CALCIO & CALCIO / ANGELLA: “DONADONI EROE, MA NON IMMACOLATO”. CATALIOTTI: “DEBITO SPORTIVO DIFFICILE DA TAGLIARE: I PROCURATORI PRENDONO UNA PERCENTUALE SUGLI INGAGGI”
(Evaristo Cipriani) – UN PUBBLICO DA SALVARE … – Trentaduesima puntata stagionale di Calcio & Calcio ieri sera su Teleducato (clicca qui per vedere la web registrazione). In studio oltre agli ospiti fissi Gabriele Majo (“colui che fa opinione e scatena le opinioni” come lo ha definito il conduttore Michele Angella) ed Enrico Boni, c’erano il giornalista di calcionews24.com Daniele Longo (da poco entrato a far parte del team di Calcissimo su Canale Italia) e l’agente Fifa Jean Christophe Cataliotti, avvocato, consulente di mercato per parecchie società italiane ed estere, collaboratore di calciomercato.com ed autore del volume “Il Business del
Pallone. Analisi dei modelli organizzativi e gestionali delle società di calcio”, presentato proprio ieri alla Feltrinelli di via Farini (clicca qui per vedere la web registrazione): “Dica alla sua casa editrice di spedirne una copia a Carpenedolo e una a Monterotondo, naturalmente con spese a carico dei destinatari” ha scherzato Angella a fine puntata. In avvio, invece, il conduttore ha dedicato qualche minuto a rimarcare la “diversità” dei tifosi del Parma rispetto alla crescente violenza del calcio
italiano: “Tra i motivi di rammarico per una eventuale scomparsa del Parma dal calcio che conta – ha affermato il giornalista – c’è anche quello che qui si vive il tifo in maniera sana ed esemplare: qui nonostante tutto che è accaduto non sono state tirate bombe carta, non ci sono stati agguati ai pullman, non ci sono state irruzioni al campo di allenamento o atti vandalici allo stadio. Sarebbe un peccato se il calcio italiano perdesse una piazza come questa”. Una riflessione che ha mandato su tutte le furie Boni: “I tifosi del Parma sono uguali a
quelli di tutte le città, sarebbe grave pensare che il Parma debba essere salvato per premiare i suoi sostenitori che comunque hanno delle gravi colpe perché sono stati dormienti e non si sono accorti di quello che stava accadendo. Io almeno – ha evidenziato la macchietta di Sant’Ilario – da Ghirardi e Leonardi mi sono dissociato quando ancora erano nel pieno del loro potere”. Se il rammarico di Angella è ineccepibile, a nostro modesto avviso non ha tutti i torti, al di là dei toni, il Saltimbanco nel sostenere l’eccessiva passività dei supporters gialloblù, che Majo ha ricordato aver battezzato, la scorsa estate ai tempi della vacanza ghirardiana dopo il diniego della Licenza Uefa, come “commoventi”.
LO SCOGLIO DEI PROCURATORI E IL RITARDO DELLA CURATELA – Secondo l’agente Fifa Cataliotti la trattativa per la riduzione del debito sportivo potrebbe trovare non pochi ostacolo da parte della sua categoria: “Come è noto i procuratori percepiscono una percentuale in base agli ingaggi dei propri assistiti e quindi non credo che ci sia una così grande disponibilità ad accettare riduzione, inoltre non dimentichiamo che i tanti giocatori che il Parma ha mandato in giro per l’Italia nelle serie minori hanno contratti al minimo sindacale e se per un big non è troppo doloroso tagliarsi gli stipendi,
per gli altri è invece problematico: secondo voi se andate da un operaio a chiedere di ridursi i compensi come la prende?”. Sempre Cataliotti ha espresso un po’ di timore per un i tempi di chiusura delle accordi con i tesserati: “Mi risulta che molti degli agenti che curano gli interessi di calciatori di proprietà del Parma e ora collocati altrove non siano ancora stati contattati, forse da questo punto di vista la curatela è un po’ in ritardo”. Un dato quest’ultimo confermato anche dall’estero di mercato Daniele Longo, anche detto “Il Pedullà di Parma”.
IL PREZZO DI MAURI – Il web-boy Lorenzo Fava ha riportato nel corso della diretta il rumor proveniente dalla Spagna secondo cui l’Atletico di Madrid sarebbe pronto a versare 20 milioni di Euro per assicurarsi Josè Mauri. Per Daniele Longo la cifra è eccessiva, inoltre sul giocatore, sempre secondo il giornalista di calcionews24.com, ci sarebbe in pole position il Milan. Per Cataliotti se su Mauri dovesse scatenarsi l’asta le società italiane sarebbero fuori gioco e la destinazione Premier League sarebbe la più probabile.
DONADONI SANTO, MA NON TROPPO – “Mister Donadoni è stato celebrato da Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa e sta raccogliendo gli applausi dell’opinione pubblica non solo sportiva – ha detto il conduttore Angella – merita di essere elogiato per quello che sta facendo e la professionalità che sta mostrando , tuttavia mi chiedo se sia così immacolato. Non mi riferisco solo al fatto che avrebbe dovuto motivare i giocatori a inizio stagione come lo sta facendo
ora – ha proseguito il giornalista di Teleducato – ma anche al fatto che lo stesso Donadoni negli anni scorsi ha alimentato quella smania di grandeur del duo Ghirardi-Leonardi, pretendendo giocatori già formati e dunque molto costosi e non valorizzando elementi emergenti come ad esempio Pellé e Okaka”. Insomma, per Angella, Donadoni ha avuto il demerito di non lanciare i giovani e di voler puntare su pezzi pesanti e con contratti onerosi, anche se lo stesso conduttore ha precisato che una società forte non si fa condizionare dal proprio tecnico. Non d’accordo il procuratore Cataliotti: “Considerazione corretta se fossimo in Inghilterra dove i tecnici sono manager e fanno il mercato, ma non qui in Italia, inoltre Donadoni ha avuto il merito di credere in Mauri”. Per Majo “Donadoni è sempre stato troppo aziendalista”, mentre secondo Boni “Donadoni è sempre stato più di un tecnico e aveva un peso determinante in tutte le scelte”.
IL TARDINI, IL FOOTBALL (USA) E IL CARPI – L’uso condiviso del Tardini è stato oggetto di dibattito nell’ultima parte della puntata. Per il nostro direttore, che ieri aveva dato per primo ampio risalto alla notizia della concessione dello stadio ai Panthers per domenica prossima nella gara contro i Giaguari Torino, “c’è il rischio che il terreno di gioco appena rizollato grazie al
gentile intervento della Lega Calcio, possa essere danneggiato. Va bene l’uso comunitario dell’impianto comunale, ma meglio sarebbe stato aspettare la fase finale del campionato di football americano, a stagione del Parma conclusa”. Boni: “Il Tardini dovrebbe essere aperto anche ai concerti e naturalmente si al Carpi per la prossima stagione”. Angella: “Se il Parma farà la B il Tardini deve essere solo del Parma”. Cataliotti: “Si al football una tantum come avviene in altre città, si anche al Carpi visto che quanto sta avvenendo a Reggio con la condivisione tra Reggiana e Sassuolo del Mapei non ha creato problemi”. Evaristo Cipriani
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Oggettivamente nella prima parte della stagione Donadoni e` stato un disastro, ma solo tecnicamente.
Perfettamente d’accordo. Direi anche come capacità di mantenere il gruppo concentrato.
Donadoni è un grande uomo e un grande mister volerlo invischiare in quello che hanno fatto ghirardi e Leonardi mi pare ingiusto e non corretto Quali sarebbero poi questi giocatori costosi non lo so solo cassano e non credo sia stato imposto da Donadoni il quale ha saputo valorizzare Sansone benalouane parolo e ora mauri con i quali credo che il parma ci abbia guadagnato perché c’ e’ sempre voglia di trovare il marcio anche dove non c’è
Ma Boni che scarpe aveva su?
Ovvio che prendono una percentuale sugli ingaggi ma in caso di aste deserte prenderanno la percentuale su zero… che è zero. È più una questione morale che economica… Se mi spetta un milione e accetto un taglio del 75% prendo 250 mila sicuramente pochi rispetto al dovuto ma sempre meglio di ZERO se le aste vanno deserte…….