AMARCORD di Alessandro Dondi / FRANCO PALEARI RACCOLSE COL PARMA LE SUE ULTIME PRESENZE IN SERIE B DI UNA LUNGA CARRIERA
(Alessandro Dondi) – Con questa si inaugura una, speriamo, lunga serie di puntate della rubrica AMARCORD dedicate ai portieri che hanno vestito la maglia del Parma nel passato. Sarebbe troppo ovvio iniziare dal numero uno indiscusso, da quel Gigi Buffon che appena diciottenne ipnotizzò i blasonati rossoneri di Capello, costringendoli allo 0-0 sul terreno di gioco del Tardini. La mia intenzione, invece, è quella di riportare tutti i tifosi, giovani e meno giovani, a ripercorre le gesta di chi ha difeso la porta crociata, non importa se per molte o poche partite, è sufficiente avere vestito questa maglia per guadagnarsi la “convocazione” nella rubrica e magari farsi conoscere dai più giovani. Primo di questa serie speciale è Franco Paleari, classe 1955 nativo dell’hinterland milanese,
estremo difensore del Parma targato Giampietro Vitali nella stagione 1988/89. Franco nasce a Nerviano, provincia di Milano, il 6 giugno 1955, muove i primi passi nella Alberto da Giussano, piccola società calcistica milanese, per poi trasferirsi alla Juve Domo, società del calcio dilettantistico piemontese con sede a Domodossola. Le sue qualità non passano inosservate e nel 1974 viene ingaggiato dal Novara, allora in serie B, con il quale tuttavia non scende mai in campo. Nelle due annate successive approda prima al Conegliano – 28 presenze per lui – e poi all’Udinese, nobile decaduta che milita in serie C. In Friuli gioca con discreta continuità, scendendo in campo in 18 occasioni, difendendo la porta dei bianconeri nella finale di Coppa Italia Serie C nel 1977 e contribuendo in maniera decisiva alla vittoria finale della sua squadra: ai calci di rigore è proprio Franco Paleari a segnare il rigore del decisivo 3-2. Nella stagione 1977/78 viene mandato in prestito al Campobasso, salvo poi rientrare a Udine per affrontare una nuova stagione, questa volta da titolare. Ma, come si sa, la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo:l ’estremo difensore si infortuna, perdendo i galloni da titolare. La stagione successiva torna a Campobasso e disputa un’annata eccellente, che gli vale la chiamata del Verona in serie B, con cui tuttavia non riesce a ripetersi, collezionando la miseria di 8 presenze. Nel 1981 ecco la svolta: la Cavese, neo promossa nel campionato cadetto, lo ingaggia come portiere titolare ed il giovane Paleari ripaga la fiducia della società a suon di prestazioni eccellenti, soprattutto nella seconda stagione – 1982/83 – quando la formazione campana è in lotta per la promozione in serie A e termina il campionato ad un passo dal miracolo, preceduta dai colossi Milan e Lazio. Questa esperienza gli vale inoltre il titolo di para-rigori giacché Franco neutralizza in totale ben cinque conclusioni dal dischetto sulle nove totali. Conclusa l’esperienza campana, per lui è la volta della Sicilia, di Palermo, dove resta per tre stagioni, in altalena tra serie B e C1, collezionando ben 104 presenze. Nell’estate del 1986, complice il fallimento della società rosanero, è costretto a cercarsi una nuova sistemazione: resta nell’Isola, vestendo la maglia del Messina. Nella squadra dello Stretto, magistralmente allenata dal prof. Scoglio, che
il primo anno sfiora la promozione in A, milita un certo Salvatore Schillaci, destinato ad esplodere di lì a poco grazie a Zdenek Zeman, che subentrerà a Scoglio nell’estate del 1988, reduce dall’esonero di Parma della stagione precedente. Paleari se ne va da Messina dopo 2 stagioni e 45 presenze, ed è proprio a Parma che decide di trasferirsi, con la speranza magari di mettere finalmente radici. L’avvio di stagione dei gialloblù è decisamente buono, dopo sei giornate gli uomini di Vitali sono addirittura in testa alla classifica, ma sarà solo
un’illusione. La compagine parmigiana denuncia diversi limiti in fase offensiva, mostrando di possedere una spiccata vocazione al contenimento, arrivando addirittura a perdere in casa per 0-3 contro il Licata. L’esigente palato della tifoseria parmigiana pretende decisamente di più dell’anonimo nono posto finale – 37 punti in coabitazione proprio con i siciliani – ed Ernesto Ceresini corre prontamente ai ripari ingaggiando un nuovo direttore sportivo, quel Giambattista Pastorello che ha già pronto l’asso nella manica ovvero Nevio Scala. Quella in Emilia per Paleari è una stagione in chiaro scuro, parte come titolare salvo poi perdere il posto a favore del giovane Marco Ferrari, cui subentrerà di nuovo per alcuni match attorno a marzo del 1989: alla fine colleziona solo 15 presenze con ben 17 reti al
passivo. Per lui è l’ultima esperienza in serie B di una lunga carriera, che terminerà nel 1993 dopo alcune presenze con le maglie di Livorno e Arezzo. Appesi i guantoni al chiodo, Franco inizia una lunga carriera come preparatore dei portieri al Lecce, dove resta dal 1995 al 2009, eccezion fatta per una breve parentesi al Genoa. Una curiosità: nel gennaio 2006 diventa allenatore dei salentini, in tandem con Roberto Rizzo, al posto dell’esonerato Silvio Baldini. Dal 2009 al 2012 è preparatore dei portieri del Bologna, per poi fare ritorno nel capoluogo siciliano con lo stesso ruolo, accompagnando nella loro avventura tutta la lunga sequela di allenatori passati sotto le grinfie di Zamparini, da Sannino a Iachini, passando per Malesani e Gattuso. Alessandro Dondi
LE PRECEDENTI PUNTATE DI AMARCORD DI ALESSANDRO DONDI
2. I TORTI DI CASA NOSTRA: PARMA-BARI 3-0, LA NEBBIA E L’ARBITRO PEZZELLA… (11.07.2014)
3. L’INDIGESTO BISCOTTO DI PARMA-VERONA 1974/75 (18.07.2014)
5. GISO TOSCANI, UNA VITA DI SACRIFICIO E DEDIZIONE FORGIATA DALLA GUERRA (01.08.2014)
6. LE INDELEBILI ORME DI ARRIGO SACCHI (08.08.2014)
8. QUANDO COSTACURTA AZZOPPO’ IMPALLOMENI… (22.08.2014)
8 bis. SOTIRIS NINIS E’ GIA UN AMARCORD… (23.08.2014)
9.bis AMARCORD STRAORDINARIO (E A RICHIESTA): A PROPOSITO DI ARLIA, ECCO A VOI MARLIA… (31.08.2014)
10. VITALI, VITALI, PER SEMPRE VITALI… (05.09.2014)
11. LA FUGACE MA SIGNIFICATIVA ESPERIENZA GIALLOBLU’ DI SUPERPIPPO INZAGHI (12.09.2014)
12. MICHELE UVA E LA RIVOLUZIONE DEL DOPO SCALA (19.09.2014
13. SILVANO FLABOREA, MAESTRO DEL TALENT SCOUTING E TUTOR DI GEDEONE CARMIGNANI (26.09.2014)
15. MARCO GIANDEBIAGGI, UN TALENTO DI CASA PARMA (10.10.2014)
20. PROSCIUTTO DI PARMA (14.11.2014)
24. CICCIO BAIANO, UNO DEI RINFORZI PER VITALI NEL POST ZEMAN (05.01.2015)