AMARCORD di Alessandro Dondi / IL FALLIMENTO DEL 1968
(Alessandro Dondi) – Nella stagione 1964/65 il Parma inizia quello che per molti anni resterà l’ultimo campionato di serie B, una stagione nata sotto una pessima stella fin dall’estate quando la società non accondiscende alle richieste di ingaggio del proprio portiere Sentimenti V, lasciato dunque libero di trovarsi una nuova sistemazione. Una squadra, quella crociata, che fin dalle prime giornate mostra tutti i propri limiti e prosegue il proprio campionato nel peggiore dei modi. Al mercato di riparazione, che ai tempi si svolgeva nel mese di novembre, vengono acquistati l’ala destra Calzolari e il centrocampista Paggi, due innesti di spessore che non riescono però ad imprimere la svolta all’undici ducale. Pensate che per finanziare queste operazioni la “Gazzetta di Parma” organizza un’asta di quadri presso la Galleria Camattini, quadri offerti da alcuni pittori parmigiani. Nemmeno il cambio in panchina – Dazzi viene esonerato ed al suo posto subentra Bruno Arcari – sortisce gli effetti sperati, la squadra retrocede in serie C. Nel frattempo era avvenuto un vero e proprio terremoto in seno alla società: il rag. Agnetti, a lungo presidente del sodalizio, ha rassegnato le proprie dimissioni. Anche la stagione successiva in serie C è di quelle da incubo: i crociati allenati da Coghi prima e da Boni poi, non riescono ad ingranare e scivolano mestamente in IV Serie, si chiamava così ai tempi l’attuale serie D. Saranno anni bui, con una squadra dai modesti valori tecnici che fatica tremendamente ad imporsi, scivolando nel più completo anonimato, tra il crescente disinteresse del proprio pubblico. Tuttavia, a livello societario, le vicende raccontano di una situazione ben diversa, tutt’altro che piatta, decisamente in fibrillazione: alla fine della stagione 1966-67 il Consiglio Direttivo della società, presieduto dall’ex crociato cav. Gino Camorali, si dimette a causa di una situazione economica e finanziaria molto pesante, per non dire sull’orlo del fallimento, cui nessun imprenditore locale pareva intenzionato a subentrare. Dimessosi il Direttivo, la gestione della società passa in mano al Collegio dei Sindaci Revisori così composto: rag. Mora, dott. Bussolati e cav. Bonetti. Il Collegio, trovatosi nell’impossibilità di poter garantire la continuità aziendale, assistito dall’avvocato Vittorio Blarzino – da anni legale del club ed esperto di regolamenti federali – chiede al Tribunale di Parma la messa in liquidazione della società. Il Tribunale risponde con propria sentenza del 2 gennaio 1968 e decreta il fallimento del glorioso sodalizio crociato: sono nominati liquidatori il commercialista dott. Bussolati e lo
stesso avvocato Blarzino. Il campionato si avvia alla conclusione tra le crescenti speranze dei tifosi di vedere il Parma rinascere dalle proprie ceneri. La città, a partire dalle figure di primo piano del proprio tessuto produttivo, sembra rispondere alle speranze degli appassionati: il dott. Mario Bertolini, presidente della Camera di Commercio, già presidente del Collegio dei Revisori, prende in mano la situazione e inizia a guardarsi attorno per stringere accordi di collaborazione. Primo a rispondere a questo appello è il dott. Giorgio Orlandini, grande appassionato di calcio, che in quei mesi lavora alacremente per costituire una base solida da cui ripartire. I loro sforzi, veramente titanici, vengono ripagati: sulle ceneri del Parma A.S. nasce una nuova società, il
Parma F.C., società a responsabilità limitata, creata grazie a cinque soci (tra cui Giorgio Zanichelli, che assume la carica di presidente, e il dott. Emilio Grossi cui tocca quella di segretario). La nuova società arriva ad un’intesa coi liquidatori, acquistando tutti i calciatori del “vecchio” Parma dietro la corresponsione immediata della somma di quattro milioni di lire, cui sarebbero seguiti i saldi a fine stagione sulla base di una perizia estimativa. Nel frattempo un altro gruppo, composto tra gli altri da Ermes Foglia e Antonio Salvarani, costituisce una nuova società, denominata Parmense A.C. La neonata società rileva la disciolta Salvarani, rilevandone il titolo sportivo e la conseguente militanza nel campionato di Promozione ed ingaggia dal Parma l’allenatore Giancarlo Vitali coi giocatori Govi e Luciano Vitali. La volontà dei due gruppi è fin da subito quella di cercare un accordo, ma l’intesa non viene trovata: il timore della compagine ex Salvarani è quella che una fusione possa esporli alle azioni di rivalsa dei creditori
del vecchio Parma A.S., giacché il Parma F.C. rappresenta sì una una nuova società, ma in palese continuità con quella precedente, di cui conserva maglia e sede sociale. Nel frattempo l’incertezza permane e la città di Parma si avvia alla stagione 1968-69 con due formazioni: il Parma F.C. in IV Serie e la Parmense in promozione, la stessa situazione vissuta oltre vent’anni prima quando vi erano il Parma A.S. in serie B ed il Parma Vecchia in serie C. Il prosieguo della storia è noto a tutti, per chi se lo fosse perso l’invito è quello di rileggere la puntata
Buona lettura e #SaveParma, Alessandro Dondi
LE PRECEDENTI PUNTATE DI AMARCORD DI ALESSANDRO DONDI
2. I TORTI DI CASA NOSTRA: PARMA-BARI 3-0, LA NEBBIA E L’ARBITRO PEZZELLA… (11.07.2014)
3. L’INDIGESTO BISCOTTO DI PARMA-VERONA 1974/75 (18.07.2014)
5. GISO TOSCANI, UNA VITA DI SACRIFICIO E DEDIZIONE FORGIATA DALLA GUERRA (01.08.2014)
6. LE INDELEBILI ORME DI ARRIGO SACCHI (08.08.2014)
8. QUANDO COSTACURTA AZZOPPO’ IMPALLOMENI… (22.08.2014)
8 bis. SOTIRIS NINIS E’ GIA UN AMARCORD… (23.08.2014)
9.bis AMARCORD STRAORDINARIO (E A RICHIESTA): A PROPOSITO DI ARLIA, ECCO A VOI MARLIA… (31.08.2014)
10. VITALI, VITALI, PER SEMPRE VITALI… (05.09.2014)
11. LA FUGACE MA SIGNIFICATIVA ESPERIENZA GIALLOBLU’ DI SUPERPIPPO INZAGHI (12.09.2014)
12. MICHELE UVA E LA RIVOLUZIONE DEL DOPO SCALA (19.09.2014
13. SILVANO FLABOREA, MAESTRO DEL TALENT SCOUTING E TUTOR DI GEDEONE CARMIGNANI (26.09.2014)
15. MARCO GIANDEBIAGGI, UN TALENTO DI CASA PARMA (10.10.2014)
20. PROSCIUTTO DI PARMA (14.11.2014)
24. CICCIO BAIANO, UNO DEI RINFORZI PER VITALI NEL POST ZEMAN (05.01.2015)
27. IL PARMA, LA JUVE E LA COPPA ITALIA… (27.01.2015)
29. UN ANTIPASTO DI DONDI CHE E’ UN PO’ UN AMARCORD: MILAN-PARMA (31.01.2015)
Bel racconto complimenti!
Bel racconto e molto dettagliato. Mi sa che a fine stagione faremo la stessa fine.
Vi sono alcune gravi imprecisioni:
1- Sentimenti V era il “libero”, poi divenne allenatore
2- Sentimenti IV, fratello maggiore del sopracitato, è stato, invece, un grande portiere, ma non ha mai militato nel Parma