UN LUOGO INCERTO di Luca Tegoni / IL VENTO DEL MARE D’INVERNO AGITA LE BANDIERE E PORTA GLI OCCHI A GUARDARE LONTANO…
(Luca Tegoni) – Dalla Pensione Olimpia di Bellaria si vede il mare e, prima del mare, una distesa di sabbia senza ombrelloni. Qualche passante con il cane o qualche famiglia con i figli passeggia attratta dal lento moto ondoso che si frange sulla battigia. Il cielo cupo sulla riviera romagnola rinnova le immagini di un mare d’inverno sempre uguale a se stesso e malinconico, romantico e decadente che vien voglia di cantare che “questo vento agita anche me” . Poi penso alla radio e ai
giornali che, quando passerà il freddo, ci racconteranno di una nuova avventura, che avrà poco a che fare con le parabole dei gabbiani stanchi, di tuffi perplessi o di musiche banali ma, finalmente, del ritorno al professionismo. Alla Pensione Olimpia lascerò ricordi e sorrisi e la consapevole certezza che siamo i più forti. Se all’inizio del campionato era una convinta speranza, ora che siamo quasi al termine del girone di andata, è un dato di fatto inequivocabile, non tanto per i cinque goals odierni, dati alla penultima in classifica, ma perché è ormai chiaro che ne è consapevole l’intera squadra. Tuti vogliono partecipare mettendosi a disposizione e questo fa, della somma degli individui, un risultato che ha una forza maggiore di quella delle altre squadre.
Questo vento agita le bandiere e porta gli occhi a guardare lontano, trasporta i cori che vengono raccolti e conservati dai giocatori. Questo vento è una scintilla che muove Saporetti al gesto più clamoroso del calcio, la rovesciata, per goffa o brutta come dice lui, ma che non succede per caso, accade perché per questi ragazzi tutto può accadere. Dalle frequenze radio rotolano rrrrrrrrrr in abbondanza Corapi, Baraye, Saporetti, Corapi, Crocefisso (Miglietta)che quasi quasi la giornata sembra dedicata alla lettera r.
Parma avanti e, per parlare di mercato, c’è ancora qualche mese di tempo. Ieri sera ho visto le formazioni di Udinese – Inter; nell’Inter non c’era nemmeno un Italiano e nell’Udinese ce ne erano “ben” tre che a far somma degli anni si passavano i 100. Questo vuol dire che di giocatori disponibili ce ne sono proprio tanti e, magari, qualcuno ce lo abbiamo già con la crociata stampata addosso. Luca Tegoni
Io ho capito che eravamo i più forti quando tutti gli spauracchi (Altovicentino, Lentigione e Rovigo) sono stati spazzati via senza problemi.
forzaparma vicamo campionato
Le uniche partite che mi possono mettere un minimo di apprensione sono le trasferte con alto vicentino e forli, ma onestamente più perchè ci terrei a chiudere il campionato imbattuto…la classifica non credo potrà essere messa in discussione..