bari Vecchia. Voci che, ragionevolmente mi paiono un po’ campate per aria se ancora non si conoscono i programmi di chi sta per entrare. Ma vedendo tutta questa serenità verrebbe da capire che le rassicurazioni di Leonardi di ieri sono andate a buon fine, se no Cassano non avrebbe avuto voglia di fare cabaret (e non di bassa lega) col sottoscritto. A, per la cronaca: quel millantatore di Boni, manco sapeva chi è, e ci ha messo un po’ a capirlo, nonostante le spiegazioni degli astanti, salvo aggiungere poi, che se parla bene di lui vuol dire che
capisce di calcio… Intanto trovano ulteriori conferme, sia pure solo indirette e non ufficiali, le indiscrezioni di stamani di Sandro Piovani sulla Gazzetta di Parma circa la composizione del nuovo consiglio d’amministrazione, nel quale sarebbero cooptati importanti nomi della finanza e della politica, a garanzia della serietà del progetto, poiché – questo è quanto pensano i protagonisti – se c’è chi non esita a coniugare il proprio nome a quello del Parma, ultimamente molto chiacchierato e dato sull’orlo del fallimento, vorrebbe dire che la situazione non è poi così catastrofica. Insomma: una sorta di risposta ai tanti dubbi emersi che avevano persino spinto il presidente federale Tavecchio (che era stato eletto anche col voto del Parma, rimasto fedele al programma da lui esposto, nonostante le riserve di tanti altri che cambiarono idea dopo la sua frase infelice su Opti Poba) ad annunziare controlli della Covisoc su capitali che starebbero per entrare in Italia, ma già con la benedizione della autorità di controllo sull’anti-riciclaggio. Ovviamente chi sia il benefattore d’oltrecortina (in onore del quale pare che il CCPC modifichi il proprio acronimo il CCCP…) non è dato sapersi, visto che vige il massimo riserbo e un patto di riservatezza (va bè, chiamiamola riservatezza) impermeabili, così, come non si sa chi possano essere questi garanti che siederanno nel Cda (selezionati, pare, per diverse categorie di appartenenza, sì da accontentare tutti, con un ventaglio molto variegato, ma ben rappresentato): io penso ad espressioni bancarie, poiché, a naso, in tutta questa storia non può starne al di fuori il Monte Paschi, banca di riferimento che avrebbe interesse a far sì che il Parma abbia una sua continuità. Insomma, grazie a Paolo Conti ho potuto vedere personalmente, con gli occhi della tigre, il sole sopra Collecchio (lasciate perdere il tempo atmosferico uggioso, che è fuorviante…): se Cassano è felice e contento e appunto solare (e per nulla sul piede di partenza, direi) è stato perché il super tifoso crociato DOC Paolo Conti – abbonato al Parma Calcio da quasi 50 anni con innumerevoli trasferte nazionali ed
internazionali sul groppone – ha voluto fare omaggio a Lucarelli di una bottiglia di grappa pregiata appositamente selezionata e fatta distillare nelle distillerie “Berta” di Mombaruzzo, sulle colline astigiane. Distillerie Berta, che, ovviamente, nulla hanno a che fare con l’ex diesse dei primi anni dell’era Ghirardi, ora apprezzato dirigente dell’Atletico Madrid. L’edizione 2014 del distillato vede sulla storica maglia del centenario con una A in bella evidenza. Quella non dobbiamo (per ora) andarcela a riprendere, ma, appunto, solo mantenerla. Mission che potrebbe non essere del tutto impossibile qualora domani, contro il Cagliari, arrivasse finalmente la tanto agognata vittoria. Punti e soldoni: una ricetta per essere felici e contenti. Almeno fino alle 15 di domani, sul Mulino Bianco splende il sole. Speriamo anche alle 17. E speriamo anche martedì. Il barometro di Cassano tende al bello: speriamo…
Bella il cccp..
Lucarelli speriamo se la gusti dopo la partita 🙂
In questi ultimi giorni ho letto attentamente gli articoli perché quando scrivi hai già analizzato (per quanto i fatti lo consentano), ma non mi è chiaro questo: al di la di un presidente che con ogni probabilità non sarà un azionista(solo Giuli potrebbe ragionevolmente farlo), credi che a breve sapremo il vero acquirente?
Basterà una visura camerale per vedere chi ha messo i soldi
Non credo sia così semplice
E’ sempre bello conoscere quello che succede in quel di Collecchio! Grazie Direttore per questa testimonianza e per averci reso partecipeidi questa serenità apparentemente ritrovata e che speriamo di vedere in campo anche domani. Articolo positivo per quanto ne vogliano dire i superficialotti che la credono nemico del Parma, quando lei è solo una persona razionale che non prende nulla per ciò che sembra ma tenta sempre di vederci più lungo, questo le fa onore visto il giornalismo attuale. E citando Donadoni ho letto tra i tifosi chi già “sentenzia” Cassano definendolo mercenario per i due articoli che sono usciti senza ancora averne le prove e “trovo che questo sia di una bassezza allucinante”, anche perchè per come si sta comportando quest’anno Fantantonio bisognerebbe solo fargli i complimenti e rendergli onore anche se dovesse lasciare, lo conosciamo tutti e quest’anno si sta davvero comportando da signore.
Oggi c’ erano 3 camioncini della rai davanti alla coop. Sapete qualcosa?
Majo la sento carico!speriamo che sia l inizio della rinascita. tutti felici e contenti x una volta
Ferma il tram: io vi sto a trasmettere la felicità altrui da cronista. Per il resto calma & gesso. Dopo martedì spero di avere maggiori elementi di giudizio per dire la mia. Finora noto nell’ambiente una qual certa aria di vittoria, di pericolo scampato: io non voglio gustare la festa a nessuno, per carità, ma al momento non trovo grandi motivi di felicità, dal momento che non conosco i benefattori e quanto siano benefattori.
Ho fiutato che dietro alla cessione possa esserci il Leo, anche se ammetto di non esserne convinto al 100%, però anche se fosse non penso che possa essere un segnale di garanzia, dal momento che non va dimenticato che è lui che ha amministrato il Parma di Ghirardi dal 2009 (al di là che sostenga di aver trovato una situazione debitoria peggiore di questa e di averla ridotta anche se tra aumenti e finanziamenti non sarebbero stati versati dalla proprietà più di 6,5 ml, cosa che però non sono in grado compiutamente di verificare) ad oggi, nella buona e nella cattiva sorte. Per cui tutti i ragionamenti fatti nei giorni scorsi non è che me li rimangio, perché il colpevole della situazione che stiamo vivendo non può essere solo l’armatore Tommaso Ghirardi, ma anche Pietro Leonardi che era l’ammiraglio. Ammiraglio che sembra destinato a rimanere in carica anche se è cambiato l’armatore (anche se forse potrebbe essere retrocesso da ammiraglio a capitano- dg – o tenente di vascello – ds -) e questo mi fa riflettere come ne possa sapere decisamente di più sull’operazione cessione rispetto a quanto superficialmente poteva apparire durante il collegamento Sky di domenica scorsa. Senza dimenticare una mia vecchia paranoia per cui, prima o poi, il buon Leo sarebbe riuscito a prendere il Parma senza Ghirardi.
Cordialmente
Gmajo
Ok grazie, proprio quello cercavo di capire. Secondo me il leonardi ” demansionato ” in teoria cozza con il leonardi che reperisce e/o tratta con l acquirente. Per me è tutto molto misterioso, mi concentro sulla partita, tutto l ambiente sta un po’ perdendo di vista il campo ma domani è importante
Proprio per l’importanza della partita di domani ho cercato di alleggerire un attimo la tensione, anche se tutti i dubbi che mi tormentano sono riposti nel cassetto solo in attesa del match, auspicando possa avere un esito positivo, ma non certo dimenticati, sperando, poi, che martedì possano essere fugati.
A proposito del ruolo di Pietro Leonardi nell’operazione cessione io ho azzardato che egli possa essere stato la mente, l’ideatore, favorendo quello che magari a Tommaso Ghirardi e ai suoi uomini di conti poteva sembrare un incontro occasionale, ma a mio modo di vedere studiato e preparato dal Plenipotenziario che ha cercato di far incontrare domanda e offerta, anche se ufficialmente è rientrato in gioco solo alla fine.
Cordialmente
Gm
Majo,
Come ti avevo anticipato in passato hai fatto centro…è il Leo il fulcro della trattativa…non poteva essere altrimenti!!!
Calma e gesso.
Dalla cucina è uscito solo il fumo, ma non l’arrosto
DAI DIRETòR CHE DMàN FRACASèMA TùT….DAI DAI DAI…POI SE VINCIAMO ROTTAMIAMO LA TIPO VENTENNALE E LA SOSTITUIAMO CON UN MODELLA DIGIT E NON ANALOGICO CHE PUR SEMPRE VENTENNALE Dà PARVENZA DI NUOVO 🙂
Seconno me era mejo a vodka da a Grappa, o ar massimo (nun er Circo) na Sambuga. Ke poi ar Majo e ar Dondi, li mortacci loro, nun ce podèmo da regalà a grappa dei j’amici ma ar massimo quella dei nemigi, ke se no ce stamo a confonne.
Ve vojo fa notà che da quanno so arivati i soviedici er Cordinamento nun sola sà da ghiamà CCCP, ma che er Manfredini s’è fatto da cresce li baffi kome er gombagno Staline. Ke a Dondi je vojo dà di: a dottò, a “piccolo cosacco da a Cegenia”, nun poi da fa er macellaro islamico e poi anna a be-ve a grappa der Conte Paolo, per digerì tutta quello ke stai a magnà, ke te magnerebbe pure er colesterolo, li mortacci tua. Ke qua c’javemo da fa a parmigianidà migaa er cuscusse
Se ti assumono potresti sostituire natale in vetrina con natale al bla bla
speriamo non sia la grappa bocchino
Ringrazio pubblicamente Paolo Conti del gentile omaggio, che ricambierò nei prossimi giorni.
Perchè dimostra di avere compreso che, pur divisi sulle posizioni e da alcune polemiche, il nostro amore per il Parma ci accomuna.