MOONTALK #JurassicParm 15^ puntata / QUESTA E’ BLASFEMIA, QUESTA E’ PAZZIA… QUESTO E’ GUAZZO!

12334454_10206890821020490_1062261039_o(Ilaria Mazzoni) – Non possiamo che iniziare questa puntata con colui che ha segnato maggiormente il match di domenica scorsa contro il Delta Rovigo, e non solo per la sua prestazione in campo, a nostro parere, tra l’altro, la migliore: Matteo Guazzo. Come avevamo auspicato la scorsa settimana il giocatore, infatti, è sceso finalmente dalla croce per diventare delizia per la società e i tifosi gialloblù; purtroppo, la tensione, unita all’insoddisfazione ed allo stress di questi mesi, sono sfociati in comportamenti poco carini da parte del nostro attaccante, che ha esultato al suo goal facendo il gesto del dito a zittire le critiche e calciando, involontariamente, la bandiera crociata. Sicuramente gesti poco belli ma che possono essere classificati come incidenti di percorso ed essere, quindi, celermente archiviati. Quello che conta è che abbia dato tutto per la maglia ed abbia, finalmente, segnato la sua prima rete che speriamo possa essere solo una delle tante.

1 cop questo è guazzoIn fondo questo è Guazzo: un attaccante sanguigno che vive la partita al mille per mille, un giocatore che fa discutere, si, ma anche per i fatti i concreti che porta poi sul rettangolo di gioco. Doverose e giuste le scuse che ha presentato al termine del match, insomma di fatto è iniziato ora il suo campionato di d, una serie che, per sua stessa ammissione, gli sta “stretto e poco simpatico” ma che ha, nonostante ciò, voluto fortemente giocare per avere l’occasione di indossare la maglia del Parma e sposare un progetto ambizioso rinunciando, però, alla certezza di uno stipendio più 3 Matteo guazzo perche semporelevato. Cosa che, il tanto elogiato Pera, per esempio, si è rifiutato di fare. Noi siamo per Guazzo, una persona, oltre che ad un giocatore, vera, che ha il coraggio di chiedere scusa, sia alla stampa che direttamente sotto la curva, noi siamo per Guazzo sia per i suoi pregi che per i suoi difetti. Resta da vedere se chi lo ha contestato lo perdonerà, noi speriamo di si. Infondo pensando al giocatore ci viene in mente la frase che è stata lanciata da Balotelli in chiave parmigiana, “perché sempor mì?”, un giocatore che fa discutere, che è al centro dell’attenzione ma che alla fine sa essere decisivo nei momenti che contano.

12317992_10206890820620480_229155239_oPer chi invece, non ne avesse ancora sentito parlare, domenica pomeriggio, approfittando dell’assenza della squadra maschile, lo stadio Tardini si è tinto, per la seconda volta, di rosa (clicca qui per vedere la telecronaca integrale). Nello spettacolare scenario del nostro stadio si è giocata una partita per ottenere il vertice della serie C, contendenti: Parma e Federazione Sanmarinese. Uno scontro il cui ritmo è stato dettato dalle crociate che, avendo già usufruito della gara di sosta, si ritrovavano ad inseguire le avversarie con tre punti di differenza. Il primo tempo è giocato in modo pulito ed organizzato, le ragazze gialloblù riescono a segnare due goal, il primo con una SPOGLIATOIO FEMMINILEgran diagonale di Pizzola il secondo con un morbido pallonetto di Arrigoni. Federazione Sammarinese che, forse anche intimorita dall’emozione di questo campo, non riesce a metter in mostra il suo enorme potenziale offensivo ed, in attacco, gioca praticamente solo sui calci piazzati e le punizioni. E, anche se sul finale dei primi 45 minuti il Parma viene salvato da un
palo, ritorna in campo nella ripresa determinato a portare a casa la vittoria. E’ così stato: aggancio in vetta 12317996_10206890820900487_1193488449_oriuscito.  Partita emozionante, anche per le giocatrici che, finalmente, hanno potuto non solo usufruire degli spogliatoi, ma anche essere supportate da un pubblico numericamente più nutrito della volta precedente, anche se vista la giornata si sarebbe potuto fare di più: circa 400 gli spettatori che hanno deciso di andare a sbirciare cosa stesse succedendo allo stadio, incentivati anche dal spot calcio femminilefatto che la partita fosse gratuita. Insomma un grande sforzo da parte della dirigenza, ma anche dei colleghi maschietti che hanno invitato i tifosi che non fossero andati a Rovigo a recarsi al Tardini, di avvicinare il calcio femminile al grande pubblico (clicca qui per vedere il video con Lucarelli & C.), un segnale di come questo Parma sia veramente differente. 

Parliamo, invece, della vittoria contro il Delta Rovigo, a nostro parere, un vero capolavoro di Mister Apolloni che ha sorpreso tutti, addetti ai lavori ed avversari, con un modulo che, sulla carta, rimaneva invariato ma che prevedeva un approccio alla partita totalmente differente. Quello che si vede domenica è un Parma attendista che basa la sua tattica offensiva prevalentemente sulle ripartenze in un modulo con quattro difensori puri molto abili anche nella fase del raddoppio delle marcature. Il nostro mister ha fatto, quindi, tesoro delle sue ultime esperienze calcistiche in cui si era ritrovato ad allenare squadre di medio/bassa classifica che, per forza di cose, dovevano basare il proprio gioco in questo modo. Una filosofia che ha dato immediatamente i risultati sperati. L’unica cosa che ci sentiamo di segnalargli è, probabilmente,che in una tattica impostata in questo modo molto bene avrebbe potuto fare anche Melandri, giocatore molto abile nelle rapide progressioni e nel dribbling; la partita è andata benissimo, però, anche così.

Dal canto suo il Delta Rovigo dimostra di avere grandi lacune nel reparto difensivo, di essere una squadra con un enorme potenziale in attacco ma mal supportato dalle retrovie, fatto che giustifica la sua posizione attuale in classifica. Probabilmente stanno aspettando l’anno prossimo per effettuare quel grande investimento per puntare realmente alla lega pro.

slide columnist delta rovigo parmaDella squadra di Apolloni ci è anche piaciuto o spirito di squadra e l’attenzione che alcuni elementi hanno riservato ai tifosi come Lauria che placca Guazzo preda della sua trance agonistica o i senatori che, a fine gara, invitano Baraye a festeggiare sotto la curva, o, ancora, Giorgino che, seppur arrabbiato per alcuni episodi, al momento della sua sostituzione riserva un applauso ai tifosi. Un affetto verso la tifoseria (clicca qui per vedere il video 7 si scollinaemozionale a fine gara) che, a nostro parere, è stato fortemente voluto anche dalla dirigenza, un modo per coccolare i propri tifosi, per farli sentire importanti ed attivi all’interno della società. Atteggiamenti che, unite alle frequenti attività sul territorio, volgono a promuovere un’idea di calcio che favorisca l’avvicinamento delle famiglie, in una dimensione dello sport che si era precedentemente un po’ persa.

6 TABELLA TOP FLOPSiccome tutti gli elementi scesi in campo contro il Delta hanno fornito una buona prestazione, in questa puntata nomineremo solo i top. Il primo di loro avrebbe dovuto essere Guazzo ma, a causa del suo gesto, non lo inseriamo, siamo, però, sicuri che salirà ben presto sul primo gradino della nostra classifica. Grande sorpresa tattica della giornata è stato Corapi, che si inserisce al posto di Baraye, grande attenzione in fase di contenimento e frequenti inserimenti in attacco. Instancabile ed immarcabile ci ricorda un pochino il Morrone dei primi tempi ma con i piedi migliori. Tornato da titolare Ricci riesce a resuscitare la fascia di sinistra che inizia a funzionare molto bene spiazzando gli avversari. Prezioso, poi, come sempre, anche in fase di ripiego. Ultimo tra i migliori inseriamo Simonetti, l’under che aspettavamo, capace di aprire a nuove soluzioni tattiche. Coglie la prima occasione offertagli dal mister per mettersi in mostra. Un buon giocatore per la categoria che speriamo di rivedere presto in campo.

8 Ennio_TardiniConcludiamo, come sempre, guardando alle  gare che attendono i crociati: domenica si giocherà al Tardini contro il Ravenna, squadra di medio/bassa classifica (attualmente è al tredicesimo posto) che viene da un pareggio contro il Forlì. Formazione neopromossa che gioca bene contro le grandi, oltre al Forlì ha fermato sul pareggio anche l’Alto Vicentino, Parma, quindi, che deve prestare molta attenzione in questo incontro che apre una fase di partite contro compagini di medio livello. Partite, sulla carta, semplici ma che il Parma dovrà affrontare con il giusto spirito condito con il rispetto nei confronti dell’avversario. Ilaria Mazzoni

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MOONTALK #Jurassic Parm, 3^ puntata / CERCASI ATTACCANTE BIOLOGICO (ospite in studio: Simone Occhi)

MOONTALK #Jurassic Parm, 4^ puntata / LA D E’ UN CAMPIONATO DI RIGORE

MOONTALK #Jurassic Parm, 5^ puntata / SERIE D, E’ TUTTO QUI?

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6 pensieri riguardo “MOONTALK #JurassicParm 15^ puntata / QUESTA E’ BLASFEMIA, QUESTA E’ PAZZIA… QUESTO E’ GUAZZO!

  • 3 Dicembre 2015 in 06:14
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    Meglio il Guazzo sanguigno di Rovigo che quello svagato delle prime partite, no?

  • 3 Dicembre 2015 in 09:32
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    Più che lo spartito tattico, nel calcio contemporaneo contano lo spirito e l’atteggiamento coi quali l’orchestra lo interpreta. E’ chiaro che anche il modulo pretende la sua parte, ma oggi come oggi un peso maggiore ce l’hanno concetti quali distanza tra i reparti, baricentro medio, recupero palla alto o basso e via dicendo. Non è più la disposizione tattica a dare ad una squadra una mentalità più o meno difensiva, ma l’applicazione di quei concetti in chiave propositiva o conservativa. Se certe squadre possono vantarsi di avere una difesa che prende pochi gol, non è perché giocano chiuse su loro stesse, ma perché, al contrario, stazionano stabilmente nella metà campo avversaria, non dando dunque ai rivali la possibilità di attaccarle con costanza. Non è nemmeno una questione di possesso palla: chi pianta le tende nella metà campo d’attacco, oltre che essere votato all’offesa, riesce a recuperare la palla in una posizione tale da poter immediatamente provare ad attaccare di nuovo. Ecco perché i pochi gol incassati: è come se la difesa fosse esentata dal compito di difendere. Il Barcellona di Guardiola, in tal senso, ha fatto scuola.

  • 3 Dicembre 2015 in 12:24
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    Tutto giusto, ma se non hai difensori forti, bravi nell’anticipo, non vai da nessuna parte, perché agli avversari basta un lancio lungo e si va in difficoltà.

    • 3 Dicembre 2015 in 13:08
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      Ok, ma non mi pare che nel Vecchio Continente sia pieno dei vari Cannavaro, Thuram e Nesta. Al contrario, non vedo un difensore che sia uno che sia in grado di essere lontanamente accostato ai tre mostri di cui sopra. Credo che oggi certe difese siano impenetrabili o giù di lì solo perché godono del filtro e della protezione degli attaccanti, in prima linea nella fase di pressing, e dei centrocampisti, ai quali spesso è demandato il doppio compito di costruire la manovra e disinnescare quella degli avversari. Al contrario, certe difese del passato sapevano difendersi anche quando centrocampo e attacco le abbandonavano al loro destino.

  • 3 Dicembre 2015 in 16:15
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    Ma poi verso i tifosi ha detto solo “SONO PIU’ BRAVO DI ICARDI” e i tifosi si sono incazzati. Si sono incavolati solo quelli deboli d’udito che invece di capire quello che realmente aveva detto Guazzo e cioè “SONO PIU’ BRAVO DI ICARDI” “hanno capito “SIETE DEI BASTARDI”
    Apparecchio acustico please.

  • 3 Dicembre 2015 in 23:56
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    l importante è che la butti dentro ilresto sono dettagli

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