MOONTALK #SaveParma PUNTATA NR. 18: “L’ANNUNCIAZIONE”
(Ilaria Mazzoni) – Ancora in attesa di una risposta, appesi al filo di una dichiarazione di Tavechio secondo cui “venerdì o lunedì si deciderà”, confermando, ancora una volta, che dalla FIGC date chiare non si possono avere. Ormai il nervoso dettato dalle ripetute date volubili è giunto al limite, non contando il fatto che quest’attesa sta complicando una situazione già di per se complicata; più i tempi si dilatano più l’impresa di creare una società forte e competitiva diventa ostica, speriamo, quindi, tutti che una soluzione arrivi nella giornata di domani che potrebbe esser, dunque, quella cruciale. Quella in cui Tavecchio come l’arcangelo Gabriele comunicherà alle cordate chi avrà l’onore di generare il nuovo Parma Calcio.
In attesa di questa annunciazione parleremo di come le due società si stiano organizzando.
Se, da un lato, “Parma Calcio 1913” sembra stia seguendo un progetto ben definito e molto chiaro e si stia, di conseguenza, muovendo al fine di portarlo in vita, dall’altro lato, quello di “Magico Parma” le acque sembrano molto calme, forse un po’ troppo, quasi che l’unica vera magia del Magico Parma sia quella dell’ invisibilità.
Commenteremo, dunque, le scelte di Barilla e compagni, ormai è chiaro che queste puntano tutte nella direzione di ricreare il gruppo dei “vecchi giovani” di Scala: tornato in panchina Apolloni sembra sia definitivo anche il ritorno di Minotti in veste di responsabile dell’area tecnica.
Ma, noi ci chiediamo: tutto questo investire fiducia sulle vecchie glorie del “Parma che fu” sarà la scelta migliore per dar vita ad un nuovo e, speriamo ancora, in un futuro il più prossimo possibile, glorioso club ducale? Certo, nominare presidente Scala, uomo simbolo di un calcio rispettoso e sana bandiera della parmigianità, è sicuramente stata una decisione di garanzia, ma per quanto riguarda il resto del team non è forse meglio affidarsi a professionisti del settore e della categoria?
Chi saluta i colori crociati è, invece, Sandro Melli, almeno per ora, anche se pare che la porta rimanga, comunque, socchiusa a detta di Scala che non esclude una sua partecipazione una volta che saranno raggiunte le categorie superiori. Un addio che fa certamente discutere; l’ex team manager più pagato della serie a è sicuramente salutato con affetto e stima dal pubblico parmigiano, questo suo allontanamento non potrà che favorire a “ripulire” la sua figura. E’ innegabile, infatti, che, nonostante il dirigente si sia espresso duramente, più volte, su Ghirardi e Leonardi, egli sia stato molto molto vicino a quella società, forse troppo. Un addio, quindi, che potrebbe tramutarsi in un arrivederci.
Tornando a parlare del fronte Corrado non ci sono molte notizie, la prova che il gruppo sia vivo è data dalla lista dei possibili nuovi loghi che vediamo e commentiamo assieme. Anche “Parma Calcio 1913” ha lavorato in questo senso, anche se, in questo caso, il logo vincente sarà scelto proprio da noi tifosi : fino a lunedì si potranno votare sulla Gazzetta di Parma i 5 loghi scelti dai rappresentanti della tifoseria, alla fine di quella giornata il nuovo logo verrà immediatamente fornito all’errea in modo che si possano produrre le nuove, sempre crociate, maglie.
Altra indiscrezione di cui tratteremo è la campagna abbonamenti; se ad aver l’autorizzazione a formare la nuova squadra sarà “Parma Calcio 1913” si è già parlato di prezzi bassi (25 euro in curva) e di limitare la capienza del Tardini a 7500 posti in modo da non raggiungere la soglia in cui diventano obbligatori i biglietti nominali e la tessera del tifoso. Sono, poi, già stati convocati i giovani calciatori del settore giovanile insieme ai loro genitori, per illlustrare i programmi di “Parma Calcio 1913”, tentando, in questo modo di riuscire nella difficile impresa di trattenerli nella nostra città, resistendo a il canto delle sirene dei team della Serie A.
Sarebbero in progetto ben sei squadre giovanili, sicuramente un’idea ottima quella di investire sui ragazzi, sperando che ne resti qualcuno… Ilaria Mazzoni
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Tavecchio Ponzio Pilato.
Beh che tavecchio sia Ponzio “pelato” lo si sa da tempo. Ora però una decisione è costretto a prenderla, vediamo cosa si inventerà! Anche se la logica suggerisce il contrario ho sempre il terrore che dica si a tutte e due le società! Speriamo che oggi si decida non se ne può più di questo limbo
Sarà che ne abbiamo passate di ogni, ma il mio timore, per l’appunto, è che pure quella odierna possa essere l’ennesima giornata interlocutoria. A parte che ritengo superfluo il passaggio in consiglio federale per una materia che dovrebbe essere di esclusiva pertinenza del presidente federale. E poi ho sempre il fondato timore che quest’ultimo possa strologare scelte geniali…
Cordialmente
Gmajo