CARMINA PARMA / SPECIALE “TACCHETTI DI CARTA”, di Luca Savarese

LUCA-SAVARESE-ATALANTA-PARMA-.jpg(Luca Savarese) – Buon inizio di settimana a tutti. Ieri mi trovavo a Ponte san Pietro, verdeggiante località bergamasca, teatro del match tra il Pontisola ed il Piacenza, vinto per tre reti a zero dai poderosi lupi piacentini, come ho avuto il piacere di raccontare per le frequenze di RadioSound95 grazie all’assist, sullo stile di quelli che confezionava un certo Gianfranco Zola, del direttore Majo. Ecco perché questo Carmina, esce dalle vicende crociate in strictu sensu ed entra in quell’universo di storie di calcio e di libri, di pagine e palloni. Il personaggio di oggi, neanche a farlo apposta, ieri era in campo. Ma come, direte, è uno scrittore o è un calciatore? Sono valide entrambe le risposte. Ma, sveliamo l’arcano, lui è Ferreira Pinto, nato a Quinta do Sol, in Brasile, il 10 dicembre del 1979. Un’infanzia difficilissima fu il suo primo avversario da dribblare, rimasto orfano di padre a quindici anni, lui si mise a vendere pomodori ed a lavorare duramente in un mattonificio ma voleva fare nella vita una sola cosa: giocare a calcio. E, ci è riuscito. Il Lanciano, nel 2001, lo porta in Italia, nella cittadina frentana incontra anche quella che sarà poi sua moglie: Marianna. La sua carriera italiana ha preso il via. Rimane con gli abruzzesi fino al 2004, totalizzando 71 presenze e riempendo la porta 15 volte.  Perugia e Cesena sono le sue tappe prima di approdare all’Atalanta, che non solo crede fermamente in lui, ma ne affina le qualità e gli dà la possibilità di esprimersi con continuità. Dal 2006 al 2013 veste infatti la maglia della dea, 146 partite, 14 gol, numero 79 sulle spalle, come il suo anno di nascita. Proprio quando gioca con gli orobici decide, nel 2011, di mettere mano alla penna, nei momenti in cui non deve mettere i tacchetti, ed il gioco è fatto, o meglio il libro, è scritto. Grazie alla collaborazione con lo scrittore Pierdomenico Baccalario, Ferreira dà alle stampe, per le edizioni Mondadori, la sua storia, che nel titolo professa tutta la vocazione della sua vita: Volevo solo giocare a calcio. E’ uno di quei testi che si legge e si gusta. E i suoi dribbling sulla fascia destra? Continuano. Il ragazzo oggi gioca dal 2014, dopo vari giri tra Varese e Lecce, per il Pontisola, e proprio ieri era in campo nella sfida che ha i visto i padroni di casa e suoi compagni perdere contro un lanciatissimo Piacenza. Pinto, come lo chiamano amichevolmente i tifosi del Pontisola, ha giocato, ha mostrato ancora una discreta gamba ed un tocco sopraffino, anche se non sono bastati per evitare la debacle contro il Piacenza. La sua squadra però non se la passa male, ma grazie anche al suo apporto, è nella parte sinistra della classifica, con 17 punti. Verso la metà del secondo tempo, una ruspante signora locale, che avevo alla mia destra, fan scatenata del Pontisola, mi fa “Guarda i bimbi del Pinto, la ghè anche la moglie del Pinto. Lui è un grande, qui ha insegnato tanto a tanti ragazzini”. Ascoltavo con piacere, ho pensato che il calcio, quello che non sa di commercio, ogni tanto si ferma in queste latitudini e crea nuove storie, che magari diventano pagine di un nuovo libro. Quelle di Ferreira Pinto, come le sue azioni, non sono niente male. Luca Savarese

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

One thought on “CARMINA PARMA / SPECIALE “TACCHETTI DI CARTA”, di Luca Savarese

  • 9 Novembre 2015 in 20:50
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    Urca Ferreira Pinto! Me lo ricordo buonissimo giocatore all’Atalanta!

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