TRIGESIMO DELLA SCOMPARSA DI MIA MAMMA LEIDE CHIARI MAIO: STASERA ALLE 18.30 MESSA IN SUFFRAGIO IN MARIA IMMACOLATA. PRESTO ON LINE UN SITO A LEI DEDICATO: WWW.LEIDECHIARIMAIO.IT
(gmajo) – In occasione del trigesimo della scomparsa di mia mamma, prof. Leide Chiari Maio, sarà officiata questa sera, lunedì 29 febbraio 2016, alle ore 18.30 nella Chiesa di Maria Immacolata di Strada Casa Bianca 35, una messa in suffragio dal parroco Don Francesco Riccardi. Gli ex alunni, parenti, amici, conoscenti e parrocchiani che volessero partecipare saranno i benvenuti. Colgo l’occasione per segnalare l’apertura di uno spazio virtuale a Lei dedicato, dove saranno postate poesie e testimonianze. Chi volesse contribuire può scrivere a gabrielemajo@email.it
Il dominio depositato, e che tempi tecnici permettendo dovrebbe esser on line a breve, è http://www.leidechiarimaio.it
Grazie a tutti
Desidero condividere anche la bella poesia che le ha dedicato la nostra ex “piccola vicina” Michela Preti pubblicata oggi tra le lettere al direttore della Gazzetta di Parma.
Fu per me importante
incontrar donna sì fascinante
che sapeva cantar in rima
e parlar al mio cuor di bambina.
Nella sua umiltà
anche un tocco di nobiltà
e uno spruzzo di malinconia…
dalla sua casa non volevo andar via!
Di ogni ricorrenza
la sua poesia
ne era l’essenza.
Pensieri di vento, brezza e spuma di mare:
le conservo così care.
In ogni poesia un fiore
senza colore.
La magia di quei bigliettini
la racconterò
persino ai miei nipotini.
L’abbraccio caldo
delle sue parole,
della poesia
hanno fatto nascere in me l’amore.
Con battito d’ali di farfalla
e polvere d’argento
saluto quella bell’anima
che libera, vola via…
nel vento…
Michela Preti ha definito la Leide “una persona favolosa la quale ha saputo dare colore e fascino alla mia infanzia: è, infatti, grazie a lei che mi sono appassionata alla poesia. Sperando che possa sentire da lassù, dedico a lei e ai suoi amati figli questa piccola poesia, nulla rispetto ai pensieri che sapeva raccontare in rima.” Grazie a Michela e a tutti coloro che portano ancora nel cuore mia mamma. Gabriele Majo
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Caro Majo ti sono vicino e ti capisco tantissimo.
Anch’io da non molto ho perso la mia mamma e ho capito solo dopo alla sua morte una cosa che infuoca la mia coscienza.
A VOLTE NON SI RICONOSCE IL VERO VALORE DI UN MOMENTO FINO A QUANDO QUESTO NON DIVENTA UNO STRUGGENTE RICORDO.
Ilquando penso a questo, mi prenderei a schiaffi.
Non so se è capitato anche a te.
Potessi ritornare indietro nel tempo….
Ho anch’io qualche senso di colpa perché non sono stato molto presente, magari “delegando” mio fratello più incline di me a certe cose. Non so quanto servirà, ma il cercare di renderla ancora viva anche con piccole iniziative come il sito che le dedico, ove inserirò quelle poesie, altrettanto da me trascurate negli anni scorsi, mi dà sollievo.
Un abbraccio nel dolore
Gabriele
L’idea del sito è stupenda…ti fa onore e sono convinta che la tua mamma da lassù sia orgogliosa di te, come d’altronde lo è sempre stata, no? 😉 pensa solo alle cose belle e lascia scorrere via i rammarichi e i sensi di colpa…i nostri cari che abbiamo -spero solo apparentemente- perduto, non vorrebbero mai vederci abbattuti ma felici e realizzati…non ci vorrebbero voltati indietro al passato ma protesi nel futuro, anche se con la mente e il cuore sempre legati a loro…è un nostro dovere per noi e per loro che ci hanno amati e tanto hanno fatto per noi.. Un abbraccio
Grazie, Costanza. Un abbraccio
Molto bello ricordare così sua madre 🙂
grazie
vicino a Gabriele in questo bel ricordo.
Grazie
Un abbraccio forte Gabriele.
A presto.
Alberto
Grazie mille
I nostri genitori ci lasciano soli e noi paradossalmente diventiamo più adulti perchè improvvisamente comprendiamo che nessuno ci chiamerà più figli.
Il rimpianto di quanto tempo in più avremmo potuto passare con loro ci accompagna. Lo so bene. Conosco questo sentimento.
Ti sono vicina Gabriele.
Ti lascio una frase : Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e NON HAI VOLUTO..
Intendevo dire che se non siamo stati più tempo con loro non è perchè non lo volevamo. E loro ben lo sapevano
Grazie Paola, mi fa piacere sentirti vicina. Anche se quella massima finale pesa come un macigno…
No invece.. pensaci.. con la massima Intendevo dire che se non siamo stati più tempo con loro non è perchè non lo volevamo! E loro ben lo sapevano..Anche la tua mamma.
Approposito dell’idea del “sito” la trovo davvero molto tenera.
“Se vi separate da chi amate, non addoloratevi, perché la sua assenza vi illuminerà su ciò che in lui amate” (gibran)
Ecc, questa mi è decisamente più di sollievo. Anche se forse avrei dovuto pensarci prima e non dopo… Quelle poesie sono rimaste lì, sullo scaffale, per anni… Solo ora le metto in circolo…
Eh, ma il mio cruccio è che volontariamente – non accettando che col tempo lei deperisse – non le sono stato vicino quanto avrei dovuto. A parte la fase finale. Ecco perché quella considerazione è un macigno…
È normale, Gabriele, e non devi fartene una colpa…è un senso di protezione per chi amiamo pensare che non invecchi mai…è una forma di idealizzazione nei confronti dei nostri cari… una forma di amore incondizionato e sono convinta che la tua mamma lo percepisse anche se tu stesso non te ne rendevi conto…le mamme sono speciali non a caso… 😉
Ti capisco. Anche io ho provato questo.
Ci sono sempre stati e non abbiamo accettato inconsciamente che non potessero esserci più. Per cui ci siamo comportati un pò come se fossero eterni.
Ma loro hanno sempre saputo del nostro amore, comunque.
La tua mamma sapeva chi eri.
Scusami..sto consolando un pò anche me stessa.
Sosteniamoci insieme
Hai perfettamente ragione..
Condivido la nostalgia e i pensieri tuoi e quelli di Gabriele ripensando ai nonni materni, che ho amato come fossero genitori e hanno fatto per me tantissimo…