CARMINA PARMA di Luca Savarese / IL DESTRO SCACCIAPENSIERI DI MESSINA

(Luca Savarese) – Parma-Lentigione, Bianchi contro Rossi, sembra una di quelle sfide di Subbuteo che si facevano a fine febbraio, alle elementari con il tuo amico, per riempire una domenica pomeriggio uggiosa. “La pallina la porti tu?”Si, io inizio a stendere il telo e metto le tribunette”. “Ti aspetto alle 14.30, vieni tu da me. Va bene?”. Stesso orario di Parma-Lentigione. I bianchi, cioè i crociati, cioè il Parma, inizia con un certo torpore, i rossi, cioè il Lentigione, appare più spigliato e con Miftah e Federico Berti, nipote di Nicola, dimostra di coprire bene il perimetro ed i centimetri dell’Ennio. Prima della mezz’ora però un forte squillo crociato, lo produce il brindisino Giorgino con un gran tiro, respinge la difesa rossa. Il playmaker col codino, ad un passo dalla sua prima segnatura. E’ un piacere rivedere al Tardini Filippo Savi. E’ al Lentigione dal 2014, lui che a Parma è nato nel 1987 e che, con il Parma, ha giocato dal 2004 al 2007, con poca fortuna e molti infortuni. Un vecchio amico. Nel Lentigione al minuto 38 del primo tempo si ferma uno dei suoi elementi più tecnici Tarana, costretto ad uscire per infortunio. Miftah, però, non ne sente la mancanza e scarica un sinistro interessante. Poco dopo Savi, si sistema con le gambe divaricate, alla Cristiano Ronaldo, e lascia partire una punizione per la testa dell’accorrente Roma. Il Lentigione ha birra, il Parma è una tigre piuttosto macilenta senza il killer instinct, come dimostra una palla smangiucchiata da Baraye e non sparata dentro. La squadra di Zattarin sembra una zattera della resistenza. Il Parma, sembra una barca un pochino indolente e Baraye, al solito bomber freddo, fa la spola sulla destra sfornando invitanti palloni. Il Lentigione infortunio santagiuliana2forse per assonanza con il suo capitano Filippo Savi, è una formazione piuttosto savia, mentre il Parma appare un gruppo intorpidito. 19 minuti di possesso palla ospite contro 24 del Parma, dato che la dice lunga sul primo tempo del Lentigione. Simonetti cerca di svegliare i crociati troppo sulle gambe. Intanto, gli avversari, cambiano Santagiuliana, ferito sugli sviluppi di un’azione terminata con la traversa di Baraye, con Candio.

Lucarelli avanza, nel tentativo di dare energia in zona offensiva. Al decimo del secondo tempo, il tandem gialloblù cambia un protagonista, esce Musetti e dentro Longobardi. Ma, a tirare è ancora lui, Giorgino che non ci pensa due volte e giù una palla che termina fuori: Parma vicino al vantaggio. Messina vuole lasciare il segno su un corner ben battuto da Miglietta, stacco e gol sfiorato. Il 4-2-3-1 sembra essere un modulo troppo prezioso ed irrinunciabile per questo Parma. Rieccolo, tiro messinaquando sul prato dell’Ennio entra Pasquale Mazzocchi al posto di Lorenzo Simonetti. C’è più verve, e la squadra sembra quella che nel girone d’andata faceva la voce grossa. Il gol conferma questa impressione: Baraye scende sulla destra, oggi è un’ala crossante mica un bomber, palla che è una carezza per Messina, che la trasforma in uno schiaffo per il Lentigione. Cade la zattera di Zattarin. Diceva Cartesio di non abbandonare mai la strada conosciuta per un’altra. Il Parma non deve mai abbandonare il suo consolidato 4-2-3-1. Nel destro del numero 2, che ha ricordato certi Messina esulta foto Enrico Calzati Getty Imagesaudaci gol di Antonio Benarrivo, quando il terzino approdava spavaldo nelle aree di rigore avversarie, non c’è solo il gol. Sembra un vero e proprio scacciapensieri, uno di quei gingilli con tanti fiocchetti che vendono nelle fiere e che dicono scacci i pensieri cattivi. Così risulta essere per la truppa crociata, che ritrova il sorriso della vittoria ed il gusto dei tre punti. Un plauso a Zommers, il signore della porta crociata, una calma olimpica che ha solo 19 anni. Anche il suo atteggiamento, sicuro, non permette a Fyda, che non si fida abbastanza del suo destro, di trafiggere, sul finale, il Parma. Luca Savarese (La foto di Michele Messina che esulta dopo il gol è di Enrico Calzati per Getty Images)

GUARDA IL GOL SCACCIAPENSIERI DI MICHELE MESSINA (video dal Canale Ufficiale YouTube del Parma Calcio 1913)

GUARDA LA CONFERENZA STAMPA DI MICHELE MESSINA DOPO PARMA-LENTIGIONE 1-0

michele messina

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

One thought on “CARMINA PARMA di Luca Savarese / IL DESTRO SCACCIAPENSIERI DI MESSINA

  • 29 Febbraio 2016 in 09:11
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    Se venissimo promossi questo potrebbe essere ricordato come il gol promozione. È stato davvero pesante.

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