PARMA PRIDE A SAN SIRO / COSTA: “NON SIAMO UNA SQUADRA DI FALLITI”. E LUCARELLI CINGUETTA: “LE CASACCHE NERE NON SI SMENTISCONO MAI”

DSC03432MILANO – dal nostro inviato Gabriele Majo – “Non siamo una squadra di falliti come qualcuno ha detto”. Andrea Costa, guerriero reggiano di nascita, da questa estate trapiantato nella parte corretta dell’Enza ha conquistato i crociati per l’ardore con cui interpreta le partite – e oggi a San Siro ce n’è stato un lampante esempio – ma potremmo aggiungere quando è dinnanzi ai microfoni. E’ vero che dal 19 marzo 2015 il Parma è ufficialmente fallito e se è ancora in vita è grazie all’esercizio provvisorio (che entro il 15 aprile si saprà se sarà ritenuto sostenibile, pena staccar la spina, mandare a gambe all’aria la parte finale di stagione e quel che è peggio perdere le residue speranze di mantenere il calcio professionistico), ma in quel caso si sta parlando di società, e in particolare del vecchio proprietario Tommaso Ghirardi (è di queste ore l’indiscrezione secondo cui sarebbe in odore di imminente fallimento anche la controllante Eventi Sportivi, il cui 66,5% è detenuto dalla Mapi di Manenti, attualmente detenuto, in un altro senso, of course, a San Vittore, richiesta di fallimento che sarebbe stata avanzata dalla Procura di Parma), non certo della squadra, anche se non si può certo dire che – indipendentemente dalle magagne societarie – la stagione sia stata gradevole a imagelivello di prestazioni sul campo. Ma oggi, come spesso altre volte contro le grandi, c’è stata la sfilata del Parma Pride. San Siro come l’Olimpico di Roma: un pareggio contro una grande. Sia pure decaduta. Parma che esce a testa alta dalla Scala del Calcio come sancito, anche ai microfoni di StadioTardini.it e non solo a quelli di Tutto il Calcio Minuto per Minuto da Umberto Avallone, voce di Radio Rai che ha parlato di pareggio giusto. Pareggio che magari sta un po’ stretto imageai nostri eroi, oggi capitanati da Massimo Gobbi. Ma il colonnello Lucarelli ha cinguettato: "Orgoglioso di voi !!!….non si molla un cazzo ….le casacche nere non si smentiscono mai !". Occhio a non farti deferire, caro Ale, che ‘sti qua sono un po’ permalosi. Come già riferitovi dal nostro Luca Savarese, anche Donadoni non è che abbia particolarmente goduto la performance di Peruzzo & C. abbagliato, evidentemente, dal sole che ogni tanto faceva capolino a San Siro…
Ma torniamo a Costa: “Oggi abbiamo dato una dimostrazione forte, facendo una prestazione di spessore contro una grande squadra. Abbiamo dimostrato di esserci e di continuare a dare il massimo fino alla fine. Siamo tutti leader, consapevoli che stiamo vivendo una situazione che nel nostro ambiente è capitata a pochi. Siamo uniti e vogliamo dimostrare che, nonostante tutto, ci siamo ancora. Si sentono sempre tante parole intorno al Parma. Ma al di là di tutto noi continuiamo a rimanere concentrati, se no rischiamo di fare brutte figure.  Più che vincere contro gli avversari dobbiamo vincere contro noi stessi, dimostrare a noi stessi che non dobbiamo mollare, che non siamo una squadra di falliti come qualcuno ha detto. Da questa situazione usciremo più forti. Abbiamo fatto altre buone prestazioni in passato,  ma è normale che quando non si vince e non si fanno punti tutti i giudizi sono condizionati da questo. Noi anche oggi non ci siamo abbattuti, abbiamo trovato il pareggio senza mai mollare. Adesso come adesso siamo un gruppo unito più che mai, ci siamo resi conto che stiamo facendo qualcosa di diverso dall’ordinario".
Al suo fianco Zouhair Feddal: “Siamo stati bravi, tutti siamo stati bravi, alcuno escluso. Abbiamo trovato un po’ di difficoltà solo nei primi quindici minuti, in cui abbiamo dovuto prendere un po’ di confidenza. Si poteva anche vincere. Il pareggio, quindi, ci sta qui a San Siro, contro un grande club come l’Inter. Il nostro obiettivo è onorare la maglia in ogni partita da qui al termine, facendo prestazioni buone e ottenendo risultati positivi. Da lunedì pensiamo all’Udinese. In difesa abbiamo fatto bene. Adesso abbiamo tanti impegni ravvicinati, ma abbiamo un buon gruppo, anche con i ragazzi della Primavera che vengono con noi ad allenarsi.Tutti stanno dando il massimo. I curatori stanno facendo un lavoro incredibile, da ieri anche Albertini. Proveranno loro e proviamo noi a salvare il Parma in Serie B, come merita la sua storia. Io personalmente ho ancora un contratto di due anni. Se ancora vorrà contare su di me, io lo rispetterò e starò qui. A gennaio, pur sapendo di questa situazione, sono voluto tornare per dare il mio contributo perché il Parma mi ha dato la possibilità di venire a giocare nel calcio italiano”.

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

11 pensieri riguardo “PARMA PRIDE A SAN SIRO / COSTA: “NON SIAMO UNA SQUADRA DI FALLITI”. E LUCARELLI CINGUETTA: “LE CASACCHE NERE NON SI SMENTISCONO MAI”

  • 4 Aprile 2015 in 20:39
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    Un punto da dedicare anche a Boni 😉

  • 4 Aprile 2015 in 21:22
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    Cosa? Non più di quindici punti in classifica…e “non si molla un cazzo”? Lasciamo perdere.

  • 4 Aprile 2015 in 22:01
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    E se fosse balorda l’Inter? 4 punti persi contro l’ultima (purtroppo il Parma) sono un segnale o solo episodi?

  • 4 Aprile 2015 in 23:18
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    Buona prova. Si poteva vincere. Peccato. Sarà contro la Juve.

  • 5 Aprile 2015 in 03:06
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    Rodriguez, Nocerino, Varela e Lila bisogna dire che almeno Taci di calcio capisce. Leonardi e il suo staff 4 buoni tutti in una botta non gli ha mai portati.

    • 5 Aprile 2015 in 09:37
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      Nocerino è stato preso da Leonardi, che gino a poche settimane fa era per tutti voi il Dio del mercato.
      Sic transit gloria mundi.
      Varela ieri ha fatto bene, ma nelle partite precedenti era solo fumo e niente arrosto.
      Al di là della qualità di questi quattro elementi, comunque, rimane il fatto che l’albanese non ha terminato l’opera con l’indispensabile pezzo mancante, la punta da 20 gol con la quale, forse, ci saremmo salvati con i 40 milioni di diritti tv annessi, che mi paiono meglio dell’intero paracadute che ora i curatelli utilizzano come specchietto per le allodole per qualcuno che si venga a comprare il parma in b. Taci capirà di calcio, ma ha esploso il colpo di grazia al parma, scappando quando si è reso conto che non saremmo più rimasti in a e senza il fantomatico socio russo che non si è mai presentato, diventava un bagno di sangue tirer innanz.
      Saluti
      Gmajo

      • 5 Aprile 2015 in 18:05
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        Per amor del vero Majo piu’ di quello che ha fatto, come mercato, Taci non poteva fare. Non era facile portare dei grandi in cosi’ poco tempo ma soprattutto in una squadra dove di certezza per rimanere in seria A o di essere pagati erano pari a zero.
        Da quello che ho sentito, lui avrebbe voluto portare altri nomi importanti ma non ha potuto e voluto fare. Una squadra che in ogni partita confermava di cadere in serie B con 120 millioni di debiti (a meno che non fosse un pazzo billionaire tifoso di quella squadra) non avrebbe fatto di piu’. Con questi nomi pero’ ha provato di volerci riuscire se la squadra avesse risposto diversamente. Nessun biasimo comunque per quest’ultima.

        • 5 Aprile 2015 in 19:42
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          Guardi, a casa mia, non so a casa sua, questa si chiama incompiuta.

          A parte che i debiti, al netto, erano di 95 milioni a metà febbraio, circa 75 ai tempi di Taci, come dichiarato anche dall’avvocato Giordano: quindi i numeri sostanzialmente coincidevano. E quindi quella usata in sede di fuga era solo una scusa banale.

          Taci ha avuto a disposizione tutta la finestra di mercato invernale, ma, al di là dei movimenti iniziali, non ha più fatto niente. E questa squadra – e lo scrivevo allora, non oggi – aveva bisogno di un attaccante da 20 gol fino a fine stagione, per tirarci fuori dal baratro. E lui, invece, ci ha preso per il culo ripemiendosi la bocca con Balotelli & C., salvo non prendere nessuno. Sono bastate tre sconfitte consecutive per farlo scappare, anziché insistere. Ma la squadra l’aveva comprata lui in tempo per salvare la serie A e i 40 milioni. In più non ha pagato nessuno benché ogni due secondi si dicesse che era tutto predisposto.

          Taci ha esploso il colpo finale. E mi piacerebbe venisse fatta giustizia.

          Saluti

          Gmajo

  • 5 Aprile 2015 in 09:12
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    Grazie ragazzi, ke grz a voi abbiamo conquistato la B sul campo. Ke cn onore avete fatto 20 sconfitte, e una volta cn così tanto onore da beccare 7 banane, ke anke se nn vi pagavano da qlc mese voi perdevate sempre, e siamo retrocessi subito, ke così via il dente e via il dolore. E oggi siamo felici e nn soffriamo più, tt grz a voi.
    Ke voi nn siete falliti ma avete dato una mano a far fallire il Parma è questa è EUCARESTIA, la dolce morte, ke quando uno vedi ke sta male, tipo nn so ha il raffreddore ke gli cola il naso, ke diciamocelo: fa skifo, vai li e lo soprimi. Ke nelle nazioni più alla AVAN-GUARDA è tt legale.

    #MajoCulano (nel senso di FIGAofobo) mi può copia-incollare qst commento sulla pagina FB di FC Parma ke mi hanno tolto la possibilità di commentare ke secondo me è stato il Bepi (detto lo “Squarcia”) xkè MAGARA ha paura ke gli faccio il posto in socjetà ke io invecje sn x la libertà di Parola (vicino alla Fidenza) ke secondo me il Bepi è peggio di Pol-Pet.

  • 5 Aprile 2015 in 11:08
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    Io direttore inizio a vedere della mala fede negli arbitri, perché non è possibile che in ogni gara ci siano 3/4 episodi clamorosi, ok che la tv nazionale ne dà poco risalto perché parliamo di una squadra sottoposta ad una procedura fallimentare, ma come chiedono dignità e serietà al parma al fine di evitare che si falsi il campionato, dovrebbero dare rispetto al parma, detto questo speriamo arrivino buone notizie il 15 e che qualche sano di testa ci salvi il 15 del mese successivo
    buon lavoro e buona pasqua direttore e utenti tutti

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