NUOVO PARMA: PER UNA CORDATA DI INDUSTRIALI SI STA MUOVENDO L’EX PRESIDENTE FOGLIA CHE STA INCONTRANDO IL TIFO ORGANIZZATO: IERI SERA IL PETITOT, STASERA MENDI, MERCOLEDI IL CCPC
(gmajo) – Una cordata parmigiana con circa una ventina di industriali – dai grossi nomi come Chiesi, Dallara, Parmalat, Pizzarotti e Barilla (intenzionato, però, solo a sovvenzionare esclusivamente il settore giovanile e non la prima squadra) ad altri minori, si sta muovendo per cercare di dare nuova vita al Parma. E questo da tempo già lo si sapeva, dal momento che i movimenti dell’ex potentissimo segretario dell’Upi Giorgio Orlandini (già autore del salvataggio dopo il fallimento del 1968) erano piuttosto noti. La novità è che ora, a nome di questo comitato si sta spendendo in prima persona l’ex presidente Ermes Foglia che sta incontrando gli esponenti del tifo organizzato. Ieri sera, ad esempio, al Petitot, covo dell’omonima associazione, sono arrivati circa una quarantina di persone per ascoltare proposte e idee, tra cui quella innovativa circa il coinvolgimento, per una azione di controllo, all’interno del cda del club prossimo venturo una rappresentanza di tifosi, i quali possono attivamente diventar soci attraverso il versamento di una quota di partecipazione, per ogni persona fisica (e non organizzazione o persona giuridica) che spazia tra i 500 e il 10.000 euro. E’ chiaro che l’amore per il Parma è grande, ma in questi tempi di ristrettezze economiche, prima di fare un sacrificio del genere, ogni tifoso voglia e pretenda garanzie. Ieri, in circa due ore e mezza tra le 18 e le 20,30 Foglia ha cercato di illustrare al meglio il suo progetto raccogliendo l’interesse degli uditori, e appunto spendendo nomi importanti, quelli di cui sopra, e cifre altrettanto ragguardevoli. Mossi per ripartire dalla D, i componenti la cordata locale non stanno ora escludendo neppure la B, anche se stimano siano necessari tra i 35 e i 40 milioni di euro, cifre lontanissime da raggiungere attraverso la questa tra tifosi o piccole partecipazioni sia pure delle più grandi industrie del territorio, alle quali dovrebbe concorrere in gran parte il famoso mitizzato Fondo canadese di Tavecchio (il quale non a caso sempre insiste con il coinvolgimento delle industrie locali). Foglia avrebbe anche riferito di un imminente incontro con i curatori fallimentari per rendersi conto di cosa possa esser salvato di Collecchio (stante la proprietà della struttura di Eventi Sportivi). Foglia avrebbe anche ipotizzato la possibilità in futuro di possibili dividenti per ogni socio – inclusi i più piccoli – se oltre ad arrivare soddisfazioni dal campo, come tutti auspicano, dovessero arrivare anche dalla gestione. Nell’agenda dell’arzillo ex presidente Foglia e dei suoi compagni di avventura è fissato per stasera un incontro al Parma Club Medesano di nello Mendi, mentre domani sera, mercoledì, sarà la volta del Centro Coordinamento Parma Club.
Ma Foglia non è quello che era stato presidente della reggiana?
Il padre
Il padre di ERNESTO è deceduto questo è uno zio
Ma Majo a me questi minestroni non mi entusiasmano, perché alla fine un capo ci deve essere e qualcuno che metta realmente i soldi prendendosi oneri e Onori nel caso.
Così mi sembra troppo dispersiva come cosa
Sono d’accordo.
E poi, senza offesa, mi pare ci sia dentro gente un po’ troppo stagionata… Per carità: impagabili per la passione e la voglia di impegnarsi ancora per il Parma, ma possibile che debbano esserci gli stessi attori del fallimento del 68?
Cordialmente
Gmajo
Quoto in pieno, ci vuole gente con entusiasmo e magari forze fresche economicamente e non…
Purtroppo non sono ottimista in quanto conoscendo il personaggio Orlandini lui quando si muove qualcosa porta a casa; spero a questo giro si debba accontentare anche se molte dinamiche passate,presenti e future mi portano a pensare che siamo su un binario indirizzato.
è vero ma se i giovani sono come Ghirardi (pieni di sé ma senza soldi…nella migliore delle ipotesi), forse sono meglio gli anzianotti…almeno qualche soldo in più dovrebbero averlo e di sicuro più amore x la squadra
Continuiamo a guardare al passato, mi raccomando. Non ha affatto senso che chi operò oltre 40 anni fa sia incaricato di tessere la tela. E poi, venti imprese per fare la d (la d!) significa che la voglia di investire NON C’E’ e che si punta al semiprofessionismo. Di fronte a tanta tirchieria trovo persino immorale chiedere soldi alla gente comune in un momento in cui molti non sbarcano il lunario.
Se fosse x la B sarebbe un bel gesto…se invece si muovessero solo x la D hai ragione in pieno.
Cmq mi chiedo che problema abbia Barilla col Parma 1′ squadra se vuole investire solo nelle giovanili….paura d tradire la sua squadra del cuore? (La Roma di cui erano sponsor un tempo, magari?)
only fondo canadese con partecipazione locale sennò niente.
majo ma poi g.corrado che aveva detto di voler fare qualcosa per la sua città?
Semmai vedremo gli sviluppi. Io cerco di darvi notizie certe, non solo ipotesi, che già ce ne sono anche troppe…
comunque un coinvolgimento di barilla, seppur nel settore giovanile, lo vedo improbabile. giorni fa ha ribadito di schifare il calcio, tutto.
Però ha il figlio lì.
Secondo indiscrezioni stanzierebbe tra i 250.000 e i 300.000 euro…
Comunque è un dato certo che Foglia abbia speso quel nome ieri sera parlando all’Associazione Petitot
Cordialmente
Gmajo
Barilla ha già fatto qualcosa di simile con il Rugby Parma. Il figlio di Guido giocava nelle giovanili, provarono a più riprese a cedergli la società (che navigava in brutte acque) ma lui sponsorizzò solo il settore giovanile. Potrebbe ripetere un’esperienza simile,ma non lo vedo andare oltre (massimo una sponsorizzazione per la prima squadra)
Tenderei ad escludere qualsiasi tipo di interessamento per la prima squadra. Appunto massimo massimo il settore giovanile non solo per le ragioni spiegate, ma anche perché è il target giusto di biscotti e merendine, cosa che non guasta…
Ecco…mette i soldi solo dove giocano i figli senza dimenticare la pubblicità perché se x una volta lo fa ”a fondo perduto” magari non arriva a fine mese…bell’amore per la città. … Farebbe più bella figura a starne fuori con queste premesse!!!
un ritorno allo sponsor parmalat sulle maglie sarebbe fantastico!
Le multinazionali che ci sono a parma non sono state in grado di salvare nemmeno l areoporto ci fidiamo ancora degli imprenditoria locale a parte il compianto ernesto ceresini c’è il nulla
Gli stagionati però avrebbero solo una funzione di “collante”, poi nella assemblea dei soci non ci sono, non saranno i presidenti e i dirigenti. Con ogni probabilità i due stagionati saranno nel cda.
E se fosse un Parma con azionariato diffuso come hanno molti club della bundesliga? Piccole quote ma di tantissimi a cui non interessa apparire. Il tutto affidato ad un bravo manager e come presidente una figura imponenente e da garante come Scala (magari!). Spero di cuore che non sia Baraldi. A me non sembra un’idea malvagia. Credo comunque che servano bravi manager sia sul lato tecnico che su quello industriale, e poi c’è da rifare tutto lo stadio.
Nel pakketto ci vorrebbe anke lo stadio di proprietà, gli abbonamenti decennali, i Petali, e dal Cin. Cmq già la D è un buon punto di partenza.
Ok allora #FreeManenti salvaci tu. Manenti sei e sarai sempre il mio PRES.
Ke adesso faremo strisioni o lenzuolate?
….l’idea di tanti polli nel pollaio che fanno l’elemosina per la D quando avrebbero la potenzialità per fare un vero salvataggio mi fa veramente pena
Concordo pienamente. Sono penosi. E nei club li applaudono.
Se ognuno ci mette 300mila, anche se fossero venti industriali siamo messi male. La GdP vuol venderci le delizie della D per farci credere que i grandi industriali di Parma ci porteranno in paradiso ? Sarebbe bello che si iniziassero a snoccialare dati ma mi rendo conto che fino all’asta saranno solo supposizioni e “supposte” (Tavecchio)
E se poi non ci porteranno in paradiso,sarà stata colpa della crisi, degli arbitri,delle regole del calcio e chi più ne ha più ne metta
Se almeno la metà degli industriali che paiono esser coinvolti fossero tifosi del parma potremmo fare anche la champios..
Sarà una rinascita entusiasmante, si vincerà il campionato dilettanti a mani basse.. e poi? una volta terminato il giochino i lord, a fronte di ulteriori e maggiori costi per la lega pro, si scaricheranno il barile l’uno con l’altro, tanto un vero proprietario responsabile non ci sarà.. Un po come a Bologna con Guaraldi e soci, solo che invece della seria a lo sfondo sarà la c.
Per quanto concerne il rinnovamento noi tifosi non è che possiamo meravigliarci molto, per il tifo organizzato vale lo stesso discorso, tant’ è che sembrano dei gruppi di privati più che associazioni aperte e con finalità coordinative
350.000 euro! Cazzo che magnati i Barilla! Magni per la Fidentina investe molto di più. Sono assolutamente ridicoli (oltre che omofobi).
250.000 massimo 300.000
se l’idea è una public company va più che bene.
Secondo te una public company in una città come Parma quanti soldi porterebbe? E poi per la public company mica c’è bisogno dell’elemosina degli industriali, dai.
A livello industriale Parma ha poco invidiare a Monca di Baviera. Se per dire un centinaio di imprenditori di Parma si impegnano con quote piccole il Parma Fc diventa ambizioso. Il discorso delle quote ai tifosi è da abbandonare o considerare in via marginale. Comunque, ci sono imprenditori di cui non faccio il nome che in un anno quando c’era Ghirardi per puro amore per il parma hanno versato molto di più che la cifra che barilla verserebbe. NOn pensate solo ai tre imprenditori. Ci sono imprenditori medio piccoli malati di parma.
Non so quanto investa nel calcio Magni, ma quello che fa lo fa nel Borgo San Donnino in 1.a cat, non nella Fidentina in Eccellenza.
Sull’omofobia non si è posto il problema della querela?
G. Barilla ha fatto una repentina retromarcia e ha dato vita ad alcune iniziative x rimediare alla figuraccia (ed evitare il boicottaggio di una fetta di clienti in tutto il mondo)… Gente che calcola tutto fino a questo punto non può amare sinceramente il Parma e metterci soldi veri…I loro interessi e il loro cuore sono altrove. …….
– incontri + soldi
I nomi di questi colossi sono in grado di portare ad altissimi livelli il Parma grazie al loro potenziale economico.E’un peccato che non siano interessati sul serio
Ci porti TRE S C O T C H E S, grazie.
https://www.youtube.com/watch?v=XSPeVUOaSEk
ma vi rendete conto con che straccioni di imprenditori locali abbiamo a che fare?Casone per l’omonima atletica Casone di Noceto investe quelle cifre. E siamo ancora qui a sbavare verso questi ridicoli personaggi che non sono stati nemmeno in questo caso in grado di fare qualcosa per la propria città (che va bene solo quando concede loro premi o cazzate varie).
Ripartire da una realtà stranierà con l’aiuto degli imprenditori parmigiani sarebbe l’ideale. Tuttavia, noto sempre una certa ritrosia da parte di quest’ultimi nel fare il passo decisivo.
Questa ritrosia si chiama braccino corto…..e poca voglia di sbattersi x la squadra della loro città
Buongiorno sig.Majo,
le scrivo per avvisarla che mercoledì sera sarò presente anche io ala riunione del centro di coordinamento per capire se c’è spazio anche per l’azionariato popolare.
A mio avviso chiedere 500€, come cifra minima, è un po’ esagerato.
Noi puntiamo a far partecipare tutti i tifosi,anche quelli che possono versare 30 € all’anno.
Siamo convinti che ci siano molti tifosi disposti a versare piccole cifre.
Da quello che ho capito esiste una cordata di 20 imprenditori per fare la serie D. Se per fare la serie D servono 20 imprenditori, se noi riusciremo a far partecipare 3.000 persone con una media di 50€ a testa, potremmo far parte dei 20 imprenditori senza nessun problema.
Buona giornata e buon lavoro
Alessandro Mora
Pagina Facebook “azionariato popolare parma Calcio-il parma siamo noi”.
io ho già iniziato a cattare su i soldi, ke se me ne volete mandare:
Paypal: ilmarcello@ilmarcellodellaparmigjanità.com
Ke se gli ESILI kiudono risparmi dei soldi (ke nn lo paghi) e invecje di sputtanarli alle makkinette li puoi dare a me ke li metto via x qnd faremo l’azionamento polare.
ke a me vanno bene anke 10 euri o anke dei pakketti di paglie.
Salviamo il PARMA mandiamo i soldi al Marcello.
#SaveParma #FreeManenti #DiamoLaPilaAlMarcello #Malboro #Sciacallaggio
L’imprenditoria di Parma può’ e vuole spendere poco.
Potrebbe solo fare da testimonial al famoso fantomatico fondo canadese.
Senza soldi importanti dagli stranieri possiamo passare tranquillamente le domeniche ai giardinetti.
C’è una importante specifica da fare: dalle poche info che finora ho messo insieme, l’interessamento dei top player dell’imprenditoria locale, SAREBBE A TITOLO PERSONALE E NON AZIENDALE, soprattutto per un progetto serie D che è quello che hanno in testa, nonostante ieri, nell’incontro al Petitot, fosse emerso dell’apertura per la B, previa presenza del fondo di tavecchio (il quale non prescinde dalla imprenditoria locale).
Cordialmente
Gmajo
si beh va bene. A titolo personale possono così versare 5.000 euro a testa e magari aspirare a prendere il premio Sant’Ilario. Ma a quel punto li che senso ha anche la D poi me lo dovete spiegare. Abbiamo già altre squadre in provincia in D. Io consiglierei a Barilla, Dallara, Chiesi & C. di pensare alla prima categoria. Li si spende ancora meno.
Ermes è lo zio, non il padre ………..
Vediamo un po’ per salvare il Parma bisogna
a) Essere giovani
b) Avere molti soldi ed essere disposti a spenderli
c) Non chiedere azionariato con cifra minima 500
d) Essere di Parma
e) Non avere parenti legati alla Reggiana
f) Non avere avuto a fare con il Parma nel passato
g)……………………………………. (spazio da completare)
h)……………………………………..(spazio da completare)
Varie ed eventuali..ci vogliono i soldi veri e subito e basta!..ragaz coi soldi basta e avanza non si può fare i difficili..basta che siano seri..majo tu cosa auspichi?
Visto molto dall’esterno il tentativo degli ottuagenari non mi dà molta fiducia.
A parte che ricordo molto bene i peana sulla Gazzetta di Parma e a Bar Sport di Orlandini a Ghirardi e Leonardi…
Secondo me un’idea buona sarebbe la partecipazione di alcuni di questi citati brand parmigiani, all’interno del Parma calcio come soci minoritari attraverso l’acquisto di una certa % di quote del pacchetto azionario per un complessivo 25-30 %.
Per loro rappresenterebbe un capitale di investimento all’interno della squadra cittadina che se ben gestita potrebbe diventare un fiore all’occhiello anche per le loro attività economiche.
Chiaramente la maggioranza resterebbe in mano ad un soggetto proprietario terzo che dovrebbe garantire il grosso dell’investimento e dell saldo della parte debitoria.
A mio avviso l’unico ente in grado di avvicinarsi a tali cifre e a poter intavolare un discorso simile, sarebbe il Fondo di investimento paventato da tavecchio, che agirebbe un pochino sul modello del fondo Raptor di James Pallotta propietario della Roma.
Ripeto, ripartendo dalla serie B, con fortuna e capacità di gestione del patrimonio sportivo residuo, risalire in serie A e ripartire con uno slancio nuovo e più moderno non è utopia.
Chiaro bisogna saper fare i conti, ma credo che di fronte ad un piano serio con cui generare profitti attraverso il calcio, anche i già citati barilla e co. un pensierino lo farebbero eccome.
Saluti
@Markeness Dimmi dove devo firmare 🙂