IL COLUMNIST / “SILACCARE” I GUARDALINEE NON E’ DEGNO DELLA CIVILTA’ E DELLO STILE DEL TIFO DI PARMA

(Luca Russo) – In attesa della sfida che alle 14.30 ci vedrà scendere in campo contro una delle avversarie meno terribili e temibili del mazzo, ossia il Chioggia terzultimo che al Tardini cercherà punti salvezza, vorrei spendere due paroline a proposito dei 1.800 euro di multa che il giudice sportivo ha comminato al Parma per “avere, nel corso del secondo tempo (del match di Correggio, nda), i propri sostenitori in campo avverso fatto oggetto uno degli A.A. del lancio di numerosi sputi che attingevano l’Ufficiale di gara alla testa ed alla schiena. Gli stessi sostenitori rivolgevano al medesimo A.A. espressioni gravemente offensive e minacciose”. Altra intemperanza (precisiamolo: di una ristrettissima minoranza di supporter ospiti accorsi al Borelli), altro salasso per la società, il cui nuovo corso sembra non sia stato sottoscritto da tutti i suoi tifosi. Quando in estate, durante le varie fasi di presentazione del progetto che ci ha restituito una parvenza di calcio, si è adoperato il termine biologico, era stato fatto non casualmente e non solo per descrivere l’innovativa e sostenibile filosofia gestionale adottata dal neonato Parma per darsi un futuro migliore del suo recente passato, ma anche per invitare tra le righe i tifosi Crociati a vivere le partite e il calcio nel suo complesso con un atteggiamento diverso da quello in voga presso altre piazze, ma che anche dalle nostre parti ha purtroppo trovato terreno fertile. L’assist evidentemente non è stato accolto, sebbene fosse di pregevole fattura. E la cosa deve destarci perlomeno un minimo di preoccupazione. Parma da sempre viene descritta o si ‘autocelebra’ come un’oasi, un’isola felice a livello calcistico. Il che in linea di massima corrisponde al vero: da noi il pallone viene vissuto senza troppe pressioni, i giocatori che hanno la fortuna di vestire la casacca gialloblù possono permettersi di girare per strada senza l’assillo, non sempre piacevole, dei fan e i fan stessi solo in rarissime circostanze si sono resi protagonisti di gesti particolarmente violenti. Ma la diversità, di cui tanto adoriamo vantarci, per essere considerata realmente tale, da parziale deve trasformarsi in totale. Sputare addosso all’assistente di gara non è degno della supposta superiorità parmigiana né della sua altrettanto presunta civiltà. E scialacquare 1.800 euro per ragioni del genere, qualche fastidio in coloro che poi materialmente sono chiamati ad allargare i cordoni della borsa può crearlo. Vogliamo distinguerci dal resto della compagnia e fregiarci di una diversità effettiva, tangibile? Dimostriamolo coi fatti, non a chiacchiere. La nuova società, in primis il presidente Scala che poi ebbe a chiarirsi con qualche tifoso influente, già non è che avesse molto gradito l’accoglienza poco ospitale riservata a Vialli in sede di presentazione della squadra in Piazzale della Pace, quando l’ex juventino, proprio per via dei suoi trascorsi, venne ricevuto con insulti e fischi dai presenti all’evento. Certo non è che fosse stata felicissima l’idea di far salire sul palco una delle icone dell’avversaria di A più odiata, e cioè la Juve, ma l’opportunità per mostrare una certa diversità non è stata affatto colta. Tutt’altro. E insistere con comportamenti poco urbani e signorili potrebbe peggiorare le cose e vanificare la certosina opera di mediazione e corteggiamento svolta da Marco Ferrari con i Big, in grado (primo e unico fin qui) di accendere la passione per i Crociati nella crema dell’imprenditoria parmigiana, che mai prima della scorsa estate aveva osato avvicinarsi al locale sodalizio calcistico. Insomma, sarebbe il caso che il tifo Ducale mettesse da parte espressioni becere e manifestazioni fin troppo ‘tradizionali’ e salisse di un gradino, migliorando pure nelle forme e nella qualità e diventando esemplare esattamente come il club per cui parteggia, eliminando le storture. Visto e considerato che a Parma si è deciso di rivoluzionare il modo di fare calcio, ci toccherà necessariamente cambiare anche quello di tifare. Facciamolo alla svelta. Altrimenti sarà un attimo mandare tutto gambe all’aria, se il difficile equilibrio trovato dovesse sobbalzare. Luca Russo

18 pensieri riguardo “IL COLUMNIST / “SILACCARE” I GUARDALINEE NON E’ DEGNO DELLA CIVILTA’ E DELLO STILE DEL TIFO DI PARMA

  • 10 Febbraio 2016 in 12:42
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    Direttore buongiorno, ma come mai non riusciamo mai a dare un posticipo, o un anticipo, come ad esempio giocare la sera, mentre Forli e Piacenza lo fanno senza problemi? A volte a dare troppo i buoni non si riceve nulla

    • 10 Febbraio 2016 in 12:50
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      Giocare alla sera comporta spese superiori. Poi fossimo in primavera avrebbe anche un senso.

      E poi quando c’erano anticipi e posticipi tutti invocavano il pomeriggio della domenica…

      Che vi fossero i turni infrasettimanali era cosa nota, e si tratta di adeguarsi. In Lega Pro, che si gioca tutti i giorni e a tutte le ore, sarà peggio ancora, o ci si potrà sbizzarrire…

      Comunque, proprio per venire incontro alle esigenze dei tifosi, il Parma ha avallato la proposta del Romagna Centro di giuocare al Manuzzi domenica 13 anziché nel turno infrasettimanale. Ora siamo in attesa di cosa decide la LND.

      • 10 Febbraio 2016 in 12:57
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        In lega pro non giochi il mercoledi alle 14,30….giochi al sabato e alla domenica al massimo al lunedi alle 20.

        Questi orari sono tipici della serie D che essendo dilettantistico non vedono molta differenza per le altre squadre, che tanto avrebbero 100 tifosi in qualsiasi momento.

  • 10 Febbraio 2016 in 13:05
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    Si parla di marzo? C’è giocare il 13 invece del 9?

  • 10 Febbraio 2016 in 13:39
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    Comunque non richiedere di giocare la sera perché comporta spese superiori non mi sembra un gran biglietto da visita della nuova proprietà. So bene Majo che non sei d accordo, ma è lampante che stasera sarebbe venuta molta più gente rispetto ad oggi alle 14:30.

    • 11 Febbraio 2016 in 09:31
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      Io sono dell’idea che sarebbe bene di piantarla di avere delle pretese dalla nuova proprietà che continua per ogni cosa ad esser tirata per la giacchetta.
      La stessa proprietà ha chiarito più volte che demanda la gestione del club al management che ha un budget da rispettare e sul quale sarà chiamato a rispondere. Ed è serio muoversi nell’alveo che ci si è dati, al fine di evitare virtuosismi del passato che ci han portato dove ben sappiamo e credo sia auspicabile non ripetere l’esperienza.
      A parte che non stavamo parlando della finale della Coppa del Mondo.
      Le ragioni economiche sono, poi, anche della squadra avversaria che nel caso specifico non ci ha domandato nulla al riguardo, così come ci sono anche ragioni tecnico-sportive.
      Che ci fossero i turni infrasettimanali lo si sapeva da inizio stagione e non è cwrto una novità. Capisco la lamentite facile, però cerchiamo di tener sempre presente che c’è da baciarsi i gomiti ad avere ancora il calcio in città, giacché con quello che è successo non era per nulla scontato. E come biglietto da visita mi pare già più che sufficiente.
      Saluti
      Gmajo

  • 10 Febbraio 2016 in 13:48
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    Chi sputa è proprio un cretino. È il gesto peggiore che ci sia.

  • 10 Febbraio 2016 in 14:09
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    Luca Russo questa volta hai ragione da vendere!

  • 10 Febbraio 2016 in 14:32
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    Concordo sulla reprimenda per gli inurbani scaracchi e concordo sul “richiamo” a comportamenti quanto più possibile urbani. Trovo però un pelo grottesco metterla sul lato economico (per i 1.800 nicchi euri), così come lo spauracchio di un abbandono della nave da parte dei capitani causa “spud” a guardalinee. Se davvero il progetto G7 fosse davvero legato a sputi altro che basi solide…staremmo camminando su un filo di lana o di catarro. E forse abbiam dato anche troppo risalto a sta cazzata. Ben peggio è stato a mio giudizio quel tale (tesserato e dipendente) che si è distinto per aver insultato la panchina ospite domenica scorsa. Quello si che dovrebbe essere ripreso da Pizzarotti (quello che comanda cit.) e soci in quanto dipendente (quindi pagato e non pagante) e tesserato. E su quello nessun censore moralista ha scritto nulla.Anche perchè oggettivamente 10 coglioni che si comportano da coglioni non possono purtroppo essere previsti nè bloccati in anticipo. E in mezzo a 2.000 persone anche alle nostre latitudini un cretino ci può sempre essere.

    • 11 Febbraio 2016 in 20:50
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      E’ chiaro che, quando si fa opera di divulgazione/educazione, si possa cadere in qualche eccesso, al fine di stimolare una maggiore attenzione dellettore. E’ palese che i 7 big non scappano per 1.800 euro (anche se è stupido doverli sputtanare così…), però è anche palese che non fa bene all’immagine del Parma se ci sono dei propri tifosi che silaccano addosso agli arbitri. E non fa bene alla stessa immagine dei tifosi, giacché quella malefatta (peraltro certificata dagli stessi “attinti”, ma di cui non c’è altra prova) ha fatto passare sotto silenzio come in un posto ad alto rischio, in pieno territorio reggiano, non ci siano stati incidenti e sia stata una giornata tutto sommato corretta.
      Tra gli episodi positivi, che sono passati sotto silenzio, o “oscurati” dai “silacchi” ad esempio il buon senso del Dido che in tribuna si è limitato a compatire uno partito in azione solitaria proprio contro di lui, così come la contenuta reazione alle urla “falliti” di qualcuno.
      Preciso, a scanso di equivoci, che se mi sono occupato di questa vicenda su questo sito, nello spazio commenti, è perché da anni, attraverso questo spazio, faccio il grillo parlante, auspicando un miglior comportamento da parte dei tifosi. E non è che debba cambiare il mio modo di essere o di pensare o di pormi solo perché lavoro per il Parma Calcio. Per il bene mio e del Parma Calcio debbo essere credibile: e io i silacchi li stigmatizzo oggi, come allora. Nello stesso tempo non è il Parma Calcio che mi detta la linea, men che meno la proprietà che ha altre cose a cui pensare. E magari non sono neppure così moralisti come me o come Luca Russo…
      Il tesserato, autore di un comportamento non regolamentare (figlio di un altrettanto non regolamentare comportamento dell’allenatore avversario nella gara di andata) nella gara col Mezzolara, ha avuto la giusta reprimenda e punizione.
      Cordialmente
      Gmajo

  • 10 Febbraio 2016 in 18:17
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    Il Parma si è “addomesticato”, traendoseli a sè, i potenziali rompicoglioni tipo Boys, gruppi organizzati vari, Majo e simili, non i megafoni leccapiedi.
    Te lo faccio notare, capisco che pensi di fare bella figura se tutte le volte che dice qualcosa uno della società tu ci fai un pistolotto per ripetere le stsse cose, beh… uè uè di megafoni credo che non ne servano, Ferrari si è attorniato di persone con forte personalità, indipendenza e soprattutto che hanno qualcosa da dare, ossia, capacità ed esperienza in un campo da applicare. Adesso quando la società farà una dichiarazione aspetteremo con ansia il tuo “articolo” al solo fine di far vedere che sei d’accordo e quanto ha ragione ‘a società, però ti prego UE’ UE’ non fare altri 15 articoli per dire che bisogna essere parsimoniosi perchè ormai l’hanno capito tutti dopo che ci hai fatto 9 articoli e 90 commenti, se poi Scala, minotti. galassi, traykov o il baffo lo ribadiscono capisco che ti affretterai a fargli notare di nuovo che sei in completa sintonia e sottomissione .

    W U PRESIDENTE UE’ UE’
    W U BAFFO UE’ UE’
    ABBASSO ‘A VULGATA ‘GNORANTE UE’ UE’

  • 10 Febbraio 2016 in 20:55
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    Direttore il mio commento è in moderazione da un bel po’… No così…

    • 11 Febbraio 2016 in 01:07
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      Se un commento resta in moderazione per un po’ è perché per rispondere mi prendo un certo lasso di tempo per farlo in tranquillità e non di corsa

  • 10 Febbraio 2016 in 22:04
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    Mo basta la stracciare i coglioni per un presunto sputo a un guardalinee. Gesto censurabile ma basta. Cambiare disco Russo. Cagate a cui si sta dando rilevanza inopportuna. Mi sembrate l Italia sul baratro economico che perde tempo invece di parlare di cose serie parlano delle unioni civili

    • 11 Febbraio 2016 in 10:47
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      … perchè le unioni civili non sono cose serie????

  • 11 Febbraio 2016 in 11:07
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    No direttore, mi spiace ma stavolta non sono d’accordo. Prima di tutto se non ci fosse stata questa proprietà sa meglio di me che il calcio a Parma non sarebbe finito ma saremmo semplicemente andati in mano a qualcun’altro. Sta storia di baciarci i gomiti proprio non mi va giù.
    Poi che anche il sottoscritto abbia esultato quando la contesa l’ha vinta Parma 1913 non lo nego assolutamente, anzi. Ma non ci hanno salvato da nessuna estinzione e questo è bene sottolinearlo una volta per tutte.
    Concordo poi che non stavamo parlando della finale di coppa del mondo e infatti mi chiedo quale decisione sarebbe stata presa se al posto della Clodiense ci fosse stato il Forlì, ma questo è un altro discorso.
    In ogni caso è vero, i turni infrasettimanali si sapeva dall’inizio che ci sarebbero stati, e proprio perchè non sono poi così tanti,anzi direi che nell’arco della stagione sono anche pochi, penso che un piccolo sforzo per almeno, non dico tutti, ma alcuni potevano essere tradotti in serale. Non è questione di polemizzare, ma si sta ragionando, e se accendere 4 lampioni una volta ogni tanto non rientra nel budget dei 7 big, sinceramente la cosa un pò mi preoccupa. Capisco la politica dei costi contenuti, ma penso che un pò di buon senso alle volte ci voglia anche. O tutto o niente mi sembra eccessivo!

    • 11 Febbraio 2016 in 20:27
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      L’alternativa alla presente proprietà non so proprio che tipologia di futuro avrebbe potuto garantire, visto che, malgrado il tanto tempo a disposizione e le favorevolissime condizioni create, non seppe salvare la B, obiettivo primario che si era posto. Senza dimenticare certe sguaiate uscite che mi videro “vittima”, a riprova che ci sarebbe stata una certa continuità con altri virtuosi conosciuti in passato.

      In ogni caso ora il Parma (che si chiama Parma Calcio 1913 e non Parma 1913) è di questa proprietà, grazie al capolavoro di Marco Ferrari, ideatore e collante del G7. Grazie a questo assetto dovrebbe esserci per il Parma, finalmente, un po’ di stabilità. Cosa che, a mio avviso, era di difficile previsione qualche mese fa, visto che non era matematico che il Metternich riuscisse a mettere tutti d’accordo coinvolgendoli nel progetto.

      E’ chiaro che tutti abbiamo mangiato un gatto vivo: e questo non va mai dimenticato. Invece vedo sempre gente presuntuosa che pensa che tutto gli sia dovuto e non si rende conto di quel che è stato fatto e che è sempre pronto, magari dopo aver leccato per anni l’ancien regime, a stare col fucile puntato per le minime quisquilie, senza rendersi conto dell’attenzione rivolta ai tifosi nelle cose serie e importanti.

      Quindi se anche non le va giù la storia di baciarsi i gomiti, veda di rifletterci su, perché è appunto la cosa migliore che può fare, anziché lamentarsi del brodo grasso.

      Se al posto della Clodiense ci fosse stato il Forlì magari era un’altra storia, ma se mia nonna avesse avuto le ruote… Che cappero di ragionamento è? Io non sono abituato ai se e ai ma. Mi attengo ai fatti e alle cose concrete. Era la Clodiense e non il Forlì. Punto. Cosa sarebbe stato non conta. Conta che per questa gara c’è stato un management che ha deciso – visto che anche l’avversario non ne sentiva il bisogno – che la decisione migliore, soppesati tutti i pro e i contro, era quella di giocare alle 14.30.

      Però l’attenzione pei tifosi porta a far sì che, pur dovendo rinunziare a qualche giocatore, si sia pensato di aderire alla proposta del Romagna Centro di giocare domenica 13 anziché mercoledì 2, sì da poter riempire il Manuzzi di Cesena in una quasi primaverile domenica pomeriggio, in luogo di un mercoledì.

      Accendere quattro lampioni comporta delle spese che è giusto che vengano soppesate dagli “economi”, e il buon senso è cercare di capire questa esigenza senza tutte le volte tirare in ballo la proprietà (che peraltro non c’entra giacché queste cosucce sono demandate a chi gestisce)-

      Saluti

      Gmajo

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