PARMA QUOTIDIANO: EVENTI SPORTIVI DEVE AL FISCO 18,4 MILIONI DI EURO, ALLE BANCHE 16,6 E AI FORNITORI 1,7. L’INDEBITAMENTO INCREMENTATO DEL 10% A CAUSA DELL’IVA DOVUTA DA PARMA BRAND

image(gmajo) – La letterina dell’avvocato di Antonio Cassano al Parma, per reclamare le mensilità non percepite (agosto-dicembre 2014) ha fatto passare in secondo piano anche sulla home page di Parma Quotidiano l’interessante lettura del bilancio di Eventi Sportivi – la società controllante il Parma F.C. Spa, il cui pacchetto di maggioranza è stato ceduto da Tommaso Ghirardi alla Dastraso Holdings – che lo stesso giornale on line cittadino ha pubblicato (per leggere l’articolo completo clicca qui). Parma Quotidiano attesta che “Eventi Sportivi spa ha debiti registrati nel bilancio approvato appena prima di Natale per 63.786.083 euro, somma incrementata di oltre il 10% rispetto ad un imageanno fa, a causa del trasferimento in capo a questa società dell’Iva dovuta allo Stato da un’altra controllata, la Parma Fc Brand. E difatti lo Stato è il primo creditore della ex holding di Tommaso Ghirardi: al fisco la Eventi Sportivi deve 18,4 milioni di euro. Le banche hanno crediti per 16,6 milioni. I fornitori per “appena” 1,7 milioni”. A proposito di fornitori: sarà interessante attendere la pubblicazione del bilancio chiuso il 30.06.2014 direttamente del Parma F.C. Spa (che al contrario di quello della casa madre, chiuso con un leggero attivo, è decisamente in rosso, con perdite da ripianare per legge, probabilmente attraverso l’abbattimento del capitale sociale), in quanto nelle ultime quattro stagioni fino al 30.06.2013, c’era stato un incremento della esposizione del 130%, per un totale di poco meno di 30 milioni di euro. Parma Quotidiano, infatti, chiosa che i numeri di Eventi Sportivi “ancora non rendono il reale stato economico-finanziario della società calcistica gialloblù. La Parma Football Club spa raggiunge vette anche maggiori in fatto di esposizione finanziaria… Un anno fa, i debiti della Parma Fc spa superavano i 175 milioni di euro”. Tornando ad Eventi Sportivi, Parma Quotidiano osserva: “Ha anche crediti, ben 36 milioni, ma si tratta di partite infragruppo, soldi attesi per lo più dallo stesso Parma Calcio, che per il momento fatica a pagare tutti”. Parma Quotidiano, infine, a proposito della calendarizzata udienza davanti al giudice del Tribunale fallimentare di Parma del 28 gennaio riferisce che nel frattempo “le istanze di fallimento sono diventate tre. Questi procedimenti dovrebbero comunque chiudersi senza danno per nessuno, poiché pare che la società del Tardini sia già riuscita a trovare accordi con i creditori”. A StadioTardini.it risulta, invece, che il fascicolo ospiti solo due istanze e per entrambe il Parma F.C. avrebbe in mano la desistenza, ma almeno in un caso lo stesso patto di desistenza non sarebbe stato rispettato, con tutte le conseguenze del caso. Trattasi, comunque, di importi non insormontabili. Poi, però, va ricordato che la “desistenza”, in ogni caso, non rende automaticamente impossibile il fallimento che resta a discrezione del collegio giudicante, qualora ritenesse che la società fallenda versi in stato di insolvenza. Il giudice fallimentare Pietro Rogato mi è descritto dai colleghi che seguono la giudiziaria, come un magistrato che tende a spingere al massimo, se non oltre, la legge fallimentare stessa: provenendo dal penale, infatti, è avvezzo a fare ricerche e indagini, senza fermarsi alla superficie delle situazioni. Per cui, qualora ritenesse comunque che la società è insolvente, cioè semplicemente non in grado di assolvere regolarmente le obbligazioni, non credo esiterebbe più di tanto a farla fallire. Ipotesi, comunque, che, sportivamente parlando potrebbe anche non esser malvagissima, se si chiudesse il tutto entro la fine di questo campionato, sperando che qualcuno di affidabile si aggiudichi all’asta il club. Certo sarebbe una lotta contro il tempo…

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

19 pensieri riguardo “PARMA QUOTIDIANO: EVENTI SPORTIVI DEVE AL FISCO 18,4 MILIONI DI EURO, ALLE BANCHE 16,6 E AI FORNITORI 1,7. L’INDEBITAMENTO INCREMENTATO DEL 10% A CAUSA DELL’IVA DOVUTA DA PARMA BRAND

  • 24 Gennaio 2015 in 11:52
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    poi ci sono i fenomeni che scrivono facendo dell’ironia su chi fa dell’ironia

  • 24 Gennaio 2015 in 12:32
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    sì, certamente il Dott. Rogato fa molto caso sia all’esposizione verso Equitalia, sia allo stato di insolvenza generale della società sottoposta a istanza di fallimento.
    Per rendersene conto, basta leggere 2 o 3 sentenze a caso tra quelle presenti qui http://www.fallimentiparma.com
    E’ certo, comunque, che il fallimento non è mai un affare per nessuna delle parti in gioco, cioè nemmeno per i creditori che, se appena possono, preferiscono arrivare ad un accordo stragiudiziale che non impelagarsi con una procedura fallimentare da cui potrebbero, teoricamente, anche non ricavare nulla

    • 24 Gennaio 2015 in 13:08
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      ricordiamoci sempre, però, che l’istanza di fallimento è nei confronti della Parma FC Spa, non della Eventi Sportivi Spa.
      Strano, però, che a fronte di numerosi creditori insoddisfatti, solo 3 si siano insinuati nella procedura fallimentare aperta, perchè di solito, in questi casi, si assiste ad una calata in massa.

  • 24 Gennaio 2015 in 12:39
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    Bene abbiamo scoperto che il Parma era pieno di debiti anzi di più… e che deve pure pagarli se non vuole fallire. Quindi Taci è probabilmente un pazzo furioso e chi fa dell’ironia su chi fa dell’ironia è diventato un fenomeno.

    Mi dite dov’è l’errore per cortesia ?

    Perchè fino a prova contraria queste cose si sapevano. Apprezzo solamente il fatto che Majo abbia riportato dettagli più precisi che servono sicuramente a comprendere meglio la situazione fallimentare del Parma dell’era Ghirardi ma da qui a sperare in un fallimento mi pare un cortocicuito logico molto leggerino… eppure mi si consiglia calma e gesso… mah!?

    • 24 Gennaio 2015 in 13:13
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      a si sapevano eh ? ma guarda

      • 24 Gennaio 2015 in 15:59
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        Assioma scusi non capisco… aveva bisogno di riempire un vuoto ?

  • 24 Gennaio 2015 in 12:40
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    lo conosco bene quel portale ahime’,ma chi dentor a ghe dla genta cla capisa pom par pero e po e po

  • 24 Gennaio 2015 in 12:47
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    mi raccomando direttore oggi alla conferenza di Donadoni cercate di fare chiarezza il più possibile.. cioè nel caso lui facesse il vago incalzatelo!!!

    • 24 Gennaio 2015 in 13:09
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      Donadoni è un allenatore, mica il portavoce sindacale dei giocatori o un socio della Dastraso.

    • 24 Gennaio 2015 in 13:31
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      cose sapute e risapute

  • 24 Gennaio 2015 in 13:21
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    Direttore ma erano debiti che si sapevano già no?!?!non mi sembra che ci sia niente di nuovo…sappiamo solo verso chi sono i vari debiti ma il totale lo si sapeva anche prima…o no?

    • 24 Gennaio 2015 in 15:30
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      Questi sono dati “ufficiali” di bilancio al 30.06.2014 della controllante Eventi Sportivi Spa, scritti nelle note contabili. I debiti della controllata Parma F.C. (e la posizione credo sia peggiore, se si considera che Eventi ha chiuso in leggero attivo, mentre il Parma Fc in profondo rosso) li conosceremo nei dettagli quando sarà disponibile il bilancio approvato il 27 dicembre.

      Quindi non confondiamo le due entità e non facciamo confusione sugli importi, anche se possono sembrare similari. Di notte tutti i gatti sono bigi…

      Cordialmente

      Gmajo

      • 24 Gennaio 2015 in 16:53
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        Si ma lei aveva detto che il 27 era il crocevia e che allora la nuova proprietà avrebbe potuto rescindere il contratto in caso il bilancio fosse più in rosso di quello che si aspettavano…il 27 lo hanno approvato e quindi la nuova proprietà credo che sappia a quanto ammonti il debito…non c’è nulla di nuovo che possa fargli cambiare idea sull’investimento Parma! I veri debiti che ha il Parma lo sanno da più di un mese…anche perché sono stati una settimana a Collecchio a controllare i conti!

  • 24 Gennaio 2015 in 13:33
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    L’unica cosa che non si sa è se questi pagheranno o no. Si sa da mesi che a metà febbraio c’è da pagare, se lo faranno non lo so io, non lo sa majo, non lo sa assioma, non lo sa nessuno…..

    • 24 Gennaio 2015 in 15:19
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      Esatto. E come ha rimarcato per l’ennesima volta oggi Donadoni in conferenza, la dead line è appunto il 16 febbraio…

      • 24 Gennaio 2015 in 15:26
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        per cui Cassano avrebbe potuto aspettare 20 gg. prima di fare quello che ha fatto… credo che gli sia partito l’embolo dell’invidia perché con l’arrivo di VAR & ROD la sua visibilità sia diminuita

  • 24 Gennaio 2015 in 15:06
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    ULTIMA NOTIZIA NEWS: (fonte anonima ma attendibile)
    Il vero proprietario del Parma non e’ Taci o la cordata Russo Cipriota, ma sembrerebbe che Taci e’ un semplice consulente il vero proprietario e’ Papa Francesco e il vero scopo del suo investimento e’ trasformare lo stadio Tardini e farlo diventare una seconda sede della basilica di San Pietro mentre trasformare il centro sportivo di collecchio nel centro reclutamento giovani preti del domani.
    Sempre la stessa fonte ha dichiarato che esiste un ballottaggio per poter definire l’operazione perche nel fra’ tempo si e’ intromesso Paperon dei Paperoni che dopo una accurata verifica dei conti effettuata da Topolino e Paperino e accertato che lo stato debitorio del Parma e di Eventi Sportivi potrebbe essere ripianato solo attraverso un consulente mondiale di nome Gastone (il papero fortunato), quindi dopo aver effettuato un incontro in gran segreto tra Paperone e Gastone presso il barino si e’ concluso che ci sara’ una vera asta a rialzo tra Paperone e Papa Francesco.
    All’ uscita del barino una giornalista di nome Topolina ha chiesto a Paperone il vero scopo del suo interesse nel voler prendere il Parma, lo stesso ha risposto con fare veloce entrando nella sua Papermobile che il motivo vuol riciclare tutti i soldi rinchiusi nel suo palazzo di Paperlandia.
    Vedrete gente questa notizia sara’ ufficiale dopo la conferenza stampa di Donadoni.
    Saluti
    Matteo b

  • 25 Gennaio 2015 in 09:20
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    Direttore, mi pare che la notizia di questo quotidiano da Lei citato pecchi di incompletezza ed aggiunga ulteriore confusione sui pochi dati conosciuti.

    Infatti, il dire che la Società tal dei tali ha debiti verso Caio, Tizio e Mevio significa ben poco.

    Questi dati andrebbero rapportati anche all’effettiva consistenza delle poste attive patrimoniali sia di Eventi che del Parma Calcio.

    Dire che uno ha debiti per 100 (quando non si conosce la consistenza reale del patrimonio ) significa dire ben poco.

    Quelli pubblicati mi paiono dati incerti, frammentati e privi di una visione di insieme complessiva che non da conto dello stato effettivo delle cose.

    Non Le pare ?

    Questo non significa che i debiti non ci siano. Cio’ che voglio dire è che mancano gli elementi per considerare “il peso reale” della situazione debitoria.

    Le rinnovo la mia stima per l’enorme lavoro da Lei svolto per portare elementi di chiarezza su questo delicatissimo aspetto della vita societaria del Parma Calci che non mi pare sia stato ancora scandagliato nei suoi termini reali.

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