NEL TEST CON LA LANGHIRANESE SI E’ VISTO UN TIFO BIOLOGICO, GENUINO, A MISURA DI FAMIGLIA, ANIMATO SOLO DALLA FAME DI CALCIO, INDIPENDENTEMENTE DALLLA CATEGORIA
(Andrea Belletti) – Il calcio a Parma non va mai in vacanza. Nemmeno la caldana ferragostana ha spento l’entusiasmo dei tifosi, e non poteva essere altrimenti per una piazza che dopo essere stata a digiuno di calcio giocato per tutto l’annus horribilis della gestione Ghirardi Leonardi si ritrova finalmente a riapplaudire i suoi beniamini sul rettangolo verde.
La tribuna piena del centro sportivo di Collecchio è emblematica di come il progetto Parma Calcio 1913 si identifichi con il tifo cittadino. Se il proposito del nuovo corso è quello di proporre un calcio biologico, nel test con la Langhiranese si è visto anche un tifo biologico, genuino, a misura di famiglia, animato solo dalla fame di calcio, indipendentemente dalla categoria. Man mano che si avvicina l’inizio del campionato però, non basteranno più le buone intenzioni e i proclami, starà a mister Apolloni plasmare una squadra che possa proporre un gioco frizzante, arioso e soprattutto vincente.
Poco, infatti, ha detto il test con la Langhiranese, finito 10 a 0 per poter vagliare le reali potenzialità dei crociati nel prosieguo della stagione. Per tutto il primo tempo hanno assistito a bordo campo i mister del settore giovanile Morrone e Barone. Il vivaio rivestirà importanza strategica perché nel campionato di serie D l’obbligo di schierare i giovani in ogni partita potrà cambiare gli equilibri del torneo. Sperando che resti sempre un obiettivo della dirigenza quello di ricreare un parma modello Ajax di sacchiana memoria.
Quello del settore giovanile è ovviamente un obiettivo a lungo termine per una società che deve rinascere dalle ceneri della gestione precedente, ma forse i giovani rappresenteranno l’unica via di rilancio per un sodalizio che vuole proporsi come biologico anche nei conti societari. In un calcio malato come quello attuale probabilmente il progetto Parma può sembrare un’utopia nostalgica e romantica, ma tutta Parma spera che da queste basi possa ritornare quell’isola felice propria dei tempi di Nevio Scala. Andrea Belletti
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Il termine “biologico” inizia ad essere un po’ troppo abusato :D. Non vorrei fosse utilizzato come paravento.
Buongiorno, sono d’accordo con Luca, …positivo tutto questo vento nuovo, puro e fresco, solido e serio ( dopo le passate bufere ..di ogni e di tutto …) ma…alla fine dei conti….in campo, in campionato, servirà grinta, tecnica, corsa e..tanto pedalare….
gli avversari morderanno gambe e caviglie su ogni pallone giocabile…
non guarderanno in faccia e non andranno per il sottile contro quella che parte come ..largamente favorita e come super potenza ammazza campionato…
ma io poi mi chiedo…..giocatori che hanno sempre bazzicato in C, C1, Lega Pro …..per scendere di categoria, seppure in una piazza importante con un passato vincente …..
come fanno ad accontentarsi dei famigerati …33.000 $ $$ ????
…io la “naso” strana ….
Ciao
Mauro
…misteri della biologia…